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Signor [...] allora ci siamo finalmente [...] O no? Lei che è un [...] il padre, trepida per [...] Guardi, non sono il padre. È vero che ho [...] nascita del trattato per [...] economico monetaria. Ma il trattato di Maastricht [...] anche una parte politica. Ho partecipato alla riu-nione [...] ma le [...] idee non sono state [...]. La mia posizione è [...] il Trattato, ma tutto il Trattato, non [...]. E su questo ancora [...]. [...] 103, cui tengo in [...] che le politiche economiche sono di interesse [...] gli stati membri devono coordinare le loro [...]. Avrei auspicato che nel [...] si stabiliva il patto di stabilità si [...] do-cumento, anche le condizioni di coordi-namento delle [...]. Pur rispettando la piena [...] centrale, ci vuole un equilibrio tra potere [...] economico. Non vorrei che tutte [...] voci e le di-spute e attuali su [...] o meno del primo treno che parte [...] in secondo piano questo aspetto fonda-mentale. Su questo sto facendo [...] i governi. Perché il patto di [...] anche un patto di crescita. Ha trovato ascolto? Al [...] si svolge con una certa confusione. Quando ho scritto que-ste [...] tedeschi, qualcuno mi ha fatto il processo [...] di [...] porre limiti ai poteri [...]. Ho fatto cortesemente notare [...] che ora di fron-te alla [...] non [...] un funziona-rio amministrativo ma [...] Parla-mento e il Cancelliere. Bisogna che ci sia [...] anche a livello eu-ropeo. Tanto più che, lo [...] previsto dal Trattato. Vorrei [...] anche agli amici italiani, [...] siano preoccupati e distratti dalla questione del [...] ammissione, non dovrebbero [...]. Anche perché andrebbe contro [...] ed economica del vostro Paese, che è [...]. Cosa significa applicare anche [...] del Trattato? Fare un governo europeo? Una [...] Valery [...] Un [...] Si tratta di definire [...] appli-cazione [...] 103. Non voglio ap-pesantirvi con [...]. Le proce-dure sono definite. La commissione ana-lizza la [...] propone i grandi orientamenti, che poi vanno [...] Consiglio europeo e messi in atto dal Consiglio [...]. E beninteso si possono [...] per mas-simizzare la crescita e lottare contro [...]. Invece il patto di [...] che del rigore di bilancio. Il che non è [...]. Perciò dico che [...] economi-ca e monetaria, come [...] oggi, non cammina su due gambe come [...] una sola. [...] tutto il tempo per rimediarvi [...] al 1999. Ma per [...] cer-to non basta che [...] Jacques [...]. Bisogna che ne siano [...] interessati, e lo pretendano. Credo che un coordinamento [...] accrescerebbe il margine di manovra di ciascun [...]. /// [...] /// Lo sa che se [...] buone regole di coordinamento econo-mico già negli [...] (1992-96) si sarebbero potuti avere 2-3 punti [...] più? Avrebbe facilitato le cose, no? Come [...] In base ad una revisione degli scenari [...] introducendo politiche coordinate. A Notre Europe ci [...] uno studio specialistico che dimostra proprio questo. Abbiamo fondato questo centro [...]. Con [...] di produrre ricerche sulle [...] sociali e produrre documenti e proposte a [...] per i centri decisionali europei. E, invece, ora non [...] dei criteri di convergenza. /// [...] /// Ma sarebbe ora di [...]. Si questo ci sono [...] semplici da dire. [...] che, come molti, auspico, per [...] politiche e di amici-zia, che [...] faccia parte della Prima on-data. [...] che la situazione di ciascun Paese sarà esaminata in base alla lettera e allo spirito [...] Trattato. Sarà quindi inte-resse di [...] si rilegga con attenzio-ne al momento di [...] tavo-lo. Il resto è solo [...]