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[...] il terrorismo è [...] appartiene al passato» tanto che [...] anno non ci sono stati episodi terroristici che possano [...] radici in Iran o in Libia»: è una apertura [...] credito piena quella del ministro [...] giornata di visita a Teheran [...] scommesso [...] corso [...]. Incontrando i giornalisti nella [...] Ludovico Or-tona, Dini ha ricordato le tre [...] comunità internazio-nale ha fin [...] sollevato sul regime degli [...]. Anzitutto gli [...] che però Teheran assicu-ra [...] e che co-munque, ha rilevato il ministro [...] di dimen-sioni tali da causare grave allarme». Poi il sostegno al [...] non ha prove, ma [...] sono paesi che dicono di [...] ab-bondanti». Per il tito-lare della Farnesina [...] comunque di una vicenda superata, anche perché [...] della Con-ferenza Islamica [...] ha [...]. Quanto ai [...] al movimento dei guerriglieri [...] la tesi del ministro degli [...] comune» perché «in Libano vi [...] una compo-nente militare israeliana e [...] componente militare siriana». Il terzo punto [...] Medio Oriente, [...] osteggiato come «svendita dei dirit-ti [...] che però ora [...]. [...] troppo», ha rilevato il titolare [...] Farnesina. Dini, insomma, ha riscontrato [...] senza preclusioni a trattare an-che i problemi [...] i [...]. [...] è «forse troppo presto» [...] americano sulle san-zioni ma di certo vi [...] anche degli Usa «ad intrapren-dere da subito [...] se non con il [...]. Il pensie-ro dei paesi [...] Teheran è in grande evoluzio-ne», ha osservato. Alle insistenze dei giornalisti [...] quali aperture in concreto avesse constatato nei [...] degli Esteri ha spiegato come «ri-spetto alla [...] ha [...] le cose si stanno [...]. Certo, la condanna a [...] Salman Ru-shdie rimane («è un problema pe-noso di [...] occupare [...] in particolare la Gran Bretagna, [...] è il singolo maggior ostacolo nei rapporti») [...] dei diritti umani è ancora insoddisfacente per [...] sui nostri standard» senza [...] conto che siamo in [...]. Dini si è detto però [...] del paese, [...] lancia-to anche un messaggio distensivo [...] «piccoli contenziosi» riguardan-ti vecchi crediti vantati da [...]. Dini ha poi riaf-fermato [...] molte imprese guardano alle prospettive [...] con [...] che è «molto at-tivo» [...] sta lavorando «a due progetti, di cui [...] molto avanzato». Il titolare della Farnesina [...] la [...] visi-ta intenda scalzare Bonn [...] primo partner [...]. Fra le tante iniziative [...] Dini ha parlato anche di un confronto sul [...] nelle società iraniana ed italiana, con una [...] mini-stri Livia Turco ed Anna [...]. [...] fino a Teheran sul [...] militare. Poi, ieri mattina, i [...] la [...] governo [...] la torta confezionata da Donatella [...] suo compleanno; per [...] la città di Teheran [...] un addobbo imbianca-to di neve. Una breve cerimonia per [...] esteri, che ha anche spento [...] simbolica candelina, poi qualche telefonata di auguri [...] ed è iniziato il giro [...] incontri ufficia-li di questa importante visita che se-gna la [...] dei contatti a livello ministeriale [...]. Anche il collega iraniano, Kamal [...] ha voluto iniziare il [...] auguri a Dini. La soddisfa-zione per [...] di Baghdad rag-giunto dal segretario [...] che ha [...] permette di consolidare la pace, [...] per «una riduzione con-sistente del [...] estero» conside-rato come «una nuova schiavitù», [...] II ha posto al centro [...] sue rifles-sioni [...] di di mezzogiorno [...]. Un riconoscimento netto, quindi, [...] da quei governi, fra cui figura a [...] italiano, che hanno privi-legiato il negoziato, anche [...] rispetto agli scettici ed agli Stati [...] la complessa questione [...]