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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1993»--Id 1418177337.

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PAGINA II [...] 25 OTTOBRE [...] TRE DOMANDE [...] domande a Natalia [...] scrittrice (// lusso e [...]. Rizzoli) e giornalista di [...]. Attualmente tiene sul «Venerdì» [...] Repubblica [...] rubrica «Questioni di cuore» in cui risponde [...]. C'è un romanzo che [...] cena delle cozze (Feltrinelli) [...]. Vi si descrive in [...] una figura di [...] che nel testo non [...] i discorsi dei familiari che sono in [...] ritorno a casa. Il pater [...] viene [...] distrutto davanti a un pentolone [...] cozze, il suo piatto preferito. [...] descrive benissimo [...] laminare attraverso dati anche [...] è un uomo per bene, gran lavoratore, [...]. La conclusione è una totale [...] generale ribellione che avviene nel tempo [...] di una cena. E nella saggistica? Amo molto [...] ad esempio quella di Karen Blixen. E poi quel filone [...] è A sangue freddo di Truman Capote. Ma tornando ai romanzi, [...] apprezzato II [...] addolorato (Adelphi) di Anna Maria Ortese: [...] ogni pagina ti svela il mistero e [...] un altro. ///
[...] ///
Ogni personaggio non è mai [...] stesso. Il timbro di questo [...] pieno di sortilegi. E [...] questo mondo fiabesco in due [...] a [...]. Nelle tante lettere che le Indirizzano al «Venerdì», ha notato [...] bisogna [...] presente che non 6 una [...] da giornale femminile. Non a caso mi [...] gli uomini. Ho scoperto che è [...] sul posto di lavoro (sarà anche per [...] uomini non volevano vi approdassero le loro [...] risulta evidente che gli uomini tra di [...] mai di questioni sentimentali, si vergognano a [...]. Cosi scrivono lettere (perlopiù [...] tra le altre cose, in un buon [...]. Con una sincerità che a [...] è addirittura imbarazzante. Posso cosi constatare che il [...] privato, dei sentimenti, [...] è oggi ancora molto importante, [...] di più di [...] si crede, o si vuole [...] credere. INCROCI FRANCO DELLA Flaubert [...] Dacia [...] è il grande narratore [...]. ///
[...] ///
È attraverso queste schegge [...] Zim-mer, tra le metamorfosi mitiche, rivela il viluppo [...] trama in cui il protagonista della storia [...] vita, tra le mille vite possibili che [...] del sogno di Visnù, il buio del [...] si riflettono e si rifrangono le mille [...] forme, il volto variopinto dei Maya. Ma questo fondo buio, [...] si insinua anche nelle presenze più luminose, [...] Indra. È il segreto che [...] del dolore e il frutto della sapienza». È «il segreto che [...] della vanità mondana, ne [...] e ne disperde il fogliame». Riflettendo sulle pagine di Zimmer [...] a una forma laica, moderna, europea. Alla forma del romanzo: [...] e vite, in cui esso ci permette [...] seme del dolore e al frutto della [...] esso si racchiude. Ma [...] dei possibili porta a [...] possibilità del nulla, che in occidente ha [...] acre. È questo il sapore [...] per esempio in [...] di Mario Soldati. Cesare Gar-boli, [...] nota che accompagna la [...] libro, sottolinea soprattutto [...] scandaloso del racconto che [...] al volume: la storia transessuale di [...]. Io ho pensato invece [...] sentore di nulla che si. Solita da anni,. Come non pensare [...] folgorante di leopardi quando nello Zibaldone parla della noia, [...] che «sente il suo nulla [...] ogni momento». Eppure il nuovo irrompe. Eugenio scopre il tradimento [...]. Non dice nulla, e [...] spogliarsi la vede in modo nuovo. Non è il solito [...] vede, ma un corpo desiderato e accarezzato [...]. Vittoria è al suo [...] letto. Ed è [...] che scopriamo che questa [...] Eugenio ancora più a fondo nel suo nulla, [...] nulla. Lo scrittore che ha [...] il nulla al centro del possibile 6 Flaubert. ///
[...] ///
