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Una frattura epocale che tentava [...] porre in maniera nuova il rapporto tra intellettuali e [...] luci Francofone, fu uno dei grandi miti del 1968, [...] mito latto di nomi, autori, Idee, parole, pome ogni [...] noi) [...] da accoglierai in una [...] schematica, ma carico di [...] echi, evocazioni [...] e dotato in qualche modo [...] una [...] complessiva autonomia rispettò ad [...] fonti e [...] e autori che dominarono quella [...] congiuntura. Marcuse, [...] e le complicate ascendènze [...] tutto II gruppo che si [...] alla [...] per la ricerca sociale, occuparono [...] rilevanti di un dibattito di [...] che In certe aree [...] soprattutto del [...] fu assolutamente dominante. Vai la pena di [...] ragione di questo latto, di quella esplosione [...] Idee, di argomentazioni perentorie, di testi presi [...] o esclusivo di pensiero e in qualche [...] oggi che «Francofor-te« non è più in [...] il [...] criticismo esplicito « quasi [...] I temi della critica della scienza e [...] una differente cultura -continuano a rappresentare un [...] tende a possedere e a raggiungere. Devo anzitutto spiegare perchè [...] mito. Non userei la stessa [...] «fonti» del [...] anche se qualcosa di [...] in tutta la congiuntura culturale di quegli [...] credo [...] al fatto che allora [...] rottura con ciò che precedeva, e dunque [...] le idee in forma di mito, di [...]. Mito, tuttavia, su quelle [...] valore del tutto speciale-, ha quel valore [...] fondamentali di «Dialettica [...] un testo che fu [...] o appreso per quelle vie magmatiche e [...] d'ordine, per frasi staccate) che fu uno [...] lettura collettiva di testi msi letti per [...]. Esso implicava il riconoscimento [...] e propria forma di apprendimento della realtà; [...] parte di quel testo è costruita sul [...] penetrante e nevrotico della storia di [...] e del nesso inestricabile [...] fra mito e lavoro razionale. Ma si badi bene: [...] non veniva esaltato e riconosciuto come forma [...] da quella razionale; non era semplicemente [...] di «illuminismo». Esso era come intricato [...] ragione. E appariva piuttosto in [...] le radici profonde del suo movimento. Il mito scopriva [...] che provava orrore per [...] intuiva che nel mito si squadernava il [...]. Questo discorso potrebbe avere [...] non è questa la sede giusta. [...] vai la pena di ricordare [...] è che con una semplificazione a suo modo anche [...] quel mito diventa criticismo, fece scoprire le ragioni di [...] radicale rigetto [...] fece vedere o [...] il nesso mostruoso -si pensava [...] aveva, avviato fra scienza, tecnica, [...] alienazione, morte [...]. Il marxismo fu in [...] in questa luce. Il suo criticismo si [...] sapere e alla scienza e [...] come epoca definitiva del [...]. Pensieri filosofici complessi diventarono [...] di mobilitazione permanente, qualche volta -appena semplificati [...] manifesti murali che trasformarono [...] delle aule universitarie in [...] sapere essenziale era tutto dato e scritto. Cito da «Dialettica [...] «Quanto più [...] teorico si asservisce tutto ciò [...] è, tanto più ciecamente si limita a [...]. A cementare la collaborazione [...] Ira [...] In un brevissimo arco di tempo) tra [...] come Raniero [...] e Mario [...] Romano Alquanti e Alberto Asor Rosa, Michele Salvati e Rita Di Leo, si ritrova [...] critico, più che costruttivo: [...] delle organizzazioni storiche del Movimento [...] e sindacati, e più ancora la povertà [...] sinistra», rispetto alle trasformazioni in atto nella [...]. La riletturà «operaistica» del Capitale, [...] sul sistema di fabbrica e sul rapporto [...] plusvalore e sviluppo della pianificazione, [...] capitalistico delle macchine, si [...] critica alla trasformazione del marxismo in antropologia [...] ideologia del proletariato. Come ho già ampiamente [...] altrove (Sulla «scientificità» del marxismo, Feltrinelli 1979), [...] «Quaderni rossi» non [...] interpretata correttamente senza [...] presente la «Discussione fra [...]. Pur fortemente condizionata dalla [...] politica con II Movimento operaio organizzato, la [...] fino alla metà degli anni Sessanta, resta [...] due rischi incombenti: da un lato, quello [...] una sorta di «critica critica», tanto globale [...] inconcludente, e [...] quello di ripercorrere il [...] «classico», [...] il dissenso con la [...] costruzione di [...] politica ad essa [...] Il principale antidoto impiegato [...] alia critica [...] di ispirazione [...] e alle «infantili» caricature [...] è indubbiamente [...] della composizione di classe, [...] in particolare, la rivista «Classe operaia», promossa [...] dopo la chiusura dei «Quaderni [...]