. Un pericolo che, settimane fa, [...] era presentato come reale tanto che Giovanni Paolo II, [...] già in vista della guerra del Golfo dl [...] «la guerra [...] senza ritor-no», è stato [...] la pace e ad esortare [...] e uomini di buona volontà ad adoperarsi per scongiurare [...] nuova guerra in [...] già fortemente provata dai [...]. Perciò, ieri, pur compiacendosi [...] che il pericolo bellico è stato allontanato, [...] pressante invito a tutti perché lavo-rino [...] per consolidare la pace [...] rimanere fragile in tutta [...] mediorientale. Infatti, il [...] resta delicata e complessa» in [...] come [...] area in cui il pro-cesso [...] pace tra israeliani e palesti-nesi incontra ancora [...] a ri-prendere, con tutte le [...] internazionali negative. Ma -ha ag-giunto -«la [...] che Dio continui ad illuminare tutti coloro [...] cuore lasorte [...] irakeno e la pace [...] Medio Oriente». Rimane, per esempio, vi-gente [...] che si ripercuote, in [...] sulla popolazione e non cer-to [...] i bambini continuano a morire [...] numero per malattie che po-trebbero [...]. Papa [...] ha, perciò, invitato tutti i [...] della pace» ed a mobilitarsi [...] far prevalere, a livello di opinione pub-blica mondiale e [...] governi, [...] a risolvere le vertenze tra [...] popoli [...] il dialogo e [...] diplomatico. Alceste Santini Una torta [...] Donatella [...] i 67 anni di Lamberto Ramzi [...] Il conflitto fra i [...] e quelli di [...] è la chiave per [...] tutta la regione Kurdistan, regno del terrore Viaggio [...] di Baghdad fra le milizie dei signori [...] DO MIZ (Kurdistan iracheno). Que-sto è [...] posto [...] iracheni e uomini con [...] il turbante [...] ferma-no [...] impossibile proseguire. Di là, ci sono [...] che si sparano, il regno del mistero [...] a poche centinaia di metri. Montagne e villaggi distrutti. Odio atavico e [...] si dipana ai confini di [...] quattro [...] ecco il Kurdistan, luogo mai [...] è per [...] Hussein temibile co-me lo sono [...] portaerei americane, ferme nelle acque limacciose del golfo. I camion transitano uno dietro [...] portando viveri e medicinali. Alcuni lo fanno sotto [...] «Petrolio in cambio di cibo», [...] sicuramente smer-ciano roba di contrab-bando. Vengono dalla Turchia, il passo [...] confine di [...] qua-si si [...] a scaricare pochi [...] dove [...] di Baghdad ha disposto, attorno [...] certe brulle collinette, parte di quel che gli è [...]. Ma è sempre molto: [...] mitragliere pesanti. Il capo curdo che [...] leader del [...] le cui bande hanno [...] gli occhi delle Nazioni unite, i convogli [...]. È la [...] tutti [...]. Il taglieg-giamento vale molti [...]. Adesso, [...] è in [...] prezioso, ma si sa come [...] le cose da queste parti e il [...] rischiare e mette in bella [...] il suo armamentario. Anche, perché, di là, [...] autonome di [...] Armille e [...] vera terra di nessuno, [...] milioni di persone, ci sono ben [...]. Il [...] capo [...] fazione storica del movimento [...] di Teheran e nemico acerrimo di [...] Tur-chia e Baghdad. Anche [...] è [...] regione, la distribuzione [...] arrivano molti [...] americani con cui fa vivere [...] gente e com-prando soprattutto bazooka [...]. Ma il secondo nemico [...] bande irregolari, al soldo della Cia, che [...] la destabilizzazione [...]. È una cosa nota. Due anni fa, nel [...] al nord, le truppe di [...] riuscirono a riconquistare [...] e il suo strategico [...] in mano a [...] e scoprirono i tremila [...] per [...] sede della Cia, e [...] Casa Bianca. E la cosa mandò su [...] le furie Clinton che spedì, [...] una batteria di cruise. Ebbene, oggi quella rete [...] e sostanza. Ne sono convinti tutti, [...] diplomatici occidentali, vi-sto che, per un motivo [...] al-tro, il regime di Baghdad si è [...]