Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 1444929993.

Oggi ciò appare più [...] perché il peggioramento delle condizioni di salute [...] accelerato la corsa per il [...]. A [...] è Demetrio [...]. Resa dei conti con [...]. UMBERTO DE GIOVANNANGELI RITENGO CHE SIA STATO un errore sul piano [...] sto-rica (oltre che una [...] e inopportuna) avere aperto nelle scorse settimane [...] revisione del giudizio su Berlinguer e su [...] nei termini in cui [...] stato posto: cioè suggerendo una distinzione [...] di [...] tra un periodo «buono» [...] de-gli anni Settanta) e un periodo più [...] presidenza del Consiglio e [...] del potere): e prospettando [...] ridimensionamento (dando in sostanza un colpo al [...] colpo alla botte) della valutazione sulla figura [...] Enrico Berlinguer. Può darsi che chi [...] revisione abbia ritenuto di [...] così favorire il ricompattamento [...] socialista in quella più ampia formazione politica [...] cui si auspica la nascita. Ma -a parte il [...] risultati pratici non sembrano confermare tale previsione [...] questo modo che si contribuisce seriamente a [...] (che è invece indispensabile per comprendere meglio [...] i problemi di oggi) di ciò che [...] Settanta e Ottanta hanno rappresentato per la società [...] sistema politico italiano. È difficile, in effetti, [...] del precipitare della crisi politica in Italia [...] questo decennio se si prescinde, prima, dalle [...] del tentati-vo compiuto negli anni Settanta da Berlinguer [...] Moro -da posizioni diverse ma in certo [...] superare il carattere «in-compiuto» e «senza alternanza» [...] e, poi, dal processo di degenerazione partitocratica [...] estreme ma-nifestazioni nel corso del decennio successivo, [...] di [...]. Ma un conto è [...] anche assai severo (come in varie sedi [...] anni ormai lontani ho avuto [...] occasione di for-mulare) sulle [...] carenze, culturali e politiche, che de-terminarono [...] sia sulla strategia del [...] tanto più, [...] della maggioranza di solidarietà [...] conto assai diverso è rivalutare come segno [...] «modernità» (ossia di una più attenta sensibilità [...] che andavano emergendo nella società e nel [...] di fronda svolta da [...] dopo la [...] ascesa alla segreteria del Psi, [...] degli anni Settanta. In realtà quegli atteggiamenti [...] (da non confondersi con [...] proposta da Riccardo Lombardi o da certi [...] Mondo Operaio) se da qualcuno vengono oggi riproposti [...] una sensibi-lità anticipatrice che precorreva [...] di realtà e problemi, [...] da allora fortemente segnati [...] decisionista che già a [...] anni Settanta era diventata uno dei cavalli [...] montante offensiva [...] che si proponeva di [...] e la difficoltà di funzionamento delle isti-tuzioni [...] attraverso un allargamento della parteci-pazione sociale e [...] realizzazione di una democrazia «com-piuta» (era [...] variamente inteso, perseguito negli [...] Settan-ta [...] Berlinguer e da Moro ), ma attraverso [...] meccanismi decisionali, la riduzione del ruolo delle [...] dei poteri [...] e della funzione di [...] di governo. In questa direzione il [...] cui ascesa alla segreteria era avvenuta -non [...] -in contrapposizione a De Martino e alla [...] «equilibri politici più avanzati») si propose sin [...] -non senza abilità, certamente -il potere di [...] al Psi dalla [...] col-locazione marginale ma determinante [...] italiani; e anzi cercò in ogni modo [...] potere operando innanzitut-to (di [...] il suo atteggiamento nella [...] e poi negli anni suc-cessivi) per riportare [...] Pci [...]