. Il riconoscimento della differenza [...] e classe operaia, e della priorità storica [...] mo-vimenti di classe sul movimenti di capitale, [...] a consumare integralmente, ma in senso del [...] «crisi del marxismo». Vero e proprio concetto [...] di classe è [...] o meglio ancora un [...] essa pone, infatti, come problema il percorso [...] struttura «elementare» della forza lavoro fino [...] politica, in contrasto così [...] marxista incapace di pensare questo percorso, se [...] deformati della «coscienza di classe» che si [...] risolve [...]. Il culmine di questo [...] nel quale [...] operaista si «compie», e [...] quale [...] divide, lungo prospettive sempre [...] è certamente il saggio su «Marx, forza [...] che [...] include nella prima [...] di fatto in [...] di dominio» che la [...] appunto, ha visto in esso da sempre. Distaccati dal loro contesto, questi [...] volevano [...] immediatamente in prassi. Ma un dato significativo [...] pur entro questa riduzione, ed è forse [...] più o meno inconsciamente fu tra quelli [...] per un rapporto serio con «Franco-forte»; la [...] e verso la cultura filosofica e politica [...] più propria (ricordate che, persino nel discorsi [...] ripetitivi, «illuminismo» era segnalato criticamente, [...] come discorso [...] come imposizione [...]. Credo che questo rigetto, guardato [...] suo risvolto alto e significativo, sia una costante del [...] critico che nasce [...] marxiana; e in qualche misura [...] costante nel pensiero che sì organizza [...] alla cultura del movimento operaio [...] in occidente. In questo, aveva ragione [...] Colletti crìtico del [...] anche se [...] erano le illazioni che [...] discendere: identificando semplicemente illuminismo e ragione, egli [...] radicale un cedimento secco [...] la morte della ragione, che è conclusione [...] profondamente errata. Ma anche [...] il discorso ci porterebbe lontano. Accennavo prima alla [...] di Operai e capitale, [...] almeno per un decennio. Dopo quei [...] la riflessione [...] che aveva preso le mosse [...] rilettura dei [...] e del Capitale, soprattutto della [...] IV sezione del I libro, si scompone in due [...] diverse e tendenzialmente antagonistiche. Da un lato, soprattutto mediante [...] contributi di Asor Rosa, [...] e [...] e della rivista [...] a cui costoro danno vita [...] finire del decennio, [...] è posto sulla specificità delia [...] e del terreno [...] politica, e conseguentemente [...] di [...] la forma e i comportamenti, [...] partire [...] della forza lavoro. [...] tato, [...] della rivista «Potere operaio», animata [...] Toni Negri, tende a ridurre immediatamente il problema dello Stato alle forme del conflitto di classe, mediante lo schiacciamento [...] politica sui [...] soggetti -sempre meno esclusivamente classe operaia, [...] più genericamente proletari oppressi -e sui comportamenti direttamente [...] espressi nel vivo dette lotte. Nel primo caso, il [...] relativa [...] spesso mitica della cultura [...] tendenza a tradurre [...] in mito politico. Essa nasceva da una frattura [...] con il mondo precedente, e [...] mi pare che si debba [...] la ragione di questa tendenza. Ora [...] va posto proprio su [...] è essa che segna quella data e [...]. Anche [...] il rapporto con [...] indica qualcosa: e precisamente [...] a [...] tracce definitive nel nesso [...] politica e nella delineazione di un nuovo [...] la [...]. Francoforte è uno dei [...] conducono oltre lo storicismo. Il cartello indicatore «Francoforte» conduceva [...] una nuova regione. Non mi riferisco [...] più [...] (di cui esiste, come [...] è ben [...] noto, una profonda radice [...] due fattori, talvolta convergenti, talvolta contraddittori fra [...] criticismo esasperato che si metteva il mondo [...] del giudice, un criticismo che negava la [...] una stona più «vera», e alla costituzione [...] che esasperava la rigidità [...] dimensione e contrapponeva ad essa la fantasia [...] liberato e [...] e [...]. Lo storicismo diventava solo [...]. E in questa congiuntura, [...] la particolare attenzione dedicata al problema del [...]. Il criticismo più radicale [...] del politico» induceva a [...] della costruzione della centralità operaia, come programma [...] già come mera [...] della [...] fattualità agente nel rapporto [...]