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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 1458051915.

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Lo storico [...] in un dibattito ribadisce: «Tedeschi, [...] PREMIO VIAREGGIO Villari: «Mai pensato a Roma» [...]. Daniele nella fossa dei [...] Certamente [...] questa sera. Sulla [...] davanti [...] della comunità ebraica berlinese, la [...] che si accalca [...] e poi scappa sotto le [...] del metro per sfuggire agli scrosci di pioggia non [...] certo [...] di [...] mangiare il Daniele che arriva [...] un [...] tra gorilla e poli-ziotti nervosi. Daniel Jonah [...] è a Berlino, seconda [...] tournée tedesca che assomi-glia ormai a quella [...] bi-glietti introvabili, giornali in ebolli-zione, televisioni scatenate. Merco-ledì era ad Amburgo, [...] Berlino, Francoforte e per finire, martedì, sarà a Monaco. Ogni sera una di-scussione [...] quattro interlo-cutori: storici, per la maggior parte [...] alcuni ben disposti, altri meno e altri [...] niente. Il tutto davanti a [...] dovrebbe tacere, ascoltare e al massimo educata-mente [...] ogni tanto viene percorso da brividi da [...]. [...] ha scritto un libro di [...] da queste parti è davvero difficile discutere con nonchalance. Le polemiche su [...] -Ganz [...] der [...] (Gli esecutori volontari di Hitler -I tedeschi proprio normali e [...] la versione italiana dovrebbe uscire [...] qualche setti-mana) sono cominciate ben pri-ma che il lavoro [...] giovane pro-fessore di [...] venisse tradotto in tedesco. E sono ben lungi [...] placate: il libro sta scuo-tendo [...] accademico della Germania. Dentro la sala si [...] fortunati che sono riusciti a procu-rarsi il [...]. Ci sono gli espo-nenti [...] berli-nese (in possente rilancio, da qualche tempo), [...] giornalisti, molti professori [...] e, se [...] ha davvero qualche senso, [...] «tede-schi normali» portati a [...] sente dire in giro men-tre si aspetta [...] i giudici più imparziali in una controversia [...] tor-to o a ragione, non si sentono [...] (almeno quelli nati do-po una certa data: [...] ammesso lo stesso [...] da-vanti a un giornalista [...] chiedeva dove fosse andato a finire nella Germania [...] di cui parla nel [...] i tedeschi di oggi «sono proprio co-me [...]. Sul podio siedono, in-sieme [...] di [...] lo storico di [...] Hans Mommsen, ovvero il [...] ostinato, quello che ha ri-volto al libro [...] pesan-ti, il titolare della cattedra di storia [...] di Ber-lino Jürgen [...] e lo storico Wolfgang [...] docente alla FU. Moderatore è Jo-sef Joffe, [...] esteri della [...]. ///
[...] ///
Il leone Mommsen ruggisce [...] infa-stidisce il pubblico e un paio di [...] la pazienza a [...]. [...] ha una linea di attacco [...] morbida, ma contesta buona parte delle premesse del li-bro. [...] ha delle critiche da [...] difende sostanzial-mente le tesi [...]. [...] più o meno, lo [...] della sera precedente ad Amburgo, dove, sotto [...] direttore della Zeit Robert [...] gli storici berlinesi [...] Aly e [...] rappresentavano, per così dire, [...] di-rettore [...] per le ricerche sociali [...] Amburgo Jan Philipp [...] e il suo collaboratore Hannes [...] erano più dalla parte [...]