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PAGINA 8 [...] Dopo [...] Mondo VENERDÌ 27 DICEMBRE [...] fatti accaduti tra il [...] 21 agosto gettano sullo schermo dei ricordi [...] e chiariscono molte cose» I carri armati [...] in piazza per difendere la Casa Bianca I [...] «Questo è fascismo». La telefonata di Baker P [...] r i! Quattro mesi (a, nel [...] libro, scrissi che soltanto II futuro avrebbe [...] reale valore delle [...] parole e delle [...] azioni. Ora però il futuro [...] e quel valore è già stato stabilito. La vanità del politico, [...] di [...] previsto correttamente gli avvenimenti, [...] tutto estranea. E non sarebbe nel [...] con soddisfazione: "lo [...] detto! Al contrario, anche dopo [...] avevo sempre detto ai miei amici: «Sarei [...] mia previsione non si avverasse». Sfortunatamente quella previsione si [...]. I fatti accaduti tra [...] il 21 agosto gettano una luce abbagliante [...] ricordi e chiariscono molte cose, dando a [...]. È una luce intensa, [...] I contrasti: al contrario, li aumenta. Erano molti i fatti, [...] pensieri, i sospetti e le opinioni non [...] dubbi, che andavano e venivano: erano tutti [...] reale, che possono ferire cosi facilmente il [...] mente, gli stessi che mi avevano indotto [...] cose in questo modo e non altrimenti, [...] questi giorni si sono ricomposti in un [...] quadro coerente: io avevo capito. Tutto quello che pensavo [...] che in segreto minacciava le conquiste della [...] che volevo dire, lo avevo già detto [...]. Negli ultimi due anni, [...] in poi, mi sentivo in preda a [...] depressione. G II avvenimenti nel [...] ambiente -ma anche I miei stessi pensieri [...]. Il pericolo reale di una [...] mi appariva sempre più minaccioso. Non avrei saputo definire [...] minaccia, ma dal mio subcosciente emergeva lentamente [...]. [...] del 18 agosto fui [...] dalla voce di un annunciatore [...] radio. Fu cosi che appresi [...] dichiarato lo stato di emergenza nel paese. Era successo tutto ciò [...] da cui avevo messo in guardia. Stranamente però avvertivo anche una [...] di leggerezza. Come se 11 peso [...] oppresso il cuore negli ultimi mesi fosse [...]. Tutto ciò che mi [...] non mi dava pace, ciò che portava [...] infiniti labirinti di domande -Chi? Come? Perché? [...] Istante si era dissolto, era scomparso, come succede [...] soffia un forte vento. Sopraggiunse una chiarezza incredibile. Adesso era tutto palese: [...]. Il segreto non era [...]. Ombre [...] assumevano [...] precisi di figure e persone [...]. I rapporti di forza [...]. Ormai la mia energia non [...] da catene. Ero sorpreso anche perché [...] tutte le [...] preoccupazioni erano scomparse: capivo [...] una congiura di perdenti, i cui Istigatori, [...] erano condannati al naufragio fin [...]. Mia moglie mi accompagnò [...] e mi disse: «So che sei pronto [...] me. Bene, adesso [...] e che Dio ti protegga! SI, ero pronto a [...] tempo. Più precisamente, da quando [...] in Georgia, e ancora di più da [...] le dimissioni da ministro degli Esteri, 1120 [...]. Il giorno dopo nella [...] via [...] era squillato il telefono. Aveva risposto mia moglie: «Sono [...] di suo marito, e lo stimo mollo. Dopo la [...] dichiarazione di dimissioni tutto è [...]. Lo metta in guardia [...] dichiarazioni». /// [...] /// Le firme poste sotto [...] dello stato di emergenza» del golpisti le [...] troppo bene. [...] a [...] salvo alcune eccezioni, erano [...] della nostra politica. Naturalmente la sfiducia, I [...] speculazioni sul pericolo di una dittatura sono [...] è disporre di prove precise e inconfutabili. Fino al giorno del [...] prove del genere. E tuttavia un politico [...] di lasciarsi guidare non soltanto da analisi [...] dalle sue Intuizioni. Ed é chiamato, in [...] comunicare 1 suol timori ai suoi colleghi, [...] al mondo intero, se lo ritiene opportuno. Lo avevo fatto. Ma cosa avevo trascurato? La [...] 