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Lawrence [...] Le elezioni in Bosnia una [...] di pace e tolleranza [...]. La piccola stazione gialla [...] da due minu-ti. Il treno si ferma [...]. /// [...] /// Il macchinista che ha bloccato [...] -la motrice diesel costruita nel [...] traina una sola carrozza -è già sceso, con una [...] di plastica in mano. La riempie [...] poi si lava la faccia. /// [...] /// Qual-che viaggiatore che ha [...] il motivo della sosta scende e si [...]. Acqua freddissima e leggera. Il tempo non è [...] sul treno che da Cagliari porta a Mandas [...] attraversa le montagne fino al mare di Arbatax. Nessuno guarda i vecchi [...] scritta «Tori-no, Granaglia» che da decenni se-gnano [...] stazioni. Basta decidere di passare [...] viaggiando in treno con un solo scopo: [...] fine-strino. Partenza da Cagliari alle [...]. Arrivo ad Arbatax alle [...]. Ritorno alle 14,57. A Cagliari alle 21. Fermate a stazioni e [...]. La rivoluzione e il [...] sembra di attraversare una [...] mille altre. A Pirri una scritta [...] di altri tempi: «La rivoluzione è come [...]. Due ore di viaggio, ed [...] treno arriva a Mandas. Si cambia convoglio, dalla [...] verde alla car-rozza blu trainata dal diesel. [...] è già tutta nuova. Le siepi, davanti alla [...] rosmarino. Mandas fu una tappa del [...] di D. La-wrence, anche lui partito [...] Caglia-ri [...] diretto a Sorgono. Allora -nel 1921 [...] della stazione era anche [...]. Non [...] più, la locanda della sta-zione. Al suo posto un bar [...] con tramezzini e [...]. Un gruppo di [...] con chitar-ra e panini, [...] deciso di scoprire una Sardegna diversa, un [...] pompa che serve per spargere gli insetticidi, [...] debbono salire fino a Seui. Tutti nella stessa carrozza, [...] similpelle rossa, una volta divisa fra prima [...]. Il [...] parte, e subito affronta le [...]. Alla destra un gregge [...] il pastore sotto una quercia. Dopo cinque minuti, vedi [...] pecore, con il pa-store sotto la quercia. Osservi bene: è lo [...] ha lo stesso cappello e si appoggia [...]. Solo così il treno [...]. Quando il treno era più [...] era divertente. Lawrence -e i binari [...] larghi tor-nanti. Così che, guardando dal [...] vedevamo ogni tanto un trenino correre di [...] in direzione divergente, con grandi sbuffi di [...]. Ma no, era la [...] che si affrettava su una curva, molto [...]. È straordinario come questa [...] la cava sulle salite continue e ripide, [...] bravamente sul crinale. È una strana ferrovia, mi [...] sapere chi [...] fatta. Corre, il treni-no, su [...] giù per valli, gira curve improvvise con [...]. Non fa come i [...] normali, che brontolano in profonde trincee e [...] fumo e puzzo in gallerie; no, corre [...] monti ansimando, si dà [...] intorno e parte in [...] dietro tranquillamente». Fermata nel bosco Ci [...] un bosco, perchè due ragazze debbono salire. Non è necessario andare [...]. Basta mettersi dove [...] un cartello che indica la [...] facoltativa. Quando i binari -a [...] una strada, non ci sono le sbarre [...] li-vello. Un uomo o una donna, [...] un giubbotto di plastica gialla, met-tono una catena che [...] la stra-da. Nelle stazioni il lavoro [...] passano tre treni verso Man-das, altri tre [...]. [...] il tempo di curare [...] stendere la biancheria, salutare macchinisti [...] controllori. Si conoscono tutti, su questa [...] che [...] è deser-ta e [...] spera nel turismo. Le prime capre saltano [...]. Con le pecore, in-vece, è [...] fare una strage». La stazione di Seui [...] solo per la prima [...]. Cespugli di begonie arrivano [...] del primo piano. Si sale ancora, si [...]. Il treno fischia, [...] un maiale vicino ai binari. Questo si mette a [...] a de-stra dei binari, ed il treno [...]