. Gli [...] della contesa [...] da mesi e mesi si dànno battaglia [...] riviste colte e dei giornali «nor-mali» e [...] persino sulla stampa «popolare», giacché anche i [...] hanno sco-perto nel frattempo [...] tette della starlet di turno e le [...] papà [...] anche le opinioni [...] americano secondo il quale [...] furono assassini» contribuiscono ad aumentare le tirature. Lo schema del lavoro [...] è noto: [...] non fu opera di [...] fanatici nazisti, ma un «progetto nazionale» tedesco [...] «del tutto normali», i quali, ispirati da [...] a sche-ma concettuale, ritenevano che uccidere gli [...] e «giusto». Solo questo antisemiti-smo pervasivo [...] può spiegare ciò che [...] storiografia ufficiale finora ha sempre trascura-to, ovvero [...] dei «normali» tedeschi che parteci-parono, senza remore [...] colpa ma con entusiasmo e talvol-ta [...] a orribili massa-cri che [...] a compiere. [...] per dimostrare le sue [...] particolari «istituzioni» del Terzo Reich: i bat-taglioni [...] in Polonia e [...] parteciparono agli eccìdi, i [...] che erano orga-nizzati in realtà non in [...] ma della elimi-nazione dei «lavoratori» ebrei e [...] morte» da un Lager a un altro [...] fine della guerra, migliaia di ebrei furono [...] morire anche dopo che [...] per salvarsi, aveva dato [...] uccidere più. Le obiezioni alle tesi [...] sono di vario tipo, [...] davanti a un pubblico che a tratti [...] tenta-zione di un «tifo» di tipo calcistico. [...] per sommi capi. Mommsen: [...] da solo non spiega [...] no, concede [...] e non spiega certamente [...] reso la «soluzione finale» specificamen-te diversa dagli [...] storia: il suo carattere di fredda, non [...] emozionale, macchina burocratica. Secondo gli storici [...] come Mom-msen, [...] di eliminare fisi-camente gli ebrei [...] fu un ele-mento costitutivo del nazismo fin [...] si arrivò come risultato di [...] concatena-zioni di eventi provocati dalla logi-ca interna della dittatura. I tede-schi «normali» che [...] di morte, azzarda lo storico di [...] prendendosi dalla sala un [...] proteste, in un certo senso «non sapevano [...] facendo». [...] contesta il concetto di antisemitismo [...]. In Germania, dice, [...] prima del nazismo non [...] da quelle in al-tri paesi e anzi [...] la si-tuazione degli ebrei in Germania, in [...] e di inte-grazione, era migliore che nel [...]. Parlare [...] come «progetto nazionale» è sbagliato: [...] tragedia maturò solo con [...] della dittatura. [...] non ha difficoltà ad [...] era diffuso altrove quanto in Germania e [...] parte del suo libro, dedicata a questo [...] semplificata («altrimenti avrei dovuto [...] tre, di li-bri»). Il problema, spiega però [...] è che non furono [...] francese, ucraino, russo o [...] conseguenza della «solu-zione finale». Fu quello tedesco, e [...] interessava stu-diare. Ancora più disponibile la [...] il quale gli rimprovera, [...] con-centrarsi troppo [...] dimenticando il violento razzismo [...] rivolto anche contro gli «zingari», i portatori [...] gli slavi, i «bolscevichi». [...] che le perse-cuzioni furono più [...] proprio [...] dove, almeno [...] tedesco, [...] si confonde-va con le altre [...]. Si tratta di una [...] non intacca la sostanza del lavoro [...]. Al qua-le in modo un [...] Mommsen e più discretamente [...] rimpro-verano una «passionalità» che di-sturberebbe [...] carattere «scientifi-co» [...] quasi che [...] avesse preferito delle storie al-la Storia. Il professore di [...] scuote la testa, ma [...] la-scia a [...]. Il quale rove-scia, in [...]. In una fase della [...] cui, dopo [...] as-sistiamo a un tentativo [...] storia tedesca, storiciz-zando il nazismo, relativizzando come [...] «revisionisti» o azzardando fuorvianti confronti [...] Hussein come Hitler, [...] come Hitler, la Stasi [...] Gestapo. Forse è per questo [...] dif-fondendo, non solo da queste par-ti e [...] America, [...] che quello di [...] sia un libro «importan-te». In [...] a Cesare Garboli, su [...] le radici del prestigioso riconoscimento letterario ed [...] malintesi tra il Comune di Viareggio e [...] Rosario Vil-lari, ex presidente del Premio, [...] di spostare la se-greteria [...] Viareggio [...] Roma. Ora lo storico in [...] no-stro giornale precisa: [...] a Cesare