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Una popolazione ad alta [...] tuguri so-vraffollati, occupando tem-poraneamente e illegal-mente aree [...] assolutamente inadatte a scopi abitativi e vivendo [...] un la-voro fisso o semplicemente sopravvivendo attraverso [...] infor-mali e illegali». Noi occi-dentali alle baraccopoli [...] pratica-mente mai. Credo che la nostra [...] sia quella di [...] cascami do-lorosi ma inevita-bili [...] come un rifiuto inutile e imbarazzante, un [...] miseria, che lo sviluppo economico pro-duce per [...]. Impressio-nati dalle ondate di [...] il Sud del mondo per varcare i [...] di-mentichiamo che il più grande mo-vimento migrato-rio [...] avviene invece altrove: spinte dalla mise-ria delle [...] guerre, attratte dalla vita urbana, masse crescenti [...] stanno gonfiando sem-pre più le città dei [...] di sviluppo. Gli au-tori del libro [...] sono convinti: questo nuovo ur-banesimo, che coinvolge [...] di persone, porterà un muta-mento [...] della società, delle coscienze. In breve è proprio [...] potrà sorgere una nuova civiltà. La prima volta che ho [...] una baraccopoli, a [...] è stato come avere una [...] una poltiglia sterminata di ca-panne [...] immerse nella melma; il brulichio di una folla scarnita, [...] da un fetore di fogna. E questo accade non [...] India, ma in Africa, in Ame-rica Latina. Fogne a cielo aperto, [...] le strade, niente acqua potabi-le, fango per [...] di sei persone accata-state in tuguri di [...] due. Le baraccopoli so-no come [...] nuovo mondo globalizzato, e per questo solo [...] dovremmo mai dimenticar-ci dei loro poverissimi abi-tanti. /// [...] /// Mal-grado [...] in cui vivo-no, questi [...] sono riusciti a creare una rete di [...] a forme ine-dite e vitali di convivenza, [...] sociali. Per questo la baraccopoli [...] anche «la città che si aiuta da [...] informale»: un lavo-rio ininterrotto di riciclag-gio riesce [...] ri-fiuti urbani in mezzo di so-stentamento; mentre [...] di [...] un intreccio di relazioni [...] econo-miche e affettive, permette ai suoi abitanti [...] vita; al punto che qual-cuno di loro [...] «dove si può se-dere insieme e condividere [...] piuttosto che ri-trovarsi isolato in una villa [...] appartamento dei quartieri ricchi. Mio padre, che è [...] le moderne città hanno distrutto la ca-pacità [...] del villaggio, sovrapponendo le singole abitazioni una [...] edifici, dove la parte comune non è [...] bensì la scala o [...] mentre la strada citta-dina [...] sociale di spazio comune aperto e si [...] chiusa via di traffico. Pro-prio perché basata sulla [...] e grattacieli, la città moderna contiene cittadini [...] e che invano cercano [...]. Le baracco-poli, [...] nono-stante il loro terribile [...] il mo-dello orizzontale del villag-gio antico, dove [...] con gli altri e con il luogo [...]. Così, le ba-raccopoli si [...] di tipo orizzontale. E, da questo punto [...] suggeriscono un esempio possibile, spontaneo, non ancora [...] moderna. Io non sono un [...] architetto, ma credo che in queste affermazioni [...] del vero. Non si tratta di [...] romantico una «bellezza della povertà»: la miseria [...] raggiunge livelli tali che estetismi del genere [...] oltre che immorali. Il punto per me [...] dentro la mi-seria e malgrado la miseria, [...] sì [...] dei rapporti oriz-zontali tipici [...] e però libera al tempo stesso questi [...] che invece im-mobilizzano la vita rurale e [...]