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LA POLEMICA [...] «Basta con la dittatura delle [...] farmaceutiche e con [...] CARO DIRETTORE Qualche considerazione [...] di Aids. Un primo dato positivo: [...] numero delle persone sieropositive. Le catastrofiche pre-visioni di [...] epoca De Lorenzo, per giustificare la costruzione [...] posti letto ospedalieri, prevedevano in Italia 500. Stime attendibili danno oggi [...] Italia [...] massimo di 120. Ma la realtà è [...] il numero di nuove infezioni Hiv tra [...] aumenta quello delle persone non [...]. Le persone [...] hanno rapporti sessuali con non [...]. Siamo in una delicata [...] nella quale [...] da fenomeno concentrato in [...] ad altissimo rischio, si può trasformare in [...] nella popolazione generale a basso rischio. Negli ultimi anni sono [...] successi nella prevenzione delle infezioni Hiv nel-la [...]. Sono state sperimentate e [...] strate-gie di riduzione del danno; le sor-regge [...] solo intervenendo sui gruppi di popola-zione, deboli, [...] rischio si può proteggere la maggioranza, forte, [...] più basso rischio. Quindi aiutare i deboli, [...] i forti. La pre-venzione ha avuto [...] state superate impostazioni ideologiche e settarie. Non sono le guerre [...] o contro il profilattico che hanno aiutato [...] ma la consapevo-lezza che occorre fornire alla [...] mezzi per scegliere consapevolmente come proteggere la [...]. Ridur-re il numero dei [...] il partner, usare il profilattico, sono tre [...] prevenire. Ciascuno sulla base delle [...] ed attitudini deve [...] scegliere quale [...] di questi tre modi [...]. Sappiamo oggi che in media [...] persona ha 11 anni di vita tra il mo-mento [...] Hiv e [...] della malattia Aids e che [...] soprav-vivenza media [...] della ma-lattia è di circa [...] mesi. I grandi sforzi terapeutici [...] hanno sicuramente migliorato la qualità della vita [...] infezione Hiv ma non sono stati capaci [...] sopravvivenza. Solo nella fase in Aids [...] terapie [...] sono state capaci, [...] degli anni Novanta, di far [...] alle persone con Aids circa 6 mesi di so-pravvivenza. Eppure negli anni passati [...] informazione hanno ripetuta-mente amplificato dichiarazioni di qualche [...] non proprio [...] an-nunciava che sempre nuove [...] sconfitto [...]. Molti dei soldi spesi [...] da tanta povera gente per procurarsi la [...] magico guaritore e con essa il far-maco [...] certa-mente impinguato i conti in banca di [...] straor-dinari profitti a qualche industria farmaceutica, ma [...] nella vita delle persone con infezione Hiv. Analogo discor-so vale per il [...] che non [...] ancora né sarà ragionevolmente di-sponibile [...] prossimi anni. Giornali, spettacoli [...] anche manifestazioni di beneficenza [...] spesso usate da alcuni personaggi senza scrupoli [...] e profitti. Diversamen-te da costoro altri [...] impegno, umiltà e dedizione per attuare i [...] e garantire alle persone mala-te qualità della [...] della loro dignità umana. Mentre taluni coltivavano arroganza [...] e trovando, pubblicità e fama, altri, nella [...] cercare le persone [...] per offrire loro la [...] la propria vita e con essa quella [...] ed amici. Altri, costruivano case nelle [...] con Aids per [...] difficile, ma inevitabile, passo [...] umana e personale. Non posso nascondere che [...] mente soprattutto le figure di due sacerdoti, [...] e storia ma uniti dal comune impe-gno [...] dignità della persona umana. Penso a Luigi Di [...] senza il quale oggi [...] sembrano più difficili, e a Lui-gi Ciotti [...] Gruppo Abele, continua nella strada il suo [...]. Con loro andrebbero ri-cordati [...] che negli ospedali, nelle [...] nei [...] hanno profuso impegno, con [...] portando [...] in-terventi difficili, poco gratificanti e [...]. Oggi i progressi della ricerca [...] offrono nuove speranze. Le combinazioni di farmaci [...] gli inibitori delle proteasi, sembrano [...] efficacia dimostra-ta nel ritardare [...]. Non sappiamo ancora se [...] prolungare la vita delle per-sone sieropositive. Lo speriamo e ogni [...] profuso per trovare le risorse finanziarie ed [...] le cure efficaci disponibili. Come per tutte le [...] di Aids è uscita dalla fase iniziale [...] in una, [...] lunga, fase di stabi-lizzazione. La possibilità di impedi-re [...] Aids [...] la principale malattia sessualmente trasmissibile nella popolazione [...] efficacia di interventi di prevenzione nei gruppi [...] più alto rischio. Penso so-prattutto alle persone [...] e a coloro che si [...]