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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 1515874504.

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Il nostro non è [...] un capo, anzi, credo che chi ha [...] di questo congresso ha visto misurarsi personalità [...] e proposte, capisce quanto sia difficile essere [...] questo parti-to, [...] e quanto sia un [...] peso per chi vi parla. Un grande partito in [...] dif-ficile della vita nazionale non si celebra. ///
[...] ///
Il significato del nostro [...] fatto che non abbiamo di-scusso tanto di [...] piuttosto del destino [...]. E in questo [...] il segno della maturità [...] che rappresentia-mo. Un grande partito avverte [...] delle sue decisioni di fronte al Paese. Dove va questo Paese? Dove [...] a [...] in un momento così [...] della [...] storia? Quali istituzioni vogliamo [...] sistema politico, quale patto sociale rinnovato, quale [...] Tutto è in discussione in una crisi profon-da [...] ha investito ben più del so-lo sistema [...]. Ce la faremo? Dove [...] Sarà in grado questo Paese, così ricco [...] la-voro, e tuttavia così debole nella [...] struttura, nella [...] organizzazione, nel suo assetto [...] la sfida [...] di un economia mondiale [...] di un mondo sempre più piccolo? Questo [...] problema che si pone a noi, al [...] Romano Prodi, [...] delle forze politiche, alle [...] e della cultura. Non sottovaluto il cammino che [...] ha percorso. Noi tutti ricordiamo i [...] i mesi terribili del collasso del vecchio [...]. [...] per una caduta politica, morale, [...] Parlamento che fu chiamato de-gli inquisiti. E il crollo della [...] emblematico di una crisi profonda -fuori dal [...] fuori [...]. La paura di un [...] finanziaria: la paura che il mese dopo [...] comprare i Bot e non ci fossero [...] per pagare gli stipendi ai dipen-denti pubblici. Il timore della bancarotta. Questo Paese si è [...] di un burrone. [...] ha saputo uscire da questa [...] co-sì drammatica e a ciò ha concorso la parte [...] che [...] di una vecchia classe diri-gente [...] politica, [...] e della so-cietà. Il che vuol dire [...] agonia di Tangentopoli non aveva corroso le [...] cancellato il senso dello stato, i va-lori [...] verso la nazio-ne degli uomini che hanno [...] Paese in un momento così difficile. Di questi uomini voglio [...] a cui cre-do questo Paese debba essere [...] emblematici, tra altri che si potrebbero ci-tare: Oscar Luigi [...] e Carlo Azeglio Ciampi. In quel momento difficile [...] ha trovato anche risorse collettive [...] il meglio delle sue culture politiche. Il movimento dei lavoratori, [...] il sindacato hanno saputo affrontare scelte difficili, [...] il collasso del Paese e per mettere [...] del risanamento e della sal-vezza, con lo [...] pietre sulle spal-le. ///
[...] ///
Il dramma [...] è quel dieci per centro [...] prodotto interno lordo che si spende per interessi sui [...] accumulati da una classe dirigente che ha fatto bancarotta. Una vicen-da che pesa [...] domani ben più della spesa sociale, che [...] bassa [...]. Quando vedo [...] «ma quando taglierete la spesa? La spesa pubblica in questo Paese -con tutte le sue distorsioni, le sue [...] del Pil. Meno della spesa dei [...]. Certo, ci sono gli [...] ma quelli non vanno né a fornire [...] creare lavoro. [...] chiaro che a questo punto [...] nostro cammino si avverte una sofferenza sociale, una difficoltà [...] di chi ha retto, più di altri, il peso [...] questa trasforma-zione e del risanamento. Questo vorrei che lo [...]. Ciò da-rebbe di più [...] una responsabilità na-zionale dei ricchi, delle classi [...] Paese. Non sempre questo accade. Ma an-che se siamo [...] così difficile, io credo che il Paese [...] la presa. Noi vediamo la luce [...] tunnel. Sarà dura la sfida [...] per [...] per la riforma delle [...] saremo con il governo, con Prodi, con Veltroni, [...]. Non molleremo anche perché [...] in un modo che non ci piace. Vorrem-mo più democrazia, più [...] lavo-ro, per i diritti sociali, per [...] fi-scale: la moneta non [...]. Ma per dire que-ste [...]. E noi vogliamo che [...] Pae-se [...]. Tanto più che per [...] portia-mo sulle spalle, essere tagliati fuori, sarebbe [...] gravissimo. [...] bastata [...] sulla moneta unica per farci [...] dove andrebbero i mercati: verso il marco. Abbiamo capito anche che [...] lira, che ci ha reso forti in [...] fiducia nella possibilità che quelle lire che [...] di nuovo comprano, domani siano convertibili in Eu-ro, [...] stabilito. [...] fiducia in una pro-spettiva: se [...] quella prospettiva, cade an-che la fiducia, tornano a salire [...] tassi di inte-resse, torna a crescere [...] fuggono gli investimenti. Questa è la realtà [...] e se noi vogliamo ridurre il peso [...] e liberare risor-se da investire sul futuro [...]. Io credo che farà [...] constatare che la politi-ca [...] egli ha sostenuto, anche con scelte difficili, [...] rendita finanziaria il meno 7,1 [...] nel 1996 di spesa [...]. Un colpo alla rendita [...] consistente rispetto a quelle improbabili tas-se sui Bot, [...] non abbiamo messo. Sia pure con mezzi [...] lo stesso fine: ridurre il peso della [...] verso lo sviluppo, il lavoro, il futuro [...] Paese. Se noi vogliamo che [...] pro-cesso, nel senso della trasformazione [...] e del risanamento finanzia-rio, [...] due cose: stabilità politica e coraggio [...]. Il compito di garantire [...] spetta alle forze che hanno vinto le [...]. La prova del bipolarismo sta [...] funzio-nare. Se questo Paese dimostra [...] che chi vince le elezioni poi non [...] di governare, qualcuno potrà pensare che non [...] bipolarismo. Il Polo non vi [...] tutto per il carattere eterogeneo del-le alleanze [...] portato alla vitto-ria elettorale, non per [...] di qualche complotto. Anche per noi è una [...] e dob-biamo cercare di [...]. A chi si preoccupa [...] sul fatto che certi dialoghi politici siano [...] larghe intese, io dico: non volete le [...]. Anzi, con le opposizioni. Vorrei cogliere questa occasione per [...] 2. ///
[...] ///
Vorrei cogliere questa occasione per [...] 2.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

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Città & Regione [1975-1976*]

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Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(199)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(198)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(184)

L'Orto [1937]

(162)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(192)


(187)


(205)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

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Teatro in Europa [1987-1997*]

(204)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(204)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(204)

Brescia Libera [1943-1945]

(160)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(193)


(206)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(64)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(196)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .