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È da quel duro [...] della storia [...] (diventato poi «epopea») che [...] miti e caratteri degli americani, e quindi [...] scrittori: dal tema del viag-gio a quello [...] natura, fino al carattere di soli-tudine, ostilità [...] ad esempio D. Lawrence individuava come fattore [...] in molte città degli States. Non sono molti, invece, [...] scrivo-no del West così [...] (secondo D. Lawrence gli americani non [...] storie di pionieri, che sono stati, praticamente, [...]. E, infatti, [...] McCarthy è diventato famoso [...]. In genere, la letteratura [...] Zane Grey), e anche il ci-nema, hanno [...] le condizioni di vita dei pionieri o [...]. /// [...] /// Come an-che un inaspettato Mark Twain, [...] in una delle sue opere meno conosciute, In [...] guai, «demo-lisce» gli indiani, descrivendo sen-za nessuna [...] dei [...] e fa lo stesso [...] dei mormoni. Ma il West, quello [...] noi, è fatto anche di natura sel-vaggia, [...] e territori da esplorare. In questi luoghi si [...] e propria schiera di scrittori che, in [...] sfigurato o assimi-lato alcune componenti del mito [...]. Norman Mc Lean (In [...] fiume) è nato e cre-sciuto nel West, Montana. Ed è la [...] terra -le sue acque, la [...] aria, il suo verde -la protagonista del romanzo che Redford ha portato al cinema. I [...] Ri-chard Ford (Incendi, [...] for-tuna) e Thomas [...] (Tieni il resto), che [...] Montana [...] de-ciso di abitare, raccontano di vita selvaggia [...] vivono da [...] cowboy [...] è un appas-sionato partecipante [...]. Non è solo per [...] che ha porta-to in [...] Sam [...] ha [...] da cowboy: il drammatur-go, [...] americano che ha scritto tra [...] la sceneg-giatura di Paris, Texas, [...] West sia la passione per i cavalli [...] e il linguaggio di [...] ope-re. E Jim Harrison (Vento [...] trasporta nei suoi libri [...] natura incontami-nata e lo sdegno per la [...] questione india-na. Tanto da essere, lui [...] spesso scambiato per un indiano. A smitizzare il West [...] «mi-tici» eroi ci hanno pensato anche le [...]. In verità poche. Ma tra le voci [...] sono ci-mentate con un mito così maschi-le, [...] è certo [...] (O pionieri! Ancora uno sguardo «altro» [...] West [...] viene dagli scrittori [...]. Forse il più famoso [...] William [...] (in realtà un meticcio) [...] per il nomadismo in Strade [...] quello per la terra in Prateria. [...] del West, e di [...] è seguito, è invece uno dei temi [...] James Welch (Inverno nel sangue) che ha raccontato la [...] in La luna delle fo-glie cadenti. Il giovane [...] Alexie invece (Lone Ranger [...] in Paradiso, [...] blues e il nuovo [...] killer) racconta attra-verso le [...] frustrazio-ni di un gruppo di ragazzi la [...] di oggi. Scott [...] che con Casa fatta [...] ha tra [...] vinto il [...]. Non è in-diano di [...] ono-rario Tony [...]. È amato e coccolato [...] Navajo [...] i suoi gialli ambientati nella riserva di New Mexico [...] Arizona (protagoni-sti, i due agenti tribali Jim [...] e John [...] mentre è meno amato [...] Mondadori [...] ha smes-so definitivamente di [...]. Quando lo scrive McCar-thy [...] e il suo mondo -quello di Cavalli [...] Oltre il confine per intenderci -è già formato. Per chi non avesse [...] autore, che meritoriamente Einaudi sta consegnando da [...] pubblico italiano, è bene cono-scere da subito [...] -e non [...] vero scrittore senza vera [...]