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Curino allestisce la «saga» [...] Olivetti Fabbrica e famiglia [...] Ivrea [...] il teatro Lo struscio nel foyer PERCHÈ SECONDO [...] tv si collega con la Scala la [...] S. Ambrogio e propone agli [...] nel foyer di tanti insopportabili vip lì [...] le new [...] se non per [...] odiare? È un appuntamento [...] certi simboli, alcuni in-volontari forse, del potere [...] esibizionistica, del pre-senzialismo fine a se stesso. Cosa si-gnifica essere alla [...] Scala in una Milano torpida e impaurita da [...] poco lontano, mentre tutti, nei felpati recessi [...] teatro lirico, in fon-do se ne infischiano [...] Gluck [...] collega il composito-re di [...] con Celentano che lo [...] toponomastica in una vecchia canzone e lì [...] musicologico per la grande maggioranza degli spettatori [...] dicem-bre)? Quelli mica vanno lì per ascoltare [...]. Vanno per farsi vedere, [...] vita con la propria presenza avulsa da [...] non sia la gratificazione salottiera, riscuotere una [...] più facile re-perire negli entracte che nelle [...]. Un [...] di squinzie, dame scadute, [...] da prima re-pubblica, macchiette e, non si [...] frastornati o commossi, i rappresentanti di alcuni [...]. Qualcuno dice «So-no [...] per [...] questa manife-stazione [...]. /// [...] /// Non si rischiano le [...] per la durata dello spettacolo (cinque atti) [...] persi. Bastava seguire le carrellate [...] per capire che si trattava di passanti [...] pensavano tranne che al capolavoro riesumato e [...] barocca. Un pizzico di [...] un sorso di [...] una fetta di [...] e la [...] due metri di modella (Eva [...] che ha sfidato lo strangolamento [...] anacoluto dichiarando: «Armi-da mi sembra una donna molto forte. Mi somiglia». [...] raccolta stremata [...] nel palco dopo [...]. [...] la first [...] Augusta [...] che ogni giorno che passa [...] di più al marito (ormai la si distingue dal [...] solo grazie al décolleté). [...] stato chi, prigioniero del sogno [...] ha buttato lì un «Questo spetta-colo è un segno [...] di Milano» che è sembrato un [...] fuori luogo. [...] DEI simboli di Mani [...] della Procura Borrelli, al centro [...] dei paparazzi, ha glissato [...] e prevedibili: ha avuto buone parole per [...]. Meglio che niente. La gente è uscita [...]. Qualcuno, fra i pochi ad [...] mantenuto una certa lucidità, appena fuori ha chie-sto se [...] notizie di arresti o di altre operazioni di rastrellamento: [...]. Una specie di tregua [...] quella «magnifica serata». Le personalità non [...] perse, per [...] quello spettacolo, la spetta-colarità di [...] ipotizzabili iniziative. Nella notte del 7 [...] ci fu il patetico e discusso tentativo [...] Borghese: movimenti di guar-die forestali che rientrarono in [...]. Adesso, ventisei anni dopo, [...] ma nella stessa atmosfera da zarzuela messicana, [...] le guardie di finanza di Firenze che [...] i figli piccoli [...] difen-sore di Di Pietro. /// [...] /// Gli spettatori [...] avrebbero fatto in tempo a [...] la mattina dopo sui giornali, accanto alle note di [...] che ri-guardavano quella «magnifica se-rata» che li aveva visti [...] quan-to fatui protagonisti. La vita di Camillo [...] Adriano, [...] rapporti con le «oscure» e fortissime mogli, [...] le filo-sofie imprenditoriali in un grande racconto [...] novecentesca. Ne parla Laura Curino, [...] del testo insieme a Gabriele Vacis. /// [...] /// Uno spettacolo che ha come [...] il nome di [...] un tempo mitica e oggi [...] del ciclone. Il nuovo lavoro di Teatro Settimo [...] ha come [...] Laura Curino, regia di Gabriele Vacis, [...] colla-bora anche al testo, in scena al Tea-tro [...] di Settimo Torinese, a [...] si intitola, infatti, Olivetti proprio come la [...] Ivrea. Un racconto molto parti-colare [...] le vi-cende e le difficili vertenze di [...] fondamenta di [...] mitica anche [...] dello stesso mondo capita-listico. Olivetti, dunque, come la [...] fondazione vista attraverso la storia, anche personale, [...] Camil-lo e Adriano, nella vita padre e [...]. Ma certo, conoscendo Laura Curino [...] lavoro di Teatro Setti-mo, si tratterà di [...] particolare dove le memorie per-sonali si intrecceranno [...] dei fondatori di una fabbri-ca leader. Conferma la protagoni-sta: «Noi [...] i genitori che lavoravano alla Fiat eravamo [...] bam-bini Olivetti. [...] noi andava-mo in colonia, [...] i bambini dei lavoratori [...]