Dacia Maraini non ci [...]. Pensa che Flaubert abbia [...] libro su Emma. Allora cerca si scoprire [...] Emma, perché la [...] figura turba ancora il [...]. E per compiere la [...] Dacia Maraini schiaccia il romanzo di Flaubert nel [...]. Emma è la [...] amante non amata Louise [...]. Ecco il perché dello [...] impietoso e aspro di Flaubert, che era [...] amante. Il libro di Dacia Maraini [...] un enigma. Il suo titolo è [...] Cercando Emma. [...] sparisce subito nella goffaggine [...] Louise [...] nella grossolana indifferenza di Flaubert. Ma sparito [...] è sparita anche Emma, [...] più nelle pagine di Dacia Maraini. In esse troviamo invece [...] di rimettere le cose a posto. Di correggere Flaubert. L cosi che Charles [...] viene riscattato alle dimensioni [...] dostoevskiano. È cosi che gli viene [...] attribuita una laurea in medicina che Charles [...] non ha mai avuto. Strano segno dei tempi, forse, [...] un personaggio con una laurea che il suo autore [...] ha mai preso. Infatti Flaubert era stato [...] di avvocatura per sfuggire ai quali, il [...] "scegliersi" una terribile malattia, [...]. Strana vendetta anche questa, fare [...] una matricola universitaria un [...]. Ma è curioso che [...] giustizia porti, per una sorta di contrappasso, Dacia Maraini [...] perdere, quando parla di Flaubert, lo smalto [...] che ingarbugli le date, che renda opaca, [...] di Flaubert anche la [...] pagina. Forse perché Dacia Maraini [...] che Emma non è e non può [...] Louise [...]. Emma é la trama [...] simile a mille altre vite, ma invisibile [...] Flaubert. Non è la crudeltà [...] Flaubert [...] ci mostra il suo corpo devastato dal [...]. È invece il suo [...]. Una volta che una [...] visibile, è compito dello scrittore condurre questa [...] suo compimento. In questo rigore morale [...] letteratura: il suo seme di dolore e [...] di sapienza. Heinrich [...] e simboli [...] Adelphi. ///
[...] ///
Di rado impongono la [...] sempre contornano il racconto: abitano la terra [...] confondono le loro tracce con quelle di [...] insieme cumulando sofferenze di corpo e anima, [...] e abiti smessi come ricordi e speranze. Insomma una [...] che [...] alla scrittura, che entra nella [...] trasfigurata: donne e uomini restituiti [...] noi e a se stessi, con le loro paure [...] desideri, con vizi tanti, rare virtù, imbroglioni e angeli, [...] e lavoratori; razzisti e [...] maledettamente somiglianti a noi, eppure [...]. Una diversità di fondo, [...] quella culturale: una diversità basata su esclusione [...]. Ma prima di parlare [...] e immigrazione, vorrei brevemente ricordare un altro [...] assai prossimo che chiamerei letteratura di gente [...] fame, di sonno, di solitudine, di razzismo [...] dice uno di loro. Storie fatte di sguardi, [...] su di noi, sul nostro mondo. Negli ultimi anni ne [...]. Qualche lettore ricorderà le [...] Salah [...] raccontata da Fortunato, dei [...] e Saidou Moussa Ba, [...] Pivetta e Miche-letti, del tunisino Mohsen Melliti, [...] Nassera [...] a cura della giornalista Atti [...] Sarro. Storie diverse -anche per [...] tuttavia connotate da tratti comuni: [...] impossibile tra immigrati e [...] il crollo di ogni speranza di riscatto [...] «ricco e civile»; la [...] alterità: straniero nel paese ospitante e straniero [...] ha lasciato. Libri di sofferte esperienze [...] alla disperazione estrema, passando per la droga, [...] crimine. Storie vere che si [...] immaginarie [...] in un inseguirsi, e [...] e finzione, per cui non sai cosa [...] racconto. Ma quale è [...] del-A GOSTINO [...]. La cui diversità si [...] giacché si tratta, a ben vedere, di [...] pelle scura, apparso sulla scena metropolitana per [...] sotto le spoglie del pugile, del cantante [...] si nasconde [...] della conoscenza che insegna [...] a morire: ma i suoi corsi, fatti [...] sono riservati ai reietti. A loro Gabon parla [...] che tutti i fannulloni della città hanno [...] attraverso i suoi racconti: un altrove molto [...] Utopia, Il luogo che non è, dove identità [...] hanno senso, dove gli abitanti sono un [...] un solo uomo che [...] pensa e li dorme, [...] e li ride, [...] lavora e li é [...]. Un paese dove lo [...] Nero, come nella fissità dei ruoli teatrali [...] piangerà la morte di Prospero. [...] capace di riscattare una [...] follia metropolitana, come può essere sintetizzata, e [...] titolo di stampa: «Pazzo minaccia a mano [...] gli intima lo sfratto, poi spara sulla [...]. Assediato, si suicida, implicato [...]. Il Nero ha trovato [...] di Prospero, trasformata in un sacrario di [...] sorta di grande macchina anestetica-, dentro cui [...] poesia, memorie e affetti perduti: la moglie [...] India per seguire un santone, la [...] in giro per il [...]