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[...] ci si trasferiva dai [...] un piccolo paese vicino a Vigevano. [...] estate di guerra fu lunghissima. A Milano non si [...] bom-bardamenti avevano ridotto in ma-cerie le case. /// [...] /// Certo, [...] vacanze era eccessi-vo. Lì almeno si mangiava». La musica classica si [...] di luce e accompagna i ricordi di Anna Del Bo Boffino, giornalista e scrittrice. Il volto è pallido [...] ancora più esile per la malattia che [...] molto tempo in ospedale; il pacchet-to di [...] a portata di mano, anche se i [...] sconsigliato. Quando la guerra iniziò [...]. Studi clas-sici al liceo Parini [...] Milano, dove alcuni professori e compagni di classe, [...] spie-gavano gli inganni della propaganda fascista e [...] la scelta di Filosofia. Anche per questo ho [...] per conoscere il pensie-ro, anzi, i pensieri [...]. Il fidanzamento ufficiale Tra [...] Anna Del Bo Boffino, lo sto-rico Federico Chabod [...] filosofo Antonio Banfi. E fu proprio Banfi [...] giovane studen-tessa, un nuovo allievo, Giuseppe Del Bo, [...] il nome di Sergio aveva lasciato gli [...] lot-ta di Liberazione. Banfi mi chiese di [...] e di [...] le dispen-se. [...] del [...] eravamo già fidanzati». Quando uscivamo la se-ra, [...] nostro ritorno sempre in piedi e a [...] o mio cugino a [...]. Fu proprio il cugino a [...] ad Anna di [...] bellissima, [...] dove a Porto Azzurro ave-va [...] il militare: «Anna, non puoi [...] un mare ed una natura [...] continuava a ripe-tere, raccontando di tramonti, luci e paesaggi [...] incanto. Io non ero mai andata [...] dalla Lombardia, mai visto il mare. Anche Sergio, [...] sempre chiamato con il [...] la Del Bo [...] non ama-va affatto il [...]. La [...] famiglia, buona borghesia milanese, aveva [...] villa sul lago di Como, dove tra-scorrevano le vacanze. Per lui [...] era il lago, non [...] che anzi detestava. Ma alla fine, non fu [...]. /// [...] /// Un vocabolo davvero magico e [...] per una genera-zione che aveva vissuto [...] e la giovinezza con la [...] della guerra. Ma ai due fidanzati [...] permesso partire da soli. [...] fu costretto a [...]. Ho sempre pensato che [...] a lui pro-prio non [...] che se anche avessimo fatto [...] prima del matri-monio (avvenuto [...] a lui non sarebbe [...]. Il cugino quindi prepa-rò ed [...] il lungo viaggio per [...] preno-tando le stanze in una [...] di Porto Azzur-ro. Alla compagnia si aggiunse [...] studi ed anche del cuore di Anna, Enrica. Enrica a pezzi e [...] per la fine di una relazione amorosa. Una storia importante per Enrica [...] assistente del professor Banfi, Remo Cantoni. Sì, il professore e [...]. Uomo colto e raffinato Cantoni, [...] di Enrica, ma incapace di tenere a [...] spirito libertino; insomma, di donne e di [...] molte, e alla giovane studentessa non poteva [...] rapporto privilegiato; niente di più. Lei, viveva con la madre [...] si era separata dal padre, e godeva di una [...] che [...] neanche si sognava. Ma non era riuscita [...] tante relazione di Cantoni. Così, mi aveva detto, [...] sei ancora convinta di andare [...] vengo con [...]. Un viaggio lunghissimo. Avido lo sguardo delle [...] mai avevano visto altro paesag-gio al di [...] lombardo: il treno, poi [...] sul traghetto. Cosa meglio di [...] pote-va dare [...] di una vacanza al mare? [...] al-lora non era certo la [...] turistica che è oggi. Porto Azzurro era abbastanza [...] di là del penitenziario non [...] nulla. Quando arri-vammo alla pensione [...] ci aveva prenotato fu un tuffo al [...]. Era orrenda, schifo-sa, lurida; una [...] puzza di pipì. Resistemmo una notte sola e [...] scappammo via», ri-corda ridendo di gusto Anna Del Bo Boffino. Riu-scirono a trovare una [...] pretese, ma almeno pulita; niente acqua corrente [...] pozzo nel cortile. Vincere la paura «Furono [...] e di sole. Enrica du-rante il fascismo [...] di nuoto e di tuffi. Ogni volta che alle [...] allenamenti la vedevo buttarsi dal trampolino di [...] domandavo come faceva. Una volta le chiesi [...] e lei mi rispose [...] ma mi [...]