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Venerdì 12 aprile [...] pagina [...] Promessi sposi» un grande romanzo [...] amato dagli italiani. Tutta colpa della [...] dei "Promessi [...] è stata un lettura [...] difficile gustare il libro. A parte le frequenti [...] note e alle spiegazioni di vario tipo, [...] libro la cui lettura si trascina per [...] scolastico sia rovinato comunque. Almeno la prima lettura, [...] libro, deve essere veloce. No, francamente [...] aggiunge il disegnatore e lo [...] avuto una particolare partecipazione emotiva. Non lo ho mai riletto [...] -forse proprio a causa del trauma di quella prima [...]. PARIETTI Alba Panetti non [...] amore per il romanzo di Alessandro Manzoni: «Certo [...] dei romanzi che si leggono per primi [...] ti resta Impresso, ma almeno alia prima [...] colpì. Più che i personaggi [...] Renzo [...] Lucia [...] dice [...] la figura più interessante [...] quella della monaca di Monza. È un libro che [...] si legge perché si deve, come in [...] po' [...] i classici. Sono tornata a [...] -aggiunge Alba Parietti -anche dopo [...] scuola, e questa volta per il puro [...] e non per [...] scolastica». [...] ho un buon ricordo [...] «I Promessi Sposi», per come II ho studiati a [...] sciatrice Isolde Kostner. Credo che un minimo [...] necessaria, perché si tratta di un libro [...] lingua assai diversa da quella attuale e [...] esplicative la lettura sarebbe impossibile. Ma senza esagerare». Sia [...] di Angelo Stella, che [...] dallo stesso e da Cesare [...] sono orientati secondo una [...] ha un notevole rilievo nella tradizione critica [...] ormai sembra [...] perduto vigore: essa fornisce [...] analitici, ma non sembra riuscire a mettere [...] le forti tensioni letterarie, storiche, ideologiche del [...] offrire al possibile lettore quegli scatti interpretativi [...] in circolo la vitalità di [...] che nel nostro paese [...] una fortuna ambigua e [...]. Del resto chi ha [...] superiori tra gli anni 50 e 60 [...] continuato ad interessarsi di letteratura, ha per [...] un cattivo rapporto con Alessandro Manzoni: e [...] è trovato ad «uscire» da una tradizionale [...] ad incontrare la moderna cultura laica non [...] Manzoni; lo hanno sempre irritato la [...] religiosità e il suo [...] atteggiamenti di censura verso interi settori della [...] modi e le azioni di molti suoi [...] luogo la «rigida» Lucia). [...] che dei Promessi sposi [...] nella scuola italiana e i modelli critici [...] loro lettura è stata più di frequente [...] parte contribuito in nessun [...] amare il romanzo manzoniano: le interpretazioni di [...] a mettere in evidenza il richiamo manzoniano [...] , quelle di tipo idealistico (originato dalla [...] De Sanctis [...] nel reale»), quelle di [...] a mettere in primo piano il rilievo [...] degli «umili»), quelle di tipo [...] (portate ad insistere sul [...] tra tradizione cattolica e cultura laica) hanno [...] Manzoni una pesante cortina, che ha coperto [...] il suo romanzo. Ed è stato facile, [...] laici e «di sinistra» della mia generazione, [...] e provvidenzialistico Manzoni, il radicale pessimismo, [...] sentimentale del grande Leopardi, [...]. Eppure solo da pochi [...] avvertire quanto grande sia anche il «nemico» Manzoni: [...] da vicino, a riflettere sul modo in [...] letto ed amato alcuni grandi scrittori del Novecento [...] Gadda a Sciascia), a seguire alcuni sviluppi della [...] più vicina (dai libri di Ezio Raimondi [...] appena uscito da Einaudi di Salvatore Nigro, «La [...] don [...] su cui vorrei tornare [...] si ha la sensazione di quanto si [...] frequentare questo grande scrittore. [...] dei Promessi sposi nella [...] il messaggio entro un [...] tipo «positivo», [...] di molte letture, hanno [...] fino in fondo la forza e la [...] romanzo: un libro che, oltre a svolgersi [...] fortissima tensione narrativa, mette in gioco, [...] e nella vita dei [...] domande essenziali poste da un intero mondo [...] culturale, tutto il senso [...] degli uomini e del [...] modificarsi nella storia, tutta la difficile e [...] ragione nella storia, Libro totale, quanto lo [...] altri (e ciò spiega [...] in varie redazioni, la [...] per la lingua): libro in cui la [...] sovrana capacità di [...] si-tuazioni, gesti, rapporti, di [...] organico, [...] in movimento, si sostiene [...] su una infaticabile e corrosiva problematicità, su [...] propria insoddisfazione per ogni definirsi e fissarsi [...] comportamento umano, delle scelte morali. La singolarità dei Promessi [...] rende [...] una lettura che voglia [...] pieghe della loro problematicità) sta in primo [...] che si tratta di un romanzo che [...] svolge quasi contro se stesso: [...] a narrare e a [...] si collega per Manzoni ad una ostinata [...] di [...]