. Nel secondo caso, [...] eliminata ogni [...] fra livelli diversi, si faceva [...] una sorta di radicale riduzione di complessità, in nome [...] «semplice» come sigillo del [...] il dato [...] delle lotte di fabbrica si [...] direttamente, nella [...] nuda semplicità, su) livello [...] sociale e dello scontro politico, [...] può ritrovare la [...] verità solo ricalcando -senza mediazioni [...] autonomie -la fenomenologia primitiva dei conflitti. Sono noti gli esiti [...] i due fìloni ora [...] pervennero dopo [...] superato, in modo affatto [...] del [...]. La contestazione studentesca e [...] sollecitano gli intellettuali raccolti [...] a [...] a completare il percorso [...] Pei, non già in omaggio a scelte di [...] come coerente conseguenza delle riflessioni [...] del politico. [...] parte, nelle aree intellettuali; [...] sapere, spogliata come è possibile fare dei [...] che qualcosa di profondo era avvenuto dentro [...] dentro gli stessi meccanismi [...] sacrati della [...] al pensare. Quésta dimensione appare oggi [...] interesse per una diagnosi e riflessione complessiva [...] Sessantotto. Al di là delie [...] -al di là anche del [...] -il senso di questa [...] profondo. Lo storicismo allora sì [...] con esso scricchiolò tutta una cultura polìtica, [...] Ione non venne intesa che da pochi. Al vecchio storicismo si applicò [...] schema logico della [...] tesi su Feuerbach che a [...] volta lo storicismo aveva applicato in altro senso alla [...] filosofica. Allora, sì concluse effettivamente [...] fra cultura e politica. Andare oltre le forme [...] cogliere questo dato effettivo; rispetto ad esso, [...] le forme di coscienza rappresentano una storia [...] una storia che riguarda tutti 1 movimenti [...] modo emergenti sulla scena. E in quegli anni, [...] società di un nuovo intellettuale, che non [...] nelle forme del passato; è questa la [...] Sessantotto sulla quale sarebbe quanto mal opportuno [...] In grande, sapendo che essa ha segnato [...] Irreversibile il destino e la vita di questi [...]. Per quanto riguarda il rapporto [...] il biennio [...] e [...] composito e diversificato lavoro dì [...] sviluppato [...] si può osservare che mentre [...] analisi di [...] e [...] non sembrano [...] influito in maniera sensibile sul [...] studentesco [...] più permeabile ai richiami «apocalittici» [...] o al dottrinarismo dei gruppi [...] -esse circolano largamente, incidendo in profondità, durante le lotte [...]. Non si può escludere [...] maturità, e i più coerenti risultati, raggiunti [...] lavoratori, rispetto alla precoce involuzione in cui [...] studenti, possano essere spiegati, almeno in parte, [...] delle differenti [...] e più in generale [...] cultura, che caratterizzano le due principali componenti [...]. Il movimento culturale anticonformista [...] ha avuto fra i suoi personaggi Ronald Laing, [...] britannico sostenitore -e divulgatore -di un atteggiamento [...] confronti della distinzione classica tra equilibrio psichico [...]. Nel suoi libri moltissimi [...] la descrizione di una parte del loro [...] denuncia alle ipocrisie e alle violenze psicologiche [...] la proposta di un nuovo modello di [...] autenticità. Era diffusa a [...] la fiducia che la [...] tradizionali imposte dalla cultura borghese [...] spontanea producesse quasi automaticamente [...] vero e più sano di impostare i [...]. Le posizioni di Laing [...] sono state il punto di confluenza di [...] orientamenti sta scientifici, sia filosofici e culturali, [...] In [...] precedenti. E stato merito di [...] ed esporre in modo per io più [...] -malgrado qualche forzatura -1 suggerimenti di varie [...] Innovative. Infatti, laing raccoglieva [...] delle applicazioni [...] alla psicologia e alla [...] rivalutazione del significato umano e universale delle [...] anche le complesse intuizioni della psicologia interpersonale [...] gli studi di [...] della schi-zofrenia nelle distorsioni [...] le idee psicoanalitiche di [...] e le critiche al [...] della follia nelle istituzioni psichiatriche. Nei suoi libri troviamo [...] sempre esplicate, di questi e di altri [...] psicologico, e anche gli echi di quella [...] proprio [...] degli anni 60, dimostrava [...] potesse essere talora non [...] ma la conseguenza della stigmatizzazione nei confronti [...] quindi delia stessa repressione sociale. Il successo degli scritti di Laing in Gran Bretagna e in America, e la notorietà [...] sue [...] organizzative (la comunità [...] di Kingsley Hall, [...] di Londra» e il congresso [...] «Dialettica della liberazione» net 1967) si inserirono strettamente nel [...] «alternativo» del mondo giovanile della prima metà degli anni [...]