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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 1385482769.

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Realtà e fiction intrecciate [...] storie? Fatto sta che un poliziotto del Kansas Bureau [...] afferma che Truman Capote [...] relazione omosessuale con uno dei killer del [...] «A sangue freddo». Lo ha raccontato al «New [...] uno dei poliziotti che [...]. Lo scrittore americano seguì [...] per il «New [...] che lo inviò nel [...] per studiare la reazione [...] comunità agricola alla strage di [...] famiglia, la famiglia [...]. I due killer, Dick [...] e Perry Smith, furono [...] condannati a morte. Capote fu uno dei [...]. [...] una ragione: lui e Smith [...] stati amanti in prigione». [...] afferma di essere stato testimone [...] dello scrittore nei confronti [...] «Posso dire che quei due [...] passato [...] soli in cella, che capote [...] considerevoli somme di denaro per corrompere la guardia e [...] guardare [...] parte. Erano entrambi omosessuali, sono [...] amanti». Sempre al «New [...] un altro agente del Bureau, [...] aggiunge: «Capote si identificava [...] Smith. Non con i suoi atti [...] ma con la [...] infanzia. Entrambi erano cresciuti più [...] stesso modo». E Joe Fox, «editor» [...] Capote [...] Random [...] conferma che tra scrittore [...] era stabilito un rapporto speciale: «Truman adorava Perry, [...] sorta di suo doppio. In aereo, al ritorno [...] New York, Truman mi tenne tutto il tempo la [...]. Non riuscii neanche a [...] mi piangeva accanto». Capote amò [...] di «A sangue freddo» Intervista [...] il «Primo Levi di Bosnia»: dopo le cronache della [...] ecco la [...] Persia [...] secolo [...] da Sarajevo [...] «Vi racconto il romanzo [...] Drammaturgo e narratore, ha scritto «Il divano orientale», libro [...] ottocentesco, prima della carneficina. Dalla Prima sconfitte della [...] per la maggior parte [...]. Quando questa estate an-davo [...] Paco Ignacio Taibo e con Eduardo Galeano a parlare [...] Cuba, [...] America Latina e di Che Guevara ai [...] ad altre manifestazioni pubbliche, la partecipazione più [...] a volte migliaia, di persone che ci [...] esprimevamo [...] che ci pareva singolare [...] fa al [...] della sinistra italiana, di [...] le efferatezze compiute dal comuni-smo reale. E questo non tanto [...] stato chiesto al capitali-smo un atto di [...] crimini [...] squadroni della morte, esecuzioni [...] della dignità uma-na, infanzia violata o venduta) [...] anni in suo no-me in America Latina, Africa [...] Asia e giustificati spesso in nome delle leggi [...]. La repressione infatti non [...] qualunque sia la giu-stificazione ideologica. Ma il [...] delle [...] emo-zionava quando veniva ricordato che la sinistra [...] agli anni Ottanta, aveva pagato un prezzo [...] comuni-sta [...] ad esempio, di far [...] posto di la-voro, se non addirittura la [...] lavoro) ed era quindi sin-golare pretendere un [...] angherie subite. Così, quando si parlava [...] Cuba [...] difficile non cogliere [...] nel momento in cui Taibo [...] Galeano esprimevano il loro disagio per un mondo [...] intransi-gente con Cuba per il suo integra-lismo, [...] il controllo delle idee, [...] di qualche dis-sidente, ma [...] solo a passare sotto silen-zio la realtà [...] della Cina comunista, ma addirittura pronto a [...] tragici del continente di cui Cuba è [...] Latina. In questo luogo del [...] pensa sia tornata la demo-crazia perché si [...] stessa, i diritti degli uomini, la tutela [...] libertà di espressione, le dignità più elemen-tari [...] la maggior parte dei cittadini ogni giorno, [...] pudore, come a Cuba malgrado tutti