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In scena grande musica [...]. Stasera il teatro Massimo [...] dopo 23 anni, con un doppio concerto, [...] del teatro siciliano e [...] con i [...] e Claudio Abbado, ma [...] sono per ora le polemiche scatenate dagli [...] Leoluca Orlando. [...] nei confronti di Orlando è [...] imbastito una riapertura più «elettorale» [...] reale del famoso teatro palermitano. Intanto perché una stagione [...] vi si può svolgere, e quindi è [...] riapertura, poi perché il ripristino riguarda solo [...] Massimo (circa 650 posti su 1500), infine, [...] polemica più sconcertante, perchè il vero battesimo [...] ai [...] con Claudio Abbado e [...] teatro. Alle accuse Orlando risponde [...] una battuta: «Apertura elettorale? Ben vengano le [...] riaprire i teatri. Io constato solo che [...] Massimo [...] chiuso e ora riapre i battenti. La risposta è rivolta [...] affermano alcuni esponenti del Polo sia a [...] un importante quotidiano milanese, che ieri ha [...] al vetriolo contro [...] del sindaco. Nella polemica il giornale [...] Abbado e la più famosa orchestra sinfonica [...] di relegare [...] del Massimo e il [...] Franco Mannino a un ruolo di comprimari per eseguire [...] (in programma musiche di Verdi, Rossini e Puccini [...] suoneranno Brahms). Abbado, secondo il quotidiano milanese, [...] dovuto dirigere [...] del Massimo (ma per [...] fare [...] decente servono settimane di prove [...] e lo stesso giornale conclude affermando che i suoi [...] sarebbero stati presenti solo per la vera riapertura del [...]. Il Comune ha precisato [...] stesso giornale, per la verità, ha chiesto [...] per [...] di stasera e ha [...] di un giornalino di [...]. Possibile che un battesimo [...] mondo invidierebbe venga usato per polemiche così [...] Purtroppo [...] Palermo dei veleni, è possibile, anche se [...] proprio la città e la [...] immagine. Quanto ad Abbado, ieri [...] Torino [...] diretto [...] al Regio, sempre con [...] replicando lo straordinario successo [...] fa. Intanto il coordinatore di Forza Italia [...] chiede che venga impedito [...] Rai [...] produrre lo speciale in programma «Bentornato Massimo», [...] si unisce alle critiche [...] An attacca: «Orlando al Massimo, Palermo [...] minimo». Chi non sembra essere [...] veleni palermitani è il celebre soprano Raina [...] che ha pianto di [...] teatro Massimo ripulito dopo anni di umiliante [...]. Bruno Miserendino Ho un [...] Grazia Cherchi -tra i tanti della nostra breve [...]. Partecipammo insieme a un [...] romanzo Fatiche [...] perdute (Longanesi 1933), a La Spezia [...] una libreria [...] (il pubblico, attento, stava [...] rigoroso silenzio), sedeva a spalle strette accanto [...] Giovan-ni Giudici e ascoltava le parole [...] che le dava del «Lei». Quando toccò [...] rin-graziò Giudici e il [...] pochissime parole sul pro-prio libro, con un [...] le conoscevo. A distanza di quasi [...] scomparsa (fe-rita ancora aperta), è possibile ora [...] di sé, naturalmente) per merito di un [...] passione da Roberto Rossi, che ha un [...] Scom-partimento per lettori e taciturni (da una battuta [...] Peter [...] «Perché a nessuna società [...] venuto in mente di istituire scompartimenti per [...] lettori?). È una raccolta di articoli, [...] interviste, che abbraccia gli anni tra [...] e il [...]. Ma è an-che molto [...] libro per-mette a quanti la conobbero di [...] cultu-rale spesso condiviso e sofferto insieme, e [...] hanno avuto la fortuna di [...] offre [...] di una militanza critica [...] di profonda [...] e sensibilità, di intelligente [...] coerenza. Vorrei insistere con un [...] lettore gio-vane, non perdere questo picco-lo libro [...] Grazia Cherchi non era una donna facile, ma [...] i suoi ragionamenti, i suoi suggerimenti, le [...] e spiazzanti, vo-leva dire vaccinarsi in modo [...] banalità, i luo-ghi comuni, imparare a usare [...] per andare in senso contrario alla corrente [...]