Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1994»--Id 1486166055.

A perturbare la rotta [...] dei creativi per fare una pubblicità migliore [...] ricchi premi e [...] assegnati a chi vince [...]. La manifestazione è stata [...] valorizzare un settore depresso e negletto e [...] stato scelto [...] più radiofonico che ci [...] Italia: Renzo Arbore. Il che non ha [...] il primo premio della passata stagione sia [...] per colpa della giuria popolare) a chi [...] (Coca Cola), non avendo fatto nessuno sforzo [...] innovare il linguaggio della radio. Si trattava infatti praticamente [...] dello spot. Speriamo in meglio per [...] preparata del resto dai divertenti promo della [...] Star [...] voluti da [...] Fiat e Campari e [...] orecchie del dottor [...]. Ora assiste piuttosto preoccupato ai [...] dei suoi padroni di far entrare in un mobiletto [...] una grande confezione di rotoli. Lei (Edy Angelino), per [...] addirittura nella vasca da bagno, il marito [...] aiuto e il cane piange. Cosi, tra . Lo spot comunque è [...] cane [...] continuai fornire il supporto [...] e necessario per . ///
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Walter Thompson, casa di [...] regia di Enrico [...] che ha ricevuto recentemente [...] alla carriera. ///
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Stavolta li troviamo in atteggiamento [...] rapiti dalla grazie di una [...] che si esibisce alla finestra. Due maschi rivali fanno [...] magico di Kit e [...] per riuscire nella conquista [...] due tipici «gallinacci» nostrani, sono invece esemplari [...]. Lo spot infatti è [...] italiano dal tedesco. [...] stato prodotto dalla omologa amburghese [...] agenzia [...] italia. Tutto il mondo è [...] i gatti. Il regista infatti si è [...] benemerito sia con film come Il portaborse, che ereditano [...] meglio della commedia [...] sia con una [...] benefica influenza sugli spot. Oltre a quelli che [...] promuove infatti il lavoro di una gruppo [...] hanno girato (ma solo per le sale [...] della birra [...]. Per Ferrarelle e la [...] Luchetti mette in scena [...] lui, lei e [...] sotto forma di bottiglia. Piccola discussione tra i [...] primo appuntamento. Qualcosa si sta già [...] loro? Macché, [...] naturale li rimette in [...]. Guido e Cristina uniti [...] Ferrarelle. Come sempre nei film pubblicitari [...] finale, cioè il prodotto, arriva a troncare [...] dei creativi 1 [...] e [...] con la [...] invincibile legge, che chiamano mercato. Come nascono un racconto, [...] Lalla Romano? «La vita è così ricca, [...] di inventare. Studentessa di lettere e [...] Torino, a partire dal 1925 ha frequentato lo [...] Giovanni [...]. Negli stessi anni ha [...] Pavese, Soldati, Franco [...] Arnaldo Momigliano, Carlo [...] con I quali ha [...]. Subito dopo, è entrata [...] pittura di Felice [...]. A partire dagli anni Trenta [...] Insegnato Storia [...]. Sposata con un Aglio, [...] prima raccolta di poesie, «Fiore», nel 1941. Alla fine degli anni Quaranta [...] trasferita a Milano. Nel 1951 Vittorini pubblicò [...] Gettoni «Le metamorfosi». Nel 1953 uscì II [...] «Maria». Nel 1959 lasciò [...] per dedicarsi alla letteratura. Tra I suol libri, [...] da Einaudi, ricordiamo «Tetto Murato», «Diario di Grecia», [...] parlava solo», «La penombra che abbiamo attraversato», «Le [...] noi leggere, (premio Strega 1969). E poi [...] villeggiante», «Una giovinezza inventata», «Nei [...]. Gli ultimi racconti usciti [...] «Un [...] di coscienza» (Bollati [...] e «Le Lune di [...] dove si [...] amicizia che la lega [...] Antonio Ria, più giovane di lei di [...]. Antonio Ria, giornalista e [...] «Omaggio a Lalla Romano. Memoria, oltre la [...] MILANO. La signora ama i cappelli. Ne ha tanti, impilati uno [...] nella [...] casa di Brera piena . [...] dei suoi [...] anni, Lalla Romano è ancora [...] porta un chimono bianco e nero. Appare appena affaticata dagli [...]. Ora [...] a Vetan, un borgo [...] sopra San Nicola, in Valle D'Aosta. Dopo la [...] morte sono stata eroica e [...] sono tornata. Nello stesso albergo: una di [...] alte che deturpano il paese [...] offrono una vista delle montagne straordinaria. La vita [...] però mi ha stancata [...] gente che non fa altro che cambiarsi [...]. [...] leggerò Bernard, [...] della [...] infanzia. E poi spero di [...]. Ho cominciato un racconto [...] ospedale, in attesa di fare degli esami [...]. Poi [...] messo da parte. ///
