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Donato di Calenzano; sotto [...] di [...] Al centro con la [...] A [...] la parrocchia Con la faccia di Sergio Castellitto, Don Milani rivivrà nel film TV «Il Priore di [...]. In due parti, [...] stasera e domani andrà in [...] su [...]. La sceneggiatura, scritta da Sandro Petraglia e Stefano Rulli, ripercorre la vita [...] prete che fece [...] borgo di [...] nel Mugello, [...] di una nuova, possibile epoca [...] rinnovamento e cambiamento nella scuola italiana. La regia è dei [...] Antonio [...] Andrea [...] che hanno costruito un [...] dalla retorica, ma vicino alle emozioni. Le musiche di Luis Bacalov (Oscar [...] la [...] colonna sonora con «Il Postino») [...] delicatezza i passaggi importanti del film. Don Milani appare sì [...] «rivoluzionario» (per il semplice fatto che si [...] di ingiustizie sociali), ma si capisce come [...] sia un ribelle nei confronti delle autorità [...]. Insomma, ne viene fuori [...] vicino alla realtà e alla inquietudine del [...]. Con Castellitto: Ilaria Occhini, Roberto Citran, Dario [...] e tanti bambini del Mugello. Da stasera in onda [...] la tv renzo, rivoluzionario e conservatore preparato [...] ri-voluzione copernicana del Concilio e la rivoluzione [...] del Sessantotto. Lorenzo, il Concilio, il [...] comunità di base È vero, don Milani [...] Concilio e forse non avrebbe apprezzato il [...]. Tutto il resto o [...] ap-partiene a un livello che non è [...] che certo non serve ai poveri». Non [...] mai avuto vi-cino quando alimentavamo, [...] e sostenevamo la battaglia dei padri conciliari, tipo il [...] Lercaro o dom Franzoni, per la Chiesa povera e [...] poveri. Questo significa che lui [...] il suo contributo? Ma niente affatto. Egli non ha cer-to [...] ecclesiastico, al contrario ha dato e dà [...] tanti di noi nella nostra esperienza conciliare. Senza contare [...] che ha of-ferto e [...] sperimen-tazioni di rinnovamento della educazione e della [...] dal grande movimen-to delle scuole popolari che [...] sessanta ed esplose dopo il [...]. Don Milani era lontano [...] quelle delle comunità di base. Esse sono ca-ratterizzate [...] co-mune come [...] contro la gerarchia. Ma non è vero. [...] delle comuni-tà di base [...] una cir-colarità di vita cristiana, per fondare [...] su di un rapporto fra persone uguali [...] dignità e potere. Tutto questo non è [...] del Concilio che ha tolto dal centro [...] Chiesa [...] Gerarchia e vi ha po-sto il [...] Dio, [...] una vera e propria rivoluzione copernicana. Don Milani non aveva [...] ri-forme conciliari. Anche se tal-volta ne [...] ragazzi della scuola, subendo non di rado [...] e contesta-zioni. È una delle sue contrad-dizioni. Perché [...] delle cul-ture popolari richiede [...] del si-stema fondato sulla centralità della Gerarchia [...] un ordinamento comunitario: la Chiesa comunità. Mentre in questo don Lorenzo [...] al [...]. Solo il prete ha [...] sciogliere e di legare: la parola, le [...] sorta eterna. Il vero maestro, per [...] che essere il prete perché egli solo [...] Parola capace di rendere autentiche tutte le al-tre [...]. E al tempo stesso [...] non può che essere maestro. Perché il possesso del-la [...] la chiave per aprire [...] alla Parola divi-na, e [...] può an-nunciare il vangelo solo dopo che [...] lingua in cui la Parola è incarnata. [...] è adombrata è adombrata anche [...] di vita che Lettera a una professoressa pro-pone a [...] gli insegnanti: «la scuola a tempo pieno presume una [...] che non intralcia. Per esempio quella di [...] e moglie, che avessero dentro la scuola [...] a tutti senza ora-rio. [...] soluzione è il celi-bato. Per i preti la Chiesa [...] circa mille anni dopo la morte del Signore». Il priore di [...] non era in sintonia [...] di base eppure le comunità di vita [...] a cui ha dato la vita era [...] una comu-nità di base, non nelle inten-zioni [...] pra-tica: una pratica (fortunata-mente) contraddittoria come lo [...] realtà della vita. Avevo chiesto a [...] ma-dre di [...] vedere. Non ero mai stato a [...]. Quel giorno Lorenzo stava [...]