. La [...] vita, credo, è stata davvero [...] sfida continua contro tutto e tutti. In quei giorni [...] facemmo amicizia con un pescatore [...] frodo senza un oc-chio e con qualche dita in [...] ad una mano, per colpa di una bomba. Lui era affascinato da Enrica; [...] capacità di nuotare, di [...] senza mai tradire un attimo di esitazione, [...]. Ci veniva spes-so a [...] e ci portava ad esplorare [...]. Una natura sel-vaggia, dai [...] odori così diversi da quelli fino ad [...] acqua [...] inten-so, dai repentini cambiamenti, [...] anche la campa-gna non aveva nulla a [...] quella che aveva fino ad allora fatto [...] delle due ragaz-ze. Una sera il pescatore [...] propose una gira in barca. Il mare era piatto [...] di luna illuminava appe-na la notte. Passarono davanti ad una vigna [...] i grappoli già maturi annunciavano [...] fantasti-ca. Anche Enrica si tuffò. Sulla barca restammo io, [...] Sergio. Loro due nuotavano con [...] la vigna; con la scusa di un [...] e donna si sfidavano. Quando arrivarono a riva [...] se li misero nel costume e tornarono [...]. [...] era bellissima. Ma la cosa che [...] fu lo sguardo del pescatore che non [...] Enrica. Credo che [...] abbia lasciato il suo [...] donna di città che non aveva paura [...] mare, della notte, degli alti scogli dai [...] in acqua». Amiche inseparabili Due settimane [...] scoperta del mare dopo gli anni della [...]. Le due amiche insieme, [...] tante vacanze an-cora. Inseparabili, fino a tre [...] Enrica morì. Io la brava ragazza, [...] della classe; che già prima della vacanza [...] matrimonio con Sergio. Ci spo-sammo nel [...] non ero ancora laureata [...] mia tesi. Ero tutta casa e [...] mondo [...]. Lei invece aveva conosciu-ta [...] io non avevo, e sperimentato amori e [...]. Poi, per il matrimonio [...] del liceo, il classico bravo ragazzo che [...] per la figlia. Io ero comunista, lei [...] quasi anarchica. Entram-be eravamo impegnate, come [...] della nostra generazione, a [...] una femmi-nilità diversa da [...] canoni tradizionali ci [...]. Non fu affatto facile [...] due ab-biamo accumulato sbagli tremendi, tutti pagati [...] pelle». Tornò la voglia di [...] Un [...] ricco di stimoli culturali e di gran [...]. Un periodo culturalmente viva-ce; Sergio Del Bo che lavora alla libreria Einaudi e raccoglie [...] sulla storia del mo-vimento operaio che saranno [...] Fel-trinelli; Vittorini che fa scoprire e tradurre [...] Anna [...] scrittori americani. Per me ed Enrica, [...] di defi-nirci. Se penso alla mia [...] anche alla [...] come costruzione di identità, [...] e rimesso insieme quattro, cin-que volte. Identità femminile come costruzione [...] collettiva. Un cammino ini-ziato ma mai [...]. Sul tavolino del soggior-no [...] e di libri; quello aperto rac-coglie proprio [...] su questo tema: «Ogni tanto mi domando [...] generazione ha fatto tutto il possibile, ha [...] uti-le alle ragazze di oggi. Così diverse ma anche [...] a noi, a me ed Enrica. Che scoprimmo mare e vacanze [...] quella calda estate [...]. [...] degli anni Anna Del Bo Boffino Dai bombardamenti al mondo diviso 1940. Anche [...] è in guerra a fianco [...] Germania nazi-sta. [...] contro la Francia, [...] in Africa, [...] della Grecia delinea con chiarezza [...] delle forze italiani. A maggio si tiene [...] giochi lit-tori tra i giovani più brillanti [...] gruppi universitari fasci-sti, uomini [...] combatteranno il regime: Ingrao, Vassalli, Taviani. Il conflitto diventa mondiale: [...] Germania [...] e i giapponesi bombardano [...] Usa a Pearl [...]. In Italia la razione [...] viene ridotta a 200 grammi per persona. Clara Calamai mostra il [...] nel film «La Cena delle beffe». [...] organo del Partito comunista [...] ripren-de a uscire in Italia, [...] in clandestinità. Nasce il Partito [...]. Un giovanissimo Luchino Visconti [...] «Os-sessione». Crollano i fronti militari [...]. In Russia [...] viene travolta sul Don [...] gli alleati sbarcano in Si-cilia. Roma per la prima [...]. Il gran con-siglio del [...] Mussolini a lasciare [...] è il 24 luglio [...] viene arrestato e capo del governo viene [...] Badoglio [...] settembre firma [...]