. Dopo cen-to metri il [...] nel bosco a destra. Un grido: «Un cinghiale». Corre, [...] come fosse inse-guito dai cani. Taglia i binari tre [...] locomotiva, si salva dice Antonio C. Ma il viaggio è [...] porta alla confidenza. Prendia-mo di tutto, quassù. Cinghiali, so-prattutto, con il [...] mattino. E poi maiali, pecore, [...] qualche volta i mufloni. Questi dovremmo [...] alla Fo-restale, ma come [...] Tanto, morti sono morti. Io, prima di entrare [...] il bracconiere più bra-vo di tutti. Le vacche sì che [...]. [...] giorno a Seui quattro [...] si sono infi-late in galleria, e sono [...] ammazzate. Con la [...] il vagone è deragliato [...]. Ma quando ne investia-mo [...] possiamo fare? Se è maciullata, pace. Ma se pren-de solo una [...] che [...] come succede spesso, perché but-tare [...] tanta carne? Ci arrangiamo, insomma. Avvertiamo quelli della manutenzione. Tanto, i proprietari mica [...]. Hanno paura di prendere [...] non si possono lasciare bestie libere vici-ne [...]. Inutile guardare [...]. Meglio guardare i rodo-dendri, [...] alberi del su-ghero. Meglio guardare i fiumi, [...] i boschi di una Sardegna che, in [...] così anche cento o mille anni fa. Lawrence [...] spazio per lo spirito, e [...] pure tutte le cime insidiose del romanticismo». Viene citato spesso, D. Lawrence, nei depliant e [...]. Ma così come fanno [...] le vacche abbattute dal trenino, si scelgono [...] migliori. Non certo quelle in [...] degli «in-domabili, rudi uomini dei monti sardi» [...] «splendida, viva ottusità animale». Nè giustamente si fa [...] in cui Lawrence scrive che i sardi [...]. Non si lasciano toccare [...] essere coc-colati. Osservazioni di scrittore in [...] solo metro di misu-ra: è bello ciò [...] Cornova-glia, è brutto ciò che non fa pensare [...] di Inghilterra. Come su un [...] In certi momenti, sembra [...] un [...]. Lanusei [...] la vedi, vedi le [...] e la sta-zione, ma non arrivi mai. Invece ci vorrà più [...]. Questo treno è nato [...] legname nei bo-schi, ed allora gira al [...] e cerca le foreste. Ma è questo il [...] che boschi, che natu-ra?». A Tortolì le scritte [...] stazione raccontano che ai tempi di D. Lawrence [...] le sale [...] di prima e di terza [...]. È [...] sosta, prima di Arbatax. Si può scegliere fra sette [...] di bi-nari per tornare a Cagliari o cinque ore [...] pullman per raggiungere Ol-bia. La stazione è [...] oasi. Ca-postazione e vice stanno [...] problema importante. Poi, quasi scusandosi, spiegano: «Se [...] è bella, e piena di fiori, chi [...] rifiuti. Presentare aiuole fiorite al [...] se-gno di rispetto, no?». UMBERTO RANIERI [...] di un sindaco unico [...] un vice musulmano nella prima seduta del [...] Mostar costituisce un evento di primaria im-portanza. Croati e musulmani si [...] ricerca di una via di cooperazione per [...] chiave per la costruzione della federazione. Molti nodi restano tuttora [...] quel-lo già denunciato dai rappresentanti della Unione Europea, [...] su Mostar da parte [...] croati. Ma le elezioni non [...] la vita democratica in quella tormentata realtà, [...] accordi di Day-ton, sia pur faticosamente, vanno [...]. Ciò consente di guar-dare [...] alla tornata elettorale prevista per [...] a condizione che siano [...] internazionali -controlli e procedure a garanzia della [...] del voto. Come stabilito a Dayton, [...] si voterà per i consi-gli comunali e [...] due Parlamenti, quello della Re-pubblica [...] e quello della Federazione [...] Parlamento comune della [...] (14 compo-nenti per ognuna [...] etniche) e per i rappresen-tanti alla Presidenza [...]. Si delinea un percorso [...] Bo-snia di «integrazione nella diversità». Una prospettiva che con-trasta [...] spartizione su base etnica del territorio bosniaco [...] la guerra possa premiare qualcuno. La comunità internazionale, con [...] e la presenza militare, dovrà «accompagnare» tale [...] creazione delle condizioni necessarie per costruire una [...] (non una comunità storica dei destini! Decisiva, per tale disegno, [...] della Unione Euro-pea. La dinamica [...] si è modificata radicalmente [...] del bipolarismo. La logica politica [...] non è più, quella [...] il conflitto [...] bensì quella di «stabilizzare [...] centrale e sud-orientale. Questa è la grande [...] dovrebbero ispira-re la propria azione le nuove [...]