. Nei paesi anglosassoni, le [...] erano legate a [...] assai più alla controcultura [...] alle droghe psichedeliche, alla difesa di tutte [...] emarginazione, alte culture orientali, che non alla [...] prospettive politiche. In Italia [...] di Laing fu più [...]. In seguito, [...] pubblicazione italiana de [...] diviso» ne divulgò gli ISTITUZIONI VIOLENTE Manicomi criminali famiglie e tradizioni GIOVANNI [...] più seri di studioso [...] la separazione fra un Laing [...] orientato alla religiosità [...] -e [...] lato un Laing [...] rimase anche come divisione [...] fra i suoi lettori: da una parte [...] valutavano il messaggio più ottimistico, intimistico e [...] che, con maggiore cautela e pensosità, sapevano [...] validi contributi critici nel campo della psicologia. Fra il 1967 e [...] suoi libri, insieme ad [...] di [...] e a [...] negata» di Basaglia e [...] a formare le idee del movimento giovanile [...] istituzioni, di autoritarismo e [...] sia anche a mobilitare [...] scandalo dei «manicomi come lager» e, più [...] tema delle ingiustizie dei sistemi sanitario, scolastico [...]. Su questi ultimi temi [...] giovani, ma anche i sindacati, condussero nel [...] oggi, a distanza di quasi vent'anni, non [...]. Al [...] non vi e dubbio [...] delle «istituzioni della violenza» vi fu non [...] denuncia [...] situazione dei manicomi, in [...] ma anche una sensibilizzazione dì giovani operatori, [...] educatori, In questo, vi fu un vero [...] massa. E stato fatto notare [...] delle idee di Laing che più si [...] anglosassone non ebbero in Italia, almeno negli [...] influenza, e conobbero piuttosto il loro successo [...]. Di fatto, il movimento giovanile [...] fu precocemente polarizzato da temi politici, e la polemica [...] e [...] sì legò da noi, almeno [...] più al problema del potere, e della violenza istituzionale, [...] della creazione di aree alternative [...] alla ricerca di itinerari di «liberazione» interiore. Alla fine degli anni 60 [...] elaborazioni crìtiche sulla psichiatrìa tradizionale e sui manicomi sì [...] in Italia, sia su una ideologia della «esclusione», sia [...] una denuncia [...] e [...] non priva di aspetti populisti, [...] si situava nella scìa della sociologìa critica e degli [...] di [...] piuttosto che nei solco [...] di una rivalutazione [...] abnorme, delle religioni orientali o [...] «trip» con allucinogeni. In quel periodo Laing [...] da noi, solo in parte; e talora [...] diffidenza, salvo che nelle ali più «creative» [...]. Questo può essere compreso [...] con gli anni successivi. Negli anni 70 si [...] è ben noto, importanti fenomeni Involutivi nella [...] politica ma anche culturale. [...] extraparlamentare, si ebbe [...] degli anni 70 [...] e la sconfitta della [...] (in larga parte su posizioni maoiste) del [...] prevalere della linea «dimostrativa», «fochista» o [...] che dette luogo alla [...]. [...] il movimento della «nuova [...] italiana venne monopolizzato dalle sue [...] più [...] psichiatriche, facenti perno sullo slogan [...] della «distruzione del manicomio». Inoltre una parte non [...] giovani sentì il richiamo dì quella cultura [...] dello «sballo» e della «devianza interiore». A torto, Laing è [...] dì queste degenerazioni: ma non vi è [...] fosse piuttosto popolare a [...]. Occorre notare però che [...] erano più caute e articolate dì quelle [...] suoi ammiratori. In realtà, è probabile [...] contributo maggiore -e migliore -alla cultura e [...] sia stato ancora quello precedente, degli anni [...]. [...] delle idee di Laing [...] tanto sulla loro diffusione e popolarità, cioè [...] quanto sulla loro influenza qualitativa a livello [...] veniva elaborato nel campo psicologico e psichiatrico, In [...] la gratitudine che la cultura italiana soprattutto [...] non già sullo slogan [...] e spontaneistico semplificato, ma [...] colta e [...] Ustica delle sue teorizzazioni. Ciò che vi fu di [...] in Laing, fu in primo luogo il coraggio di [...] alcuni princìpi della [...] modo crìtico [...] soprattutto per quanto [...] lo studio [...] psicotica -e in [...] condo luogo [...] dì talune indagini delle strutture [...] rapporti interpersonali. /// [...] /// Ciò che vi fu di [...] in Laing, fu in primo luogo il coraggio di [...] alcuni princìpi della [...] modo crìtico [...] soprattutto per quanto [...] lo studio [...] psicotica -e in [...] condo luogo [...] dì talune indagini delle strutture [...] rapporti interpersonali. (0)
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