19 agosto non [...] più tempo per pensarci. Alle 9 ero già [...] di via [...] cominciai a telefonare ai [...] Movimento per le riforme democratiche. Non possedevo un [...] governativo»: il mio apparecchio, [...] funzionava solo di tanto in tanto. Lessi al miei consiglieri [...] un appello del nostro movimento politico. /// [...] /// Dicemmo insieme: «Questo è [...]. Ci salutammo, decidendo di [...] occasione che si fosse presentata. Ci sono troppe cose [...]. Ma domani senz'altro». Verso mezzogiorno la giornalista Galina [...] entrò di nascosto [...] della nostra associazione, portava con [...] di [...] ai cittadini russi. II nostro telefax funzionava [...] essere usato come telefono: suonava continuamente. Chiamò [...] francese: «Cosa é successo [...]. La [...] segretaria rispose che ero alla [...] scrivania. Poi chiamarono i giornalisti [...] delle [...] dei giornali georgiani e [...]. Chiamò anche [...] da molti anni consigliere [...] «Sono a casa e [...]. La porta è [...] da una pattuglia militare». Poi giunsero le notizie: [...] veicoli militari percorrevano il centro della città. Sulla via [...] i cittadini si [...] ai mezzi militari con [...]. Nella fabbrica di«Gli spettri [...] racconta i giorni del golpe a [...] 1 lavoratori si erano [...]. Più tardi venni a [...] giorno dalla fabbrica partivano migliaia di uomini [...] Casa Bianca. In quel momento però [...] fuori dal flusso di informazioni. [...] molte cose che non sapevo. Che ne era di [...] Vennero da me [...] e [...] e dirigenti del nostro [...] «Non riusciamo a telefonare al presidente. O [...] ucciso, oppure [...] fatto prigioniero». Stendemmo il testo del [...] pubblica e lo concordammo [...] i nostri amici. Cosi arrivò [...] e poi In Italia, ai [...] della [...]. Mandammo copie a tutti [...] fino a quando non ci rimase più [...] la ditta [...] Mosca). Alle due del pomeriggio [...] alla sede centrale del nostro movimento: bisognava [...] collaboratori e Iniziare II lavoro politico. Sorprendentemente riuscii ad [...]. Già nel cono de) [...] chiaro che Mosca avrebbe fatto sentite la [...] aveva già circondato i carri armati. Una cinquantina di giornalisti [...] arrivare da noi: riconobbi con gioia i [...] giornalisti sovietici e stranieri. Ora molto dipendeva da [...] fecero tutto II possibile per comunicare al [...] mondo il nostro giudizio sul golpe, Il [...] però a sapere che il nostro appello [...] 1 lettori sovietici: I giornali non [...] più. Dettai allora un «grido nel [...] per parlare ancora una volta, per lasciare una traccia. /// [...] /// È necessaria la condanna delle Innumerevoli violazioni dei diritti [...]. Mi chiese di [...]. Risposi: «Non so quale [...] molo né quale sarà II suo destino. Se è vivo, dovrebbe [...] in televisione, perché è successo tutto questo. Se non ne avesse [...] pubblica mondiale dovrebbe pretendere [...] concessa. Dia [...] ovunque, signora [...]. E a proposito dei [...] questa iniziativa è folle, che è destinata [...]. Il telefono squillò di [...] era il ministro degli Interni della Repubblica [...] «Per [...] di Boris [...] ho posto la [...] abitazione sotto la protezione [...]. Lo ringraziai e gli [...] non avevo bisogno di sentinelle, ma che [...] la mia famiglia. E non solo la [...] dietro questa telefonata, se non [...] ancora nessuna certezza del [...] almeno la premonizione del [...] potere legittimo prendeva [...] con la legittimità che [...] conferita dal [...]. Sia lodata la tecnologia [...]. Siano lodati i reporter [...] della Cnn! Intanto la televisione asservita [...] inondava [...] di disinformazione e d [...]