. Egli vuol raccontare una [...] però sia il più possibile intrisa di [...] potentissima immaginazione letteraria, ha una mente capace [...] ricchissima alla finzione; ma nello stesso tempo [...] nel mondo, nella comunicazione sociale, [...] stessa del pubblico, circoli [...] razionalità rivolta a scalzare [...] e [...] che insidiano in ogni [...] degli uomini, che continuamente deformano i loro [...] sostengono la presenza del male nel mondo. Nella [...] rappresentazione la ricerca della [...] costruire un mondo organico e complesso e [...] con una rincorsa sempre inquieta e mai [...] il male e [...] a mettere In luce [...] In cui esso si insedia nella concreta vita [...] loro spirito e nella loro fisicità, nei [...] nelle loro disposizioni mentali. Un narratore di questo [...] antipatico, può sembrare addirittura un rompiscatole, anche [...] a smentire continuamente ogni spinta ad identificarsi [...] e con le situazioni del romanzo: la [...] sempre regolata da un principio di «stra-niamento», [...] potente respiro negando ogni identificazione (sia [...] nella Biblioteca della Pleiade, [...] edizione dei Promessi sposi offre lo spunto [...] difficile rapporto tra Manzoni e il pubblico [...]. Colpa della scuola che [...] fatto amare questo scrittore e i suoi [...] Troppa [...] per la [...] religiosità, i suoi atteggiamenti [...] suo moralismo, i suoi personaggi troppo rigidi, [...] Lucia? Eppure a [...] da vicino si scopre [...] Promessi [...] una fortissima tensione narrativa, un mettere in [...] personaggi, tutte le domande essenziali poste da [...] e tutto il senso [...] degli uomini. Questo rifiuto [...] e dei suoi meccanismi [...] essenziale ossessione che domina [...] di Manzoni: quella della responsabilità della letteratura, [...] agire sulle menti e sulla vita dei [...] che essa si trova a proporre al [...]. Troppo semplicistico sarebbe vedere [...] della responsabilità della letteratura nient'altro che [...] di un moralismo cattolico [...] ostile [...] delle nostre menti laiche [...] di là dei suo moralismo, Manzoni avverte [...] estremo il dramma di [...] che intenda rivolgersi ad [...] ed indifferenziato e sia cosciente [...] che i suoi modelli [...] diversi strati di quel pubblico. Egli si interroga [...] della rappresentazione artistica sulle [...] destinatari, e afferma [...] (quanto mai lontana da [...] della comunicazione contemporanea) di [...] che non diffonda illusione, [...] nel pubblico una pericolosa disposizione ad «imitare», [...] modelli ingannevoli e incongrui ad esseri umani [...] effettivamente vivere quei modelli, che da essi [...] momento stesso in cui sembrano [...] ci pone insomma il [...] dal nostro punto di vista contemporaneo, della [...] e dei modelli diffusi dalle forme culturali; [...] della responsabilità verso chi non è in [...] criticamente i messaggi stessi e verso chi [...] sfera di esperienza da essi rappresentata (e [...] oggi egli ci possa insegnare molte cose [...] riflessione non moralistica e non paternalistica sulla [...] e del sesso nei messaggi che affollano [...] quotidiana: questione questa oggi molto dibattuta). Ma il bello è che [...] Manzoni tutta questa sofferta problematicità si incarna nella rappresentazione, [...] creazione di un [...] mondo [...] Sordi nella parte [...] nei «Promessi Sposi» televisivi [...] Renzo e Lucia, tv [...] ROMA. I promessi Sposi? Un [...]. Era la Rai di Sergio Pugliese, [...] di grazia 1967, canale unico, quella in [...] «caso» della storia d'amore di Renzo e Lucia, Per [...] prima volta i rotocalchi avevano seguita passo [...] produzione tv [...] voluti anni, e milioni, [...] termine [...] impresa), la scelta degli [...] riprese «in esterni». Per la Rai era [...] «maggiore età»: con il teleromanzo firmato da Sandro Bolchi, [...] aveva scritto la sceneggiatura insieme a Riccardo Bacchelli, [...] non solo osava sperimentare nuove tecnologie (tutte [...] in elettronica ), approdava in [...] studi [...] Studio 3 di Milano), ma soprattutto [...] in scena il romanzo. /// [...] /// SILVIA [...] da allora [...] collettivo Don Abbondio ha [...] di Tino Carrara, [...] quelle di Salvo Ran-done, Frà Cristoforo [...] di Luigi Vannuc-chi: e citiamo loro prima [...] Renzo [...] Lucìa (i giovanissimi Nino Castelnuovo e Paola Pitagora) [...] pubblico -secondo i sondaggi della Rai -, [...] dove i buoni erano buoni e i [...] tv non sapeva restituire [...] di certi passaggi manzoniani), [...] perfetti nel ruolo proprio quegli attori. Aveva premiato quei personaggi. Un successo clamoroso, a [...] oltre [...] milioni di spettatori con [...] di gradimento, I [...] Sposi, pur tra le [...] avevano trovato nuova giovinezza in quel feuilleton [...] immagini, pressoché alla lettera, il romanzo, E [...] portata di tutti. Vent'anni dopo la rai ci [...]