. Le regole di parentela, [...] i tabù sessuali, perdono in parte la [...] così nuove potenzialità umane. Prova ne sia che [...] sottomesse, acquista-no una nuova soggettività: diventano protagoniste, [...] di vi-ta. Pur [...] non tut-to è orrore. Al punto di [...] dire che le odierne [...] la vera novità urba-nistica del nostro tempo: [...] che tanto ci può insegnare e che [...] dovremmo impe-gnarci a liberare dalla miseria. Giampiero Comolli [...] accanto le immagini di [...] in alto una strada della città indiana, [...] Baraccopoli, virtù urbana dei [...] La [...] orizzontale LE METROPOLI moderne avrebbero molto da [...] selvatiche di vita che sorgono di continuo [...] MATERIALI di scarto riciclati a ritmo continuo [...] solidali pur [...] di una miseria senza [...] La [...] emittente trasmetterà un documentario che incrina il [...] amata dal [...] E in Inghilterra la [...] lancia il revisionismo su Diana BRUNO [...] CLAMOROSO, ma non tanto. Perché in fondo era [...]. I media cominciano a [...] di Lady Diana Spencer. E a fare da battistrada [...] inglese, che pure, smentendo la [...] proverbiale so-brietà, aveva fatto non poche con-cessioni alla commozione [...] quando la principessa morì tragica-mente. Infatti, annuncia il [...] proprio la celebre emitten-te [...] in onda, in occasione del primo anni-versario [...] documen-tario contro [...] che la morte di La-dy D [...] precipitato nel dolore tutta una nazione. Il film, in pro-gramma [...] su [...] 2, mostra [...] del pubblico, il cinismo [...] folla durante la giornata del cordoglio universale [...] principessa del [...]. Colin Luke, autore del [...] che « è giusto ri-stabilire la verità, [...]. [...] verbali e fisiche per [...] i posti migliori durante il [...]. E si sofferma sui [...] pub di Bristol che prima ignorano del [...] Tv, e poi lanciano oggetti contro il [...]. [...] perchè [...] altra importante emittente inglese, trasmetterà [...] speciale dedicato agli effetti della morte di Lady D [...] con [...]. Dunque, il revisionismo mediati-co [...] una delle grandi sa-ghe di questi anni. Su una vicenda che ha [...] di massa delle folle di [...] il mondo. Perché? Solo per la [...] ripetere dei media, che nutre se stessa [...] quel che essa ha creato? È certo [...] risposta. Visto che ormai, in mancanza [...] una storia infinita di stato capace di rilanciare le [...] il modo di [...] è [...] quello di continuare a scavare [...] emozioni. In quelle dei sopravvissu-ti [...] Lady Diana, a lei legati da rap-porti intensi o [...] Co-rona, Carlo di Inghilterra). [...] di milioni di fans resi [...] dalla [...] scomparsa, brutalmente trasci-nati a prendere [...] esame [...] che forse la principessa non [...] una santa. E che non tutti [...] le apparenze. Insomma, un capitolo nuovo [...]. Tra segreti di stato [...] scioccanti [...] faccia di [...] polemiche sullo sfrutta-mento della [...] dei luoghi in cui riposa. Che i «tabloid» si [...] sul nuovo filo-ne, è sicuro. [...] i giornali più [...] non [...] scorso? [...] da [...]. In ogni caso il [...] Diana era già cominciato. Con di-screzione, in ambito [...]. E tra Europa ed Usa [...] contano moltissime pubblicazioni di esperti di comunicazione [...] gioco di complicità tra princi-pessa e media, [...] del fenomeno [...]. Ma [...] analisi da fare, e tutta [...] ter-mini britannici. Esaurita la grande pressione popolare [...] Corona» in nome della [...] D, è arrivata [...]. /// [...] /// La Corte ha pagato [...]. Ha fatto am-menda, partecipando [...] e accogliendo la memoria di Diana. [...] dopo [...] parlato per primo di «principessa [...] ha poi ribadito che rimane [...]. E Carlo [...] a festeggiare ufficialmente il suo [...] con [...] Camil-la Parker. Quindi, manda a dire [...] ufficiale: «revi-sioniamo pure Lady D». Bufera pas-sata? Sì. /// [...] /// Perché tra poco i [...] soffiare sulla brace. Della vecchia saga. /// [...] /// Della vecchia saga. (0)
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