. Questo è il significativo [...] di Eduard [...] in libreria dal prossimo [...]. Per gentile concessione della Rizzoli [...] ne pubblichiamo [...] stralci [...] capitolo, «Gli spettri vengono alla [...] scritto [...] del fallito colpo di Stato [...]. [...] testimonianza di un protagonista della [...] che non intende affatto ritirarsi a «vita [...] stesso giorno sentii al telefono [...] la voce di [...] risposi alle sue domande, gli [...] ciò di cui avevamo bisogno. Il capo del gruppo [...] Parlamento tedesco, Hans [...]. Nel bisogno si riconoscono [...]. Il giorno dopo mi [...] e Susan Baker dal [...] Montagne Rocciose. Piccoli gesti assumono un [...] avvengono in momenti di incertezza e sgomento. Segui una notte insonne. Con difficoltà, la mattina [...] arrivare al palazzo del Comune di Mosca. I cittadini si erano [...] II, In una manifestazione, contro il divieto della giunta. A loro si rivolsero [...] Mosca [...] Popov, [...] e altri. Anch'Io presi la parola. Dopo la manifestazione, insieme [...] e Michail [...] ebbi un [...] con il presidente Boris [...] ci comunicò che aveva [...] conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti George [...]. Era un segnale di [...] arrivava al momento giusto. Alle 19,30 [...] tedesco doveva venire a [...]. Cosi tomai alla mia [...]. Dopo il colloquio con [...] tedesco, bussarono alla porta: [...] II presidente [...] dei giornalisti sovietici Eduard [...] e il suo vice [...]. E il mio vecchio [...] arrivò mezz'ora dopo. Compresi perché erano venuti: [...] voci di un mio arresto, e volevano [...] fianco se fossero arrivati gli sbirri. Andammo sul balcone. Il cielo notturno era [...] traccianti. Improvvisamente verso il quartiere [...] si [...] II tuono di [...] e si alzò una colonna [...] fumo bianco. Ma [...] mia moglie, si piazzò [...] di casa: «lo non vi lascio andare! Allora a [...] venne in mente uno [...] usa in guerra. Una voce ci diceva: «Nascondetevi [...] paio d'ore! Non avevo mai provato quello [...] avvertivo in quelle ore. Mentre ci avvicinavamo alla Casa Bianca, [...] soldati ci lasciavano passare senza esitazioni. Un ragazzo in uniforme [...] e affermò con energia: «Noi la difenderemo! Un colonnello ci gridò: «Dica [...] che non lasceremo espugnare [...] Casa Bianca! Alcuni ragazzi ci aprirono [...] la lolla. Con i foulard alcune [...] la fronte bagnata dalla pioggia battente. Alla Casa Bianca regnava [...] determinazione. Giovani con I [...] erano appostati nel punti [...]. Da una centrale di [...] il colonnello generale [...] organizzava la difesa, lo [...] militare, tuttavia mi resi conto che tutto [...] la massima professionalità,. Alle 4 di mattina [...] Casa Bianca, dopo essermi convinto che [...] al parlamento non sarebbe [...]. [...] era piovosa e cupa. Più tardi però la [...] e smise di piovere. Il Soviet supremo della Russia [...] alla Casa Bianca e il presidente russo [...] Mikhail [...] e la [...] famiglia erano vivi: era [...] con lui al telefono. Poco più tardi [...] notizia: i golpisti erano [...]. Ma dove? [...] dopo si sapeva anche [...] Crimea. Ma perché proprio [...] sullo schermo televisivo di [...] Mikhail [...] sano e salvo. Tra coloro che lo [...] a Mosca riconobbi Il capo di stato [...] Michail [...]. E riflettei sugli uomini che [...] al presidente. Inevitabilmente, 1 mici pensieri [...] alla [...] odissea e alla [...] sorte, a tutte le [...] svolte, le virate e i movimenti a [...] mesi e degli ultimi giorni. Perché quello era anche [...]