. Dopo la liberazione dalla [...] Gran Sasso Mussolini torna in Italia e da [...] Repubblica di Salò. Le forze anti-fasciste combattono [...] per liberare il paese. A Verona vengono processati [...] che avevano chiesto le dimissioni di Mussolini. Gli alleati sbarca-no ad Anzio [...] Togliatti rientra in Italia [...] di esilio. In via Rasella a Roma [...] dei [...] attaccherà una colonna tedesca: [...] Gestapo a Roma, Herbert [...] per rappresaglia truciderà 335 [...] Fosse Ardeatine. Inizia le pubblica-zioni [...]. Le truppe partigia-ne iniziano [...] Nord. A guerra non ancora [...] dei giornali dei ri-nascenti partiti italiani danno [...] destinata alla raccolta e distribuzione delle noti-zie [...] posto che fino alla caduta del fascismo [...] dalla Stefani. Il Comitato di liberazione nazio-nale [...] di [...] in tutto il paese. A Dongo i partigiani [...] Mussolini, Claretta [...] e alcuni gerar-chi fascisti. Saranno fucilati il 28 [...] i loro corpi appesi ad un distributore [...] piazzale Loreto a Milano. Il 6 agosto gli [...] la prima bomba atomica. Dopo la Germania anche [...] Giappone [...] la resa: è la fine della seconda [...]. Il 2 giugno gli [...] Repubblica e re Umberto II, succeduto al [...] Vittorio Emanuele III dopo un regno di soli 34 [...]. Enrico De Nicola è [...] della Repubblica e Alcide De Gasperi gui-derà [...]. A solo un anno [...] guerra la Sca-la di Milano riapre le [...]. A Stresa si danno [...] avvenenti signorine: la spunterà Rosanna [...] eletta miss Italia, ma [...] poi, la prorompente Silvana Pampini. Ad un anno da «Roma [...] Rosselli-ni gira [...]. Il cinema in Italia [...]. Da-gli stabilimenti della Piaggio [...] Vespa. Il comunista Umberto Terracini è [...] presidente [...] costituente. Il mondo si divide in [...] blocchi, da una parte [...] gli Usa, siamo alla vigilia [...] guerra fredda. Gandhi vince la [...] battaglia pacifista e [...] diventa indipendente. [...] lascia il paese e [...] Londra [...] sposa la pretendente al trono, Elisabetta con [...] Duca [...] Edimburgo. A Portella delle Ginestre, [...] Palermo, [...] ban-da di Salvatore Giuliano attacca una manifestazione [...] per festeggiare il I maggio: 8 morti [...] tren-ta i feriti. De Gasperi, al suo [...] Stati Uniti estromette le sinistre dal governo e [...] un monocolore [...]. Il I gennaio entra [...] Costituzione e Luigi Ei-naudi diventa presidente della Repubblica. Alcide De Gasperi firma [...] al piano Marshall. A luglio lo stu-dente Antonio Pallante [...] alla vita di Palmiro Togliatti. I sogni del Bel Paese [...] due ruote, e gli «eroi» si chia-mano Fausto Coppi [...] Gino Bartoli. Dopo anni di censura [...] torna a campeggiare sui giornali la cronaca [...]. Storica doppietta di Fausto Coppi [...] Giro e al Tour: il campionissimo è lui. [...] entra nella Nato. [...] Finì la guerra, conobbi il [...] «Non ero mai uscita dalla Lombardia, non avevo mai [...] il mare. /// [...] /// Che vocabolo misterioso per una [...] vissuta nella paura della guerra. Una scrittrice, An-na Del Bo Boffino, [...] la [...] prima vera estate di [...] la guerra. Attraversando il nord anco-ra coperto [...] macerie, andò fino [...] su [...] anco-ra selvaggia per [...] che sembrò lunga e affasci-nante, [...] terrazze di viti e mare blù. CINZIA ROMANO Direttore responsabile: Giuseppe Caldarola Direttore editoriale: Antonio Zollo Vicedirettore: Giancarlo Bosetti Marco Demarco Redattore [...] centrale: Luciano Fontana Pietro Spataro [...] 2) [...] Società Editrice de [...] S. /// [...] /// Noi italiani non abbiamo [...] di andare a rivedere il no-stro passato. Se chiedete a un [...] anni, vi dirà probabil-mente che abbiamo vinto [...] che siamo stati da subito dalla parte [...]. E invece non è [...] di Hitler. Facemmo, su richie-sta di Hitler [...] entusiasmo), le leggi razziali e le applicammo. Pre-parammo anche noi campi [...] gli ebrei. Dopo [...] settembre 1943, in tutto [...] Nord [...] dalla Repubblica di Salò venne data la [...] e se erano i tedeschi a [...] erano italiani quelli che [...] erano italiani i poliziotti, i que-stori, gli [...]. Ottomila furono gli ebrei [...] Nord Italia verso Auschwitz, in venti mesi di Salò. E altri ottomila fu-rono [...] nascosti e ac-cuditi, da cittadini, da preti, [...]