. [...] monetaria è da una lato [...] coronamen-to [...] economica europea, avviata [...] anni fa. [...] anche la rampa di lancio [...] politica. [...] che ci siamo posti è [...] solo consolidare quel che è già stato acquisito, e [...] la pace e la reciproca comprensio-ne in Europa, ma [...] fare [...] una potenza mondiale. Come è pensabile senza il Sud, [...] la Spagna, il Portogal-lo, se [...] vuole che da [...] a dieci anni si possa [...] che [...] monetaria è stata il perno [...] potenza politica? La preparazione [...] monetaria ha costretto i nostri Paesi a mettere ordine nelle loro finanze pubbliche. Sarebbero stati obbligati a [...] comunque, a meno di [...] delle generazioni a veni-re. I nostri paesi invecchiano, [...] di natalità, il rischio tremendo era di [...] di coloro che oggi hanno 10 anni [...] a spese di tutti e, soprattutto, a [...] economica e del progresso socia-le. Capisco che era più [...] governi dire che i sacrifici bisogna [...] a causa di Maastricht. In realtà, criteri di Maastricht [...] sono indispensabili in nome della solidarietà tra [...]. Ma attenzio-ne: ci vorrà [...] ne vedano i benefici; e non ci [...] se alla costruzione del polo economico non [...] del polo politico. Io penso sempre al [...] domani immediato. Il Libro bianco del [...] nasce da un avvertimento sui [...] di declino re-lativo per [...] se non cambia e non [...] adegua. Declino rispetto a chi [...] più elastico, come gli Stati uniti, vedet-te [...] saggi a [...] Ci sono tre elementi [...] risul-tato americano. In primo luogo un [...] da successo, in di-rezione delle nuove tecnologie. In secon-do luogo, la [...] che gli ha consentito di praticare una [...] economico. In terzo luogo, la [...] anzi-ché sulla lotta contro [...]. Nel Libro bianco proponevo [...] gli stessi sforzi in materia di ricerca [...] e in particolare nel setto-re [...] e delle bio-tecnolo-gie, oltre [...] nelle in-frastrutture che sostenessero la crescita e [...] delle nostre im-prese. Ma quel che non [...] di mercato divenga la [...]. Questa è la differenza [...] del sistema americano. Penso che il modello [...] fondato sulla solidarietà, sulle istituzioni del [...] e sulla concertazione tra [...]. Certo bisogna [...]. Non so-no tra quelli [...] a predicare il mantenimento dello status quo. Sarebbe fare come gli [...] la testa nella sabbia. E il dollaro? Lei [...] che, come [...] e [...] preferireb-bero un dollaro più [...] Penso [...] quando ci sarà [...] si svilup-perà come moneta [...] di risparmio e moneta di riserva. E che in quel [...] tra Usa ed Eu-ropa sul piano monetario [...]. Il cancelliere Kohl ha detto [...] sarà il dollaro a [...] in rap-porto [...]. Io sono [...]. Non credo ci sia [...] aggiungere altro. [...] però [...] differenza tra Europa e America, [...] meno presa in consi-derazione. /// [...] /// In America è tor-nato, [...] volta da decenni, un certo ottimismo nel [...]. In Europa continua ad [...]. Diciamo pure che la [...]. Compito dei responsabili po-litici [...] con franchezza come stanno le cose, la [...] gente sulle difficoltà da superare. E già un pro-gresso che [...] dica la verità, negli anni [...] e [...] non lo si è fatto. Ma hanno anche il dovere [...] dare fiducia alla gente, impedi-re che si affermi una [...] più pessimista di quanto è [...]. Quel che manca in [...] ap-punto il dosaggio dei due aspetti. Io sono, con Gramsci, [...] della ra-gione ma [...] della volontà. Mi ha appena detto [...] a lungo termine. Ritiene che i diri-genti [...] a lungo termine, ben al di là [...] politica od elettorale? Quando preparano [...] economica e politica pensano [...]. Quando si riuniscono al [...] inter-governativa pensano a bre-ve. Gli stessi uomini, le [...]. Per-ché? Perché [...] per la [...] è co-me far sì che [...] casa europea accolga un-dici o più [...] Paesi. Opportunità, com-plicazione? Direi che si [...] di una sfida della Storia. La motivazione dei nostri [...] le fondamenta della pace e della comprensione [...]. Il compito della nostra [...] questo alla Grande Europa. Su questo saremo giudicati. Una complicazione? Sì. Ma complicata è la [...]. Jacques [...] che abbiamo incontrato nel suo [...] presso [...] Notre Europe, di fronte alla Borsa, a 71 anni è un pensionato, senza incarichi, ma [...] con [...]. Gli chiediamo di [...] per noi: dopo Bonn, Lussemburgo, Bruxelles, Franco-forte, sarà a Milano il 14 marzo per [...] il cardinale Martini, il professor Ralph Dahrendorf [...] euro-peo Mario Monti, poi ancora a Roma [...] sul [...] del Trattato di Ro-ma, [...] Germania, Bruxelles, Porto-gallo, Svezia, Olanda, e di nuovo in Italia, [...] convegno [...] e poi per una [...] di Firenze. Si fermi, per carità, [...] fa fare? «Biso-gna pure alimentare il dibattito [...]. Vedo che le piace [...] addetti ai lavori, gli esperti, più che [...] o farsi intervistare sulla stampa. È una scelta? Ogni tanto [...] anche sui media. Non è una questione di [...]. Solo che non ho [...] di parlare tanto per parla-re. E il fatto di [...] di una formazione politica mi consente di [...] delle telecamere. Ogni forte manifestazione di [...] di carattere politico che di carat-tere religioso, [...] una gran par-te di uomini. Sì, sembra proprio che si [...] di una legge [...]. La potenza [...] ha bisogno della stupidità degli [...] è questa una forte affermazione del grande teo-logo tedesco Dietrich [...] impiccato nel lager di sterminio [...] testimo-ne della ricerca di una [...] nuova. Mi sembra che essa [...] e il pensiero di [...] cer-cano e sperimentano [...] di senso ol-tre la [...] si nutrono i recinti delle ideologie laiche [...] delle ortodossie reli-giose. Perché il miracolo, o [...] la [...] utilizzazione, è proprio una [...] esteriore che alimenta la stupidità e puntella [...]. [...] di [...] esprime anche la profonda [...] nella ri-cerca oltre i confini, credenti e [...] distinzione ha ancora un senso e forse [...] e non sarebbe male [...] definitivamente in soffitta). Lo dimostra il con-senso [...] stessa Chiesa cattolica dai commenti critici apparsi [...] ed anche su altri, come ad esem-pio [...] di Umberto Galimberti al vescovo di Civitavecchia. Tali commenti sono interessanti [...] un integralismo laico [...] religioso. Non pretendono di sostituire la [...] ali-mentata [...] religioso con la stu-pidità prodotta [...] laico. /// [...] /// Richiamano la Chiesa intera [...] cristianesimo allo spirito del Vangelo: dare senso [...] mondo indicando una strada di salvezza nella [...]. Un certo Paolo di Tarso, [...] del [...] aveva detto sostanzialmente le [...] ai cristiani di Corinto: «Mentre i giudei [...] i greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo [...] per i giudei e follia per i [...]. So bene che la [...] resurre-zione. Ma so anche che [...] necessariamente da intendere come miraco-lo. I testimoni della resurrezione [...] Gesù [...] hanno visto un corpo morto rivivere; hanno [...] sepolcro vuoto. Ed hanno speri-mentato una presenza [...] di Cristo. Si può intendere questa [...] materia-le e miracoloso. Molti teologi ormai e [...] cristiane intendono [...] dei testimoni della resurrezione [...] e misti-co, che non è affatto meno [...]. E così si torna [...] Paolo di Tarso, di [...] e di alcuni commentatori [...]. Lo scandalo e la [...] va oltre tutto ciò che è dato [...] assoluto. Dovunque una vittima assume [...] del mondo, lì si concentra la saggezza [...] cerca peren-nemente una strada di salvezza. È così che la [...] in vita e in resurrezione. In [...] come in Ruanda alcuni [...] fedeli ed anche autorevoli responsabili ec-clesiastici si [...] di stragi feroci proprio in nome [...] e [...] religiose. In America centrale e [...] si è voluto affogare la comunità di [...] teologia della liberazione in un ba-gno di [...] di sangue, si piange ora [...] di grandi masse di [...] nelle sette [...] dalla responsabilità. Come si vede il [...] crescita delle coscienze religiose non è questione [...] religione. Riguarda anche la storia [...]