Garboli sul Premio [...] Viareggio, pubblicata su [...] del 29 agosto 1996 [...] letta con ritardo, si dice che io [...] di spo-stare a Roma la sede della [...] Premio. È vero esatta-mente il [...] in-sistentemente al Comune di spo-stare la sede [...] Premio [...] privato di via Borgatti [...] Roma [...] ritene-vo insostenibile) al Palazzo co-munale di Viareggio. Il Sindaco, [...] alla Cultura, i membri [...] Comitato [...] gestione, i consi-glieri comunali che hanno avuto [...] lo sanno benis-simo; e le [...] lettere al Sindaco, insieme [...] pubbliche dichiarazioni, lo testimoniano. Faccio questa smentita soltanto [...] dovere verso i miei amici [...]. E colgo [...] per esprimere ancora la [...] colleghi della giuria da me presieduta, il [...] stato in qualche caso in-giustamente sminuito da [...] corretta e ten-denziosa». Il campo di Auschwitz Luigi [...] Normalità dello sterminio Daniel [...] a confronto con gli [...] contestano i suoi studi [...] e sulle responsabilità dei [...] Terzo Reich che parteciparono agli eccìdi. [...] del libro che ha suscitato [...] e fa discutere la Germania difende le sue tesi [...] contrattacca. In una serie di [...] quali, [...] sera, a Berlino nella [...] ebraica, davanti a un pubblico che fa [...] alla partita. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PAOLO SOLDINI E [...] sondaggio rivela: uno su tre era informato Quasi [...] su tre sapeva in qualche modo che [...] perpetrando il genocidio degli Ebrei: è quanto [...] sondaggio rappresentativo reso noto ieri a Magonza. A essere informato era per [...] precisione il 27 per cento: [...] degli intervistati, tutti [...] dei 65 anni, ha ammesso [...] avuto esperienza diretta e il [...] per cento ha riconosciuto di [...] sentito parlare [...] dei fatti. Il 70 per cento [...] ascoltate ha però spiegato di [...] appreso [...] dei campi di sterminio [...] fine della guerra. I curatori del sondaggio [...] che sapevano fossero molto di più di [...] sondaggio: molti dei [...] ormai sono morti e [...] e rispondono «in maniera non sincera». I dati sono stati [...] il politologo americano Daniel [...] sta presentando in Germania [...] (vedi il servizio [...] accusa i tedeschi di [...] «Volontari [...]. ///
[...] ///
A Pietrasanta trenta opere [...] Terrecotte e cemento per [...] mesi fa, ospite col [...] Marco Agostinelli nella casa di [...] di Ruth [...] vedova del grande artista [...] America negli anni del fascismo (e morto [...] provato [...] di vedere dal vi-vo [...] mano i modelli e le opere di [...] per esempio i cele-bri [...] grandi come micche di pane, dove visibili [...] digitali di Costantino. Camminando tra la casa [...] attraverso il corridoio di sabbia che era [...] atelier (per quel [...] casting che inventò un [...] giocando coi nipotini), tra i cedri e [...] cammi-nato sopra i modelli di pietra delle [...] murali di Co-stantino [...] posti lì come so-glie. Il fatto di camminare su [...] sculture aggiunse alla mia emozio-ne una riflessione [...] quoti-diano delle cosiddette opere [...] e ne parlai con Ruth, [...] custode della memoria di «Ti-tino». Le dissi che per me [...] insolita, ma che forse un [...] delle Città, quan-do tra [...] e la pratica [...] vi era [...] e la pratica della Comu-nità, [...] un essere (in) comune, e la Città intera era [...] compreso il selciato, camminare sopra le opere fatte [...] era esperienza quotidiana e comune. Questo apologo vorrebbe sug-gerire [...] della portata eti-ca [...] di Costantino [...]