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La provocazione [...] a se stesso, per -come [...]. [...] di programma della [...] di cui è responsabile, ha [...] per oltre sei mesi (quindi, da prima che Ri-fondazione [...] condizio-nasse il suo assenso alla Finanziaria [...] dinamiche della riduzione [...]. E non è certamente idilliaco [...] quadro così tracciato: «Malgrado [...] contrattuale sia intorno alle 39 [...] e nonostante i tanti casi di ri-duzione a 36, [...] 32, persino a 30 ore, la media [...] di fatto è ancora di [...] ore e mezza». Di [...] un monito: «La legge sulle [...] ore può essere una grande occasione. Trentin batte la [...] pipa sul tavolo, come [...] già pesanti: «Quella legge da sola, al [...] un organico progetto ri-formatore che promuova la [...] e combatta la [...]. [...] «Assumendo semplicemente cri-teri di [...] essere imprigionati da soluzioni precosti-tuite da calare [...] con-fezionare operazioni puramente cartacee». [...] a una legge, per di [...] a una nor-ma [...] anziché alla con-trattazione? «Non mi [...] una con-trapposizione ideologica, legge sì o no, norma [...] o contratta-zione. Semmai, proverei a spostare [...] della legge foto-copia, per intenderci quella france-se [...] di un sindacato che a differenza di [...] sussiste come soggetto contrattuale (e anzi si [...] proprio in virtù della legge), alla valorizzazione [...] esperienze anche [...]. [...] di [...] ritardi [...] del patto per il lavoro [...] dal timore che [...] sulle [...] fare da alibi alla carenza [...] è più che giustificato: siamo [...] mentre [...] un insieme di misure legi-slative [...] loro coordinate da un [...]. Non vi tranquillizza la [...] mila miliardi per gli investimenti? «Non basta [...] i 20 mila miliardi. Bisogna sapere qual è [...] che si persegue, con quali criteri di [...]. Se si investe, per [...] umano e nella formazione delle competenze, che [...] per com-battere il lavoro nero e la [...] che mantiene il Sud in un continuo [...] perse-guono abusati e ingannevoli criteri quantitativi». Le occasioni di lavoro [...] già fatta questa espe-rienza. [...] sono stati i con-tratti di [...] lavoro se non [...] Se ne sono fatti a [...] di migliaia, soprattutto al nord, ma [...] non è aumentata di una [...]. È semplicemente cam-biata la [...] en-travano sottocosto i giovani e usci-vano i [...]. Al punto che si è [...]. Proviamo a dipanare la [...] filo dalla [...] «Il primo elemento che [...] è che le imprese hanno sem-pre conservato [...] tem-po, anche là dove sono state con-quistate [...] potendo programmare una riserva di ore di [...]. In molti casi, addirittura, le [...] hanno innescato una re-gressione delle [...] di lavo-ro: basti pensare alla soppressione delle pause o [...] loro spostamento [...]. Non è un limite [...] «Se è per questo, enorme è il ritar-do [...] -nella cul-tura rivendicativa del sindacato. Le stesse ri-duzioni [...] sono state perseguite come mera [...] di modificare [...] del lavoro [...] si è contrapposta una riduzione [...] sulla carta al grande problema del governo del tempo [...] solo sul [...]. [...] un vuoto, una tragica perdi-ta [...] memoria di quella che è [...] grande cultura rivendicativa e sin-dacale [...] Italia. Il sindacato ha resi-stito [...] dei cam-biamenti indotti dalle [...] del decentramento produtti-vo, [...] mobilità del la-voro nel [...] e di-verse forme di impiego. E, nel mo-mento in [...] sono passa-te a processi brutali di ristrutturazione, [...] scon-fitta e il ripiegamento nella difesa degli [...] loro [...]. [...] tutta [...] del lavoro, una flessibilità delle [...] una partecipazione ai processi decisionali anche minuti, una con-tinua [...] delle tecnologie da governare. Sono questi gli spazi [...] rivendicativa e an-che politica davvero innovativa. [...] cosa fa? I pezzi [...] fanno produzione, con-trollo, collaudo [...] e [...] non considera il tempo [...] (né per un intervento straordinario né per [...] men che mai per i bi-sogni di [...] suoi) nella or-ganizzazione del lavoro, potendo risolvere [...] i ritmi, allungando la giorna-ta lavorativa, con [...] uno straordinario che costa il [...]