. Alla mia domanda se potessi [...] qualcosa per lui, mi disse di far conoscere [...] più [...] la [...] a una [...] uscita. Gli chiesi se leggesse. Ri-spose di no, che [...] leggere da solo, i [...] soprattutto. Non mi parlò [...] mi parve di capire [...] tutto finisse presto, ma senza alcu-na disperazione, [...] perfetta-mente consapevole di sé, [...] della morte, della madre [...] dei suoi ragazzi che gli avrebbero fra [...] lab-bra. Non recitava la parte [...] del giu-sto, era un uomo che muore [...] che cer-ca di far bene la [...] parte». Michele Ranchetti descrive in questa [...] toccante le ultime ore [...] fraterno co-nosciuto sui banchi del [...] Berchet a Mila-no a metà dei tremendi anni Quaranta. Una descrizione nella quale [...] di-gnità della morte del priore di [...] la cui figura, per Ranchetti, [...] più com-plessa e tragica di quanto per [...] rico-nosce e la si ritrasmette. Una figura ben lonta-na [...] e anche dal maestro, e molto più [...] dei profeti [...] Testamento». Non a caso don Raffae-le Bensi, [...] cui incontro dipenderà la scelta di vita [...] Lorenzo, [...] parla di lui e della [...] origine ebraica: «Era un [...] un ebreo, un piede a suo modo, [...] Vecchio Testamento [...] sempre tenuto. Di [...] il suo rigore, la [...] collera, la [...] spaventosa intran-sigenza». E don Bensi, conosceva [...] Lorenzo Milani. Per anni era stato [...] fino alla morte. È lungo e spesso [...] fra i due, tante lettere [...] don Bensi ha portato con sé, [...] perché mai fosse violato il [...] della confessione. Lorenzo Milani nasce a Firenze [...] giugno del 1923. Suo padre è Albano Milani [...] e la madre è Alice Weiss, [...]. La [...] è una famiglia culturalmente laica [...] rifugge [...] una educazione religiosa. Lo-renzo sarà battezzato, ma solo [...] ragioni et-niche. Le leggi razziali sono [...] ma per gli ebrei i tempi non [...]. Si dice che, proprio [...] madre Alice definisse [...] quel battesimo im-posto per [...]. Nel 1930 Lorenzo si [...] Milano con la famiglia dove studia prima al [...] Berchet e poi [...] di Belle arti di Brera, [...] 1943 quan-do la famiglia rientra a Firenze. Ed è proprio a Firenze [...] con don Bensi lo porta alla conversione [...] a ricevere la cresima dalle mani del [...] Elia Dalla Costa. Poi vennero gli anni [...] con don Corso Guicciardini, [...] altro dei grandi preti fiorentini. Nel 1947 Lorenzo Milani [...] cappella-no del prevosto, ormai anziano, di San Dona-to [...] Calenzano. È in quella realtà [...] di contadini che il giovane prete vive [...] della [...] coscienza civile e del [...]. La goccia che fa trabocca-re [...] vaso è [...] della [...] che dopo la maggioranza assoluta [...] 1948, tradisce le promesse fatte. Per la Chiesa di [...]. Don Lorenzo Mi-lani è [...] una decina di pove-re [...] Mugello fiorentino. Come una meteora Lorenzo Milani [...] gli anni italiani del dopoguerra. E co-me una meteora [...] in quel piccolo borgo sperduto dove la Curia [...] ha esiliato pensando di spegnere così la [...] levava a sostegno dei diseredati, degli op-pressi, [...] e piega la schiena per vi-vere. Ma, soprattutto, Lorenzo voleva [...]. Voleva far capire ai [...] la scuola, ma non quella dei padroni, [...] ma non quella dominante, erano gli uni-ci [...] poveri, gli emarginati ave-vano a disposizione per [...]. Ma don Milani era [...] più. Era un intellettuale profondamente [...] del suo tempo. Era un prete povero [...] i poveri e che da Calenzano prima, [...] eremo di [...] poi, scru-tava [...] ne interpretava i grandi [...] capiva la posta in gioco che il [...] società agricola e contadina, alla società industriale [...] della classe operaia. Erano gli anni che [...] biblico dei conta-dini che si andavano inurbando [...] attorno alle città, che [...] attorno alle fabbri-che che annunciavano il miracolo [...]. Forse si comprende in [...] la rabbia che Lorenzo Milani mette in [...] per trasformare i piccoli contadini, che non [...] il mare, in persone consapevoli del loro [...] di lavoratori, padroni del proprio destino a [...] di «sapere» una pa-rola in più dei [...]. Ora a [...] non [...] più nulla, né case, né [...]. Ma la voce di Don Lorenzo Milani non si è spenta. Non vive nelle celebrazioni [...] cuore e, soprattutto, nella men-te di chi [...] ad essere cittadino e non suddito. /// [...] /// Non vive nelle celebrazioni [...] cuore e, soprattutto, nella men-te di chi [...] ad essere cittadino e non suddito. (0)
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