gli [...] mai successo. La storia del mondo [...] sempre i vincitori o quelli che in [...] sono ritenuti tali. Che Guevara lot-tò contro questa [...] e forse non è stato possibile [...] a [...] proprio per questo. [...] dopo la [...] morte «per [...] scelto il metodo sbagliato», [...] Latina, secondo i dati [...] sta peggio di allora. Più di due-cento milioni [...] vivo-no sotto la soglia di povertà e [...] loro in condizioni misera-bili. Perché quindi non dovrebbe-ro [...] messaggio del Che, per esempio, le «pazze [...] Maggio», le mamme cioè dei [...] dopo che per [...] volta squadroni sconosciuti sono [...] sede a Buenos Aires di-struggendo tutto e [...] O dopo che la polizia di [...] che sta per arrivare [...] Ita-lia [...] di ricercare questi vio-lenti ha arrestati alcuni [...] che manifestavano? O perché dovrebbe considerare [...] la scelta di Guevara [...] propria vita per [...] un religioso come padre An-gelo Pansa, [...] salesiano, che manda a molti di noi [...] Latina, fax disperati da [...] dopo che ha dovuto [...] di Con-cordia do Paranà, per [...] indaga-to personalmente, smascherato e [...] le repressioni subite dagli [...] per mano di potenti [...] dopo [...] tentato di denunciare al [...] del giu-dice Sandra De Santis con cinque [...] borghesia bra-siliana che a Brasilia, la notte [...] e 20 aprile avevano dato fuoco [...] Galdino Jesus Santos della [...] venuto nella capi-tale per [...] so-ciologo Cardoso di [...] rispettati i loro diritti? Queste [...] hanno la possibilità di divulgazio-ne [...] di un dissidente cu-bano, [...] e de-cine alla settimana e sempre più [...]. Per questo Che Guevara [...] attuale, perché come ha scritto Montalbàn «il Che [...] un incubo per il pensiero unico, per [...] per la verità unica, per il gen-darme [...]. Il Che è come [...] segnali di non sottomis-sione, una provocazione per [...] per la santa inquisizio-ne [...]. E causa questo disagio [...] di rivoluzioni inutili, ma come scoraggiante (per [...] del diritto a rifiutare che, fra il [...] nuovo, si possa scegliere soltanto [...] e non il necessario. Insomma, la li-bertà fondamentale [...] necessario». È normale quindi che a [...] dalla [...] morte, Guevara mette in crisi [...] coloro che non osano dedicare la loro vi-ta a [...] qualunque causa altruista. Di lui hanno scritto [...] «il Primo Levi di Bosnia» per il [...] ma soprattutto [...] dilaniante che suscita la [...] Il centro del mondo, storia e diario [...] Sarajevo (un libro uscito in Italia [...] scorso dal Saggiatore). Ono-rato del [...] nato a [...] in Bosnia, 44 anni [...] di sentirsi più vicino a scrittori come Boccaccio [...] una gestua-lità da oratore appassionato, cerca di [...]. Docente di drammaturgia a Sarajevo [...] qualche anno vive a Graz, in Au-stria), [...] testo dramma-turgico, Al limitare del deserto, che [...] Teatro del Parco di Mestre lunedì prossimo, [...] ha scritto un romanzo, Il Divano [...] come non se ne fanno più. Ogni pagina racchiude infatti un [...] di idee che approfondiscono questioni filoso-fiche e religiose, [...] di un intreccio che ricostruisce [...] storia [...] della Persia [...] secolo, con personaggi e interpreti [...] esistiti (vedi [...] glossario finale). Un romanzo diviso in [...] corrispondenti a tre scrittori, [...] che con le loro idee hanno rivoluzionato [...]. Una storia che, rial-lacciandosi [...] delle Mille e una Notte, si ispira, [...] che evoca Il Divano [...] goethiano, ai racconti affabulatori [...] autori [...]