. Noi eravamo in [...] per gruppo, loro dieci [...]. Noi facevamo il bagno [...] fischietti di richiamo, loro no. Si diceva ognuno di [...] armadietto con la chia-ve, noi no. Noi ci rassegnavamo a [...] annuale, lo-ro [...] con ansia. Nasce dalla voglia di capire [...] del primo Novecento, potesse prendere [...] come quella. Lo spettacolo sarà un [...] work in progress, perché oggi ho pronta [...] che riguarda Camillo, morto durante la secon-da [...] ho già raccolto molto materiale anche su Adriano. Lo spettacolo cresce-rà nel [...] fra qual-che mese sarà completo. Che cosa racconterà della [...] Camillo Olivetti? Racconterò, per esempio, del suo carattere [...] co-se di tutti i giorni. Si favoleggia che abbia deciso [...] sposare [...] moglie Luisa, che era una [...] straordi-naria, [...] vista una sola volta per [...]. Un legame fortissimo che [...] vita, senza om-bre. Parlerò della [...] morte avve-nuta a Biella [...] perché era ebreo. Ma la mia storia [...] parte delle donne che [...] vissuta e il cui [...] appare nelle cro-nache del loro tempo. Donne [...] piene di vitalità, come Camilla Sacerdoti [...] era la madre di Camillo e che [...] famiglia di ebrei modenesi molto abbienti e [...]. Bene, questa don-na che [...] arriva da Ivrea, presumibilmente per un matrimo-nio [...] accanto a un uomo molto chiuso, che [...] agricoltura e che la lascia vedova quando Camillo [...] anno e con una figlia di cui [...] ri-cordano neppure il nome. Perché erano davvero tempi [...] donne, allora. [...] difficoltà delle donne nella società [...] uomini. /// [...] /// Eppure sia Camillo che Adriano Olivetti [...] spinti da una grande volontà innovatrice. E allora mi sono chiesta [...] una forte presenza femminile e [...] materna abbiano influito sulla loro [...] del mondo. Perché anche la madre di Adriano, Luisa, era una donna forte. E poi mi interessava [...] abbia avuto origine e si sia formata [...] così diversa rispetto a quella che governava [...] Fiat. Perché Adriano Olivetti costruì [...] Pozzuoli, non spinse ad emi-grare intere generazioni [...] alla Fiat. La Fiat, insom-ma, spostava [...] Olivetti le fabbriche. Anzi, Adriano era molto [...] che [...] qualcuno, nella famiglia dei [...] continuava a lavorare la terra. Racconterò come è possi-bile [...] anche non im-piantando catene di montaggio, pur [...]. Come sia possibile essere [...] e promuovere la cultura. Lo spettacolo coprirà un [...] fino al 7 febbraio del 1960, gior-no [...] Adriano Olivetti, quando addirittura fu sospeso il [...] Ivrea. Sarà uno spettacolo corale [...] recenti lavori come «Canto per Torino» o [...] «Canto [...] città» ? No, per ora lo reciterò [...] an-che se il testo prevede dei dialoghi, [...] essere recita-to da molti attori. Praticamente fac-cio tutte «le [...] anche se non dispero che questa avventura [...] le donne hanno vissu-to accanto agli uomini, [...] tutte le possibilità, tutte le ri-sorse, tutto [...] ha bi-sogno. /// [...] /// [...] Il cinema? Non racconta la Fiat ma inventa Romolo Catenacci ALBERTO CRESPI [...] rimasti solo noi due. E io [...] moro! È il minac-cioso urlo [...] Romolo Catenacci, ri-dotto in sedia a rotelle, indirizzato al [...] Gianni [...] meraviglioso [...] tanto amati. Romolo Catenacci è un [...] ma in qualche modo è [...] del capitalista secondo la [...]. Romolo Ca-tenacci, lo ricorderete, [...] di Gassman, il palazzinaro ricchis-simo e volgare [...] per festeggiare [...] dei cantieri, e che [...] Elide, aspirante intellettuale [...] a dieta, devo magnà [...] bel Gianni, aspi-rante squalo della finanza; lo [...] assolutamente mi-rabile, Aldo Fabrizi. Gassman, [...] aveva già colpito tre [...] 1971 aveva incarnato [...] Lorenzo [...] di minorenni -e quasi [...] magnifico In nome del [...] ita-liano, di Dino Risi. Altro film [...] anche per il suo [...] Risi, Age [...] Scar-pelli raccontavano Tangentopoli [...] prima, e Tognazzi era [...] non somigliava molto a Di Pietro -se [...] leggeva [...] e Manifesto -ma ne aveva [...]