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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1992»--Id 1394755597.

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PAGINA 16 [...] città visibili Per diverse buone [...] della vita, io un posto mio ancora non ce [...]. Voglio dire una casa, [...] come un riparo certo, forse una famiglia, [...] luogo del di dentro adagiato sopra un [...]. Ho vissuto in molti [...] persone oppure solo; bene o male che [...] ho mai cessato di essere limato dalla [...] che neppure conosco con certezza, la passione [...] in un luogo sconosciuto dove [...] sostare. Forse vorrei tornare semplicemente [...] felice, quand'ero un bambino campagnolo, ma questo [...] sia davvero stato -è un posto che [...] fa parte ormai solo della mitologia mia [...] volessi [...] racconterei un [...] bugie. Credo che sia per [...] (accio sin da quando ero ragazzo un [...]. In questo sogno, puntata [...] vado [...] il mio posto. A questo punto della [...] dei miei sonni è una grande città [...] piccolo paese; c'è il mare, le colline, [...] strade a più livelli e grattacieli arzigogolati [...]. Mi sono spesso chiesto [...] i [...] cosi, edilizi -per costruire [...] e la sera del 22 giugno scorso [...] certezza che si tratta [...] città di Genova. Sono venticinque anni che [...] diversi modi quella città, ma solo quel [...] combinati gli oggetti e le impressioni in [...] sconcertante. Oh, è stata una [...] bellissima e drammatica, penso anche magica. SI, non me ne [...] successo qualcosa che mi ha fatto pensare [...] a una di quelle robe che mettono [...] muovendo da certe arti dello spirito ch'io [...] oggi pensando agli occhi di mia nonna, [...] modo di farmi passare la paura o [...] stomaco, o per farmi compreso della natura [...]. Del resto se è [...] del mese di giugno è proprio per [...] a fare del solstizio [...] di un rituale a [...] rinunciare: io, nel giorno più lungo dell'anno [...] salutare il sole prima che vada giù; [...] Perché [...] perché mi sembra che vada fatto. Per questo motivo quel [...] ero per le [...] di Genova, alto sopra [...] perso dietro le bisce di luce tra [...]. Ciò che ho visto, [...] colto non era di per sé straordinario, [...] la congiunzione speciale delle cose. Non cercherò di [...] non ci riuscirei, il [...] mi è parso di [...] trovato II posto del [...]. Dirò solo che mi sono [...] perso dentro un Infinito di particolari e [...] ne sono stato posseduto, catturato [...] un universo che il mio [...] io deve [...] costruito per me. Particolari fissati in una certa [...] in un certo punto di vista: ornamenti decò in [...] palazzo mai prima notati e raggelanti come gli ornamenti [...] una grade cattedrale gotica: silenzi di fringuelli in una [...] 25 anni la frequento nei modi più diversi ma [...] con [...] solstizio le impressioni . Come potrei descrivere ogni [...] sensata? Forse è meglio [...] me e di questa città di Genova, [...] del 22 ci sono arrivato per una [...] certa qual storia tra me e lei. A Genova ci sono [...] quando avevo diciot-t'anni e ci ho resistito [...] qualche mese. Campagnolo di riviera, sono [...] littoria della casa dello studente, dalle otto [...] Corso Europa da passare e ripassare [...] i frastuoni e la [...] automobilisti, che allora tanti cosi non li [...] al cinema; né avevo [...] sospettato la possibilità di [...] autobus, tanti binari di treno, tante puzze [...] della mensa universitaria. Che allora era in [...] Campo, vale a dire nel luogo elettivo [...] erotica di quegli anni, [...] cui, per [...] quella canzone 11 di De André [...] si ascoltava nei [...] di certi bar equivoci [...] serate fuori stagione sulla spiaggia, cantata dal [...] in fatto di fascino di vita e [...]. Me ne scappai [...] dei muri di cinta [...] Val [...] che celavano e porgevano, [...] mi sembrava blasfema, il potere [...] del capitale, la [...] superba onnipotenza, sotto la [...] macchinari e serbatoi e forni e tubi [...] ogni altro [...] che, travalicando i confini, [...] case e le strade, la vista e [...] Costa di Ruggine, [...] Corni-gliano Sestri Multedo. Da 11, furenti e [...] povertà ulteriore il prezzo del loro lavoro, [...] di aria e di acqua e di [...] di tutta la faccenda, la conca di De Ferrari, [...] operai che andavo a rimirare e a [...] di scirocco e di sciopero. Portavo a loro la [...] e un pedigree di accademici codardi e [...] assembleare. Loro fulminavano con sprezzanti [...] pareva di capire -nel criptico dialettale di [...] di fratellanza. Scappai per non naufragare [...] della Val [...] e magari approdare per [...] dei milioni di vani tra via Gaeta [...] Vesuvio, i vespai che galleggiano sulla città appoggiati [...] di cemento in bilico tra la follia [...] vertigine di sadismo impressionista dove mi sorprendevo [...] tra. Me ne andai senza [...] di un palazzo, in [...] un giardino, men che meno in un [...] fosse il solco segnato tra Balbi. ///
[...] ///
A quel tempo non mi [...] mai in mente di salire una [...] scegliermi un punto di vista [...]. Me ne andai senza [...] MAURIZIO [...] riuscito a stabilire una [...] fosse un semplice gesto meccanico tra la [...] Genova e i suoi spiriti. Perché queste e le [...] di quella città che sono quella città [...] occhi ed ai pensieri che non siano [...] una certa qual scienza del paesaggio interiore, [...] e fantasiosa che allora vidi senza riconoscere [...] guardare e del gesto di una gente [...] avrebbe avuto un senso per la vita. Stupido io a pensare [...] due volte stupido, visto [...] tutto sommato, un dubbio che riguarda me. Quando sono tornato -e [...] di dieci anni dopo [...] fatto per un uomo, [...] un amico che chiamerò con il suo [...] Titti. Da allora Genova e [...] Genova [...] casa di Titti in Castelletto, il suo [...] da 11 si dipartono [...] precipizi di luce [...] verso il mare e [...] segreti giardini della collina, sono [...] mia sosta, il porto [...] materasso di lana dove posso finalmente [...] bene e ben sognare [...] protezione autorevole, da una pace potente. Ci sono dei luoghi [...] delle persone, che sono collocate fisicamente da [...] abbastanza conosciuta in un punto strategico delle [...] luoghi e persone al limite, paragonabili [...] comune ad un poderoso [...] stellato individua con preveggenza [...] di un buco nero, il secchio irreversibile [...]. C'è [...] critico [...] del gorgo che gli [...] degli eventi»: il corpo che nel suo [...] dalla immensa forza gravitazionale e ha in [...] accovacciare al cospetto di questo orizzonte, ha [...] di vivere sul limite tra il nulla [...] amministrazione, in un tempo e uno spazio [...] corrente, senza la coerenza contingente di un [...] dopo, di un [...] e di un là. Le regole della fisica [...] più peso, ogni cosa è sospesa in [...] in un luogo infinitamente presenti, un una [...]. In modo [...] identico c'è nella vita [...] un luogo e una persona che funzionano [...] eventi, in cui la nostra storia si [...] di Genova: accanto il centro storico riflesso [...] un palazzo e, in basso, un carrugio. Mauri , il suo [...] uscito per gli Editori Riuniti, i seguenti Vi [...] sognato tutti una [...] e Felice alla guerra [...] da Feltrinelli. Prima di dedicarsi a [...] scrittura («e [...] come ama ironizzare) ha [...] tra questi il dipendente comunale. Ecco come ci racconta una [...] della [...] terra: Genova. Quando ciò accade, ed avviene [...] il vivere non è mai un cerchio perfetto, [...] per noi [...] ben calcolata del senso comune. Le nostre albe e [...] i tramonti si confondono; si obnubila [...] e il nostro andazzo [...]. Titti e la [...] casa e [...] la città di Genova [...] e definitivamente per me la singolarità a [...] e venendo dal mio destino. Arrivai la prima volta [...] Castelletto [...] di Caricamento, come è [...]