. Mentre ad occidente, scrive Remo [...] sembra [...] perduto la memoria delle sue [...] ad oriente torna-no i ricordi di guerre e tensioni [...] assopite da decenni se non da secoli. Se è così, solo [...] una integrazione euro-pea «avveduta e graduale», consapevole [...] e delle diverse identità del continente, può [...] co-munità sovranazionale, i fili delle parzialità. È [...] sug-gestiva di [...] «corda intrecciata» di memorie, [...] culture e di affetti variamente condivisi tra [...] e i vari popoli. In fondo la Bosnia, [...] di frontiere culturali che la attraversano, «tanto [...] si trova una città bosniaca sen-za due, [...] religiose», è la metafora autentica [...]. Un continente complesso, intessuto [...] e relazioni, in cui la frontiera deve [...] tra le diversità, non [...] di guerre per la conqui-sta e la [...] vicino angolo di strada. UN RUOLO NON SECONDARIO [...] questi principi, spetta alla sinistra. [...] chi ritiene che la [...] voce sia stata debole negli [...] della tragedia bosniaca. In verità, la sinistra [...] tenere aperta per la Bosnia la prospettiva [...] delle diversità. Non è stato facile [...] orientamento dinanzi [...] di Sarajevo, ai massacri [...] alle sfide dei criminali [...] e [...]. E tuttavia, di fronte [...] dolore della guerra, tutti devono [...]. /// [...] /// Cosa impedì di capire in [...] in cui stava precipitando una [...] antica [...] Perché i tanti «atti mancati» [...] Perché toccò ancora una volta agli Stati Uniti, piuttosto [...] occi-dentale, [...] decisiva per aprire uno spiraglio [...] la pa-ce? La tragedia jugoslava, [...] manifestazione di barbarie del «secolo [...] non è, per [...] con Weber, un segno della [...] del mondo». Ci sono stati comportamenti [...] interessi economici che hanno lasciato che [...] divampasse. Su tutto ciò deve riflettere [...] sinistra. Una ri-flessione che [...] ad individuare le ragioni delle [...] e, soprattutto, i motivi della debolezza della [...] iniziativa sovra-nazionale. Per quanto riguarda [...] nessuno può dimentica-re che [...] Bosnia degli operatori umanitari e dei vo-lontari [...] tra le più attive [...]. E tuttavia non è [...] nel nostro paese, si [...] quando la Bosnia è diventata una questione [...]. Quando, dopo la pace [...] Dayton, [...] scri-ve Paolo Rumiz, il nostro contingente militare [...] storica comparsa a Sarajevo. Oggi occorre guardare [...]. Va consolidata la presenza [...] di ricostruzione economica e infrastruttu-rale. Ma [...] qualcosa di più da fare. In Bosnia [...] un arco di for-ze [...] rompere la spirale di nazionalismo etnico e [...] è stata incastrata la vicenda bosniaca. For-ze che si battono [...] politica, per la ricostruzione e la modernizzazione [...] quadro di uno stato di diritto che [...] e rispetto delle di-versità. Sono queste le ragioni [...] spingono il Pds a soste-nere nelle elezioni [...] della [...] e della [...] che a Sarajevo hanno [...] altri parti-ti, [...] lista a carattere multietnico. [...] chiamata «Lista [...] ma è [...] soprannominata da molti bosniaci la «Lista [...] perché in qualche modo riscatta [...] della Bo-snia, le sue tradizioni di convivenza che i [...] cosmopoliti di Sarajevo esprimevano con notevole forza simbolica. Nel contesto [...] elettorale sarà importante avviare [...] aspetti di quella cultura democratica e socialista [...] diversa, attraversò la civiltà e la storia [...] Centro Europa e della stessa Bosnia. Quella tradizione poli-tica la [...] era svolta -come scriveva Croce -in relati-va [...] miraggi e dai falsi [...] del comunismo. In particolare, la ripresa [...] e di tolleranza del socialismo democratico, [...] consolidare un nucleo essenziale di valori: rispetto [...] democrazia e dei diritti [...] capacità di confrontarsi con [...]