. La perplessità diventava presto [...] e propria insof-ferenza per alcune deformazioni [...] editoriale: [...] dei manager, la sciatteria [...] le bassezze di [...] il pre-senzialismo televisivo, il [...]. Svolgeva con diligenza e [...] lavoro preferito, il mestiere di editing, ammettendo [...] di maso-chismo; è noto che rifiutò più [...] di redigere un manuale, ma le sue [...] («Editing, chi era costui?)» so-no una chiara [...]. Lamentava [...] di un serio progetto [...] al suo posto, la chiacchiera, le baggianate, [...] tutti i costi, i pez-zulli e i [...] disorientamento di un lettore sommerso da supple-menti [...] per di più la mancanza di un [...] mondo editoriale e giornalistico le sem-brava segno [...] («sempre gli stessi personaggi, os-sessivamente e pervi-cacemente», [...] marzo 1989). Lei aveva chiaro il [...] mo-delli di recensione («Recensioni come?)» e anche [...] redigere un supple-mento librario auten-ticamente utile («Due [...] e un invito per i lettori»), com-pleto [...] altra ov-vero alternativa: un libro di qua-lità [...] di qualità. Volete un autoritratto tra [...] questa romantica donna [...]. Leggete il brano che [...] il profilo di Romano Bilenchi, e andate [...] quali «tenerezza, commozione, stile, amicizia, fedeltà», aggettivi [...] tratte-nuta, laconico, asciutto, terso». Io, personalmente, in questo [...] mezzo a que-ste che sono pagine e [...] ho ritrovato Grazia in due formidabili episodi: [...] con la ragazza annoiata alla quale regalerà [...] Ste-venson («In treno: miracoli di Stevenson») e, in [...] dai bellissimi oc-chi grigi, che legge il [...] e il pic-cione»). Le persone la incuriosivano, sino [...] sino a [...] un sentimento amoro-so («Di [...] le tante bastonate che mi [...] presa», Il Secolo [...] ottobre 1987): non gli in-dividui [...] facili al turpilo-quio («il [...] onni-presente [...]. Si scorrano le interviste, [...] scelte parlano da sole, segno di una [...] di affinità elettive, di passioni comuni. Non è difficile trovare [...] questa insosti-tuibile (penso anche ai lettori [...] compagna di letture. Le parole ce le suggerisce [...] stes-sa Grazia, [...] saluto al-la [...] Elsa Morante («Senza più Storia. [...] incontro con El-sa Morante»): «Ora, [...] di lei, il paesaggio si è fatto più brullo [...] desolato, e i demoni [...] e dello scoramento [...] i loro agguati». Valentina [...] Una lettrice Andrea Cerase [...] Grazia Cherchi Una vita per i libri contro la [...] Scompar-timento [...] lettori e taciturni a cura di R. Rossi Feltrinelli [...]. Pochi gli scritti validi [...] -ad esempio quello di Geno Pampa-loni e [...] Goffredo Fofi -insuffi-cienti le vendite in libreria. Ma-gra, magrissima consolazione: è ciò [...] capita in genere ai mi-gliori. Sarà: ma lo scandalo [...]. Lontano dai media anche [...] malattia che da an-ni lo mura in [...] Bilenchi [...] inoltre un personaggio scomo-do per la tranquilla [...] dei suoi giudi-zi: il non [...] paura di nessuno fa [...]. Eppure Bilenchi non è [...] anzi ha una gran-de disponibilità e anche [...] suo prossimo. È raro, quando lo [...] trovare, che sia solo: oltre alla finissima [...] Maria, il suo stu-dio è sempre pieno [...] di giovani, che stanno ad ascoltare questo [...] supremo conver-satore» lo definì Contini), che sa [...] suoi racconti, ma sa anche far parlare [...] («A me non si sfugge. Con me, se interrogati, [...]. Che cosa mi colpì [...] Bi-lenchi quando cominciai a [...] negli anni giovanili? Sicu-ramente [...] era quello che andavo cercando a tentoni, [...] retorica [...] di tanta prosa italica. Ero stanca, insomma, di [...] (per [...] con Vittorini), tutti globuli [...] e guaiti sulle loro anime belle. [...] parte, avevo incamerato dosi [...] russa [...] allora la mia preferita, [...] ad andare in cerca del pathos lo [...] filtrato (forse in parte ero arrivata a [...] da Rilke: «Questa gente che sputa i [...] sangue mi rende esausto, e ormai non [...] russi, al pari dei liquori, che in [...]