Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 1440572438.

LEGA Le manifestazioni del [...] anche la riforma dello Stato Dalla Prima [...] Radio Londra, quando il suo tam-tam troppo [...] e [...] disturbò le stra-tegie [...]. Ma torniamo alla «malandrina-ta». [...] a Ferrara, Ber-lusconi sapeva, da [...] seduttore, che avrebbe colto molti piccioni con una fava. Mettendo Ferrara in caccia [...] Di Pietro, avrebbe infatti consolato il suo cavallo disarciona-to [...] dagli eventi, esal-tato il suo orgoglio di [...] alle «nobili» sconfitte, e trovato il modo [...] ad una direzione editoriale molto sco-moda in [...] Mondadori. Molto meglio, quanto [...] aspetto, disporre di un [...] magazine» più compassato, meno surriscalda-to. Capace di fare politica [...] di bandiera , che mi-nacciano di sfuggire [...] ai lettori moderati) in una fase segnata [...] di Berlusconi. Inoltre contro Di Pietro, [...] mollare per il leader di Forza Italia, [...] oggi il santo martello di Ferra-ra, e [...] Polo intiero. Insomma, con una piccola [...] Berlusconi è riuscito a centrare molti obiettivi, [...] a un vuoto politico in quel del Mugello [...] la «tentazione» Curzi non poteva bastare a [...]. E ciò per quel [...] aspetti psicologici e per così dire «interni», [...] Ferrara». Un caso su cui [...] sono esercita-ti, ma che a ben guardare, [...] appare abba-stanza semplice. Resta [...] pro-blema, quello politico generale, culturale. Che tipo di partita [...] giocare nel Mugello? Quali significati simbolici più [...] quello scontro? Uno in-nanzitutto: la contrapposizione si [...] parte tra un un ex di sinistra (Ferrara) [...] moderato (Di Pietro) rispettivamente [...] a destra e a [...]. La si-nistra, tra perplessità, [...] e ordine» cercando di uti-lizzare al meglio [...] di Di Pietro. La destra, prima ha [...] un populista di sinistra (Curzi). E alla fine ha [...] carte sulla rabbia [...] di un ex comuni-sta. Onestamente, [...] qualcosa che non quadra. E non perché, le [...] collegio effet-tuate abbiano in sè qualcosa di [...]. Di Pietro ad esempio, [...] e ora non fa [...] scelta. Il mo-tivo del disagio [...]. È cultu-rale, di mentalità. E nasce [...] prossimità della situazione attuale [...] che non passa» e non si decanta. E che continua a [...]. In sintesi, la destra [...] di un vagone di ex per puntellare [...] alternati-va: dai Colletti, ai Vertone, alla Maiolo, [...] Ferra-ra. La sinistra a [...] volta, per [...] deve assimilare e legittima-re [...] istanze anche ri-spettabili e giuste, ma lontane [...] ancorchè [...]. È come se il [...] il suo ingresso a bandiere spiegate, con [...] «caselle» e i suoi ruoli ad hoc. Ma in quelle caselle [...] ruoli mancano le persone, manca la nuova [...]. Manca nelle arene eletto-rali, [...] ahimé nei partiti. Tutto si è consumato [...] questi anni. Ma alla fine, in [...] è come se ci ritrovassimo tutti a [...] partita. A casacche invertite. [...] è solo un piccolo incu-bo, [...]. ///
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E del resto come diceva Eduardo, «addà passà a [...]. Condividiamo questa prospettiva di [...] non rimanga solo un auspicio siamo interessati [...] a non fermarci ad una adesione meramente [...]. Questa manifestazione, la tre [...] trascorsa e le molte iniziative sindacali in [...] segnano infatti una ri-presa convincente di mobilitazione [...] e politica a parti-re dalla questione settentrionale. È un fatto per nulla [...] importan-te per [...] vicenda italiana. Ma questi appuntamenti possono [...] decisivo nella ricostruzione di una rappresentanza e [...] della sinistra, a patto che la dimensione [...] sulla capacità di leggere e interpretare le [...] nei diversi territori del nord; a patto [...] del paese non soffochi [...] sperimentare un diverso radicamento sociale e ter-ritoriale [...] delle pratiche politiche della sinistra. [...] ideologia padana e alle pericolose [...] leghiste non si può infatti rispondere con [...] tradizionale della politica. Si impone, da tempo, [...] capace di confrontarsi se-riamente con le questioni [...] dello sviluppo terri-toriale e regionale italiano, sia [...] sperimentare un rinnova-mento radicale delle politiche pubbliche. Questa necessità di innovazione [...] sfida per le stesse forze che hanno [...] alla manifestazione del 20; innanzitutto per le [...] sollecitate dalle questioni sociali aperte nel nord [...] il proprio ruolo, le proprie capacità di [...] -e di radicamento sociale e territoriale. PROPRIO sulla portata sociale [...] delle questioni aperte nei diversi nord, si [...] parte della scommessa di governare il mutamento [...] paese. Non è solo una [...] la politica e il governo nazionali, ma [...] chiama in causa la capacità diffusa della [...] le molte sfide aperte e radicate nel [...]