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Sul finire degli anni Cinquanta, [...] po' grigia del primo stentato benessere, la [...] non aveva ancora abituato i propri lettori [...] della violenza; accadde così che un delitto [...] e molto sordido diventasse subito, fin dal [...] sorta di romanzo popolare a puntate, un [...]. A me capitò di [...] caso, perché ero [...] redattore presente al momento [...] le prime notizie: e andando verso piazza Bologna, [...] mai immaginato [...] varcato la soglia di [...] doveva diventare a suo modo «storica», un [...] polizieschi e giornalistici, un resoconto che avrebbe [...] pagine per molte settimane sfociando poi in [...]. Erano le prime prove, [...] che doveva poi, più [...] nel bene, accompagnarci nei decenni successivi. Banale perché [...] i moventi, le passioni [...] avevano certo nulla di grandioso: era una [...] meschini, di ripicche, di piccoli sentimenti e [...]. Non [...] neppure una genialità perversa nel [...] non [...] grandi storie dietro le spalle [...] personaggi, non [...] personalità interessanti. Ma forse fu proprio [...] scatenare il processo di identificazione dei lettori: [...] gli scenari melodrammatici e sontuosi del caso [...] né gli odori di [...] droga del caso Montesi. [...] un appartamento borghese. Perciò il delitto divenne [...]. E con il passare [...] lo svilupparsi delie indagini, le per-sone coinvolte [...] maschere da tragedia, il «geometra di Airuno», [...] e così via. Come giovane cronista che [...] il servizio a colleghi più esperti, ebbi [...] di imbattermi subito in un testimone che [...] un amico [...] lo speleologo che, armato [...] ramponi, era riuscito a [...] della Martirano, e aveva [...] cadavere riverso nel corridoio. Riuscii a [...] a farsi accompagnare in [...] suo racconto e lo trattenni finché non [...] per i giornali concorrenti, per ottenere la [...]. In premio di quella [...] dei «caso». Per settimane e mesi, [...] dodici colonne di giornale o-gnì sera, incalzato [...] crescente, da una opinione pubblica avida di [...]. Poiché non ho mai [...] i giornali di allora, i miei ricordi [...] quanto confusi. Il mio giornale abbracciò [...] «colpevolista», anche perché fiutava gli umori diffusi: [...] giorno in cui non si avesse un [...] che alimentava il dibattito fra i due [...] cui sembravano [...] divisi tutti gli italiani [...]. E vennero così i [...] ricostruzione delta vita coniugale dei [...] il ruolo ambiguo del [...] famiglia, gli alibi apparentemente inattaccabili i tradimenti, [...] Milano, la scoperta del ruolo di Raoul Chiani, [...] dei percorsi verso [...] aeroporto lombardo, il misterioso [...]. Uno sgranarsi di indagini [...] che diventavano appassionanti proprio per la loro [...] visi un po' ebeti e incolti che [...] astuzie dei lettori di cattiva letteratura [...] e di romanzetti tascabili [...]. Ricordo, come fosse ieri, [...] di [...] a Roma: il giornale [...] era così influente, che ottenne per me [...] viaggiare nello scompartimento stesso [...] e io per tutta [...] da Milano verso sud. Il caso [...] il geometra milanese accusato [...] per «procura» la moglie, [...] strangolare da un sicario [...] di via Monaci a Roma, è la [...] oggi in questa pagina, dopo il Gobbo [...] Antonietta Longo e lo [...] Montesi. Il «fattaccio» tenne banco [...] sulle prime pagine dei giornali: lo abbiamo [...] contributo di chi allora lo visse in [...]. Il poliziotto è Ugo Macera, [...] adesso in pensione. Dal suo racconto emerge il [...] di una rete [...] pazienti e faticose, fatte di [...] insonni e [...] P [...] ! Il cronista [...] è Andrea Barbato, venticinque [...] prime armi del mestiere, giovanissimo segugio di [...] grossa tiratura. Infine il ricordo dei [...] Pais e Saltarelli sguinzagliati, a caccia di [...] essere severamente vietate, ma non fu così [...]