. Molto, e bene, è [...] su di lui, sui suoi dipinti, per [...] New York (un modo [...] nuovo e preci-so di [...] «cit-tà»), sulle sue opere in marmo de-dicate [...] donna e della madre [...] meravigliosa della fecondazione della [...] fatti col [...] casting, il cemento colato [...] non posso esimermi dallo scorge-re un commosso [...] del lavoro del padre mu-ratore); sulle terrecotte, [...] è ancora [...] con la donna che [...] soggetto, è però alla madre, alla precisa [...] fare il pane, che mi sembra di [...] dedica nel gesto. Molto, e bene, è [...] sulla [...] arte, ma [...] un aspetto che vorrei [...] Costantino [...] fosse un maestro, e [...] senso che questa parola riveste nel mon-do [...] senso di qual-cuno che, insegnando, operando, educa, [...] il cammi-no per diventare se stessi. I maestri sono anche [...] assicura-no un futuro tramite la conserva-zione e [...] me-moria, che è tanto più comune quanto [...] propria «Provincia-le» (alienato da sé e dal [...] che non sa raccontare la propria storia, [...] mo-delli importati. Costantino [...] che anche della sofferenza [...] pri-vilegiata per allargare la [...] visione del mon-do, è un artista (e [...] più universale quanto più fe-delmente ha raccontato [...] della madre, del padre, di Orani, della [...] amato, e delle sempre nuove soglie che [...] gli ha fatto attraversare. E che Costantino fosse [...] della me-moria e della [...] Maestri, lo mostra non solo il rap-porto di [...] col suo mondo di origine, ma anche, [...] con Le [...] che lo incoraggiò nel [...]. Tutto è storia, per chi [...] conto (e a volte, o [...] anche Storia), perché ogni espe-rienza, se ne siamo consapevoli, [...] narrata; ad ogni aper-tura [...] o battito di palpebre e [...] cuore, noi vediamo e [...] storie, cioè una serie conti-nua [...] disorientamenti e orienta-menti, di disagi che si ricompon-gono in [...] e ancora disagi, finché ci accorgiamo che gli [...] nelle altre come due aspetti [...] stesso volto, e che è la vita stessa, che [...] continuo de-mitizziamo e [...] per [...] degnamente. Raramente mi sono imbattuto [...] di tutto questo così esemplarmente pura quale [...] percorso [...] di [...] che porta allo splendore [...] famoso detto dialettico che [...] è la meta. Non so quanto la [...] di Pietrasanta sia in grado di [...] rendendo omaggio a [...] perché troppo spesso, ormai, [...] scultura hanno rinun-ciato a raccogliere la sfida [...] ci pongono, preziose oc-casioni per ripensare alle [...] Comunità [...] Città, ai luoghi e alle nostre complesse [...] compreso il [...] cammi-nare). Troppo spesso le sculture [...] vasi da fio-ri, mero arredo urbano intercam-biabile [...]. Oltre alla bellez-za delle sue [...] di fronte alle opere di [...] dovremmo cercare di cogliere quel [...] etico ed estetico insieme, il [...] (per tradurre [...] la densa locuzione del filosofo Walter Benjamin), cioè la testimo-nianza della visione del mondo che [...] esibisce già nella [...] composizione. Cogliere [...] magistrale (fecondante) di chi, [...] mani, ci mo-stra la loro coordinazione colla [...] cuore, [...] di memoria e presente, [...] infanzia, di realtà e so-gno, di illusione [...] sa colui al quale [...] ha inse-gnato che la [...] non è tanto quella di un luogo, [...] che si rinno-va nella meraviglia. E che il modo più [...] di [...] e [...] è quello di dare e [...] ogni giorno, come scrisse qualcuno, il «giusto pane». Inaugurata il sei agosto, [...] al 22 settembre, a Pietrasanta, una bella [...] opere scultoree di Costantino [...]. [...] dovette la-sciare [...] nel [...] insieme alla moglie Ruth [...] per sfuggire alle persecuzioni antisemite. Esule a New York non [...] la [...] Sardegna. Il suo [...] artistico fra figure femminili e [...] di sabbia e ce-mento. ///
[...] ///
Il suo [...] artistico fra figure femminili e [...] di sabbia e ce-mento.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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