. In quanto a Sordi, [...] ha anche dei capita-listi nella [...] galleria: dal Presiden-te del [...] F. È curioso che sia Risi, [...] Moni-celli, a raccontare capitani [...] Monicelli preferisce i pove-racci [...] Soliti ignoti o [...] Brancaleone), Risi è spes-so [...] forse per-ché somiglia vagamente a Gianni Agnelli [...] perfettamente, in privato e in pubblico (gli [...] -ce [...] raccontato lui! Tutto ciò per dire [...] italiano, quando ha tentato di rac-contare i [...] li è dovuti inventare, magari raccon-tando «squali» [...] e [...] i lati grotteschi: perché [...] è sempre la commedia, il genere che [...] nostra attualità. In realtà, bisognerebbe mettere [...] passato, perché oggi la commedia [...] non ha certo simili [...] direttori mega-galattici (i Grand. /// [...] /// La Fiat aleggia come [...] film italiani (come nel rimosso [...] di Sco-la), ma meno [...] giusto, e una saga degli Agnelli non [...] raccontata, come non si parla dei Pirelli [...] Fer-ruzzi o dei [...]. La verità è che [...] non hanno storia e potenza tali da [...] un romanzo in stile [...]. Per mettere in scena Berlusconi [...] una volta di più, le armi del [...] e la caduta di Raul Gardini sono, [...] dram-ma elisabettiano. Ma dove lo tro-viamo, [...] Shakespeare, o anche solo un Marlowe? [...]. Verdone presenta «Sono pazzo [...] Iris [...] con la Gerini «Cambiamo, [...] cliché» [...] MICHELE ANSELMI [...]. Non più Ivano e Jessica, [...] arricchiti di [...] strano», Carlo Verdone e Claudia Gerini [...] la fortunata [...] natalizia con Sono pazzo [...] Iris [...]. Girato e montato a [...] (le riprese cominciarono il 18 agosto), il [...] dal comico romano non è però una [...] di Viaggi di nozze. Semmai ricorda più quel Maledetto [...] giorno che [...] incontrato: per [...] il peso determinante della musica, [...] tono malinconico impresso alla storia [...]. Ma certo il successo [...] Viaggi di nozze (oltre 30 miliar-di di incasso) [...] sulla decisione di fare uscire a Na-tale [...] comme-dia [...]. Gli esercenti mi hanno [...] in tempo, e io, vincendo qualche perplessità, [...] accettare la sfida. E se diranno che [...] beh, non me ne [...]. Ho 45 anni e [...] spalle: avrò ma-turato o no il diritto [...] storie che mi piacciono, senza essere vittima [...] incassi?», protesta Verdone. Non che Sono pazzo [...] Iris [...] sia un salto nel [...]. Anche in questo nuovo capitolo [...] replica, [...] al contesto più europeo, le [...] che [...] reso famoso. [...] co-me si disse dal set, [...] un pianista mollato dalla fidanzata (era il lea-der del [...] «Romeo e gli Alta Tensione») che si ritrova ad [...] una cantante [...] fissata con Jacques Brel in [...] cave di Bruxelles. Pensava che fosse lei, Marguerite, [...] donna del-la [...] vita, ma in realtà nel [...] fu-turo [...] femmina dal no-me di un [...] Iris Cecere, una di-sinvolta ragazza bionda con la passione [...] canto e una gran vo-glia di sfondare. Alla maniera di Verdone, Sono [...] Iris [...] racconta il [...] so-dalizio artistico che si [...] due. Il patto è di [...] per non mischiare musica e affetti, ma [...] del duo -ribattezzato «Iris [...] e the Freezer» -le [...]. Vasco Rossi, David Sylvian, Jimi [...]. I miei film sono pieni [...] musica, ma [...] è [...] cosa: raccontando la storia di [...] duo un [...] in stile [...] the Girl, mi serviva un [...] di canzoni [...] originali. Lele Marchitelli le ha [...] Claudia Gerini le ha interpretate. Con risultati ottimi». Non nuova a esperienze canore, [...] Gerini [...] tuffata volentieri [...] sfoderando una gestualità sexy da [...] tra il malizioso e il divertito. Che dice, da parte [...] «Ho vissuto con Carlo una [...] esperienza professionale. Ma spero di [...] volare anche da sola». Ci sarebbe infine da [...] Belgio, scelto da Verdone per sfa-tare una certa [...] noiosa trasmessa da quel paese. Naturalmente nel film non [...] ai tragici fatti di [...]. E poi Bruxelles è [...] di-namica, [...] sottolinea Verdone, invitando il [...] scrollarsi di dosso «certi cli-ché della vecchia [...] allargare gli orizzonti e inventare storie più [...]. [...] conoscono solo Mastroianni, è tempo [...] cambiare». /// [...] /// [...] conoscono solo Mastroianni, è tempo [...] cambiare». (0)
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