. UNA CONFERMA che questa [...] al fondo della linea seguita già negli [...] Settanta [...] segre-teria [...] è data dal fatto [...] leader del Psi viene allora formulata [...] alla base della [...] azio-ne -la dottrina della [...] per la prima vol-ta lanciata [...] di una «grande riforma» [...] indi-care un insieme di modificazioni economiche e [...] estendere la democrazia reale, ma, al contrario, [...] pro-gramma di revisione dei meccanismi istituzionali orientato [...] più poteri al governo e ad accrescere, [...] diretto delle istituzioni, funzionalità ed efficienza. Ma in tal modo [...] pubblico veniva identificato con la capacità di [...] ciò che è peggio è che il [...] vol-ta identificato con i [...] detenevano il controllo. Di [...] la ten-denza crescente e [...] alla lottizzazione, alla sparti-zione delle posizioni di [...] economiche, [...] dello Stato: con tutte [...] abbiamo ben cono-sciuto per quel che riguarda [...] la disgregazione del si-stema politico italiano. Sembra a me, perciò, [...] possa non concordare con Eugenio Scalfari quando [...] e alle parole [...] di [...] e del [...] -chiare, come si è [...] -finì col coagularsi in misura sempre più [...] limaccioso della nazione: il trasformismo, il rampantismo, [...] la certezza [...] partigiano delle isti-tuzioni»: col [...] peggior consociativismo, quello che dette luogo per [...] alla spartizione più sfrenata delle preben-de e [...] opera [...] e della peggiore Democrazia [...]. Ma se così stanno [...] più che logico condividere anche la conclusione [...] Scalfari: ossia che «desta stupore assistere an-cor [...] condanna del consociativismo spartitorio da parte di [...] una rivalutazione del [...] che ne incarnò [...] e le concrete attuazioni». Ed oggi ciò appare [...] drammatico perchè a Mosca [...] del-le condizioni di salute [...] Presidente [...] accelerato la corsa al [...]. [...] ha compreso che per [...] cecena non basta più riproporre al tavolo [...] consunta formula [...] per la ricostruzione più [...]. [...] generale dei parà potrebbe [...] di uno strappo [...] De [...] la Cecenia come [...] ma deve tenere conto [...] dei suoi potenti avversari al Cremlino, a [...] Viktor [...]. Si combatte e si [...] ma la partita decisi-va [...] della Russia, e non so-lo della guerra [...] Caucaso, [...] gioca in queste ore a Mosca». I veleni del Cremlino, [...] condizioni di [...] il dramma di migliaia [...] che cercano di fuggire da [...] una città in fiamme: [...] Russia? È [...] di fondo che fa [...] del nostro colloquio con Demetrio [...] gior-nalista e scrittore, tra [...] conoscitori del pianeta russo. A [...] russo ha scate-nato una massiccia [...] mentre Alexander [...] tenta [...] mediazione con i ribelli secessionisti. Al vertice del Crem-lino [...] linee con-trapposte. È solo la guerra [...] Ce-cenia [...] fonte di divisione? No, la guerra in Cecenia [...] riflesso di uno scontro più generale che [...] stesso della Russia, i suoi assetti [...] economici, gli equilibri tra [...]. In Cecenia si è [...] in rapporto agli interessi politici ed elettorali [...] volta in gioco a Mosca. Per un an-no e [...] russe hanno «stranamente» evitato [...] salvo poi correggere la [...] quando ciò era divenuto utile per fini [...]. [...] canto, i falchi del Cremlino, [...] quando hanno inteso dare alla Comunità interna-zionale [...] di essere disponibili al negoziato, [...] fatto in modo di scegliere interlocutori deboli, poco rappresentativi [...] della guerriglia separatista. Nel merito, poi, [...] intesa si fondava sulla promessa [...] di concedere alla irrequieta Cecenia i soldi per [...] e [...] autonomia che, però, si fermava [...] sulla soglia [...]. È dentro questi parametri [...] si sta muovendo. Ma da politico pra-gmatico [...] generale si è reso conto che su [...] trattativa è destinata a fallire. Forse pensa ad uno [...] quello compiuto da De Gaulle con [...] ma per [...] in questa dire-zione deve [...] più grande: quello dei suoi nume-rosi e [...]. Che sono a Mosca, [...]. Ma, almeno sulla carta, [...] ha avuto carta bianca [...] per negoziare la crisi [...]. ///