. Le istantanee «clandestine» finirono [...] diedero sfondo allo scenario di quello che [...] del secolo. Se ne stava attonito, [...] ispido, senza nemmeno guardare gli [...] ti che [...] a turno, o il [...] a ogni fermata notturna bloccava con la [...] corridoio e la porta di ingresso. Per evitare i fotografi [...] erano assai temuti per le lor incursioni, [...] scendere a Orte e di proseguire in [...] Regina Coeli. Ma fra i cronisti la [...] diffusa, e a Orte trovammo [...] marciapiedi un esercito di [...] inferociti dalla lunga attesa e [...] tentato inganno. Fu una ressa, un fuggi [...] fra urla e lampi di flash, e per la [...]. Come cronisti, [...] il nostro dovere, un po' [...] di [...] vivo il «caso», cercando di [...] quei personaggi così grigi, di farne delle figure più [...] più romanzesche. Ma ormai il solido [...] trasformato la corrente colpevolista in una maggioranza [...]. Non passava giorno in [...] un altro dettaglio maldestro collezionato da quello [...] un delitto perfetto, concepito a Roma ed [...] killer ignoto alla vittima e quindi insospettabile. Nelle cantilene esauste del [...] non [...] nulla di dostoevskiano: erano [...] ostinate ma sempre più deboli. Ciononostante, quando si aprì [...] era morbosa. Si mobilitarono mandi avvocati, e [...] colpo da teatro del «maestro» [...] quando prima [...] si fece [...] in una chiesa, dove era [...] a pregare per il suo assistito, e la grande [...] nera [...] come un [...] sotto i suoi capelli candidi. [...] era [...] corte [...] del palazzaccio romano. Non [...] microfoni, e i cancellieri [...] verbali riga per riga, con penna e [...]. I fotografi non erano [...] sbucava dagli impermeabili, e spesso sfuggiva al [...] tenente Varìsco, guardiano della tranquillità del dibattimento. Si ebbero tempestose testimonianze [...] della circostanza, poi la prevista condanna. Sono lieto di sapere [...] espia serenamente la pena, [...] con il mondo. Da allora, è passato [...] secolo; sono cambiati i processi, la mentalità [...] è cambiata soprattutto [...] che ci ha abituato [...]. Mi chiedo se oggi [...] piazza Bologna a-vrebbe più spazio di una [...] cronaca. E mi riesce anche [...] della memoria, capire le ragioni vere di [...] che fu, per qualche mese, [...] verso [...]. Eravamo probabilmente tutti molto [...] aperti alla sorpresa. E i [...] i [...] i Sacchi, cosi [...] nei loro errori e [...] erano forse il versante nero della nostra [...] delle nostre ambizioni meschine. Era [...] allora, il tempo delle [...] dei pentiti, delle ciniche confessioni, delle stragi [...]. Forse fu [...] delitto commesso in una [...] società che stava scomparendo, travolta [...] ben altre violenze. Andrea Barbato Quando gli [...] dove era ricoverato da [...] notizia che il nuovo processo non si [...] Giovanni [...] il [...] accusato di [...] commissionato a un sicario [...] Maria Martirano scoppiò in un pianto dirotto. Qualche tempo dopo morì [...] tutti i segreti di [...] misfatto. I protagonisti delle grandi [...] diviso [...] opinione pubblica in fitte [...] e colpevolista Fu così anche per lui, [...] apparenza, dallo sguardo rassegnato ma decisamente battagliero. Precipitato a cinquanta anni [...] intreccio da romanzo giallo, riuscì solo a [...] argomentazioni della pubblica accusa una trama difensiva [...] fragilità di un castello di carte. Eppure, nonostante la prima [...] gente, i romani (la donna fu strangolata [...] di via Monaci, al quartiere Nomentano). [...] in Cassazione, tra lunghissime [...] e rinvìi, gli interrogativi erano e restavano [...]