. Guardando [...] milanese [...] paese, sembra sempre più dif-ficile [...] sintetica [...]. Al nord come al [...] città come in molti distretti minori, a [...] drammati-che contraddizioni si affiancano vari e importanti [...] e governare lo sviluppo locale; fili -talvolta [...] so-ciale e politica dai quali dipende la [...] classe dirigente della sinistra al lavoro; nelle [...] nelle università, nei consorzi e nelle agenzie [...] nei centri di ricerca e di for-mazione, [...] della socialità e dei servizi locali. È una credibilità che si [...] e nel vivo delle politiche [...] quotidiana, al di fuori di [...] «pedagogica» della poli-tica che troppo spesso tenta di imporsi [...] società, piuttosto che [...] e misurarsi con i conflitti [...] la attraversano. Serve, invece, la capa-cità [...] di rappresentanza democratiche ed efficaci, ca-paci di [...] sociale e [...] plurale dei valori e [...] nelle nostre comunità, e di valorizzare le [...] e delle loro possibili connessioni con [...] delle pratiche istituzionali. Una mobilitazione come quella [...] ha a che fare con questi temi. Deve [...] parlare ai diversi percorsi [...] pragmatico e insieme alla forte [...] ideale che viene [...] in stretta relazione con le [...] sociali quoti-diane. La capacità di esprimere [...] alle diverse sperimentazioni in corso è importante [...] generali. Anzi, siamo convinti che [...] una sfida culturale e politica ad ogni [...] e di chiusura localista o [...] passi anche attraverso le [...] le molte risorse impegnate sul terreno [...] so-ciale e istituzionale, nel [...] di vita e di lavoro nel territo-rio, [...] forme di mediazione e compensazione sociale. Dalla riconversione produttiva e [...] a quella di molte [...] Milano (a partire [...] di Arese), [...] per i distretti industriali [...] di bonifica e risana-mento ambientale, dalle politiche [...] a quelle per la coope-razione sociale e [...] professionale; dentro a queste politi-che -e molte [...] rintracciano le risorse per qualificare [...] milanese e lombarda, e [...] modelli di regolazione sociale e politica e [...] ruolo della sinistra. Per questa ragione sentiamo [...] mobilitazione contro la secessione con quella a [...] impegno innovativo per lo sviluppo locale e [...] rapporto tra istituzioni e territorio. SI GIOCA [...] il nesso con il [...] dello Stato e delle au-tonomie, del federalismo [...] e sociale diffuso, entro il quale le [...] come quelle economi-che e civili) sappiano riconquistare [...] in relazione ai processi concreti e alle [...]. È una sfida non [...] coinvolgere una pluralità di soggetti su versanti [...] e di lavoro, e che intreccia una [...] un impegno legato al rinnovamento della politica [...]. Una sfida che richiede [...] in luoghi e forme non rituali, in [...] orientamenti democratici e di produrre circuiti e [...] e di riflessione aggiornata. Anche di questo si [...] riformatore di cui il paese ha bisogno. Matteo [...] (Casa della Cultura) Marco Frey [...] Marco Maiello (Consorzio Gino Mattarelli) Gabriele Pasqui (Centro Documentazione Ricerche Lombardia) Fabio Terragni (Agenzia Sviluppo Nord Milano) David [...] (Repubblica democratica del Congo). Un bambino si appresta [...] bagno nel centro di distribuzione [...] del campo di rifugiati [...] a [...]. Un migliaio di rifugiati, scappati [...] guerra civile a Brazzaville, occupa il campo alle porte [...] e [...] da una riva [...] del fiume Congo continua. IL DIBATTITO sulla ridu-zione [...] di lavo-ro è stato, [...] quindicennio, viziato da un doppio [...]. Nel-la sinistra si era [...] la crescita economica era non più possibile [...] auspicabile. Altri pensa-no che si [...] il rapporto tra crescita economica e occupazione, [...] non aumenta neanche nelle fasi ascen-denti del [...]