. Bisogna forse partire dal [...] Marco [...] / fannulloni. Si tratta di una [...] cui compaiono tra i tanti imbroglioni, prostitute, [...] due figure indimenticabili della marginalità, due «diversi»: [...] di cuore e il suo migliore amico, [...] di [...] e il tempo si [...] essere ora succhia il latte e ora [...]. E [...] accompagnerà il vecchio amico [...] in un viatico, reso più leggero da [...] con gli amici, che si concluderà quando [...] pietà placano i demoni della metropoli e [...] sonno. Anche il romanzo [...] tempesta di Tadini si chiude [...] un viatico per [...] bianco in punto di morte, [...] sorta di [...] funebre, intonato [...] dal Nero [...] due naufraghi su una scialuppa. Uniti dalla solitudine: questa [...] capire la coppia Prospero -il Nero, «quel [...] e nero». Ma per certi versi [...] chiave che ci fa capire [...] tra il giovane e [...] racconto di [...] ovvero [...] come esito della solitudine, [...] conto della differenza [...] né di quella culturale. [...] ad un tempo, come [...] e come surrogato della società: evento «sentimentale» [...] attraverso la convivenza in evento «politico». Nel romanzo di Giulio Angioni, Una [...] compagnia, ben altro è il rapporto [...] tra [...] e Tore Melis, sardo, [...] a Milano. Si direbbe un rapporto [...] giovani «simili e diversi», in cui la [...] bene da vivere malgrado la fabbrica, il [...]. [...] diventa strumento di crescita, [...] ricerca di qualcuno che ti aiuti ? [...] uno specchio, le [...] fattezze. Qualcosa che ricorda il [...] ma che può valere solo per il [...]. Il quale impara a Libri [...] Mario [...] «Immigrato», Theoria, 1990. ///
[...] ///
Moussa Ba, «La promessa [...] De Agostini, 1991. ///
[...] ///
Nassera [...] «Volevo diventare bianca» a [...] A. ///
[...] ///
Marco [...] «I fannulloni», Einaudi, 1990. Giulio Angioni, «Una ignota [...] Feltrinelli, [...] Emilio Tadini, «La tempesta», Einaudi, 1993. ///
[...] ///
Elisabetta [...] «Mezzi di trasporto», Garzanti, [...] se stesso attraverso la distanza [...] che lo separa [...] africano. [...] gli parla con la sapienza [...] suoi avi [...] «una sapienza arcana -dice Tore Melis -che [...] era noiosa, per me che [...] di [...] il mondo, e invece poi [...] ha fatto riscoprire la saggezza anche dei miei: nel [...] sentenziano i suoi avi con [...] miei». Ma fuori le differenze [...]. Soprattutto per [...] e sono insostenibili: vengono [...] rapporto con gli altri, con le [...] la nostra visione dei [...] bianchi vogliono le cose nonostante il mondo, [...] sole e della pioggia. Sta ancora 11 il [...] bianca». [...] non si piegherà, non [...] quel vantaggio e per questo tornerà in Africa. Non già per la [...] della fabbrica, ma per la sconfitta più [...] di essere riconosciuto da [...] anche dai migliori tra noi -come un [...] come un minaccioso fantasma: «un corpo estraneo, [...] di anticorpi della vostra razza. Ritroveremo questo tema nel [...] di Elisabetta [...] in cui [...] narrante é una donna [...] viaggia sul rapido [...] in uno scompartimento di [...] com'è il caso di dire, con due [...]. [...] di quelle «sagome scure», [...] e il loro silenzio sono percepiti dalla [...] mancanza, una vertigine, che prima si fa [...] Il cui segnale più alto, parossistico, coincide [...] il treno si fermerà nella galleria e [...] sarà «incorporata dal buio e dal silenzio, [...] e silenziosa del loro corpo». Ecco che ricompare il [...] minaccia la donna bianca, di cui parla [...] la [...] dietro cui si nasconde [...] subire [...] dei [...] barbari», subire [...] contaminazione. Ma torniamo al racconto. Quando il treno si [...] galleria la donna cede al terrore, si [...] immagini che gli rimanda il vetro del [...]. Il racconto non è [...] persona, come per una perdita di coscienza, [...] ora riflette uno scompartimento in cui siedono [...] di colore e una donna. Tra loro, lentamente, inizia [...] parole: segue uno scambio di cibo, di [...] Poi, [...] un braccio armato si allunga e spara [...] cadono colpiti. Ora tutto è calmo [...] notte. Sul pavimento resta una [...] mista a briciole, come una traccia indelebile [...] la donna, che ciascuno di noi. Anche [...] romanzo di Roberto Pazzi, Le [...] del dottor Malaguti la realtà [...] cori [...]