. McCarthy è ossessio-nato dalla [...] natura ancora selvaggia e ancora capace di [...] un destino suo proprio, [...] benigno, certamente in-differente, gloriosamente indiffe-rente. In ragione di questo [...] scrittore am-bienta le sue storie di cupa [...] passato ancora sgom-bro della fatale certezza, così [...] di [...] invertito le parti, di [...] de-stini. [...] della natura sovrana e [...] quella, altrettanto tenace, [...] umana come tragica deli-neazione [...] sopraffa-zione: i protagonisti delle storie di McCarthy [...] in fuga, vagabondi, spettatori e attori itineranti, [...] un gran teatro di crudeltà. Se negli ultimi romanzi [...] West, [...] definitivamente lo [...] -sì, il West della [...] più in particolare [...] di confine, anche linguistica, [...] Texas, New Mexico, California e Messico -, ne Il [...] siamo invece in [...] geografica non identificabile ma [...] Sud Est degli Stati Uniti. [...] e Culla Holmes vi-vono in [...] capanna isolata: lei è incinta e quando partorisce il [...] della loro vicinanza in-cestuosa (non ci sono elementi per [...] «rapporto» quel [...] di convivenza che [...] ci la-scia intravedere), lui glielo [...] per [...] in una radura del bosco [...] mercé di una tem-pesta che getta lampi abbaglianti sulla [...]. Convinta che il fratello [...] a un calderaio di passaggio, [...] comincia la lunga ricerca [...] una località [...] a piedi scalzi, il [...] latte, le vesti sempre più la-cere. E, in realtà, il [...] nelle mani del calderaio che, attraversando il [...] carretto, lo ha trova-to e raccolto. Culla Holmes non lo [...] mette comun-que sulle tracce della sorella, costretto [...] del viag-gio, a cercare lavoro, rubare e [...] con comunità ostili, ma soprattutto con una [...] la-dri assassini che la-sciano dietro di sé [...] sangue. Quando li incontra per [...] hanno già impiccato il calderaio e uccidono [...] suoi occhi il bambino che [...] non ha mai ritrovato. McCarthy segue a capitoli al-terni [...] strade dei due fratelli sen-za mai [...] incontrare e [...] dentro la ruvida mota di [...] destino, di un tempo senza tem-po che rapisce in [...] lento gorgo fangoso i loro passi ostinati verso una [...] incerta, disegnata [...] da ragioni cadute fuori dai [...] della ragione. Nessuno si comporta, in Il [...] come se esistesse un ordine morale, sociale, [...] accettate. [...] di McCarthy è [...] barbarica. Neppure il conforto della [...] religione è dato come tale, né alcuno [...] con-forto si possa chiede-re. Esemplare è in tal [...] epi-sodi più alti del romanzo quando Holmes, [...] a una strage di pecore scivolate con [...] per un dirupo, viene condotto dai fratelli [...] da un sacerdote invasato [...] dove essi vogliono [...]. Nessuno mostra di riconoscere [...] pungolo della pietà, nessuno dei molti in [...] e sorella si imbattono appartiene ad altro [...] che non sia quella compresa nella ruvida [...] soprav-vivenza. Immane e grande è [...] della tempesta che illumina [...] bosco, la furia delle acque che trascinano [...] cui, solo, trova scampo Culla Holmes, do-po [...] e un cavallo sono stati scaraventati in [...] della notte davanti al qua-le esita per [...] pri-ma di rimettersi alla [...] piccolo, le apparizioni ani-mali, la flora così [...] le albe e i tramonti. Il mondo di [...] McCarthy è fatto di [...] fra la grandezza del mondo naturale e [...] o indifesa di chi la abita. I dialo-ghi che sciamano [...] senza i tradizionali segni di inter-punzione hanno [...] di una lingua deperi-ta oppure sognata: i [...] informazioni proprio come fossero sulla soglia di [...] quando domandano una direzione. Culla Holmes e [...] hanno commesso un pec-cato [...] del mondo in cui errano riducono [...] perché nessuno giudica, perché [...] se non peccando ancora, e più forte. Il mondo di [...] Mc [...] è fatto di questo [...] tutti i baratri incute terrore per la [...] precipitare in esso di certezze e consuetudi-ni. È enorme e proprio [...] ci restituisce: e ci convince che le [...] sempre un luogo o [...] cui i conti non torna-no, non sono [...]. Alberto Rollo Violenti e [...] La [...] senza eroi di McCarthy Steward [...]. /// [...] /// Laura Ronchi Il buio [...] McCarthy edizioni Einaudi [...]. [...] McCarthy è uno scrittore [...]. [...] che è nato e vive [...] America, può [...] persino simpatico. Ma non è questo [...]. Il punto è che, [...] libri arrivi «odo-re» di razzismo, misoginia, conserva-torismo [...] McCarthy è un grande [...]