. In ogni caso la riduzione [...] di la-voro sarebbe [...] modo per contrastare la disoccupazione. Da parte imprenditoriale invece la [...] di lavoro viene gene-ralmente considerata [...] specie di cata-strofe. Estremismo non nuovo, basta ri-cordare [...] polemica e il sarcasmo usati da Marx verso gli [...] del suo tempo, che consideravano una catastro-fe la riduzione [...] al di sotto delle 60 ore settimanali. Eppure basta considerare quanto [...] gli anni [...] e gli anni [...]. La piena occupazione, nei paesi [...] che [...] conseguita, è stata il ri-sultato [...] di una forte crescita economica e della riduzione [...] settimanale da 48 a 40 [...]. Solo così è stato [...] e nei servizi i milioni di lavoratori [...]. Oggi i tassi di [...] bassi e non [...] quasi più esodo [...]. Però siamo di fronte [...] imponente fenomeno: la tendenza della popolazione femminile [...] mercato del lavoro alla pari con quella [...]. Se si vuole rea-lizzare la [...] occupazione bisogna an-cora sommare una rilevante crescita eco-nomica con [...] riduzione [...] di la-voro. La decisione del governo [...] per il 2000 a realizzare una ridu-zione [...] 35 ore do-vrebbe essere letta badando attenta-mente [...] la quale que-sta riduzione è stata sostenuta [...] Partito [...]. Siamo ben lontani dalla [...] nella sinistra fran-cese negli anni passati a [...] alla crescita econo-mica. La riduzione dovrebbe avvenire [...] salario ma il maggior costo del lavoro [...] per le imprese dovrebbe essere bilanciato da [...] oneri sociali. La riduzione del-le entrate [...] Stato [...] ne deriverebbe dovrebbe a [...] volta essere bilanciata dalle [...] dalla crescita [...]. È chiaro che la [...] proposta in un contesto della politica di [...] interna e della crescita econo-mica. Potrebbe semmai meravigliare il [...] obiettivo, chiaramente pro-posto dai socialisti nella campagna [...] soltanto per il 2000. Ma anche questa decisione [...] nel seguente modo: per ora dop-piamo il [...] unica ma do-po bisogna dare un inequivocabile [...] rivolte a rilanciare la crescita e [...] nel quadro delle quali [...] settimanale ha una funzione importante. Rispetto a questo approccio [...] si possa soltanto chiedere, a sinistra, se [...] riduzione uguale per tutti o un complesso [...] una maggiore possibilità di scelte indivi-duali degli [...]. Questa seconda strada, se [...] che si riduca ad una semplice giaculatoria, [...] nelle sperimentazioni di molteplici [...] di lavo-ro possibili in modo di avere [...] che la loro ap-plicazione comporterebbe nel 2000 [...] settimanale a 35 ore. Questa flessibilità appare ancora [...] Ita-lia dove il problema della disoccupazione si [...] tra nord e sud. Ma la pro-fonda differenza [...] le due parti del Paese non può [...] per fare nulla. Bisogna sapere che probabilmente [...] orario comporterà una ripresa dei movimenti migratori [...] Sud [...] Nord e che, anzi, questi andrebbero organizzati, [...] fra Comuni e Regioni del Sud e [...] Centro Nord, per essere realiz-zati senza che diventino fattore [...]. E bisogna sapere che [...] di essere in presenza di due realtà [...] comporta una articolazione anche della contratta-zione sindacale. [...] canto se si pensa [...] di decentrare i poteri dello Stato perché [...] possibile decentrare in parte la contrat-tazione delle [...] orari di lavoro, delle politiche dei redditi? IN OGNI [...] non vede perché la sini-stra in Europa [...] discutendo le modalità, far proprio [...] delle 35 ore nel [...] di rilancio della do-manda interna della crescita [...]. Si tratta di sapere [...] occupazio-ne è ancora un obiettivo della sinistra. ///
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[...] continuo a ritenere che [...] in cui esistono enormi biso-gni insoddisfatti e [...] di per-sone che desiderano lavorare e che [...] soddi-sfare quei bisogni, coloro che ritengono che [...] un male neces-sario o addirittura un fatto [...] prontamente ricoverati. Questa pazzia purtroppo ha [...] anni i governi europei. È ora che la sinistra [...] un [...] di saggezza. ///
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È ora che la sinistra [...] un [...] di saggezza.