. A noi tocca puntare [...] quali una legislazione può esse-re di stimolo [...] che potrebbero favorire e perfino legittimare un [...] tempo di lavoro nel rispetto pu-ramente formale [...] lega-le». [...] «Bisogna arrivare nel 2001 a [...] il ricorso al lavoro straordinario oltre le 35 ore [...] incen-tivare a farne meno. E mi sorprende che [...] fatte dalla commissione Onofri, a cui pure Ri-fondazione [...] parteci-pato, questo nodo decisivo non sia stato [...] essendo evidente che, al di fuori di [...] del lavoro e dei tempi che ne [...] rischia di essere assolutamente [...] ai fini [...] ma soprattutto del miglioramento [...] lavoro e della qualità del lavoro. Quando si arriva a immaginare [...] legislazione uni-forme sugli orari, senza toccare gli straordinari, senza [...] i conti col fatto che [...] un milione mezzo di rapporti [...] collaborazione conti-nuativa, che ci sono milioni [...] con contratti a tempo deter-minato, [...] un [...] di lavo-ratori ad alta qualificazione, [...] è an-cora di fronte a una cultura politica inerziale». Ma se le distanze [...] come è possibile [...] entro mercoledì prossimo, quando [...] con le parti [...] pro-blemi da risolvere, in [...] di tempo effettivo di la-voro, di bisogno [...]. Sa-pendo che tutte le [...] si è [...] segmentato, cedendo magari [...] oppure a quelle [...] si è andati incontro [...] co-centi delusioni, oltre che a distru-zione di [...] umane. Può non essere così, questa [...] se [...]. Pasquale Cascella [...]. Il leader sindacale: [...] ha ragione» «35 ore, la [...] così è inutile» Trentin: si perde una grande occasione [...] un vero progetto per il lavoro [...] 3. Si fanno sempre più [...] tra governo e sindacati [...] occupazione nel Mezzogiorno. [...] chi, come Sergio [...] parla di «rottu-ra» e chi, [...] Sergio [...] che ripro-pone «uno sciopero generale [...] il lavo-ro». Ieri, [...] minuto, è saltato an-che il [...] confronto sullo svi-luppo e la lotta alla criminalità (una [...] di anteprima [...] di lunedì pros-simo a Palazzo [...] tra Napolitano, Ber-sani, Pinto e [...]. I ministri, con un [...] pomeriggio alla Mostra [...] di Napoli ai leader [...] e [...] hanno spiegato i motivi [...] del Vesuvio «. Per rispet-to delle opportune [...] e re-sponsabilità». La sala «Italia» del Teatro [...] Mostra [...] è affollata, mentre fuori [...] dai poliziotti) ci sono due-cento disoccupati del [...] che premono per partecipa-re [...] sindacale. Sergio [...] ripete che il governo [...] ingiustificati» sul fronte delle politi-che per il [...] Mezzogiorno: «O que-sti ritardi si colmano, oppure [...] molto forti anche nei rapporti tra il [...]. Secondo il lea-der della [...] prima del tavolo di [...] a Napoli, in pubblico: «La [...] che [...] mancanza di tensione, anche [...] manca la bussola. [...] si rivolge poi diret-tamente al [...] del consiglio Roma-no Prodi: «Il governo, lunedì, dovrà darci [...] i chiarimenti necessari [...] degli accordi del [...] e del [...] altri-menti la rottura sarà inevitabile. Il Mezzo-giorno è stato [...]. Il sindacato si è [...] del pro-blema [...] in Europa ma al [...] Ciampi, [...] discute sempre di para-metri, chiediamo quando discuterà [...]. Non risparmia critiche nemmeno [...] Regione Campania, Sergio [...] «che sul lavoro ha [...] di progetti e nei ritardi per [...] dei fondi europei». Per il leader della [...] «bisogna distinguere tra i [...] responsabilità del governo, che ci sono, e [...] Regione Campania, che non può esimersi dalle sue [...]. Secondo Pietro Larizza, invece, [...] ritardi bisogna parlare di inadeguatezza del governo» [...] per il lavoro. Per Sergio [...] lo sciopero regionale in Campania [...] marzo per lo sviluppo e contro la [...] un se-gnale a tutto il Paese». [...] della [...] sostiene che la partecipazione [...] di ieri «po-teva essere [...] ed appro-fondito per la città e la Campania». Sulle recenti affermazioni del [...] Confindustria, Cipolletta («Gli scio-peri non hanno mai [...] lavo-ro»), [...] risponde secco: «Cipolletta faccia [...] al Sud e così non avrà scioperi. Infine, il sindaco di Napoli, Antonio [...] che cerca di smorzare [...] polemica, anche se non manca di bacchet-tare [...] Prodi: «È passato oltre un mese [...] a Palazzo [...]