. La guerra tra [...] e [...] ha causato migliaia di [...] come mezzo milione di perso-ne che hanno [...] che vaga-no qua e là. Da sette anni in Kurdi-stan [...] vita e tantomeno spe-ranza. E [...] ognuno pensa al suo potere [...]. Naufragati i negoziati di Ankara [...] Dublino, [...] e [...] giocano in proprio una [...]. Il primo vuole ottenere benemerenza [...] dal governo [...] occhio, o tutti e due, [...] «sconfi-namenti» [...] di [...] che viene a bombardare le [...] logi-stiche del [...] il secondo, oltre che a Teheran, guarda con simpatia [...] Sau-dita. Recentemente, tuttavia, i due [...]. E le missive in [...] più sono sembrate co-me un tentativo di [...] in bestia sia la Tur-chia, che giammai [...] propri curdi, che [...]. Ma, poi, [...] ha dichiarato pubblica-mente che [...] proble-ma curdo passa per Baghdad». Co-me a dire, insomma, [...] stan-no così, se [...] non viene [...] dagli americani né ro-vesciato [...] vale mettersi [...] con lui. /// [...] /// Non esiste, infatti, nes-sun pronunciamento [...] organi-smi internazionali sul fatto che [...]. [...] territoriale del pae-se non è [...] stata messa in dubbio [...]. [...] quattro paesi in [...] è stato solo [...] a concede-re uno status [...]. Ma Baghdad ci tiene [...] co-me si spiegherebbe, del resto, che dei [...] novan-ta dollari al mese sono destinati a [...] ognuno de-gli altri ceppi etnici e religiosi, [...] cristiani, ne hanno sola-mente trenta? La verità [...] questione curda, [...] Hussein ha una paura [...]. E se [...] e [...] si mettero [...] E se cambiassero alleanze? Non [...] dub-bio alcuno: se la missione di [...] fosse fallita, con [...] bom-bardato, i curdi, magari una [...] o, forse, tutte due a [...] sareb-bero di nuovo ad [...] e [...]. /// [...] /// Bisogna fermarsi a passare [...] ultima suggestiva città irachena, [...] del-la leggendaria [...] prima del Kurdistan. [...] un unico grande al-bergo per [...] dove, ti danno una camera con vista sul Tigri. Uscendo, poi, ci accorgiamo che [...] facciata [...] è comple-tamente spenta, non [...] proprio nessuno, le stanze non [...]. Quelle camere, infatti, danno [...] del palazzo presi-denziale di [...] uno degli otto si-ti [...] del ciclone. Meglio non far vedere niente, [...] al visitatore. Nel centro della [...]. Ven-ga a vedere il [...]. Si chiama Al [...] e ci vor-rebbe regalare [...]. Sul tavolo ha degli [...]. Sono scritti nella nostra [...]. Intanto, uno dei capi [...] di [...] è in un caffè [...]. È [...] nella [...] tenuta clas-sica, con tanto di [...] baffoni con ricurvo, pantaloni con lo [...] quali si [...] una pistola. Un ragazzone, un guar-daspalle, [...] perde di vista neanche un secondo. E, timi-damente, gli lanciamo [...]. E lui: «Bene, bene [...] nostro paese. Tra arabi e curdi [...] un profondissimo senso di solidarietà. /// [...] /// Per tornare a Ba-ghdad, invece [...] preferiamo deviare per [...]. Pa-recchi pozzi sono in [...] al-trettanti carri armati stanno lì a difendere [...] dai nemici del nord, [...] questa ricchezza, oggi misera [...]. Con buona pace del [...]. Infine, fatti parec-chi chilometri, [...] un enorme mosaico che raffigura un [...] ammiccante, in cravatta rossa. Non [...] altrimenti: è il bivio [...] villaggio natale del dittatore [...] è [...]. /// [...] /// Non [...] altrimenti: è il bivio [...] villaggio natale del dittatore [...] è [...]. (0)
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