. Il nostro conto della [...] pari, ottomila deportati , ot-tomila protetti. Altri furono peggio di [...] ucraini, lituani. Altri furono meglio: i [...] un solo ebreo ai treni del Reich, [...] alle Ss; i da-nesi li difesero a [...] re; gli spagnoli (e di recente lo [...] le righe, [...] difesero gli ebrei in [...] Europa [...] mandato del dittatore fascista Francisco Fran-co che [...] diploma-zia allo scopo. Noi fummo in mezzo: un [...] «italiani brava gente», un [...] no. E per questo non [...]. E per questo, quando [...] Erich [...] lui sa che la [...] stata condivisa. Il tribunale militare di Roma [...] che [...] fu colpevo-le, ma che [...] attenuanti: ubbidì agli ordini dei suoi superiori. Ha aggiunto che non [...] che ha mantenuto buona condotta. I giudici militari di Roma [...] hanno così giustificato il nazismo, ma hanno [...] dovesse ripetersi, chi ubbidisce agli ordini non [...] colpe-vole e comunque avrà sempre diritto alle [...]. Erich [...] diventa per loro un [...] ufficiale che esegue. Non aggiunse crudeltà, non [...]. /// [...] /// Co-me Adolf [...]. [...] non sarebbe stato possibile [...] parti-to nazista; il partito nazista non sa-rebbe [...] di Adolf Hitler; [...] di Adolf Hitler al [...] stata possibile senza il contributo volente-roso che [...] antisemite die-dero non tanto i grandi gruppi [...] la «pic-cola gente» che [...] e odiava gli ebrei. Hitler si inca-ricò in [...] propaganda dit-tatoriale di convincere milioni di te-deschi [...] era giusto odia-re gli ebrei, ma che [...] tutti. Questo fu il nazismo, [...]. Ci si poteva opporre? Sì, [...] essere degli eroi (e ce ne furono, [...] come tra [...] tedesca). Ma i più non [...]. Così ci furono cittadini [...] -poliziotti della riserva -che in Polonia uccisero [...] speranza di piccoli van-taggi di carriera (si [...] «Uomini [...] di Christopher Browning, Einaudi), così ci furono [...] tedeschi che parteciparono allegramente alla caccia (si [...] di Jo-nah [...] così piccoli paesi sposarono [...] «Co-me si diventa nazisti», di Allen), così [...] «zona grigia» di cui parla Primo Levi [...] «I [...] e i salvati». Adolf [...] scrisse mirabil-mente Hannah Arendt [...] era un tipico prodotto del nazismo: non [...] una «banalità del male», un uomo come [...] na-zismo aveva plasmato in modo tale che [...] distinguere il bene dal male. Erich [...] non è tanto diverso [...]. Nella immobilità del volto, [...] suoi superiori, nella banalità delle spiegazioni che [...] atti, nella stolida difesa di quello che [...] che impone al suo [...]. Adolf [...] per tutto il tempo [...] Geru-salemme, restò immobile nella gab-bia ma un [...] attraversava continuamente la faccia. Erich [...] anni dopo, non ha mostrato [...] sul volto il segno di un qualsiasi tormento . Il processo di Roma [...] parlare del nazismo. Non ha neppu-re voluto segnare [...] tra chi [...] appoggiato e chi [...] lottato. Co-sì facendo, [...] accettato come una «cosa» che [...] successa, in questo se-colo. E ha prescritto i reati, [...] è passato tanto tempo e perché [...] è una persona elegante. Ai te-deschi, ora, il [...] Erich [...] perché noi italiani non [...] grado di giudi-care il nazismo. Adolf [...] fu impiccato a Gerusalemme [...]. Nel 1957, senza immaginare che [...] giorno sa-rebbe andato a processo, aveva det-to in [...] «Avremmo dovuto [...] tutti, quella sarebbe stata una [...] cosa». Commentando la sentenza che [...] morte, Hannah Arendt scrisse che non la [...] motivazioni. E ne propose [...] che suonava così: «Tu [...] la tua storia [...] come la storia di [...] e noi, cono-scendo le circostanze, siamo dispo-sti [...] certo punto ad ammette-re che in circostanze [...] difficilmente tu saresti compar-so dinnanzi a noi [...] qual-siasi altro tribunale. Ma anche sup-ponendo che [...] ti abbia trasformato in un volontario strumento [...] sempre il fatto che tu hai eseguito [...] appoggiato una politica di sterminio. La politica non è [...] politica obbedire e ap-poggiare sono la stessa [...]. E come tu hai [...] in pratica una politica il cui senso [...] coabitare su questo pianeta con il [...] altre razze (quasi che tu e i [...] il diritto di stabilire chi deve e [...] abitare la terra), noi riteniamo che nessuno, [...] umano desideri coabitare con te. Per questo, e solo [...] devi es-sere impiccato». /// [...] /// Per questo, e solo [...] devi es-sere impiccato». (0)
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