. Le risorse disponibili nel [...] vanno concen-trate nei programmi di riduzione del [...]. Un fatto apparentemente para-dossale. In termini tecnici [...] di infezioni dipende anche [...] in altre parole il numero di [...] Hiv che si avrà nel futuro, oltre [...] caratteristiche [...] dipende dal numero di [...] ed infettanti che ci sono nella popolazione. Questo nu-mero a [...] volta dipende dal nu-mero [...] che si sono verificate nel passato e [...]. La probabilità di infet-tarsi, [...] un rapporto sessuale non protetto, dipende an-che [...] incontrare una persona infetta. Ebbene, se sono disponibili [...] la vita delle persone infette e ne [...] ne verrà una potenziale maggiore diffusione della [...]. Di conseguenza la disponibilità [...] nel migliorare durata e qualità della vita [...] ri-chiede la messa in campo di mag-giori [...] di pre-venzione. Questo apparente para-dosso sgombera [...] uno strumentale conflitto tra sostenitori della prevenzione [...] cure. Sempre che non si [...] farmaco in grado di elimi-nare [...] nelle persone col-pite dal [...] Hiv, [...] estrema-mente improbabile nel prossimo futuro, i possibili [...] nella cura richiederanno maggiori e più efficaci [...]. Le nuove terapie richiedono [...] maggiori risorse fi-nanziarie ed organizzative. In tutti i sistemi [...] privati, le risorse economiche disponibili per la [...] sono, per quanto grandi, limitate e definite. Anche nel campo [...] devono essere resi espliciti [...] per-sone e della popolazione. Le cure e gli [...] da ga-rantire devono essere scelti sulla base [...] e garantiti in condizione di eguaglianza a [...]. La mancata definizione di [...] altro che generare un ra-zionamento implicito ed [...]. I forti, quelli che [...] sentire di più hanno tanto, forse troppo, [...] cui voci non riescono a giungere a [...] poco o nulla. Defini-zione di priorità e [...] vanno di pari passo. Tutte queste considerazioni im-pongono [...] orga-nizzative coraggiose e razionali, ri-spetto alle quali [...] stato delete-rio e nefasto il ruolo di [...] hanno continuamente indotto false speranze di miracoli [...] misere illu-sioni, ed hanno generato polemi-che e [...] cam-po della prevenzione. In testa a tut-ti [...] prof. Aiuti che, anche recentemente [...] veleni e lancia accuse contro chi, soprattutto [...] gover-no, in particolare il Ministro Bindi, anche [...] sta por-tando onestà, trasparenza ed effi-cienza. Non sarebbe male ricordare i [...] ed ammiccanti duetti del prof. Aiuti con [...] ministro De Lorenzo, [...] e le coperture che [...] provocatore ha fornito a scelte e politiche [...] è noto, anche la magistratura ha avuto [...]. Nella Commissione Nazionale Aids [...] aria nuova, si di-scute, si collabora, si [...] si confrontano esperienze, soprattutto sicuri che conflitti [...] manovre di potere sono stati messi alla [...]. Sinceramente, nessuno sente no-stalgia [...] Aiuti. /// [...] /// Perucci Direttore [...] Epidemiologico del Lazio CHIARISSIMO [...] del professor Aiuti, pubblicata domenica 9/11 sul Vostro [...] colto di sorpresa 90 membri della Lila [...] associazioni impegna-te nella lotta [...] molte delle quali sieropositive, [...] convention a Santa Severa (Roma), dedicata al [...] e attivi-smo delle persone [...]. Ci rifiutiamo di venire [...] ma alcune cose scritte [...]. E speriamo che il Vo-stro [...] voce anche ai «ve-ri soggetti» della polemica: [...] e gli operatori delle associazioni di lotta [...]. Ci siamo riuniti [...] non in una sala [...] villaggio della Gioventù, lontani dalla luce dei [...] fondi per cellulari e pulmini, ma ognuno [...] mezzi e le proprie risorse. Sono ve-nuti a parlare [...] clinici con cui abbiamo dibattuto sulle scelte [...]. Qualche rap-presentante di casa [...] non a parlare dei propri prodotti, come [...] convegni ufficiali, ma a spiegarci meglio co-me [...] che ci vedono coinvolti come cavie umane. Sono venute le persone [...] operatori a parlare della difficoltà del [...] del rapporto [...] della convivenza con il [...]