. Ci si chiedeva come [...] modesto e insospettabile imprenditore edile, un bel [...] deciso a sbarazzarsi della moglie e avesse [...] apertamente qualcuno di pochi scrupoli che accettasse [...]. Ci si domandava anche [...] e diabolica avesse spinto Raul [...] milanese a trasformarsi in [...] spietato killer a paramento. E non era tutto. Di contorno alla vicenda, [...] e torbide figure assurte al ruolo ora [...] di accusatori. Tra queste Carletto Inzolia. II primo si prestò [...] Un [...] in aereo da Milano a Roma Raul [...] il [...] il sicario desiderato (ma [...] mai scoperto se poi fu davvero così), [...] sapendo quanto stava per [...] non fece niente per [...]. Maria Martirano fu uccisa [...] abitazione la sera del [...]. /// [...] /// I vicini, concordi, la [...] dagli anni, avvilita dalle crisi ricorrenti di [...]. Veniva dal Leccese, dove [...] tra ville ben frequentate, prima di accusare [...] un dissesto finanziario che aveva mandato in [...]. Morti i genitori, era [...] Roma e [...] come in «n feuilleton [...] finita allo sbando, toccando il fondo [...] schedari della Buoncostume. Cercò di risollevarsi occupandosi [...] milanese, dove conobbe il [...] da un incidente stradale, costruttore di strade [...]. È probabile che [...] rappresentasse per lei quello che [...] perso da tempo e mai dimenticato: una posizione stabile, [...] e duratura, con tutti i conseguenti privilegi. Lo sposò ma di [...] comìnciaro-no i dissidi, le incomprensioni e le [...]. [...] aveva [...] proprio la sorella di [...] che tanta parte ebbe [...] vicenda, e il marito non [...] farne mistero. Si ritirò così a Roma [...] di via Monaci, dove nei fine settimana, [...] tanto faceva capolino [...]. Il giorno dopo il [...] apparse sui quotidiani la raffiguravano con gli [...] tentava disperatamente di serrare la porta [...] dal volto sconosciuto. Non passò molto e la [...] di [...] in favore della [...] vita portò la polizia [...] e [...] aveva ordito il terribile piano, [...] portato a termine. E non mancò il [...] che puntò il dito contro i due [...] le prove e le controprove di quel [...] che secondo [...] a-vrebbe dovuto compiere il [...] Milano a Roma per [...] puntuale, la sera stabilita, [...] il mistero dei gioielli della Martirano saltati [...] tempo e guarda caso proprio in un [...] della piccola società da elettrotecnico di [...]. Giuristi di grido sudarono [...] di fuoco per provare la veridicità o [...]. Poi su tutto passò [...] verdetto della corte: carcere [...] tutti. Carlo Inzolia è uscito nel [...] in libertà provvisoria, [...] morì nel [...] dopo [...] trascorso in galera diciassette anni [...] a tentare di dimostrare la [...] verità. [...] sopravvissuto alla tempesta è [...] che continua a ripetere: «Sono [...]. Fu lei a raccogliere [...] tenacia una mole di indizi, a mettere [...] tessere di quella diabolica macchinazione che poi [...] e [...]. Durante le indagini, ha [...] incertezza, la sensazione di avere sbagliato, d: [...] mai. Anche se quello che [...] un processo Indiziario, gli elementi, le prove [...] insieme avevano una tale forza da non [...] di dubbio. E per averle lavorammo [...] mesi, senza lasciare niente al caso, neppure [...] particolare. Ricordo che con il [...] Guarino, ci incontravamo alle 8 del mattino [...] stressanti, andavamo [...] fino a mezzanotte. Per Incastrare [...] impiegammo sessanta giorni. Era un personaggio abilissimo, [...]. Ogni volta che stavamo [...] ci sgusciava via come [...]. Una volta, prima [...] gli concedemmo II permesso [...] Milano per sbrigare certi affari. Doveva essere una mossa, un [...]