. Di chi è la [...] nostre vite si sono allontanate In questo [...] Non [...] proprio nessuna colpa io? No. Per quanto severamente io [...] posso sentirmi colpevole per questo sviluppo. Tutto ciò che potevo fare [...] fatto. Avrei forse dovuto rischiare [...] a costo di perdere completamente la fiducia [...] In me? Non adesso, non in questi giorni, [...] Ora non lo so; dovrò pensarci ancora [...] non in silenzio, da solo, ma a [...] senza nascondere nulla. E che mi fossero [...] tutte le punizioni immaginabili, terrene e divine. Forse é stato ingenuo [...] presidente avrebbe utilizzato il mio [...] per esortare il paese [...] a reagire ai [...] immagini del fallito golpe [...] Mosca [...] scorso agosto; In [...] con [...]. Il 20 dicembre del [...] assai bene che Mikhail [...] molto difficilmente reagisce alle [...] compiute senza che lui lo sappia, senza [...] preliminare. Con alcuni è [...] indulgente, verso altri al [...] e intolleranza. Alcuni quasi distruggono sotto [...] il capolavoro della [...] vita, ma lui sembra [...]. Altri cercano di salvare [...] in lui trovano incomprensione. Nel mio caso diede prova [...] una ferrea padronanza di sé. Si alzò e disse [...] nessuna dittatura. E poi la giunta golpista [...] la protezione delle sue ali, sotto le quali era [...]. Il 15 ottobre 1990, [...] fu resa nota [...] del premio Nobel per [...] Michail [...] mi é rimasto nella [...]. Proprio in quel momento, [...] le congratulazioni, II suo ministro degli Esteri [...] podio, del Soviet supremo a respingere gli [...] che proprio a lui [...] della politica sulla quale il comitato del Nobel [...] la motivazione del premio. Il presidente del Soviet [...]. [...] che osservava tutto questo, preferi [...]. Il giorno dopo telefonai [...] Mikhail [...] per congratularmi per il [...]. Lui mi ringraziò e [...] lo avrei diviso con lui. [...] cosa di cui avevo [...] mi auguravo dal presidente e che avrei [...] che prendesse posizione in modo deciso contro [...] che difendesse la nostra politica comune senza [...]. /// [...] /// Ricordiamoci delle [...] dell'esercito [...] al Cremlino con il [...] proteggere sette delegati colpiti da presunte minacce [...] -cosiddetti democratici». Chi ha convinto o [...] a prendere una decisione del genere, che [...] situazione nella capitale del paese? E perché [...] garante della sicurezza del suo paese, si [...] In [...] cosi evidente [...] funesta di uno dei [...] le opinioni ragionevoli di altri sembravano non [...] Sono molte le cose che ricordo, e [...] vedo sotto una luce diversa. E molte altre si [...] dopo II tentativo di golpe. Ma c'è [...] domanda, ancora più attuale: [...] presidente volere tra 1 suoi collaboratori persone [...] si [...] alla [...] politica in modo cosi [...] Era [...] generosità, era tolleranza verso modi di pensare [...] Queste [...] qualità magnifiche, ma quando non si devono [...] con congiure e colpi di Stato. /// [...] /// Nel novembre 1990, dopo [...] «Dichiarazione dei 53», divenne quasi insopportabile. Una volta non riuscii [...] e telefonai a [...] «Le azioni violente sono [...] perestrojka, della tua buona reputazione. /// [...] /// Dovevo [...] come gli credetti di nuovo [...] che non sapeva nulla dei [...] del Baltico. Ma le [...] congetture [...] di certe forze sullo [...] azioni criminali alle spalle del presidente, si [...]. Il presidente divenne facilmente [...] Ormai [...] si dettavano condizioni e gli si presentavano [...]. Non parlo soltanto dei [...]. Il giorno della [...] del trattato Start a Mosca [...] un filmato televisivo girato nella città «segreta» [...] 16. La segretezza doveva rivelarsi [...] di sopra degli alti muri, sopra i [...] dovuto volare nemmeno un uccellino, [...] molte persone, che spargevano [...] programma nucleare del Paese era stato annullato. Di tanto in tanto [...] un noto -o meglio, famigerato -colonnello che [...] «Tradimento! Chi gli aveva permesso [...] Chi aveva programmato quella trasmissione proprio nel momento [...] trattato [...] Allora conoscevo il nome [...] provocazione, ma quelli dei mandanti e dei [...]