. E [...] trovato [...] in Bilenchi, dove la tenerezza, [...] è scon-trosa, sorvegliata, e la [...] trattenuta («una sorta di commozione segreta che anima la [...] senza [...] co-me ha ben detto Pampaloni). In Bilenchi più che [...] mor-dere è [...] anche se lo scrittore [...] del fatto che «la vita è un [...] disperato». Ma, ri-peto, quel che [...] fu lo stile: mirabilmente la-conico, asciutto, terso, [...] necessario e sufficiente («Do ascolto alle vecchie [...] di-cevano di usare il meno possibi-le gli [...] che rovi-nano qualsiasi prosa»). Molto più tardi, quando [...] Il [...] che è forse il racconto di Bilenchi [...] più, vi ritro-vai anche certe [...] impotenti lotte adolescenziali contro [...] la diffiden-za così presenti nella piccola borghesia, [...] che andavano a [...] nel cuore degli uomini [...] indifferenza, disamore, odio, crudeltà». Ho conosciuto, infine, ma [...] anni Ottanta, Bilen-chi. A [...] nel primo incon-tro con [...] me mitico, fu la grande intelligenza, limpida [...] tempo nervosa, e la verve con cui [...] intorno. E poi, in successivi [...] modo di raccontare il passato -Landolfi, Maccari, Luzi, Togliatti [...] tanti altri, amati o aborriti, molti dei [...] Amici, che è un libro di memo-rie, [...] racconti -e i suoi giudizi sui libri, [...] lettore che è («La lettura è il [...] mia vita«), sugli autori che sono stati [...] Cechov e Kafka («Cechov mi insegnò a [...] dello scrivere dal mondo circostante; Kafka più [...] insegnato che la vita è un [...] di fatti dolorosi, in [...] non ha alcun aiuto [...] e su quelli che sono stati i [...] «fin da ragaz-zo»: i cronisti e i [...] Trecento. Bilenchi ha poi talora [...] la generosità di leggere i dattiloscritti che [...] visione amici e conoscenti, e di fare [...] di edi-ting, asciugando in [...] testi delle inutili e onnipresenti ridondanze. Il suo consiglio? «Scrivere [...] quasi tutto, come disse, mi pare, Ce-chov». I giovani tornano, grati, [...] quelli cui Bi-lenchi ha fatto capire -e [...] diretto -che non è pro-prio il caso [...] perché magari hanno mostrato «man-canza di cultura, [...] di preparazione. Sembrano avere il vuoto [...]. E spesso, so-no proprio [...] i più arroganti e presuntuosi. Questo grande vecchio, dal [...] ed espressivo, accoglie i visitatori seduto dietro [...] di libri, di me-dicine e di portacenere [...] senza un attimo di tregua); ogni tanto [...] dolore lo fa ammuto-lire e poi imprecare, [...] a parlare, a interroga-re, a rispondere. Spesso [...] trovato intento a guardare [...] segue mol-to anche lo sport, soprattutto il [...] («Ho [...] anche il calcia-tore da ragazzo, giocavo da [...] mediano; ma non so-no tifoso di una [...] il bel gioco») e il ciclismo («Pensa [...] del Nuovo Corriere facevo il tifo per Coppi, [...] fatto anche scrivere sul giornale. Ti puoi immaginare a Firenze, [...] ben visto. Tra un aned-doto al vetriolo [...] una affettuosa [...] di un amico morto -Bilenchi [...] molto fedele agli amici [...] è per me for-se la [...] più importante della vita, è il valore più alto») [...] fa rivivere [...] modo giusto, cioè [...] i pregi ma anche le [...] usa sog-guardare con i suoi occhi prensi-li [...]. E una volta guardandomi [...] disse (cito questa volta a [...] «E quello sarebbe un grande storico [...] Figuria-moci. Un giorno lo incontro [...] fretta, vado a vedere [...] un grande [...]. Io, che allora di [...] ne perdevo una, gli chiedo chi sarebbe, [...] mi risul-tava ce ne fossero a Firenze [...] di mostre di grandi pittori. /// [...] /// Quanto a dire che Piero [...] Francesca è il pittore che è, sono capaci [...]. /// [...] /// Quanto a dire che Piero [...] Francesca è il pittore che è, sono capaci [...]. (0)
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