Di Barrai, naturalmente, il [...] leggere anche molte poesie incluse nelle varie [...] spagnola stampate in Italia; ma è poco [...] scrittore ed editore che non solo è [...] Einaudi e di Feltrinelli, di Vittorini e [...] Moravia, [...] Calvino e di Eco e di tanti [...] tutti egli cita nelle sue memorie e [...] nelle sue edizioni, ma che fu anche [...] penetrante della letteratura italiana: non solo di Gadda, [...] il Premio degli editori, ma di Svevo, [...] Verga, [...] Leopardi, di Gramsci e persino di Belli, [...] una poesia (di cui parlerò più [...] tre versi famosi ed [...] morte sta [...] in ne [...] e [...] pò di: domani ancora [...] mezzogiorno [...]. Di tutte le sue [...] e private, letterarie e culturali [...] non saprei oggi quale [...] intensità e calore e precisione: forse quella [...] rammento, come traduttore dei suoi versi, quanto [...] e di significati secondari siano le sue [...] la lezione di Jorge Guillén, di Vicente Aleixandre [...] Luis [...] abbia inciso nella [...] esperienza lirica, di sostanza [...]. Per quanto ancora si riferisce [...] ricordo che ho di lui, e [...] che di lui meglio conservo, [...] sempre [...] e [...] attraverso gli occhi dei miei [...] che lo ammirarono come straordinario nocchiero e nuotatore favoloso, [...] sorta di nume marino uscito dagli abissi più cupi, [...] di alghe e di salsedine. Non è un caso [...] Barrai, nei suoi libri autobiografici, parli di [...] Andrea, e, ricordando le difficoltà di tenere in [...] in epoca di mare grosso e di [...] italiano una [...] frase di bambino stupefatto: «Ma [...] avere due barche! Se passo dai ricordi [...] poetica (la parte della [...] produzione letteraria che più [...] mi conquista) debbo ancora aggiungere [...] considerazione [...] vicina al dato biografico: [...] accade con Barrai quanto mi accade soltanto [...] Calvino, [...] i vari scrittori che conosco e ho [...] leggo non posso fare a meno di [...] mente, rievocando visivamente il loro volto, il [...] ironico, ora sornione, ora compiaciuto, ora e [...]. Non so per Calvino, [...] Barrai credo di [...] spiegare il fenomeno in [...] la [...] parola poetica egli rivive [...] e in maniera quasi ossessiva, narcisistica; e [...] con una [...] immanente, [...]. Già dalle prime poesie, [...] tra [...] che il suo destino [...] poteva che essere [...] come in effetti si [...] tardi, in tutta la [...] opera. ///
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Già dalle prime poesie, [...] tra [...] che il suo destino [...] poteva che essere [...] come in effetti si [...] tardi, in tutta la [...] opera.