. /// [...] /// Mai prove dirette, comunque, [...]. Soltanto sospetti, che possono [...] esperienze personali dolorose. Mi ero già accordato [...] di Stato americano Baker per una dichiarazione [...] del Kuwait da parte [...]. Nella valigetta [...] già il [...] concordato della dichiarazione. Andammo [...] di [...] quando qualcuno mi telefonò. Era [...] «Gli Stati Uniti oggi [...]. Non ci credevo, comunque [...] Baker «È vero? Mi dica la verità. C'è in gioco anche [...]. Mi guardò addolorato, dispiaciuto. Poi fu il presidente a [...] «Adesso [...] attento! [...] dire: la responsabilità te la [...] tu. E io mi assunsi [...] oppormi [...] dei nostri [...] domestici. Tutte le campagne che [...] il Soviet supremo hanno indirizzato contro di [...] fatti si rivelano come elementi [...] della congiura, della preparazione [...] di Stato. Nel giugno del 1991 [...] invitare le forze democratiche del Paese a [...] legale e costruttiva. Mi lasciai guidare da [...] democratica organizzata doveva porre [...] per i pochi riformatori rimasti alla guida [...] Paese. Perché il gomito con [...] intendeva appoggiarsi alle destre [...] solido. Con altre offese e [...]. Con la persecuzione dei [...] del partito di orientamento democratico, [...] e molti altri. Ma il movimento per [...]. [...] esso la [...] una minaccia diretta e puntò [...] fuoco verso i suoi iniziatori e il suo leader. Da destra si picchiava [...] e lui taceva. Fummo appoggiati da quelli [...] bollato come «cosiddetti democratici»: «Russia democratica», e [...] federazione russa e delle altre repubbliche. [...] era impegnato nella preparazione di [...] nuovo trattato [...]. [...] doveva a [...] volta sopportare attacchi e umiliazioni. Però si ostinava a [...] la morsa dei golpisti stesse stringendosi sempre [...] a lui. Non se ne accorse? Non [...] Oppure nascondeva qualcos'altro? Non lo so. Ci sono moltissime domande a [...] non so dare una risposta. La sera del 20 [...] giornalista della tv francese Ulysses [...] di [...] e lanciai il mio [...]. Come uomo, padre e [...] come suo ex compagno di lotta, ho [...] lui [...] di quelle 72 ore [...] comodo carcere di [...]. Era prigioniero della giunta. Ma quando tornò e [...] stampa -/idi subito che restava un prigioniero: [...] carattere, della [...] immagine, del suo modo [...] di agire. Adesso posso affermare con [...] solo, e nessun altro, ha allevato con [...] giunta, con la [...] negligenza, la [...] indecisione e la [...] inclinazione a barcamenarsi, con [...] degli uomini, la [...] indifferenza nei confronti dei [...] di lotta, la [...] sfiducia nelle forze democratiche [...] fortezza che si chiama [...]. Quel [...] che si [...] alla [...] inaugurata da lui. E [...] c'è la grande tragedia personale [...] Michail [...]. Cosi a [...] il presidente sono stati [...] che lui aveva tradito, di cui non [...] Boris [...] il [...] russo e [...] Mosca, i movimenti e i partiti democratici, [...] compagni di lotta. Per questo io provo [...] perché [...] della tragedia di agosto [...] correttezza del principio che per me è [...] un politica morale è invincibile. Invincibile è soltanto [...] politica che riconosce come [...] le cose la vita umani nella libertà. Per alcuni -speriamo pochi [...] giorni dello smacco, per gli altri, la [...] i [...] della gloria e di [...] ottenuto insieme. Ha vinto la gente, [...] della fiducia nel proprio diritto. Gli anni della perestrojka [...] dalla paura. Siamo diventati diversi. /// [...] /// Siamo diventati diversi. (0)
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