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Lei spiega che «per: [...] tutto bisogna [...] il tempo. [...] ha detto che nessun libro [...] buono se non è stato [...] abbastanza tempo nella mente del [...] autore, che deve [...] "vagheggiato" a lungo. Il che vuol dire [...]. È stato cosi per tutti [...] libri, quando li ho in [...] non li dimentico mai. ///
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Cosi, neanche la [...]. Come dice Acheng" Si [...] tormento di ogni ; scrittore sia [...]. Effettivamente la fine dei [...] come [...] mentre è sempre la [...] dare il tono. Specie se un libro [...] Le parole tra noi leggere, dove ho [...] figlio e di me». Quel libro [...] spesso in questa conversazione, come [...] vecchio tormento. Inevitabilmente -racconta Lalla Romano [...] lui visto da me. E non potevo pensare [...] non so, come se fosse lui a [...]. Questo di una persona [...] sotto i miei occhi, sarebbe stato disonesto. Non avrei mai potuto [...]. Già così, mio figlio [...] inimicato. Perché lui non si [...] quel libro, sebbene io [...] scritto per amore, lui [...]. Vedere una persona come personaggio [...] sempre un rischio». [...] diLalla Romano, ormai consacrata nei Meridiani, Cesare Segre parla di uso di materiali autobiografici ; [...] creare libri che autobiografici [...] non sono più. Lei ripete: «11 vero [...]. E non perché debba [...] me o di quelli che amo. Credo che [...] di una vita sia [...] segreto, dunque non c'è pericolo di [...]. Il vero e la [...] Il [...] è che la vita è cosi ricca [...] nessun bisogno di inventare. Non sono mai stata reticente, [...]. Neppure in Nei mari [...] la morte di mio marito. Infatti quel libro colpisce [...] è rimasto turbato. Di fronte alla morte [...] non hanno più senso, e io allora [...] in trance, due anni dopo la morte [...]. Scrivevo e non correggevo [...]. Non si è mai pentita? Sorride e dice no. Lo avrei pubblicato lo [...]. E sa perché? Perché [...] è come un figlio, qualcosa che esce [...] che dobbiamo [...] separare perché abbia la [...]. Torniamo al tempo e [...] di scrittura. Poi interrompo, lascio passare [...] tempo prima di riprendere. In certi libri, soprattutto [...] negli ultimi, si vede moltissimo. In una recensione a [...] dove parlavo del mio [...] piccolo e del periodo in cui lo [...] casa, Pasolini scrisse che la mia lingua [...] i. Questi tagli sono una cosa [...] e non ho mai cercato di [...]. Quanto al tempo e [...] ; con le emozioni della vita, è [...] visto che sono una scrittrice della memoria». Né rancore né troppo [...] Ma [...] memoria, avverte severa Lalla Romano, non sono [...]. È difficile che un [...] rancore possa essere poetico, e se c'è [...] lo stesso. Da questo punto di [...] è un metodo che non si ispira [...] presa di coscienza del passato. I ricordi sono solo [...] che naturalmente hanno il loro interesse. Ma la memoria è [...]. Questo è possibile perché [...] che ci fa umani. Ma nella [...] libro [...]. Così il semiologo al [...] San Marino Umberto Eco nel nome del [...] SAN MARINO. Il libro ucciderà la [...] ucciderà le immagini. Lo afferma un personaggio [...] di Victor Hugo. E così, nel passato, [...] affermato che il cinema avrebbe ucciso il [...] televisione il cinema. Che succederà ora che [...] il libro? si chiede Umberto Eco e [...] su cui compare il [...] di Berlusconi. Incomincia cosi la relazione [...] «Il futuro del libro» organizzato [...] degli studi di San Marino [...] Centro di studi semiotici e cognitivi. Questo ucciderà quello. Quello è evidentemente il [...] sappiamo a sufficienza, questo è il computer, [...] po' più misterioso. Uno strumento che ci [...] informazioni tramite immagini? Uno strumento per scrivere [...] bisogno di un supporto [...] Un [...] per avere esperienze ipertestuali? Nessuna di queste [...] a caratterizzare il computer, afferma Eco. La comunicazione per immagini [...] maggiore in televisione, nel cinema o [...] de [...] poi esisteva già in [...]. Basta pensare a Finnegan [...] di James Joyce. E dunque? Ecco cosa [...] Umberto Eco. Ci lamentiamo -dice -che [...] passano il loro tempo davanti a un [...] leggono mai un libro o un giornale. Ma -nonostante questo sia [...] sociale ed educativo -dimentichiamo che pochi secoli [...] persone avrebbero osservato poche immagini standard e [...]