. È [...] lo sceneggiato di Salvatore [...] interpretato nei moli di Renzo [...] Lucia da due attori stranieri, Danny Quinn e Delphine Forest. Ma gli ascolti, ancora [...] quelli del successo: 14 milioni di media. È lo stesso sceneggiato [...] sta riproponendo [...] serata la domenica sera, [...] sono lontani: la prima puntata, domenica scorsa, [...] un seguito di appena tre milioni e [...]. /// [...] /// Una trasposizione del tutto [...] invece quella tentata dal Trio [...] che in quel gennaio [...] in tv il loro lavoro erano [...] del successo: una lettura [...] la satira era indirizzata anche alla tv. Ed ecco allora in [...] Pippo [...] e Wanna Marchi tra [...]. Eppure anche quel [...] pur non completamente riuscito, [...] «caso» (forse anche per merito degli studenti [...] carte manzoniane dovevano studiare). Manzoni guarda in primo [...] che la storia sono costretti a [...] alle esistenze che la [...] ed ignora; la [...] parola è dominata da [...] verso gli esseri costretti oppressi dalla violenza [...] è del resto cosa nota, che ci [...] a scuola (eppure sembra che la nostra [...] tesa alla conferma e [...] di se stessa, abbia [...] coscienza della sofferenza della storia che abbiamo [...] riesca più nemmeno ad «insegnare» a scuola [...]. Questo senso della violenza storica [...] leva su di una angosciosa coscienza della forza del [...] che nella vita sociale hanno [...] la falsa coscienza, [...] potenza esteriore. Da questo punto di vista [...] parzialmente rovesciata la già ricordata formula di De Sanctis, [...] calato nel reale»: il grande quadro dei Promessi sposi [...] costruisce in realtà in una sofferta verifica della sproporzione [...] il valore e i limiti della realtà, in una [...] correzione delle stesse illusioni della regione e [...] nel loro [...] entro [...] realtà, in un riconoscimento dì [...] la storia degli uomini sia governata [...] dei fini. E basta ricordare la [...] capitolo Vili con cui il narratore critica [...] commiato di fra Cristoforo a Lucia («il [...] che ci rivedremo presto») : «Certo, il [...] dà retta, ha sempre qualche cosa da [...] che sarà. Ma che sa il [...] Appena [...] poco di quello che è già accaduto». A questo punto sarebbe [...] di dilungarsi in una difesa di Lucia, [...] personaggi femminili meno amati e amabili della [...] di cui si può riconoscere la grandezza [...] comprende la distanza dalle donne della tradizione [...] Laure, dalle Angeliche, dalle Dulcinee, e si avverte [...] della [...] sicura determinazione, della [...] castità di solito tanto [...] lettori laici: Lucia è una delle prime [...] della letteratura ad essere priva [...] letteraria risalente ai modelli [...] e resistenza di una vita che sa [...] valore è al di là della vita, [...] fare i conti con i limiti del [...] è toccato, in essa è in atto [...] tutte le possibili eroine romantiche, una contestazione [...] e di ogni esercizio accecante [...]. Prima di Madame [...] è la più assoluta [...] nel suo casto cattolicesimo, c'è la nobiltà [...] del perdono, la sicurezza della verità e [...] dimessa normalità [...]. Chissà che non ci [...] ricordarsi di Lucìa nel nostro mondo in [...] ridotto a esibizione pubblicitaria, in cui una [...] pornografica) impone un bovarismo di massa? Chissà [...] debba scoprire che ormai, c'è più eros [...] Lucia che in tutte le splendenti c levigate [...] agitano su schermi e [...] comunque, al di là [...] credo che oggi sarebbe davvero urgente ritrovare [...] a, leggere don [...] fare ancora i conti [...] così diffìcile e così inquieto del romanzo [...] cercare ancora una letteratura che sappia confrontarsi [...] diverso hanno fatto i «manzoniani» Gadda e Sciascia) [...] contraddizioni della vita e della comunicazione contemporanea. /// [...] /// Chissà che non ci [...] ricordarsi di Lucìa nel nostro mondo in [...] ridotto a esibizione pubblicitaria, in cui una [...] pornografica) impone un bovarismo di massa? Chissà [...] debba scoprire che ormai, c'è più eros [...] Lucia che in tutte le splendenti c levigate [...] agitano su schermi e [...] comunque, al di là [...] credo che oggi sarebbe davvero urgente ritrovare [...] a, leggere don [...] fare ancora i conti [...] così diffìcile e così inquieto del romanzo [...] cercare ancora una letteratura che sappia confrontarsi [...] diverso hanno fatto i «manzoniani» Gadda e Sciascia) [...] contraddizioni della vita e della comunicazione contemporanea. (0)
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