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Di «mandati in bianco» Boris [...] non ne ha mai concessi. [...] può esplorare le possibilità [...] con i separatisti, ma, ad esempio, non [...] passate nel disastro mi-litare in Cecenia, chiedendo, [...] la testa di generali e uomini di [...] ministro [...]. Su questa strada a [...] il passo è lo stesso [...]. Chi è al Cremlino [...] avversario? Il premier Viktor [...]. È lui il vero [...] e vice-versa, alla successione [...] Boris [...]. La Costituzione russa assegna [...] la responsabilità di sostituire il Presidente in [...]. In questo frangente, è [...] assumere la presidenza e a indire entro [...] elezio-ni. In un sistema presidenziale [...] è il primo ministro la seconda carica [...] Stato [...] è lui a «reggere la baracca» se [...] Presidente [...] è in grado di esercitare le sue [...]. Un potere enorme. Questo [...] lo sa bene, al punto [...] chiesto a [...] come prezzo del suo appoggio [...] ballottaggio con [...] di una vice presi-denza, da [...] ricoperta. Allora, [...] disse di no, ma [...] lasciando aperta una tale eventuali-tà per il [...]. In questo modo ha [...] dualismo tra [...] e [...] che oggi si ri-flette [...] affrontare la crisi cecena. Il che non gli [...] di nominare [...] suo plenipoten-ziario per la Cecenia. Ma in questa scelta [...] tutta la scal-trezza politica di [...]. Quel decreto di nomina [...] della spregiudicata, quanto efficace, con-cezione del governo [...] che ha sempre caratterizzato il suo agire [...]. [...] in Cecenia: se riesce [...] vie diplomatiche il conflitto, ha svolto solo [...] realizzando un ordine del Presi-dente. E se invece fallisce Se [...] suo prestigio crollereb-be, visto che aveva promesso [...] nel Paese, Cecenia compresa. In ambedue i casi, [...] a [...] da non [...] «tramare congiure» a Mo-sca. Cosa intende per «tramare [...] Ad [...] chiedere dimissioni di corrotti, o presunti tali, [...] incidere nella ridefinizione degli organigrammi in tutti [...] dello Stato e [...] rus-si. E dei vertici militari? Certamente. Vede, [...] intende rappresentare ai vertici [...] le istanze [...] le in-soddisfazioni di chi [...] perso un ruolo di primo piano nella [...] Paese. In campagna elettorale, [...] ha promesso il riscatto [...] e della nazione, e su [...] ha avuto 11 milioni di voti. Ha imposto un suo [...] della Dife-sa, ha preteso per sè la [...] Consiglio della Sicurezza, ha chiesto le dimissioni del [...]. Troppo per Boris [...] il quale sa bene [...] condizioni fondamentali per restare in sella è [...] controllo diretto [...]. E così si torna [...] del modo di governare di «zar Boris». [...] ha sempre governato con il [...] concorren-zialità tra i suoi collaboratori: [...] avevano le potenzialità, la forza in-tellettuale per [...] fare qualcosa, per «lasciare il [...] ma per [...] realizzare i propri disegni dovevano [...] invadere il «giardi-no» altrui. Ma questo avrebbe scate-nato, come [...] è avvenuto, una controreazione che, a [...] volta, ren-deva indispensabile [...] del numero uno, del Presidente. Su que-sta sorta di [...] ha costruito le sue [...] sia pur tra mille con-traddizioni, una transizione [...] la Russia. Ora, il peg-giorare delle sue [...] di salute mette in discussione il protrarsi di questo [...] da [...] dello scontro tra gli aspiranti [...]. Cosa [...] nel futuro della Russia? Gli [...] travestito da di-plomatici i medici che hanno [...] presidente Al Gore nella [...] recente visita a Mo-sca. E questo per osservare [...] cercando di capire il [...] di salute. Tutto dipende dalla tenuta [...] Presidente, [...] prese con problemi cardiaci che richiederan-no, con [...] a tempi brevi, una delicata operazione chi-rurgica. Se non dovesse [...] dovrà indire nuove elezio-ni. Le elezioni della verità. Perchè stavolta non vi [...] co-munista» contro cui fare fronte co-mune. [...] sarà costretto a ricer-care consensi [...] na-zionalista, contrario alle forzature li-beriste [...] e [...] così nella necessità di stringere [...] accordo, [...] che scontato, con i comunisti [...] di [...]. La Russia sarà chiama-ta [...] più tra passato e futuro, ma su [...] di «fu-turo». ///