. Il presidente del consiglio [...] il tavolo di concertazione tra governo, sindacati, [...] imprendi-tori». Mario Riccio Non basta [...] miliardi da spendere La [...] sindacato in ritardo di 20 anni [...] a sostegno della riduzione [...] il 21 marzo suscita molte contrarietà nel [...] Lombardia, [...] manifestazione della discordia Hanno già aderito Dario Fo, Giorgio Galli, Antonio [...] Pietro Marcenaro, Alfiero Grandi. No dalla [...] di Varese e Pavia. /// [...] /// Tante adesioni, ma anche [...] prese di distanza. Sta provocando divisioni [...] del sindacato -e in [...] -in Lombardia e non [...] a favore delle 35 ore pro-mossa per [...] a Milano. Ieri, con i fax di [...] da diverse città [...] a rompere il silenzio di [...] non condividono la scelta è giunto un documento sot-toscritto [...] lombarda. E [...] ad alimentare le polemiche in [...] metalmeccanici, in [...] per [...]. Ma procediamo con ordine. A lan-ciare [...] della manifestazione, la scorsa [...] alcuni delegati di fabbrica della Lombardia. Con loro, amministratori pubblici, [...] Rifondazione e del Pds, esponenti delle Acli, imprenditori [...] Gianfranco Dioguardi [...] come il [...] Giorgio Galli. Una cinquan-tina di persone [...] hanno subito trovato [...] della Lombardia e di [...]. Così, accan-to a parlamentari [...] hanno detto sì il segre-tario generale della [...] lombarda, Mario Agostinelli, il [...] mi-lanese, [...] «generali» delle Came-re del [...] Brescia, Monza, Lecco, Legna-no, Cremona, Manto-va, Como, Pavia [...] Son-drio, [...] leader [...] comunista della [...] milanese, Augusto Rocchi. Un elenco che, nei giorni, [...] andato allungando. Aprendosi a nu-merosi dirigenti [...] della Lombardia, con Tino Ma-gni, [...] generale, in testa. E allargandosi oltre i [...]. Tanto che alla manifestazio-ne, [...] Bastioni di Porta Venezia, hanno aderito il [...] Lavoro, Antonio [...] Alfiero Grandi, responsabile nazio-nale [...] Pds, il suo omologo del [...] Franco Giordano, Aldo Tortorella, Beppe [...] il leader di Alternativa [...] Gian Paolo Patta, membro della segreteria nazionale di corso Ita-lia, [...] uno della [...] Marcenaro, il [...] piemontese Giorgio Cremaschi, il [...] di Napoli Michele Grava-no. Tutti con un obietti-vo. Ottenere una legge che preveda [...] riduzio-ne [...] e insieme sostenga [...] con-trattuale del sindacato, e [...] vita ad una stagio-ne rivendicativa [...] ponga al centro di tutti i rinnovi contrattuali [...] Come detto, però, so-no molti [...] casa [...] a nutrire dubbi [...] della manifestazio-ne. Tanto più che sul [...] espres-so, in modo chiaro e a larghissima [...] nazionale. Così si spiegano i [...] mercoledì, proprio a conclusio-ne di un seminario [...] da Sergio [...]. Che teme i rischi di [...] perdita di autonomia del sinda-cato. E così si spiega il [...] fir-mato ieri dai venti dirigenti [...] di Varese e [...] Renato Losio. [...] pur ritenendo utile una legge [...] favorisca la riduzione [...] di riferimento» resta la con-trattazione. Cioè un percorso squisi-tamente [...] la via scelta dai promotori del 21 [...]. Perché, affermano i venti, «non [...] è confusa negli obiettivi, ma rischia di far emergere [...] di puro schieramento politico [...]. /// [...] /// Per sollecitare [...] di «nuove e più efficienti [...] di sicurezza», questa mattina una quarantina di operai dello [...] di Melfi della Fiat addetti [...] di [...] di montaggio si è astenuta [...] lavoro per [...]. Se si fa eccezione [...] lavoro per il contratto nazionale e quello [...] questo è il primo sciopero nello stabilimento [...] Fiat su problemi attinenti [...] del lavoro. Lo sciopero, proclamato dalla [...] si è svolto durante il [...] turno di lavoro, dalle ore 6 [...] quanto ha riferito la [...] -ha registrato [...] totale dei lavoratori interessati». Il segretario del Potentino della [...] Giuseppe Cillis, in una dichiarazione, [...] detto che [...] ha [...] di attivare la Commissione Ambiente [...] Sicurezza, prevista [...] aziendale e mai entrata in [...]. Si tratta, da parte [...] Fiat [...] detto ancora Cillis -di mostrare maggiore attenzione, [...] della sicurezza nei vari reparti». /// [...] /// Si tratta, da parte [...] Fiat [...] detto ancora Cillis -di mostrare maggiore attenzione, [...] della sicurezza nei vari reparti». (0)
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