. Abbiamo deciso di entrare [...] operatori, nel tempio della medicina forse anche [...] che emer-gono anche dalla lettera [...] professore Aiuti. Come mai af-ferma che [...] è tra le prime e comunque rimane [...] la ricerca farmacolo-gica? Noi lo sappiamo. Le aziende farmaceutiche ci [...] motivo per cui non scelgono i cen-tri [...] difficoltà burocra-tiche e la scarsa preparazione dei [...] quella decina di centri i cui medici [...] pubblicazioni. Abbiamo deciso di [...] an-che noi. Sappiamo che il professore Aiuti [...] non sono [...]. [...] anche scritto in una [...] prote-stando per il fatto [...] dialogava e forniva in-formazioni scientifiche anche alla [...] sarebbero solo loro, i professori, i depositari [...]. Se così fosse, perché [...] lasciano un buco di informazione sugli effet-ti [...] donne? Perché non vengono approvate le formu-lazioni [...] Solo [...] il mercato è esiguo? Perché non ven-gono [...] sulle intera-zioni tra farmaci e droghe? Perché [...] proposti fogli di consenso informato scritti in [...] Quali [...] i fondi per le asso-ciazioni dove secondo [...] il profitto personale? Nes-suna delle nostre associazioni [...] al di fuori dei pro-getti di ricerca [...]. I bilanci della Lila [...] e trasparenti per chiunque li voglia esaminare. Siamo una vera associazione di [...] che ot-tiene [...] grazie [...] di 25 sedi locali composte [...] persone sieropositive e sieronegati-ve che lavorano insieme. Sappiamo che per qualcuno ciò [...] risultare scomodo! A noi non risulta. Forse negli ambulatori ci [...] nuove, ai nostri centralini telefo-nici non è [...] delle chiamate, anzi. Grazie agli inter-venti dei [...] stato pos-sibile migliorare la diagnostica e [...] sanitaria. Non sempre è così! /// [...] /// Agnoletto, secondo [...] ostacolerebbe le nuove linee [...] farmaci. Siamo stati noi, le [...] Lila a incatenarci negli uffici della [...] il 21/7/97 per otte-nere [...] dalle case produttrici degli ini-bitori della proteasi [...] del processo di regi-strazione. È stato il «famigerato» [...]. Agnoletto in persona a [...] e [...] riuscendo a raddoppiare il [...] farmaci forniti alle persone malate di Aids [...]. Non è, purtroppo, riuscito [...] che la di-stribuzione di questi farmaci avve-nisse [...] reparti di malattie in-fettive. Anche di questo abbiamo parlato [...] week and a Santa Severa. Si afferma che i [...] trasfusi che hanno contratto [...] da Hiv abbiano ricevuto [...] stato per il dan-no biologico subito. /// [...] /// Ancora oggi la stragrande [...] diritto non è sta-ta risarcita. Proprio durante la Con-vention [...] un clinico, che si è definito come [...] re-parto che copre un numero di pa-zienti [...] di tutti i paesi scandinavi, che «oggi [...] Aids non è più di moda». Perché allora insistono a [...] Chi di noi ci deve finire? Si [...] professore Aiuti, la battaglia contro [...] non termi-nerà, anzi ne [...] riusciremo a ottenere la modifica-zione della destinazione [...] miliardi, precedentemente finalizzati alla costruzione di nuove [...] inutili, verso [...] extra-ospedaliera e verso [...] farmaceutica. Ossia verso quello che [...] professore Aiuti [...] ma che è lo [...] il reinseri-mento e la riconquista degli spazi [...] di chi fino a ieri vi era [...] uno di que-sti ospedali. Quanto ai [...] attacchi nei confronti del dr. Agnoletto e di una [...] organi isti-tuzionali che al professore non ag-gradano, [...] di dire che spesso la lotta [...] trova questo personaggio non [...] solo di dire che spesso la lotta [...] personaggio solidale con le perso-ne sieropositive e [...] oggi a Santa Severa, [...] ieri a Rebibbia. Non vogliamo schierarci, ma [...] siamo compatti nella nostra solidarietà a chi [...] ha data tanta. Alessandro [...] e altre 71 firme Ansa MILANO. Una delle foto, realizzata [...] Bruce Weber, del [...] Pirelli per il 1998 [...] per il prossimo anno una tradizione della [...] milanese ormai consolidata. La vera novità della [...] è comunque costituita dal [...] la prima volta nelle fotografie che illustrano [...] ci sono anche uomini [...]. Dalla Prima Preoccupazione: per [...] economica in cui versa il nostro giornale [...] sorti dei suoi inserti lo-cali. Il tema (sollecitato [...] dello sciopero del-le firme dei [...] fa la parte del leone al «filo diret-to» trasformandosi [...] principale. I lettori vo-gliono sapere, [...]