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[...] Direttore responsabile: Giuseppe Caldarola Direttore [...] Antonio Zollo Vicedirettore: Giancarlo Bosetti Marco Demarco Redattore [...] Luciano Fontana Pietro Spataro [...] 2) [...] Società Editrice de [...] S. ///
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Ora, come si capisce [...] paginette sono uno squillo di tromba che [...] sacrosanta, certo, ma forse anche [...] nei confronti di uno [...] comuni del nostro vi-vere civile: prendendo alla [...] dei responsa-bili di questa campagna, si può [...] la lingua della buro-crazia italiana è scattata [...]. Natu-ralmente, la campagna verrà [...] inizio di riforma ef-fettiva della burocrazia comunale [...] riduzione dei moduli, snellimento degli iter), senza [...] perfino sciocco accanirsi sullo sti-le, ma resta [...] riusciranno i buro-crati a [...] Anche ammesso che i dipendenti comunali vengano [...] questi strumenti, cioè che studino sul serio [...] li riguarda, saranno in grado di spogliarsi [...] che li ha fin [...] avvilup-pati, e soprattutto saranno [...] Un sondaggio appena ef-fettuato tra i partecipanti [...] primi corsi di aggiornamento or-ganizzati su queste [...] male: molti degli interpel-lati hanno manifestato una [...] riguardi di una simi-le rivoluzione, perché, dicono, [...] una lingua più diretta temono di perdere [...]. [...] per loro, è dunque [...] privilegio di casta, e la questio-ne, per [...] è seria e profonda. Può un dirigente [...] che per [...] è stato addestra-to a [...] dei regola-menti [...] di punto in bian-co [...] per [...] Può un vigile urbano, [...] verbali in cui i [...] erano [...] in una certa via, [...] la dura verità per cui si trattava [...] e che in quella certa via esse [...] Sembra uno scherzo, ma probabilmente non lo [...]. Togliere a un [...] quale si riconosce è [...] più umiliante e autoritario [...] possa eseguire, e chiunque è in grado [...] esso produce alienazione e frustrazione: allo stesso [...] credere che [...] a una categoria di [...] tutte le giu-stificazioni di questo mondo, pos-sa [...] crisi [...] È un problema che [...] questo, nel caso si in-tenda sul serio [...] questa campagna, e dunque pre-disporre tutto un [...] e di provvedimenti discipli-nari per imporre agli [...] meno disumano. Oltre ai linguisti, forse, [...] di sco-modare anche gli psicologi, per-ché assistano [...] nella loro dolorosa retroces-sione, dagli avamposti di [...] quali si erano atte-stati, alla squallida retroguardia [...] quale rinca-savano solo la sera -e stanchi [...] giornata di lavoro tra-scorsa a crittare ogni [...] allora, seduti a tavola [...] delle mura domestiche, anziché [...] in sito più prossimo alla di loro [...] lo strappo di farsi passare il sale. ///
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Oltre ai linguisti, forse, [...] di sco-modare anche gli psicologi, per-ché assistano [...] nella loro dolorosa retroces-sione, dagli avamposti di [...] quali si erano atte-stati, alla squallida retroguardia [...] quale rinca-savano solo la sera -e stanchi [...] giornata di lavoro tra-scorsa a crittare ogni [...] allora, seduti a tavola [...] delle mura domestiche, anziché [...] in sito più prossimo alla di loro [...] lo strappo di farsi passare il sale.