. Poco dopo lo richiamammo, [...] di tornare. Lui era arrivato alle [...]. Nemmeno due ore dopo eccolo [...] nuovo In questura. Andò [...] così a [...] In mano la nostra «carta vincente». E qual [...] famosa polizza di assicurazione [...] n contratto parlava chiaro. In caso [...] capitato alla mo-?;lle, il marito [...] Intascato l soldi. Però, in fondo al [...] una nota vergata a mano [...] stesso [...] che aggiungeva [...] clausola: quella di omicidio In» [...] rapina. /// [...] /// Accelerammo I tempi, [...] za. Troppo strano per essere solo [...] caso, [...] di via Monaci [...] con le spalle al muro [...] e alla fine dovette confessare, ma solo di avere [...] la firma di Maria Martirano, per ben tre volte. E quello fu [...] errore commesso da [...] ne fece tanti altri. Tre giorni prima [...] in via Monaci era [...] episodio. Quella volta la donna, [...] fratello doveva accompagnare il marito alla stazione. [...] momento cambiò idea e se [...] resò a casa. Mentre guardava la tivù, [...] forzare la porta. Non ci riuscì, perché [...] con tutto il fiato che aveva in [...]. Quel fatto non fu [...]. [...] rientrato [...] a Roma per essere vicino [...] moglie non volle assolutamente. Quando gli ricordammo questa [...] dicendo che allora attraversava un brutto momento [...] era vera) e che aveva paura che [...] Finanza [...] a mettere il naso nei suol [...] quali prove avevate contro [...] venne incontro la fortuna. La notte del 10 settembre [...] al portone di via Monaci [...] due inquiline dello stabile. Una di queste, la Trentin, [...] ebbe tutto il tempo di vedere in [...] da [...] poi riconoscere con tutta [...]. Stava [...] il suo fidanzato. Abbracciata a lui fu colpita [...] un giovanotto [...] bello, interessante. La [...] curiosità aumentò quando vide che [...] il portone era scesa la Martirano. Li seguì con gli [...] li vide scomparire assieme [...]. Quel giovanotto era Raul [...]. Ma secondo lei, chi [...] ho sempre pensato che [...]. E ancora oggi ne [...]. /// [...] /// [...] Ai funerali si disperava, [...] il nome della moglie. A un certo punto [...]. Io [...] a riprendersi, [...] detti un [...] sulla guancia: «Suvvia non faccia [...] cercai di [...]. E lui, appena aperti [...] lasciò di sasso, dicendo: «Ma deve durare [...]. Può immaginare la mia [...] la mia rabbia: mi sembrò proprio che [...] con astuzia tutte le sue carte, quasi [...] di me. Ma ebbi la mia [...]. E per [...] fu la Arie. Racconti Che cosa [...] che dai cassetti [...] oltre ai gioielli, era [...] milione di lire. Gli chiedemmo dove aveva [...]. La [...] prontezza nel rispondere rasentò [...] «Sono miei, se volete posso darvi anche I [...] conto corrente da cui proviene». Ecco, a [...] «nello fu il momento [...] qualche incertezza. [...] era un osso duro, [...] fosse nulla da fare. Caddi nella sfiducia più [...]. Dissi al mio capo: «Questo [...] non [...] per niente, [...] andare». Poi però, mi rimisi [...]. Questo criminale vuole la [...]. /// [...] /// E che cosa fece? Quale [...] che era un sabato. Chiesi e ottenni [...] del magistrato di far [...] milanese che aveva emesso lo cheque. Rintracciammo [...] intestatario [...] indicato da [...]. Risultò tutto vero tranne una [...] ci confermò di [...] riscosso la somma, ma non [...] averla restituita al geometra. Con quella deposizione mi [...] sicuro. Richiamai immediatamente [...] e con [...] di chi si scusa [...] increscioso, gli comunicai che poteva sentirsi libero. [...] ci cascò In pieno. Si presentò al giudice [...] la porta, gli misero [...]. Quando entrò in scena Sacchi, [...] la storia [...]. Raccontò di [...] ascoltato diverse telefonate in [...] Impartiva ordini al sicario, a [...] E la scena del [...] con tutti 1 detta-gli. Dopo il primo tentativo [...] donna lo mise In fuga), tutto era [...] perfezione la notte [...]. [...] telefonò alla Martirano alle ore [...] minuti [...] di aprire la porta a [...] che doveva ritirare per lui del documenti. L vide [...] la Trentin. Poi ci fu la [...] verde. La faccenda andò così: [...] partendo dalla stazione Termini [...] 9 settembre, si era lamentato con il [...] perché due sere prima un suo collega [...] scortesemente, non [...] di ospitare nella cabina [...]. Rintracciai ed interrogai allora [...] (Rodolfo Gori, mi sembra si chiamasse) che mi [...] «ragioniere» che [...] doveva ospitare nella [...] cabina era un uomo [...] di taglia media, piuttosto ben piantato. [...] di [...] fu determinante: [...] di passeggeri, infatti, oltre al [...] di [...] anche quello di [...]. Tutti e due, fino [...] sempre categoricamente escluso il viaggio compiuto insieme. Il caso Marti [...] riempì pagine e pagine dei [...]. Come ricorda i giornalisti [...] del delitto, come si comportò a suo [...] con grande correttezza, anche nei momenti più [...]. In questa vicenda non [...]. La [...] indagine, [...] tentennamenti e passibili riaperture del [...] ottenne la conferma della sentenza del [...]. Per lei, quindi, fu [...]. Ma ne ti ha [...] di delusione su tutte questa [...]. A un certo punto [...] indagini il questore Marzano volle [...]. Non era convinto, non [...] del delitto su commissione. Così il caso venne [...] funzionari. Ma dopo un po' [...]. Era chiaro che per uscire [...] pista buona era una sola: [...] mia. E benché in aula [...] severamente vietato, un fiume di immagini con [...] importanti della storia prese ad invadere le [...] e finì sulle rotative. Era ovvio che per [...] di fantasia, ricorrendo al sistemi più complicati [...] addirittura grotteschi: una finta ingessatura, un libro [...] andavano benissimo per nascondere la [...] che, così camuffata, e [...] pubblico continuava Implacabile, giorno dopo giorno a [...] I [...] clic. Ma il congegno più [...] proprio 1 due fotoreporter del nostro giornale, Rodrigo Pais [...] Giorgio Saltarelli. Si trattava di questo: [...] una specie di giubbotto di [...] con un foro [...] che faceva da schermo [...] tra la camicia e la [...]. Poi, quando il bustino era [...] ben sistemato, una vera cravatta, forata anche essa in [...] rispondenza, nascondeva tutto [...]. Una pompetta [...] alla macchina il cui [...] la camicia sul braccio. Poi un giorno [...] era Inevitabile [...] scoprirono [...]. Fu proprio II tenente Varisco [...]. E una scena che [...]. Mi sorprese mentre stavo [...] con i [...] da sviluppare. Cosa poteva fare, a [...] Poco o niente ormai, visto che il processo [...]. Così ci lasciò continuare. E, In effetti, a [...] fatto tutto, anche [...] nessun attimo di emozione, [...] quella [...] storia doveva andare perduto: [...] fu [...] impietosamente con Io sguardo [...] mentre lo portavano da via Monaci ammanettato [...] sede della questura in piazza [...] fu sorpreso sul treno [...] Orte, il supertestimone Sacchi fu fotografato durante [...] Interrogatorio con I magistrati Modigliani e Felice! /// [...] /// E, In effetti, a [...] fatto tutto, anche [...] nessun attimo di emozione, [...] quella [...] storia doveva andare perduto: [...] fu [...] impietosamente con Io sguardo [...] mentre lo portavano da via Monaci ammanettato [...] sede della questura in piazza [...] fu sorpreso sul treno [...] Orte, il supertestimone Sacchi fu fotografato durante [...] Interrogatorio con I magistrati Modigliani e Felice! (0)
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