. /// [...] /// Ma su un punto tutti [...] non si può [...] andare così una testata «storica», [...] quotidiano che ha rappresentato dal dopo-guerra in poi [...] (per [...] diffusione e il nu-mero di [...] vendute nella [...] storia) nel panorama della stampa [...] italiana. Sono gli interlocutori più [...] indietro nella memoria e ricordano le numerose [...] giornale di Gramsci. Perché proprio adesso che [...] governo -do-mandano -deve fare i conti con [...] di destra sembra essere scompar-sa [...] ogni possibi-lità di soluzione?». Per Luigi [...] (da Roma) la ragione [...] dovuta alla diminuzione della militanza nelle sezioni. Tornerei anco-ra oggi a [...] se mi venisse richiesto. E soprattutto se fos-se sufficiente [...] un [...] di ossigeno. Ai miei tempi quando [...] di difficoltà, non si restava con le [...]. Ci si dava da [...] inventava delle cose. Allora, mi ricordo, [...] un compagno bravissimo. Si chiamava Pietro Cesari. Quan-ti viaggi, poveraccio, si [...] ha girato in lungo e in largo [...] compagni delle fe-derazioni, con-frontando i dati, [...] a fare di più. Non so se questo [...] oggi. /// [...] /// Allora tiriamo fuori dal [...] cosa. In-somma, mi sembra incredibile [...] Botteghe Oscure pensi-no solo a vendite a privati, [...]. Va incrementata, [...] non ridotta». Angela [...] (da Geno-va) propone una sottoscrizio-ne. Per essere informa-ta sui fatti [...] succedono nel-la mia città oltre a [...] sono costretta a [...] un altro. Ma io, al mio [...] eccome. Ecco, i soldi che [...] in edicola per altri quotidiani, sono disposti [...] aiutarvi. Certo, non è molto. Ma se fossimo in [...]. Silvana da Corsico (Mi-lano) [...] idea. Or-mai si è abituata [...] Mattina e non vuole [...]. [...] significherebbe [...] spazio a quelli di destra, [...] Berlusconi e company. E invece è venuto [...] dare scacco matto a que-sti signori. Con quale mezzo di co-municazione [...] di [...]. Mauro Carelli (Milano) si chiede: [...] Corriere della [...] vive con le pagine dedicate [...] inserzioni e agli annunci a pagamento. Potreste [...] anche voi. So-no introiti notevoli». Loredana da Reggio Emilia, è [...] lettrice disaffezionata. Ma non al punto [...] un confronto con la reda-zione. Soprattutto per [...]. Troppa sciatteria, troppo [...]. Anche [...] nonostante sia più cu-rata, mi [...] poco entusia-sta. Un consiglio: cercate di [...] gli [...] e nello stesso tempo al-leggerite [...]. Insomma fate in modo [...] il lettore. Guardate gli altri. È vero, sono come [...] anche nei supermercati, gira gira, si tro-va [...] interes-sante. Ieri, in alcune edizioni, a [...] 3 de [...] 1, la foto che illustrava [...] pezzo sul falli-to attentato a Roma con [...] del luogo del ri-trovamento [...] per errore è stata accompagnata [...] una didascalia che faceva riferimento a Giorgio Napoli-tano. Ce ne scusiamo con il [...] e con i lettori. AL TELEFONO CON I LETTORI «Mica si butterà a mare la storia [...] R [...] 1 4 7 2 5 [...] 6 8 9 [...] 0 [...] proletaria, magro come [...] una radio privata che si [...] alla periferia del paese, un piccolo corredo di ciclostilati [...] volantini. /// [...] /// Per raccontare di «Tano [...] un Consiglio comuna-le venduto alla mafia. Per denunciare la morte [...] divorata dalle cave abusive degli amici di [...] Tano. Per spiegare quali miserabili [...] dietro [...] per la seconda pista [...] Punta Raisi e [...] a suon di baionette, [...] Cinisi. Non poteva durare e [...]. [...] fatto a pezzi con [...] binari della ferrovia, affinché i carabinieri, il [...] scrivere sul loro bravo rapportino che il [...] Impastato Giuseppe era de-ceduto confezionando un ordigno. E così, mentre gli [...] Peppino raccoglievano i brandel-li del suo corpo sulla [...] i rami degli ulivi, nella piazza di Cinisi [...] Tano Badalamenti spiegava agli amici le regole pazienti [...] portare rispetto e non al-zare mai la [...]. Lo sapevano anche le pietre [...] di Peppino fu lui. Ma le pietre non [...] un processo. Ades-so, dicono alla Procura [...] Palermo, [...] sono anche le prove. Per incastrare Badalamenti e per [...] in Italia. Lo abbia-mo già scritto [...] lo scriviamo di nuovo: il tempo in [...] galantuomo. Anche quando i nostri [...] di un Dio minore. In alto i cuore [...] Peppino, [...] allegria non è andata [...]. /// [...] /// In alto i cuore [...] Peppino, [...] allegria non è andata [...]. (0)
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