. Parlando dell'uso di tv o [...] Eco afferma che la colpa della produzione cinematografica di Hollywood non è tanto quella di [...] opposto i suoi film [...] Roma ai libri di Tacito [...] di [...] ma di [...] imposto una propria interpretazione mielosa [...] romantica [...] romano. Le immagini, insomma, si [...] varie maniere. Le cattedrali medievali erano [...] tempo, con la differenza, rispetto alla nostra [...] della tv medievale leggevano buoni libri, avevano [...] lavoravano per il bene pubblico, o per [...] quello che loro ritenevano fosse tale. Si può immaginare una [...] libri dove la gente andrà in giro [...] carta e fogli sfusi. Più favorevole, Eco, [...] del computer per opere [...] le enciclopedie. Certamente le enciclopedie elettroniche [...] sono più pratiche, occupano [...] offrono più notizie. I libri rimarranno indispensabili [...] accurate, oltre che per la letteratura e [...] riflettere. Oggi col computer e [...] si può comunicare direttamente senza [...] delle case editrici. È un fatto positi-vo. Bisogna distinguere tra testo [...]. Un sistema linguistico ad [...] gamma di possibilità di una lingua naturale. Concepito in questo senso, [...] trasformare un qualsiasi lettore in autore. Dato lo stesso sistema [...] Shakespeare e Dan Quayle, ambedue avrebbero le stesse [...] scrivere Romeo e Giulietta. Un testo non è [...]. [...] certamente è un ipertesto aperto [...] molte interpretazioni, ma non vi potrà mai dare la [...] di un teorema o la bibliografia su Woody [...]. Eco poi termina la [...] e lunga relazione, [...] riportata, affermando che in realtà [...] storia della cultura non è mai successo che un [...] ha davvero ucciso qualcos'altro. Ha invece cambiato profondamente [...]. Allora per il libro [...] futuro. Il tempo vissuto è [...]. E tutto ruota attorno [...] il tempo rimasto era poco: quel tempo [...]. Il tempo vissuto è [...] cui si vivono le cose». Un libro, però, non è [...] solo il passato. Se non altro perché [...] dello scrittore. In La penombra che [...] di una visita dal paese dove sono [...]. Il tempo era quello [...] ma io [...] ritrovato attraverso la trasformazione [...] delle cose che nel frattempo [...] state. Ho sempre pensato che [...] mia infanzia. Come vede, la distanza [...] tale anche nello spazio. E viceversa: quando si [...] si incontrano popoli che vivono stadi di [...] quello attuale, infatti, si attraversa il tempo [...] lo spazio». Quella critica di Salinari E [...] la cronaca presente? Come filtrano nella scrittura [...] mondo in cui viviamo? «Detesto i romanzi [...] lei -, Faccio [...] per i Promessi sposi. Nei miei libri [...] della storia filtra attraverso [...]. Per questo sono stata [...] Salinari, che pure aveva lodato Tetto Murato. Lo criticò perché la Resistenza [...] sullo sfondo. In letteratura, non [...] raccontare battaglie». Lalla Romano è stata [...] da indipendente nelle liste del Pei a Milano, [...]. È durato poco perché [...] annoiava molto e non le sembrava serio [...] Consiglio solo per votare. Era stata anche lei [...] ribelli di Giustizia e Libertà. Dopo «ho sempre votato [...] Italia il [...] pericolo viene da destra. È sempre stato così. Ora mi piacerebbe scrivere [...] del fascismo prima della guerra. Allora, chi era contro [...] brutta, ma gli altri non stavano male. E se uno non [...] tranquillo. Alla gente piaceva: i [...] proteggono. È un grande sbaglio [...] italiani erano tutti infelici, perché non è [...]. Fino alle leggi razziali [...] fascismo lo capirono in pochi; e si [...] che oggi andrebbero raccontate. Non [...] fatto dopo la guerra [...] stato una tale tragedia. Ma è stato tragico [...] subito la vera storia del fascismo. Viviamo [...] e ora Passato, presente, [...] «Ah, quello non mi interessa, la nostra [...] nel [...] e ora. Esistiamo solo in questo [...]. Come figli [...] ho scritto una volta, beviamo [...] vino. [...] non è il tempo che [...] finisce mai, è [...]. [...] cosa che noi possiamo [...]. Più si invecchia e [...] scorre veloce e non c'è nulla di [...] estati [...]. Da vecchi, finché rimane [...] sempre noi stessi. Perciò non c'è da [...] paura. Ma si diventa più [...] bisogno di cure. La vecchiaia, mi creda, [...] sociale. Non un problema artistico». È uscito il n. ///
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È uscito il n.