. Sera di tramontana e [...] Spianata [...] resi conto di una cosa decisiva: Genova [...] più lucente e chiara del Mediterraneo. Le ardesie e la [...] porfido, riflettono e rimandano, filtrano per ogni [...] luci delle ore e delle stagioni. Non c'è un buco, [...] un geranio in quel buco, che [...] prefissata non abbia la [...] sempre [...] della città il chiarore [...] Insieme blando, opalino, di una consistenza che [...] che la luce è un lenimento. Arrivai alla casa di Titti, [...] portato per stradette e scalette, corti e [...] terrapieni e [...] e giardini tutti costipati [...] dove è possibile perdersi mille volte in [...] non si ha l anima predisposta agli [...] genovesi, alle contorsioni labirintiche di un paesag-gio [...] secoli a se stesso nella sfrontata ambizione [...] scoglio e i suoi anfratti ad ogni [...]. E II, dunque, per [...] dopo anni, feci un buon sonno tranquillo. Da allora in quella [...] di grande rilievo mi sono successe, e [...] fatte accadere io stesso in virtù di [...] altrove mi avrebbe ammazzato di debiti. È 11, per dire, [...] e lasciato mia moglie, avendo cura di [...] mossa nel giardino -e precisamente sdraiato supino [...] glicine -e la seconda arrembato alla porta [...] nemmeno un gesto irrevocabile o finale, senza [...] in ambedue i casi di una complicità [...]. Di conseguenza è 11 [...] il fiore delle [...] amanti genovesi principesse, astrologanti, [...] discorrendo. E a non più [...] in linea d'aria da quella casa me [...] e sedotte (belle e cremose com'erano) in [...] supina e sghimbescia, su e giù per [...] picco di mare, ansimando nel freddo di [...] patrizie, [...] al caldo dei roseti [...] Grimaldi (figuriamoci [...]. [...] in spasimi silenti e giudiziosi [...] di barche [...] prua dei liguri, disseminati per [...] moletti e spiaggettine di cui quella città è segretamente [...] già dal suo ombelico. E poi ancora nel [...] cemento di quel giardino impalmato e [...] di Castelletto ho mangiato [...] tutto meglio dei mille anni di andirivieni [...] transfughi della Capraia, cattedratici di altalenante prestigio, [...] del sesto mondo, pastori di [...] tranvieri con fami-glia, architetti [...] storici di composta sovversione, portuali in aristocratico [...] la gran torta che la città avida [...] saputo impastare -ho straziato ben cotti lacerti [...] proprio II; nella fossa coperta di mirti [...] al filare delle rose. E le pecore ce [...] scannare belanti di persona negli ovili delle [...] Creto, [...] dei Sardi raminghi [...] per un tozzo di [...] sospesi nei pascoli salati di mare come [...]. Micenei, ecco com'erano e [...] pastori imbarcati per diventare metallurgici [...] e tornati a vagare [...] i prativi in cerca di pietre per [...] e Il mettersi a vivere al secondo [...] i lumi delle mani stregate mungitrici for-maggere. Sicuro di potere farla [...] sono sbrodolato di struggimento in quella dolca [...] grande e ariosa di molte porte, finestre [...] stuccati. Solo il sole meridiano le [...] precluso da una [...] quercia nata e cresciuta tra [...] scarpate dei palazzi al bordo del gioco di bocce [...] Circolo Reduci Monte Grappa, [...] schifoso di giocatori insudiciati dalle [...] battaglie, bestemmiatori delle loro stesse date fatali; eppure mai, [...] che avessero levato una mano contro la quercia. Ma oriente e occidente [...]. E lei se li [...] glicine e veranda. E alla sera ho [...] so quante volte -svagato, [...] -il sole chiocciare ristretto [...] chiamato La Lanterna e gli scarichi bronzei [...] procinto (sempre in procinto come delinquenti le [...] le gomene dal molo passeggeri traghettanti. Chi andrà, chi non [...] patria [...] Non io, che bevendo [...] riviera osservo dal balaustrato di ferro battuto [...] quella spicciolata di navi, ma tutta [...] chiarissima città, dolce di [...] nessuno, dico nessuno, dei delinquenti che la [...] governano e la vendono e la fottono, [...]. Dato che non c'è modo [...] insozzare mille anni di luce [...] con [...] cura esposta unicamente al tramontano [...] da questo [...] per [...] passata presente [...]