[...] comune [...] sconcertato, non meno [...] primitivo dinanzi alla potenza della [...] di fronte alla difficoltà di comprendere trasformazioni tecnologiche, sociali [...] politiche [...] e di amplissima portata nelle [...] conseguenze [...] questo discorso piace moltissimo. Gli lascia credere di [...] lo allontana dalla possibilità di comprendere. E il politico populista [...] quando gli suggerisce: «Non è vero che [...] sfide della complessità occorrono partecipazione ed intelligenza: [...] non sono affatto cosi complicate, basta affidarsi [...] me che si prendono la briga di [...] larga scala lo stesso senso comune che [...] conduzione delle [...] vicende personali o familiari». Lo stato, in questo [...] essere concepito come una famiglia in grande: [...] una famiglia patriarcale, in cui chi governa [...] preposto a fare il bene dei governati, [...] fine non vede la necessità di porre [...] poteri. Un grande padre che [...] tutte le responsabilità, sottraendo ai suoi protetti [...] pensare e, con questa, ciò che ne [...] umani. A questo punto ha [...] non ha più nulla di decisivo in [...] minori politici di cui si è assunto [...]. Ma il problema cruciale è [...] direi quasi la [...] predisposizione [...] comune. Pietro Barcellona, in un [...] respiro sulle ragioni della affermazione elettorale delle [...] dedica incidentalmente qualche riflessione [...] di destra che appartiene [...]. Costui non concepisce neppure [...] potenziale dominatore, ma, al contrario, si considera [...] sottoposto, alla sola condizione che vi sia [...] la convinzione che vi sia) qualcuno che [...] ancora inferiore nella scala sociale: «il sergente [...] la figura di colui [...] Capo, mentre è arrogante e prevaricatore verso [...] sottomessi al suo comando. Il [...] rappresenta [...] di frustrazioni, di desiderio [...] di perversioni sadiche che spesso si annidano [...] normale». Ma, se [...] è naturalmente di destra, [...] Prezzolini a dire che i suoi principi [...] e chi si oppone si deve preparare [...] Sisifo, a considerare vani tutti i suoi [...]. Se le cose stanno [...] nonché corrispondente al giusto naturale che le [...] più vicine [...] in virtù della loro [...] le «profondità abissali» della natura umana, governino [...] i popoli. Ma non misuriamoci sul [...] Prezzolini. ///
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Ma non misuriamoci sul [...] Prezzolini.