. Valori fondamentali [...] che amiamo e che [...] fondamento di un più ampio processo unitario [...]. Fausto Giaccone La locomotiva [...] e mufloni È un treno gentile, che [...] sorgenti. Porta pastori e turisti [...] Cagliari [...] Arbatax, costeggiando il Gennargentu. Sette ore di viaggio, per [...] chilometri fra i boschi, alla ri-cerca di una Sardegna [...] villaggi turistici. La-wrence, salito su queste [...]. Ma il treno gen-tile, [...] fa cacciatore: cinghiali e mufloni, travolti, diventano [...] ferrovieri. DAL NOSTRO INVIATO [...] MELETTI Direttore responsabile: Giuseppe Caldarola Direttore [...] Antonio Zollo Vicedirettore: Giancarlo Bosetti Marco Demarco Redattore [...] Luciano Fontana Pietro Spataro [...] 2) [...] Società Editrice de [...] S. /// [...] /// Di [...] i giudizi espressi dal mini-stro Berlinguer nella recente inter-vista [...] a proposito del liceo classico, [...] necessità di fare incontrare finalmente scuola e lavoro, [...] assai estesa che si vuol [...] alle scuole proprio per favorire [...] di una profonda riforma. Ora, a proposito del [...] di là degli attacchi volgari che sono [...] dal Giornale di Vittorio Feltri, [...] di Berlinguer ha trovato [...] non tanto sulla necessità di riformare la [...] mo-dello creato in realtà dal [...] giacché egli concepì gli [...] come modelli au-tonomi ma come sottrazione sem-pre [...] modello uni-co e prediletto) quanto sulla dire-zione [...] con la riforma. Non [...] dubbio sul fatto che [...] una scuola su-periore che trascuri la cultura [...] suo incontro con quella umanistica ed era [...] anni fa quando Genti-le creò il liceo [...]. Così è quasi ovvio [...] scolarizzazione di massa non abbia più senso [...] modello cui far capo ma è piut-tosto [...] immaginare un cur-sus comune e abbastanza omoge-neo [...] una specializzazione in un settore o [...] negli ultimi anni prima [...]. Ed è importante, a [...] proporsi di aggiungere disci-pline sempre nuove, come [...] o tentato di fare negli ultimi de-cenni, [...] (come avviene nei maggiori paesi europei) quelle [...] formare cittadini con-sapevoli e giovani adatti a [...] intro-ducendo semmai [...] cre-scenti negli ultimi anni [...] allargare [...] degli stu-denti. Questo significa [...] via il li-ceo classico [...] scuo-la italiana come hanno scritto al-cuni? Se [...] mente i dati ci-tati nella prima parte [...] non si potranno emettere giudizi così superficiali [...]. Sarà piuttosto interessante sentire [...] soluzioni si appresta ad adottare per elabo-rare [...] complessi-vo di scuola secondaria. Quanto [...] deve essere completata e resa [...] chiara e fun-zionale. I sistemi di valutazione [...] di quella scientifica dei docenti e delle [...] entrando in funzione e diventeranno preziosi ai [...] distribuzione più equa delle risorse centrali. Ma, se si vuol [...] tra gli atenei e favori-re la formazione [...] francese, inglese o americano) [...] la nuo-va classe dirigente, è necessario porsi [...] valore legale del titolo di studio e [...] abolizione: se non ci si misu-ra con [...] rischio è che tutto cambi in superficie [...] fine resti immutato. Ha ra-gione Berlinguer a [...] dei [...] sempre me-no funzionali e [...] il caso di pensare a come [...] ma, a mio avviso, [...] af-fronta quello della competizione tra le università [...] non potrà raggiungere i suoi obiettivi di [...]. /// [...] /// Ha ra-gione Berlinguer a [...] dei [...] sempre me-no funzionali e [...] il caso di pensare a come [...] ma, a mio avviso, [...] af-fronta quello della competizione tra le università [...] non potrà raggiungere i suoi obiettivi di [...]. (0)
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