. Morì 50 anni fa [...] Auschwitz Edith Stein, una santa in mezzo alle polemiche CLOTILDE [...] trascorsi poco più di [...] quando il Papa, nello stadio comunale di Colonia, [...] alcune migliaia di persone, proclamava Beata Edith Stein, [...] e suora morta [...] fa, ad agosto ad Auschwitz. Edith Stein nasce nel [...] famiglia la cui madre è molto religiosa, [...]. È di questi anni [...] filosofica più felice: gli scritti fra il [...] 1921 contengono analisi fenomenologiche finissime. Nel 1922, [...] (cosi dice) dalla lettura [...] Vita [...] Teresa [...] la Stein si converte [...] cosi [...] di [...] e del suo allievo [...] anch'essi di religione ebraica, [...]. Ma per Edith Stein [...] una radicalità che la differenzia da quella [...]. Infatti, dopo un breve [...] è docente a [...] -un incarico che è [...] per le leggi razziali -Edith Stein en [...] Carmelo di Colonia. E il 1933 e [...] persecuzioni contro gli ebrei. Che cosa può [...] spinto [...] e i suoi allievi [...] I motivi sono indubbiamente vari e [...] ma non si può [...] loro comune impostazione fenomenologica. E infatti significativo il [...] descrive [...] di verità, di evidenza [...] alla base della ricerca [...] con espressioni che sembrano [...]. Tutto questo può [...] colpito [...] della Stein ed averla influenzata [...] fino al punto da [...] abbracciare davanti alle deportazioni [...] inquietante dei [...] indo personale. Ma chi era Edith Stein? Una [...] cristiana che si era sacrificata «per le [...] come lei stessa diceva di [...] essere (se si presta [...] raccolte dalla [...] prima [...] anch'essa suora carmelitana), oppure [...] vita veniva distrutta insieme a quella di [...] altri ebrei? Sono numerosi gli studi da [...] figura e poche, invece, [...] parte ebraica. E infatti tormentati e [...] suoi rapporti con [...]. La [...] prima biografa ricorda che la [...] Benedetta della Croce (questo era il suo nome dopo [...] preso il velo) si diceva pronta a sacrificare la [...] vita per espiare la mancanza di fede degli ebrei [...] per [...] la conversione. E ricorda anche questa [...] notizia della notte dei cristalli: «È [...] della croce che si [...]. E il [...] della maledizione che il [...] chiamato su di sé. Caino deve essere castigato, [...] colui che porterà la [...] mano su Caino! [...] questa, che non può [...] e che al momento della beatificazione ha [...] dissensi. Eppure Edith Stein, nonostante [...] al sacrificio, manifestava nei suoi comportamenti un [...] vita: da Colonia si rifugiò a [...] in Olanda e [...] cercò disperatamente di fuggire [...] Stati Uniti. Ma la [...] domanda di visto venne [...] e chiese allora di [...] un convento in Svizzera. Ma in questo caso [...] vennero vanificati dalla lentezza della burocrazia ecclesiastica. Considerò infine la possibilità [...] Spagna, ma inutilmente perché il 4 aprile [...] dal convento di [...] insieme alla sorella. Fu uccisa ad Auschwitz [...] 1942. ///
[...] ///
Fu uccisa ad Auschwitz [...] 1942.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(193)

Città & Regione [1975-1976*]

(191)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(145)


(199)

Interstampa [1981-1984*]

(199)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(198)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(184)

L'Orto [1937]

(162)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(192)


(187)


(205)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(88)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(204)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(204)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(204)

Brescia Libera [1943-1945]

(160)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(193)


(206)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(64)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(196)

Umanità Nova [1919-1945]

(170)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .