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[...] di [...] I Cos'è la [...] cosa è la mafia? [...] difficile rispondere con poche parole. Da alcuni anni il [...] italiano i impegnato in una [...] mafia ma l'opera della apposita [...] incontra grandi difficoltà. La mafia è « [...] malattia « sociale », specialmente acuta nella Sicilia [...] « mafia » è anche [...] per delinquere; [...] mafia ha protetto, diretto [...] quando ha voluto [...] lo ha fatto con [...] mafia ha contribuito a [...] vita al fenomeno americano [...] vent'anni fa ha poi trasferito in Sicilia [...] Italia i suoi atti feroci e selvaggi. La mafia è « [...] quanto abbiamo detto, ma è « anche [...] più, di peggio, di brutto. La mafia è persino [...] una legge », [...] obbedienza », come una setta [...] ed esercita « un potere ». Il potere della mafia [...] delitto e scopo che la mafia persegue [...] di denaro. Attorno a queste « [...] mafia ordina e fa eseguire da sicari [...]. Poi « fa tacere » [...] testimoni, imponendo la legge dell'» omertà », e cosi [...] ed esecutori degli omicidi [...] quasi sempre impuniti. La mafia ha svolto [...] Sicilia, [...] secondo dopoguerra una funzione di repressione sanguinaria [...]. Nella vita politica ha [...] i reazionari, i capi politici corrotti che [...]. In Sicilia ci sono [...] sono nemici dei [...] che lottano per il [...] questa bellissima isola. La piazza [...] siciliano. In alto: controlli della polizia [...] una [...] dì [...] pesce d'aprile di [...] di Ceneselli LUNGO la ferrovia [...] Cefalù e Palermo i treni, scivolando silenziosi fra siepi [...] di fichidindia, tempestose nubi di lava impietrata, vapori dorati [...] mimose, luccichio di limoni e primaticci negli orti, giungono [...] alle stazioni delle piccole città. Ad [...] il capostazione è quasi sempre [...]. Ma solo non è [...] Zagarella, dove un ragazzo di nome [...] gli tiene compagnia, e [...] ai treni vociando: Giornali! /// [...] /// La giornalaia di Zagarella [...] del capostazione, signora Magda: ritira i pacchi [...] al nome suo. Va detto che Magda [...] suo marito non hanno figlioli e così [...] bambino della gran covata [...] Carrubba, [...] alla stazione molte ore. Dice la Magda a [...] ogni mattina, quando lui [...] treno: perchè gridi « prime notizie »? I [...] le « ultime notizie » non già [...]. Ma [...] non è convinto. Queste notizie, pensa, non [...] ma le primissime. Notizie a quella bellissima [...] mattino, quando le lampare spente e stanche [...] moletto I viaggiatori insonnoliti [...] ognuno traboccante di noia [...] ai finestrini un giornale da leggere e [...] aria mattutina. [...] la porta il vento, [...] porta [...]. La voce squillante del [...] buonumore, annuncio di [...] al nuovo giorno, per [...] commercio, commendatori e funzionari di Milano. Roma e Napoli, tutti [...]. La vendita dei giornali [...] di soldi al ragazzo [...] e quindi alla [...] mamma e a tutti [...] covata Carrubba. Un bel po' di [...] lire al giorno: un chilo di pane [...] pasta, e fame nera a casa Carrubba [...]. Fame nera non c'è: [...] padre Carrubba è disoccupato: lui, capolega [...] rispettato dalla cittadinanza, amato [...] lavoro, temuto dai padroni e dai mafiosi [...]. Ma adesso, per il [...] lega decide sciopero. Troppi licenziamenti: al polo [...] vicina città, gli impianti sono ormai finiti, [...] non servono e vengono licenziati: hanno [...] gran ventre di giganteschi [...] zolfo e petrolio di Zagarella e tutta [...] Sicilia, e produce concimi, gomma, altra materia [...] quant'è lunga e per altri paesi di [...] là dal mare. Merci lodate nel Carosello [...] TV: [...] mò, e mò, e mò? dice il [...] e [...] e tutti sanno la [...] moplen. Ma [...] pensa: e mò e [...] è disoccupato. C'è lo sciopero: due [...] passo, sottogola abbassato, davanti agli usci per [...] mafiosi stanno in piazza davanti al circolo [...]. [...] sa che ci sono mafiosi [...] Zagarella. Ma che vuol dire [...] lo saprà subito. Dice in assemblea al [...]. /// [...] /// Buoni a spingere tirare [...] lo fanno meglio le macchine. A Milano, in Germania, [...] non c'è. E allora? Crepare dobbiamo [...] replica capolega Carrubba, babbo di [...] che ha chiamato a [...] non c'è per vostra colpa, signori. Ed ancora ecco le [...] a governare male. Armamenti e poche scuole. E voi là, che [...] in disparte, voialtri lavoratori specializzati con un [...] che avete il posto quasi sicuro, e [...] di più! Altri sarebbero i vostri [...] i padroni e certi ingegneri. Ma il lavoratore che [...] un altro lavoratore, si mette contro suo [...]. [...] e tutta la covata [...] Carrubba son là che ascoltano e si [...] quel babbo coraggioso, giusto e senza paga. La mattina dopo il [...] non trova Magda ad [...] alla stazione. E il capostazione ha [...] merci che passa, corre [...] e indietro [...] verde e non risponde a [...] che chiama e vuol [...]. I giornali? Perchè Magda [...] niente più giornali. Non farmi parlare, [...]. /// [...] /// E giunto di corsa [...] suo padre che ragiona con Evaristo il [...]. E suo padre è scuro [...] viso, ed Evaristo gli volge la schiena per far [...] di non [...] veduto. [...] esitante posa la mano al [...] paterno. Ed Evaristo subito si [...]. In silenzio padre e [...] al vicolo. Tace il babbo di [...]. E silenzioso è tutto [...] Carrubba. Varcato [...] si rifugia nella mamma. Vogliono levare il pane alla Magda [...] dice suo padre [...] minacciano la Magda: mai più [...] a vendere giornali alla stazione [...] loro, i mafiosi mettono un altro giornalaio in Zagarella. Il babbo di [...] grida parole selvagge. Ma [...] vuol sapere e il [...] come ad un adulto: loro, i mafiosi [...] anche a Roma e protezioni altolocate, hanno [...] Magda la licenza dei giornali ed anche il [...] a suo marito. Allora hanno dato pane, [...] a noi il pane, minacciano di [...] alla Magda. Così agiscono quei grandissimi [...]. Danno pane e levano [...] quando ti guardano ti trasmettono quel pensiero [...] farti paura, loro, gli assassini con la [...]. [...] e la mamma e [...] insieme: « Bada a te! [...] capo-lega pensa, in silenzio [...] mafiosi uccidono chi è solo ed ha [...] non sono solo e non ho paura. /// [...] /// La vecchia se ne [...]. Il fratello maggiore pensò [...] e la sera disse: [...] Fratello mio, sorellina mia, [...] prendere l'acqua dorata, [...] che parla e [...] che canta. Se la vecchia ha [...] il nostro giardino diventerà il più bello [...]. Addio, pensate a me [...] tutte le sere una [...] pungerai e uscirà sangue vorrà dire che [...] qualcosa di male. La mattina dopo parti. Va e va, arrivò [...] una montagna altissima e incontrò uno sconosciuto. Il giovane lo salutò e [...] Buon uomo, dove posso trovare [...] dorata, [...] e [...] che [...] Figliolo mio, devi salire fino [...] cima a questa montagna. Però [...] attento: mentre salirai ti [...] forse ti pic-chieranno anche: ma tu [...] finta di niente e [...]. Se ti volti anche una [...] volta, diventerai di pietra. Il giovane cominciò a [...] ripido sentiero. Fatti pochi passi, da [...] cominciarono a [...] addosso scherni e ingiurie. Egli fece finta di [...] andò lontano. A un tratto qualcuno [...] schiena con un pugno e il giovane [...]. Si voltò per rendere [...] subito diventò di pietra. A casa in quel [...] gli stava cucendo la camicia: l'ago la [...] goccia di sangue cadde sulla bianca tela. Essa esclamò: [...] Poveri noi, qualcosa di [...] a nostro fratello. Allora il secondo fratello disse: [...] Non ti preoccupare, sorellina. Io lo seguirò e [...] sano e salvo. Così parti anche lui [...] prendere l'acqua dorata, [...] che parie e [...] che can-ta. Cammina, cammina, arrivò ai [...] e incontrò anche lui lo sconosciuto. Sentite le istruzioni, cominciò [...] per la montagna, ma anche lui ebbe [...]. In quel momento a [...] gli stara cucendo la camicia: l'ago la [...] la seconda volta una goccia di sangue [...] bianca. Essa esclamò: [...] Povera me, ora anche [...] fratello è successo qualcosa di [...]. Cosi si mise in [...]. Ai piedi della montagna, [...] e gli domandò se per caso aveva [...] giovani. Se vuoi [...] sii questa montagna senza mai [...] indietro, [...] cosa succeda. In cima alla montagna [...] cose fatate di cui ri ha parlato [...]. Mentre torni indietro, prendi [...] che trovi per la strada e falli [...] la montagna. Essi si trasformeranno in [...] mezzo a loro ci saran-no anche i [...]. La sorellina ascoltò con [...] coraggiosamente a salire la montagna. /// [...] /// Anche lei [...] scherni e ingiurie e [...] ma non si voltò mai. Finalmente arrivò in cima [...] trovò in una fontana di marmo l'acqua [...]. Mentre si curvava a [...] un meraviglioso uccellino volò sulla [...] spalla e la salutò [...] per nome. Presso la fontana cresceva un [...] che specchiava i suoi rami [...] e questo albero cominciò a [...] una dolcissima canzone. Potete figurarvi se la [...]. Prese le cose fatate [...] discendere. Per la strada prendeva [...] che trovava e li faceva rotolare nella [...]. Appena arrivavano in fondo [...] mutavano in uomini e donne che si [...] a casa loro. E tra essi [...] anche [...] fratelli della bambina. Tornarono insieme a casa [...] giardino l'acqua dorata, [...] che parla e [...] che canta e cosi [...] bel giardino del mondo. /// [...] /// Tornarono insieme a casa [...] giardino l'acqua dorata, [...] che parla e [...] che canta e cosi [...] bel giardino del mondo. (0)
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