. In quella del dottor Malaguti [...] fradicio di pioggia, esitante entrerà Ali, venditore [...] come altri, dal sagrato di una chiesa [...] città del nord -anche questo è successo [...] un cartello in arabo e italiano con [...] chiedeva di «non venire più davanti alla [...] vogliamo [...] cose inutili e superflue». Seguiva la firma di [...]. Nella Certosa risuona una nenia [...] è Ali che canta per farsi coraggio. È una delle canzoni d'amore [...] antiche del [...] berbero. Malaguti rapito da quel [...]. Ali è uno dei [...] sempre attendeva, «uno degli angeli che mostrano [...] soltanto a un certo [...] maturazione di questo diverso modo di abitare [...]. Ancora la figura dell'angelo, [...] si avvolge nei suoi stracci mentre si [...] che profana il limite per noi inviolabile [...] e i morti, ci costringe nello spazio [...] case. Grande letteratura [...] senza trama il circo zoppica MARINO SINIBALDI Con Grande Circo Invalido Marco [...] conclude una trilogia di racconti [...] lunghi (i precedenti erano / [...] e Crampi, apparsi tra il [...] e il [...] che presentano numerosi clementi in [...]. Il più immediato è [...] protagonisti di queste storie: marginali assoluti, senza [...] sociale nè sentimentale, come testimoniano i loro [...] improbabili e ancor più le parabole esistenziali [...] perdite. Figure del genere popolano [...] nascosto delle nostre città, quello più silenzioso [...]. Ma i racconti di [...] non hanno nulla di [...]. O meglio, la realtà [...] se ne nutrono ma rapidamente la abbandonano [...] diverse: quasi metafisiche a volte, come in Crampi, [...] uomo solo correva una assurda maratona autostradale [...] capra. Ma più spesso adottando [...] venato di ironica simpatia, come in questo [...] uno sgangherato terzetto di sbandati provenienti [...] universo scolastico -sono infatti [...] un bidello confusamente acculturato, uno studente ampiamente [...] allo scopo di effettuare gesta di [...] urbano. Più vicine alla provocazione [...] quella violenta delle ideologie; e anche [...] con una forte sfumatura [...] il primo obiettivo è il furto sistematico [...] nei presepi natalizi delle Chiese romane. Ma i progetti [...] imprese dei tre sono [...] più ridicolo, per [...] che li domina, dato [...] mondi [...] ma non hanno salutato il [...] soprattutto perchè [...] cosa che li tiene [...] un inganno: la fedeltà a una donna [...]. [...] 6 attratto [...] di queste esistenze, dominate da [...] sorta di radicale doppiezza. In esse infatti si [...] grazia [...]. E questa equivocità è [...] degli ultimi lavori di [...] nei tre testi citati [...] precedenti racconti di Grande Raccordo (1989) e [...] in questi anni. Nonostante certe apparenze, non [...] minimalista in questa scelta, che anzi vorrebbe [...] alta di letteratura. Si allaccia, nelle ultime [...] Grande Circo [...] a un pianeta, il [...] quelli raccontati dalla fantascienza, «identico a questo, [...] ai nostri alberi, i cani ai nostri [...] parole, e noi identici a noi». A [...] la letteratura sembra probabilmente [...] un universo parallelo e alternativo dove a [...] ascolto. Quelle vite marginali e [...] esprimono la verità [...] perchè ne incantano la [...]. Ma al di là [...] obiezioni, questa idea della letteratura avrebbe forse [...] più solide, di invenzioni più motivate, di [...] in questi anni è [...]. Cosi questo ultimo racconto [...] stanco e scontato, tra quelli che [...] ha pubblicato: nonostante la [...] li avvolge, i personaggi hanno spesso movenze [...] stralunata bizzarria delle loro avventure sfiora [...] gratuita. Restano le doti di [...] un talento affabulatorio che [...] tra i suoi coetanei e una affinata [...]. Ma allora non sarebbe [...] misurare queste qualità su un terreno meno [...] non sarebbe ora di abbandonare la maniera [...] ad andare oltre i limiti del Grande [...] Circo Invalido», Einaudi, [...]. Andrea De Carlo è andato [...] con risultati [...] una fisionomia di scrittore di [...]