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[...] avevo che da guardarmi intorno [...] vedere che nessuno sapeva bene che cosa [...] stato da fare. Mi affacciai al finestrino [...] fiato avevo in gola gridai: « E [...] tedeschi! Nello scompartimento un giovane [...] seminarista che fosse sobbalzò di paura e [...] : « ecco quelli che fanno venire [...] brontolò col vicino. [...] per il treno alla ricerca [...] che mi aveva dato ragione. Non gli parve assurdo [...] lui, che era il comandante; non gli [...] non fece a tempo a pensare tutto [...] si affacciava alla mente che le cose [...] più complicate, troppo difficili davvero. Balbettò non so che [...] disposizioni superiori e scomparve. Non riuscii più a [...] vidi neppure a Torino : se si [...] di dosso -la sciarpa azzurra per essere [...] di pace » o se avesse approfittato [...] per scendere non mi fu possibile di [...]. La sera arrivammo a Torino [...] i compagni promuovevano le prime manifestazioni dove, [...] che salutavano la pace, si mescolavano quelle [...] la pace bisognava [...] dal pericolo tedesco. Subito rintracciai Osvaldo [...] che [...] nel comitato del Fronte [...] a convincere i giornali a pubblicare, tra [...] che annunciavano il comunicato governativo e le [...] una brevissima nota nella quale si cominciava [...] resistenza promossa dai partiti del Fronte nazionale. Già durante la notte apparve [...] che le autorità avevano una sola preoccupazione, quella del [...] formale. Mentre rifiutavano nel modo [...] provvedere alla difesa, anche soltanto di pensarci, [...] che vigessero le restrizioni alla stampa e [...] riunione, a temere ogni forma di espressione [...]. Che crollassero le mura [...] dal nemico non sembrava un gran male, [...] venisse impedito fino [...] ai « sovversivi » [...] soltanto un manifesto. Dalla mattina presto il [...] chiaro e ci mettemmo [...] per vedere di [...]. Da Milano giunse [...] con le prime copie [...] tipografia stessa del Corriere della Sera e [...] di massima della Direzione del partito. Ci [...] in un appartamento al [...] parti della Barriera [...] e si cercò di [...] perchè quelle istruzioni non rimanessero sulla carta. [...] era ancora poco più [...] circa un migliaio di iscritti in città [...] una fase difficile di riorganizzazione e di [...] ritorno dei quadri dal carcere, dal confino, [...] quotidiana di elementi [...]. [...] che aveva lavorato a Torino [...] Milano fin dal 1941 rappresentava la Direzione, Grassi [...] dal carcere era diventato in quei giorni [...] Federazione torinese, Scappini era [...] del partito per il Piemonte, Osvaldo [...] era il nostro delegato [...] ospite occasionale, rimanevo a Torino per la [...] se era inutile andare alla visita militare, [...] che mi rimettessi in treno per andare [...] Milano [...] chiedere che cosa ci fosse da fare. Lavorammo subito in tre [...] i lavoratori, unire i partiti e [...] alla lotta, premere sulle [...] la difesa. Alle otto davanti alle [...] nostri oratori improvvisati [...] gli operai, per il [...] comizi periferici e per la mattina dopo [...] cittadina davanti al palazzo della Camera del Lavoro. [...] era complicata dalla necessità [...] ogni iniziativa almeno il consenso dei nostri [...] poi lavorato scarsamente per [...] e dalle proibizioni ostinate [...] Prefettura. In quella mattinata stessa [...] che avevano parlato davanti alle fabbriche, inci-tando [...] erano stati arrestati e trattenuti. Le autorità volevano farci [...] comandare erano sempre loro; in attesa che [...]. Nelle [...] le nostre cellule presero [...] delegazioni di operai perchè si recassero [...] Prefettura e al comando [...] Presidio [...] chiedere che venissero date armi ai cittadini, [...] la guardia nazionale e che si garantisse [...] città. Già verso mezzogiorno [...]. Il generale Adami Rossi, [...] i repubblichini premiarono [...] e la Repubblica italiana [...] dal punire come si meritava, temporeggiava per [...]. Anche [...] militare del Fronte nazionale [...] e [...] speranza restava quella di [...] da organizzarsi sulla base delle fabbriche, se [...] anche soltanto alcuni giorni di tempo. Ci ripromettevamo di far [...] realizzare [...] al comizio cittadino [...] popolare e di ottenere [...] Comitato cittadino, in caso di ulteriore carenza da [...] da quelle la direzione [...]. Mi assegnarono il comizio [...] Barriera [...] Nizza per le quattro del pomeriggio e [...] a casa per [...] volta. Lo Stato, quello di Mussolini [...] di Badoglio poco importa, non aveva cessato [...] tutto. Proprio quella mattina, con [...] pur dovevano esserci da fare, un poliziotto [...] casa mia per lasciarvi un biglietto della Questura [...] si annunciava che essendo arrivata da Sulmona [...] ero ancora sottoposto alla libertà vigilata, dovevo [...]. Le reazioni di mia [...] avvenimenti sono sempre un po' strane. Direi che comincia a [...] avvenimenti dai particolari, o che elementi concreti [...] si affacciano subito per lei a ridurre [...] delle cose che sembrano troppo grandi per [...]. Le [...] se ho i piedi umidi, [...] mi son messo una camicia pulita o altre simili [...] accompagnano così alle ore più solenni della mia storia [...] non soltanto della mia. In [...] la cosa più grave [...] avessi proprio rinunciato a presentarmi al distretto, [...] se il distretto esisteva ancora, e la [...] fu che inghiottissi una pagnottella di pane [...] so di dove, senza che le [...] assicurazioni di [...] mangiato appena allora potessero [...] cosa. Al comizio in piazza Carducci [...] cinquecento persone e a tante insieme non [...]. Dissi della necessità della [...] nazionale, finché arrivò un picchetto di soldati [...] un sottotenente per fare rispettare [...] sciogliere [...] e arrestarmi, credo, se [...] dato una bicicletta e non me ne [...] tempo. Anche [...] lo Stato funzionava, anche [...] gli unici nemici riconosciuti da [...] che comandavano [...] dovevano garantire [...] e [...] nazionale eravamo noi, i sovversivi. Me ne tornai alla [...] partito provvisoria pensando che si ripeteva la [...] di Sulmona, ma non proprio alla lettera [...] era il [...] in piazza. Avevo visto cinquecento persone, [...] ne avessi visto mai in una piazza [...] la voce del partito comunista, da quando [...] sapevo, che presto ce ne sarebbero state [...] piazza, che sarebbero state troppe per i [...] per quelli tedeschi. ///
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Avevo visto cinquecento persone, [...] ne avessi visto mai in una piazza [...] la voce del partito comunista, da quando [...] sapevo, che presto ce ne sarebbero state [...] piazza, che sarebbero state troppe per i [...] per quelli tedeschi.