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[...] di [...] Marie» di Jean [...] Godard Caso Godard: 30 cineasti [...] firmano un appello per « [...] Marie». Ed ecco come, 20 anni [...] il regista si autodifese contro il «censore [...] Marie, atto terzo. Dopo la protesta dei [...] rosari del Pontefice, dopo [...] di sequestro del pretore [...] Pesaro, [...] la reazione dei cineasti italiani. Da Ferreri a Lizzani, [...] Taviani [...] da Rosi a Scola: [...] fra sceneggiatori e registi, ad [...] firmato un appello per [...] Maria», [...] per difendere dalla censura il vangelo apocrifo [...] Godard. La lettera degli autori [...] oltre i toni da «guerra di religione» [...] è tinta, in questi giorni, la polemica, [...] alla questione della «democrazia». Vi si dice, dunque, [...] pubblica di alcuni, le manifestazioni, gli [...] interventi sono del tutto [...]. Il dissenso non si [...] fastidio, ma accogliere con interesse. Il dibattito e il [...] la tolleranza e la comprensione reciproca. Ma è inaccettabile la [...] quale la protesta deve sfociare nella censura [...] di una richiesta di intervento, quasi automatico, [...]. I cineasti quindi «benché [...] difesa di merito del film di Godard, [...] poteri dello Stato non possono compiere atti [...] allo spirito della nostra Costituzione. Non si [...] film, ma semplicemente il [...] esistere e a circolare». E si chiede che [...] Marie venga riammesso alla circolazione [...] città marchigiana. In verità, com'è noto, [...] Damocle del sequestro pende a tutt'oggi [...] programmazione nazionale della pellicola: [...] secondo la normativa, ha trasmesso gli atti [...] Procura [...] Roma, città in cui è avvenuta la [...] e i magistrati romani dovranno decidere se [...] procedura. Il pubblico ministero Rossini [...] di ricevere copie della sceneggiatura, ma sembra [...] la Procura romana non abbia molta voglia [...] oscurantista». In questo clima vagamente [...] rileggere una lettera che lo stesso Godard [...] fa, al ministro per la Cultura francese André Malraux. E un [...] contro quello Stato che censurò La [...] ispirato [...] Diderot La lettera, indirizzata «al [...] della [...] fu pubblicata sul [...] del 6/4/66. In seguito il film, [...] stata vietata anche [...] «perché contrario ai principi [...] Stato», fu riammesso in circolazione e, nel maggio [...] proiettato al festival di [...]. II suo padrone aveva [...]. Tutto si svolge a [...] e subalterno», «lo-» ritengo che pensasse ai [...] governano nel dichiarare ciò. Buon per noi, dato [...] intellettuali, lei, Diderot ed io, il dialogo [...] a uno scalino superiore. Non sono del resto [...] André Malraux, che lei comprenda qualcosa di [...]. Ma dato che è [...] conosco, bisogna pure che la mia collera [...] dopo tutto, la cosa [...]. Essendo cineasta, come altri [...] neri, comincio ad [...] abbastanza di venire ogni [...] e a [...] di intercedere presso i [...] Roger Frey e Georges [...] per ottenere la grazia [...] condannato a morte dalla censura, questa gestapo [...]. Ma Dio del cielo, [...] di [...] fare per suo fratello, Diderot, [...] scrittore come lei, e per la [...] mia sorella. Com'ero cieco! Fortuna che questa volta [...] di [...] e di fare il [...] mi ha aperto gli occhi. Ciò che avevo preso [...] coraggio o intelligenza quando aveva salvato la [...] di Peyre-fìtte, capisco finalmente [...] che accetta a cuor leggero la proibizione [...] cui pur aveva imparato il senso esatto [...] nozioni inseparabili: la generosità e la resistenza. Capisco finalmente che si [...] vigliaccheria. E soprattutto non mi [...] Spagna, di Budapest o di Auschwitz. Tutto si svolge a [...] glielo hanno già detto. E io le preciso: [...]. Se non fosse prodigiosamente [...] bello e commovente vedere un ministro [...]. E io sono sicuro [...] André Malraux, che lei non capirà definitivamente niente [...] in [...] parlo per [...] volta, sommerso [...]. Non capirà dì più perché [...] in poi avrò paura anche di [...] la mano, perfino in silenzio. /// [...] /// Lei ha le mani [...] kantismo. Ma esso non ha [...]. Cieco dunque, e senza [...] piedi per fuggire dalla realtà, vigliacco in [...] forse più semplicemente debole, vecchio e stanco, [...] lo stesso. Niente di sorprendente che [...] più la mia voce quando le parlo, [...] proibizione di [...] Simonia, [...] de Diderot, di assassinio. Niente di sorprendente in [...]. Lei fa lo struzzo con [...] sue memorie anteriori. Come dunque potrebbe capirmi, André Malraux, [...] che le telefono [...] da un paese lontano, [...] Francia [...]. [...] duello tra illusione e [...] «Grande magia» di Eduardo allestita da Strehler [...] Piccolo [...] unisce 1 due artisti [...] al di là della morte di eduardo, [...] comune scontentezza della Storia e [...] ma anche la loro [...] in una Grande Illusione, almeno, quella del Teatro. Cosi, Strehler conclude [...] trilogia, [...] con la Tempesta [...] e proseguita con [...] di Corneille. La conclude con uno [...] suo stile, e tuttavia -diverso» per più [...] dalla trepidazione ai [...] rendere il miglior servigio [...] maestro scomparso. Ed ecco, allora, uno Strehler [...] libero sfogo a una vena non diciamo [...] comica, in lui poco frequente, e che [...] «soggetti» situazioni, a tratti, solo accennate. Nella trascrizione scenica del [...] dei testi) della Grande magia ci sembra [...] Strehler [...] avuto la mano felice, in primo luogo [...] napoletano, che Eduardo teneva già, comunque, in [...] per larga parte in lingua questo suo [...] il personaggio del cameriere Gennarino, affidato alla [...] Carlo Croccolo (e la [...] interpretazione suona come omaggio [...] grande, Totò). Il vìcolo delle meravìglie LA GRANDE MAGIA di Eduardo De Filippo. Regia di Giorgio Strehler. Scene di Ezio Frigerio. Costumi di Luisa [...]. Musiche a cura di Fiorenzo Carpi. Interpreti principali: Franco Parenti, Renato De Carmine, Rosanna Neri, Eleonora Brigliado-ri, Mimmo Craig, Gianfranco Mauri, Carlo Croccolo, Gerardo Amato, Vici De Roll, Sante Calogero, Stefania Graziosi, Renzo Rossi. Milano, Piccolo Teatro. /// [...] /// Scoppi di applausi (e [...] ripetizione, durante i tre atti, e alla [...] di battimani, punteggiato da grida di «bravo» [...] a ciascun attore e a tutti insieme [...] contare i quattro esecutori delle musiche), al [...] stretti collaboratori. Ma il vero, il [...] serata, il «poeta», secondo [...] e classica definizione, che Giorgio Strehler [...] ha avuto timore di usare, rivolgendo poche [...] dalla ribalta alla platea, non [...]. Eduardo De Filippo ha [...] mesi ormai, la [...] giornata operosa sulla terra. Resta il suo lavoro [...] i suoi testi grandi e famosi, e [...] o misconosciuti, le creature meno fortunate, i [...]. La grande magia è [...] «ragazzi difficili». Scritta nel 1948, la [...] il sottotitolo) fu rappresentata, per breve periodo, [...] e non più ripresa, se non per [...] ha pur essa già oltre venti anni. Le prime accoglienze, [...] non erano state univoche, [...] del pubblico sia della critica; aleggiavano, nei [...] Eduardo, espressioni quali «pirandellismo», «intellettualismo», ed altre; quasi [...] troppo fondamento; ma contagiose. Lo stesso Eduardo accantonò [...] quale esistono varie stesure, e quella pubblicata [...] Einaudi [...] solo una), tuttavia convinto della [...] sostanziale validità, che il [...] confermare. Ora quel futuro è [...] e la conferma c'è stata. [...] è riuscito, potremmo dire, [...] più appariscente della commedia. Dove il «mago», parente non [...] lontano del [...] che segnò un punto luminoso, [...] tappa essenziale nella rivelazione giovanile di Eduardo, è Otto [...] illusionista da strapazzo, impegnato con [...] detta Zaira, [...] compagna e partner, in una [...] quotidiana per la sopravvivenza. Si offre a costui, [...] cui si produce, [...] straordinaria di guadagno: un [...] Mariano, [...] assicura una buona somma per ottenere, dietro [...] uno dei suoi «sortilegi», un tranquillo incontro [...] Marta, moglie del [...] signor Calogero Di Spelta. Ma la «sparizione» di Marta, [...] dello «spettacolo» di Otto [...] si protrae oltre ogni [...] la scappatella si è trasformata in una [...]. E, per tirarsi fuori [...]. Otto si inventa di [...] Marta dentro uno scrigno, una scatola magica: Calogero [...] semplicemente sollevando quel coperchio, ma dovrà avere [...] riserve nella onestà della donna. Calogero, invece, dubita, e non [...] compiere il gesto. Aggiungendo mistificazione a mistificazione. Otto [...] mentre se la sbriga [...] fra i suoi soliti assilli [...] cerca di convincere lo [...] «gioco» sia tuttora in corso. Finalmente, Marta ritorna, delusa della [...] avventura. Casuale coincidenza è che, [...] Calogero abbia deciso, per suo conto, di [...] fine al «gioco». E Otto gongola: per una [...] la [...] povera stregoneria ha funzionato. Ma è Calogero, a [...] rifiuta la realtà, visibile e palpabile. No, quella non è [...] moglie, [...] moglie sta ancora dentro lo [...] aperto e subito risigillato. Sta ancora là . Il quale, dunque, volge [...] nuovo, e per sempre, le spalle al [...] simili. Il tema [...] (sogno, gioco, magia) -è [...] maturo (ma affiora già [...] giovinezza): Illusione è la fragile barriera che [...] personaggi oppongono agli insulti della Storia e [...] Vita. Nella Grande magia, essa [...] a [...] tratti, di tinte quasi [...] pur vero che alla metafisica inclinano [...] affamati : affamati di [...] di una sorte migliore, per sé e [...]. C'è, nella commedia, un [...] di travagli personali sofferti [...] Eduardo, [...] quegli anni; e, chi voglia, potrà magari [...] specchiarsi e sublimarsi le pene di cuore [...]. /// [...] /// Incisivo e comunicativo, De Carmine [...] Franco Parenti, che è Calogero, il ruolo [...] giacché, e [...] lo vediamo bene, uno [...] commedia è lo «sdoppiamento» del protagonista. Per Parenti, un ritorno [...] tavole del Piccolo, una prova di forza [...] consacrata nella splendida cesellatura del monologo conclusivo. Del resto, la compagnia è [...] assortita, con prestazioni, anche marginali, di spicco (Mimmo Craig, Gianfranco Mauri, Vincenzo [...] e [...] debolezza (ma [...] speriamo) solo [...] di Eleonora Bri-gliadori che è [...] Marta, a ogni modo, di seducente sembianza. Seducente è anche [...] scenografico, tutto frontale, con [...] scolorito, macchiato di umidità, cosi desolatamente espressivo, [...] spazio; e, nel terzo atto, quel rosso [...] interno in penombra, che rimanda a certi [...] di Eduardo. Il clima Anni [...] che al primo atto, [...] dei villeggianti annoiati e la luce radente, [...] che li investe, crea una temperie quasi [...] Fellini, [...] accentuato da una scelta di canzoni, sulle [...] dólce chimera sei tu. Aggeo [...] lei rivolsero parole di [...] filosofi e poeti, pastori erranti, preghiere le [...] fanciulli, la-menti uomini chiusi nelle [...]. Lei è Luna, Lucina, Artemide, Selene. Un anacronismo da Consolo [...] citazione colta, personale aneddotica e lieve ironia, [...] Lo [...] notturno di Leopardi, le vicende di una [...] Lucio Piccolo (alle quali la nascita di Lunaria [...] legata), e «la caduta del mito detta [...] Apollo nel [...]. Ma in realtà, proprio [...] così Inattuale, Consolo propone [...] fortemente problematica, che nei [...] romanzo del 16, Il sorriso [...] marinaio, ha sottili nessi [...] sviluppi decisamente [...]. Si ritrovano certamente In Lunaria [...] piacere erudito, quello scavo nel vecchi libri [...] della [...] Sicilia [...] evidenziato anche nelle note [...] stampe), e quella sperimentazione [...] che tra tenerezza e [...] incantata, gioco parodistico e finzione oratoria si [...] contro ogni apparenza) Intimamente funzionali a un [...] provvisoria attualità e di sottile politicità. Se nel Sorriso [...] Consolo aveva saputo rifarsi con [...] originalità a un certo Sciascia e alla lezione di Gadda, per costruire un romanzo a suo modo storico, nel [...] la modernità formale diventava essa stessa carica [...] nel confronti del privilegio e [...] limiti della scrittura (e della Storia scritta) come esercizio [...] potere ed esclusione delle classi subalterne; con Lunaria egli [...] quelle [...] favola allegorica sul potere e [...] scienza: così Vincenzo Consolo nel suo romanzo «Lunaria» esplora [...] mito [...] notturno Quando la luna cadde [...] e Istanze [...] di una favola allegorica, di [...] come dichiara in una Nota, [...] dal genere teatrale» che sembrerebbe [...] e che si risolve piuttosto [...] di una forma ellittica, sintetica, essenziale, liberata dalle [...] descrittive e Informative del romanzo. [...] forma tesa perciò a [...] e [...] di un mito poetico, [...] Luna, [...] II potere: che In realtà finisce per [...] più. Dove 11 gioco delle [...] esemplare coerenza. Lunaria racconta dunque di [...] Viceré [...] come lo stesso Consolo motiva al recensore, [...] potere e, al di sotto [...] livello della solare vitalità [...] Palermo dal tratti settecenteschi, riesce a vedere più [...] realtà di [...] azione e di sopruso. Un [...] notturno e malinconico, un Innocente. Come lo sono gli [...] dal confini, gli esotici, I lunatici, 1 [...] I [...]. Una notte questo Viceré [...] caduta della luna, che poi puntualmen-te avviene [...] contrada senza nome, dove stupefatti villani e [...] falde luminescenti, portate poi velocemente da un [...] Palazzo. [...] gli accademici, consultati dal Viceré, [...] prodigio lambiccate spiegazioni, tra superstizione e vacuità. Ma [...] vera sembra [...] proprio il Viceré, quando legge [...] caduta della luna la proiezione di un «abbandono dello [...] (e quindi un Invito a lui), [...] nausea, afflizione, melanconia, depressione» provocato [...] luna stessa dal [...] del potere. Il prodigio continua nel Viceré [...] Luna», nel trionfo della [...] diversità, che si specchia [...] luna, [...] atonica, [...] «saturnina» e insomma [...]. E del resto villani [...] momento della caduta, avevano raccolto le falde [...] disinvoltura, come per un atto consueto e [...] familiarizzare con I segni [...] che rinuncia a se stesso, che afferma [...]. Ma la diversità della luna [...] anche e soprattutto net suo porsi come «vicina apparenza [...] schermo pie' toso», luce nella tenebra, barriera contro [...] la vertigine, 11 terrore [...] sembianza amica e laica allegoria [...] ripetersi di leggi e movimenti familiari, di scenari e [...] praticabili, di una logica e realtà non più Inconoscibili [...] Spaventose: piccolo segno [...] (eccezione) rispetto [...] tenero mito che si alimenta [...] stessa dichiarata finzione di tutta la storia. [...] parte, al cerusici che [...] ignoranza con [...] ai medico presuntuoso e [...] supponenti e confusi, si contrappongono in Lunaria [...] di [...] o [...] eretico scrutatore del cielo, [...] lettore della natura, e Insomma una scienza [...] fantasia e concretezza. Una scienza capace di [...] cosi come lo furono generazioni di poeti [...] diversi, e come lo sono gli umili [...] senza nome, che di quelle generazioni conservano [...] lingua, f gesti [...] Per questo, dice il Viceré, [...] «è caduta per 11 mondo» del potere [...] scienza, ed è rinata invece perla lontana [...]. Tra gli umili insomma [...] se stesso, e la poesia e la [...] privilegio menzognero, ritrovando la loro più alta [...]. Consolo approda così ai [...] del Sorriso [...] ma con un rovesciamento [...] della critica in affermazione e valore. La rivincita, si direbbe, [...] ribelli e carcerati, su cui nel precedente [...] spegneva alla fine ogni [...]. Gian Carlo [...]. /// [...] /// Gian Carlo [...]. (0)
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