. La disponibilità crescente al [...] cospicue di lettori lo ha portato a [...] presunzioni [...] presenti nei primi romanzi [...] deboli di quanto la critica abbia creduto [...] ma non gli ha impedito di affrontare [...] del nostro tempo, anche in anni dominati [...] euforia vi-talistica. Pregi e limiti della [...] ispirazione si trovano confermati [...] opera, [...]. Il temperamento pratico, lutto [...] ben si riflette nella scrittura sobria e [...] analitico, ricalcata sui modi della conversazione quotidiana [...] e disinvolto ceto colto, [...] in senso nazionale. Le scelte stilistiche appaio-no condizionate [...] necessità di rispondere a due esigenze contrapposte, una soggettiva [...] una oggettiva. De Carlo sceglie in [...] in prima persona. Tutto quello che accade [...] lo sguardo di chi racconta, e cioè [...] Leo Cernitori: un quarantenne, fallito ma dotato [...] psichiche e finanziarie, nel quale è agevole [...]. A fare da sfondo alla [...] è una Milano imputridita, devastata dalla corruzione degli [...] amministratori e [...] civile della [...] borghesia. Nella [...] enfatica elementarità i simboli non [...] essere più chiari. Le immagini televisive dei [...] si accordano con lo spettacolo che della [...] i personaggi altolocati del romanzo, frequentatori assidui [...] locali lussuosi, immemori di quella morale del [...] costituito in un passato ormai remoto il [...] della capitale del Nord. Ma il degrado della [...] visto come [...] di una più generale [...] e dei sentimenti che pervade [...] società italiana contemporanea e [...] la [...] privata, e in particolare [...]. Non a caso il [...] da una miriade di personaggi incapaci di [...] il sesso opposto. Separati o single, uomini [...] si dimostrano pronti a cogliere le occasioni [...] offre loro per soddisfare gli appetiti sessuali. Ma la loro anarchia [...] un segno di gioiosa apertura alle esperienze [...] il riflesso dì una [...] colmare illu-soriamente il vuoto che avvertono con [...] coscienza [...] di se stessi. Il protagonista narratore non [...]. Anziché mascherare, scopre con [...] limiti, dichiara il suo fallimento in amore. [...] del romanzo lo troviamo [...] di una pericolosa caduta [...] di sé, che rischia di [...]. A [...] spirituale è [...] subito provata per Manuela Duini, [...] una sera dal cugino pubblicitario. Indipendente, decisa e iperattiva. Ora tenera e sensuale. A mano a mano [...] procede, rivela però la [...] vera natura di donna [...] di controllare i propri stati [...] e ancora alla ricerca [...]. Come tutti gli altri [...] nella vita non ha combinato niente. Sempre innamorata di uomini [...] non è né moglie, né madre, né [...]. Con la musica del [...] è andata meglio. Passa le giornate a [...] incoraggiata da tutti, parenti e conoscenti, ma [...] nessuno. [...] più emergono questi aspetti della [...] personalità, tanto più. Proprio quando sembra che [...] loro energie, essi però scoprono di non [...] meno [...] e quella che rischiava [...] di perdizione finisce per rivelarsi una esperienza [...]. [...] ha una regola -avevano [...] storia può essere vista come una linea [...] raggiunge il punto più alto e poi [...] esaurirsi. Ma non sempre dunque [...] volte [...] non termina. A volte si concretizza [...] lutti quanti coltiviamo di un amore infinito, [...] per sempre il nostro io. E naturalmente ogni comune [...] palpitato con i personaggi è legittimato a [...] esclusiva concessione della fortuna possa riguardare anche [...]. Questo romanzo, cui nuoce in [...] il [...] consolatorio, si regge su una [...] ambivalenza tematica. Da un lato, De Carlo [...] corpo al disagio [...] contemporanea, il luminando i segni [...] mento che ci attorniano. Dal [...] però si lascia irretire [...] e voluttuoso del mondo aristocratico [...] abitato dalle su. Di fatto, il romanzo [...] anche questo: una [...] gita [...] del privilegio, lontano dalla nostra [...] quotidiana, ma non tanto da [...] di [...] entrare anche noi, un giorno [...]. ///
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Di fatto, il romanzo [...] anche questo: una [...] gita [...] del privilegio, lontano dalla nostra [...] quotidiana, ma non tanto da [...] di [...] entrare anche noi, un giorno [...].

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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