. Sintesi [...] con attenzione il Trattato [...] Maastricht, [...] conviene», invita uno dei padri della moneta [...] della Com-missione Ue, Jacques [...]. Risanare i bilanci è [...] delle generazioni a venire, prima ancora e [...] stabilità monetaria. Ma moneta senza politica rischia [...] portare ad un Euro-pa zoppa, che cammina su una [...] delle due gambe previste, continua ad avvertire una capitale [...] non sempre ascol-tato. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE SI EGMUND [...] Direttore responsabile: Giuseppe Caldarola Condirettore: Piero Sansonetti Vicedirettore: Marco Demarco (vicario) Giancarlo Bosetti Redattore [...] Pietro Spataro [...] Società Editrice de [...] S. /// [...] /// Ma nessun americano direbbe: «Guarda, [...] cine-sina». Mi hanno spiegato: ma [...] è un insulto, è un vezzeggiativo. Io continuo a pensare [...] dire «la giovane donna cinese», e non [...]. /// [...] /// Ma solo perché non [...] ristorante [...] in cui potrebbe essere [...] che alla parola «cinesina» avrebbe avuto uno [...]. Mi rendo conto che [...] è tutto. /// [...] /// So-prattutto perché spesso è [...]. /// [...] /// È sbagliato, per esempio, [...] si intende dire israeliano. Fa una differenza immensa. Una parola è dura [...]. È va rivisitato come [...] che non han-no più senso e rivelano [...] chi lo dice che il pensiero vero [...] tutto [...] co-sa. Quante persone, in Italia, [...] invece di neri. Mi hanno spiegato che [...] viene dallo spagnolo e non è automaticamente [...] come dire «ne-gro» in America. Uno dice «ne-gro» negli Usa [...] vuole mo-strare che è un razzista inguaribi-le [...] orgoglioso. Ma ritorniamo al linguaggio [...]. Ha cam-biato anche il [...] in America. Bisogna stare molto attenti [...]. Allora si dice: «So [...] è poli-ticamente scorretta ma io la rac-conto [...] sanno che io non ho pregiudizi». È un modo di [...] pe-sante, meno allegro, ma credo inevitabile, anche [...] Italia. Non sarà [...] fraterno che qual-che volta [...] ma se non altro evita [...] conflitto. Ho fatto questa riflessione [...] la vignet-ta di Giannelli sulla prima pagina [...] Corriere [...] Sera. È intitola-ta «Immigrati: elettorato [...]. Due africani, un uomo [...] stanno contemplando dei manifesti elettorali italiani. Uno dice [...] «Ma io dare [...]. Mi piace Giannelli e [...] è razzista. Ma questa vi-gnetta è [...]. I due africani sono [...] labbra grosse, gli occhi a palli-na. Lui ha una testa troppo [...] ed è senza fronte. Lei, con un fazzoletto [...] testa, è molto grassa con un sedere [...]. È [...] che mi ha dato un [...] di gran-de imbarazzo. Ho poi letto la di-dascalia: «Ma io dare [...]. Il concetto fa sorridere. /// [...] /// Scrivere un [...] è sbagliato. Ri-peto, politicamente scorretto. Io so che la [...]. Sono io che la [...] gli occhi di [...]. Ma è contro questo [...] (non mi è venu-to in mente ciò [...]. Non intendevo assolutamente es-sere [...] nato, in America, il politicamente corret-to. Detto questo, bisogna sapere [...] anche in Italia il politicamente corretto. Arriva per forza. Arriva con la sensibilità [...] stranieri. Arriva con lo scontro [...] sta arrivando nel paese e coloro che [...]. Sempre meglio chiedere: «Tu [...] chiamato?» e agi-re di conseguenza. /// [...] /// Ma in America, questa [...] la pace e la convivenza fra gruppi [...]. /// [...] /// Ma in America, questa [...] la pace e la convivenza fra gruppi [...]. (0)
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