. È uno scrittore capace [...] lettore [...] in groppa alle sue [...] servizio di vicende ancora più crude, di [...] reazio-ni di sdegno alla violenza senza usare [...] per descrivere, capa-ce persino di innescare in [...] sinestesie, come quella di far venire la [...] mano che si procede nella lettura. Provate ad af-frontare Meridiano [...] risen-tiamoci. Sabbia, sole, sangue, su-dore, [...] nel roman-zo, ispirato in parte a fatti [...] di cava-lieri [...] lasciano una lunga scia [...] loro cam-mino attraverso le ottocentesche distese deserte [...] Texas [...] Messico. I luoghi di McCarthy, [...] West che al cinema non [...] quasi mai visto, spazio-tempo [...] valori dove gli uomini sono sia vittime [...] la morte non è mai «fine» e [...] non assomiglia nemmeno a quella «naturale» del-la [...]. Del McCarthy di oggi [...] molto (a parte il libro preferito: [...] Dick e [...] odiato: Henry James) perché [...] so-prattutto ai giornalisti. Dal [...] vi-ve a El [...] Texas, in un ranch [...] «estraneo». Spara a vista a [...] territorio del suo ranch, ci dice Raul Montanari, [...] ultimi due libri pub-blicati da Einaudi, Meridiano [...] Il buio fuori. McCarthy è nato nel [...] a Rhode [...] ed è stato uno scrittore [...] a pochi estimatori fino al [...] (nonostante avesse [...] cinque romanzi e il conferimento [...] numerosi premi letterari). Fino a che non [...] Cavalli selvaggi. Quel romanzo di-venta immediatamente un [...] vende 190. Da vero americano, da vero [...] McCarthy usa i soldi gua-dagnati per acquistare un [...] col pianale che ha sostitui-to, [...] delle macchine, il ca-vallo. Al suo primo romanzo [...] di confini ter-ritoriali (quelli tra Stati Uniti [...] Messico) [...] di confini generaziona-li, seguiranno una piece teatrale [...] Oltre [...] confine, secondo romanzo della «Trilogia del confine» [...] Cavalli selvaggi. Que-sti sono i primi [...] arriva-re in Italia. Dopodichè Einaudi ha dato [...] due opere del suo «periodo oscuro»: Meridia-no [...] e Il buio fuori, [...]. Se volete [...] di più su [...] McCarthy, andate in Internet [...]. Wallach ha fon-dato anche la [...] McCarthy [...] la quale, tra [...] sta la-vorando insieme [...] del Texas per organizzare a El [...] una conferenza internazionale in occasione [...] (ottobre 1998) [...] libro della «Tri-logia del confine», [...] titolo prov-visorio di [...] the [...]. McCarthy però non ha uno [...] di pietà sui suoi eroi. Ha una crudeltà che non [...] in Kubrick». Crudele e politica-mente scorretto, [...]. Nei suoi libri gli [...] selvaggi, che [...] della terribile logica darwiniana [...] West sono ben attrezzati per sopravvivere. E i messicani, peggio [...] di [...] sono gli esseri uma-ni [...] suoi libri». Vero [...] tra [...] addomesticati, McCarthy immerge i lettori [...] un mondo di violenza che non rispar-mia nessuno, neanche [...] inno-centi. Ma il suo iperreali-smo, [...] il luogo, lo trasforma in un teatro [...]. Cre-do che il termine [...] McCarthy sia proprio «epico». Nel senso che in [...] aspetti materiali della vita rispetto a quelli [...]. McCarthy racconta le sue [...] enorme alla na-tura e alle condizioni di [...] personaggi mancano completa-mente di uno scavo psicologico [...] agiscono sotto [...] di esigenze materiali». Esigenze che spesso sono [...] lupa che viene inseguita dal ragaz-zino di Oltre [...] come la pas-sione per il naturalismo del [...] Meridiano di sangue. An-che la [...] storia personale assomi-glia a una [...]. Prima di Cavalli selvaggi [...] cult. E una delle iniziative [...] su di lui è la pubblicazione di Notes [...] che tratta il suo [...] scontato che sia un classico». [...] McCarthy ha «sfondato» [...] di 59 anni, dopo [...] scritto cinque romanzi e una [...] per la tv. Ora è diventato un mito [...] i [...] italiani. /// [...] /// Ora è diventato un mito [...] i [...] italiani. (0)
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