. Professor [...] il suo li-bro è [...] la Bibbia. Si può cominciare a [...] parte. Aperto a caso, ogni [...] «succo» particolare. Come [...] «Io appartengo a una tradizione [...] scrittori antiquata, una genia di scrittori estinti, per i [...] è molto importante [...] del libro. Un libro viene costruito [...] dove ogni stanza deve avere qualche cosa [...] sé. Come nelle Mille e una [...] dove ogni racconto è collegato [...] e nello stesso tempo fa [...] di una stessa storia. Nel caso delle Mille [...] era quella di Sherazade che per ingannare [...] rimandare la morte, scrive». Mi può fare un [...] «Nella tradizione occidentale penso [...] Boccaccio. E poi, ovvia-mente, a Goethe. Goethe è impor-tantissimo per [...]. Per la struttura della narrazione [...] un ro-manzo e per [...] sostenuto [...] di una letteratura mondiale. Con la [...] opera è il primo ad [...] gettato ponti tra la letteratura occidentale e [...]. Il nostro mondo è [...]. Quale universo si rispecchia [...] «Il mondo è sempre lo stesso, an-che se [...] non [...] la bomba atomica. Per il resto, allora [...] madri portavano dentro di sé i bambini [...]. La solitudine, la paura, [...] il senso di abbandono so-no gli stessi. Insomma, il nostro mondo [...] dal mondo di Goethe. Questo è un mondo che [...] ha saputo vedere le [...]. Che rapporto [...] tra [...] di questo romanzo e [...] scrit-tore bosniaco, che ha vissuto per mol-to [...] Saraje-vo? [...] scritto prima della guerra [...] Bosnia, [...] il bisogno di un in-contro spirituale tra [...]. La Bo-snia è stato [...] luogo in Europa [...] pur mantenendo la loro identità. Grazie al fatto che ho [...] in egual modo alla tradizione [...]. Questa mescolanza è stata [...] del conflitto bosnia-co. [...] è sempre stata debole, si [...] sem-pre difesa a fatica [...] esterna. Con un martello si [...] computer, ma non vi-ceversa. La Bosnia è come [...]. [...] spaccare un mosaico. La Bosnia è stata [...]. Prima il fascismo ha [...] Serbia, poi in Croazia. [...] di rivolgersi contro la Bosnia. E come in ogni [...] pressione esterna è troppo forte, i pezzettini [...] scontrano [...]. Quando ha capito che [...] era con-clusa? «Nel 1995, a [...] e [...] si sono spartiti la Bosnia. Allora è finito tutto. [...] è stato un fatto [...] sulla pelle dei bo-sniaci». Nel suo romanzo la [...] vede in una chiave positiva, è ancora [...]. Nel mio libro tutti [...] occupano della fede. La religione è la Chiesa, [...] dei culti. La fede è qualcosa [...]. È il [...] sentire la [...] dei mistici». [...] sincero», nel libro, è portatrice [...] di religione universale. La fede non ha [...] fare [...] «Ci sono persone che [...]. Ma non è così. Il fanatismo è la [...] un altro perché è di [...] religione. In questo [...] servizio [...]. Anche la [...] idea di letteratura è [...] che sia un [...]. Fi-no ad allora ogni [...] stesso tempo un contenuto teologi-co e psicologico, [...] la voglia di divertire, di [...]. Il suo è anche [...] speranza. Che senso [...] og-gi? [...] anche cultu-rale, di Sarajevo, città [...] «A Sarajevo per [...] so-no scritti libri, fatti spettacoli [...]. [...] gente ha una gran voglia [...] norma-lità. [...] lo stipendio e avere il [...] in teatro. Nel frattempo, però, nulla [...]. Lo Stato non lavora, [...] esiste, la co-munità europea ha mandato in Bo-snia [...] un idiota ubriaco [...] riuscirebbe [...] la Bosnia sulla cartina [...]. [...] prima stagione del dopoguerra avrei [...] rappresentare [...] di Eschilo e Miracolo a Milano di Zavattini. La prima idea è [...]. Troppe allusioni al pas-sato [...] il per-dono. È andata meglio per Mira-colo [...] Milano. Con qualche racco-mandazione: che sia [...] bella fa-vola, bei costumi, belle luci, facci tutti più [...]. [...] eretici sono [...] del «Divano». Che cosa [...] è qualcuno che, in no-me [...] fede, si chiede quanta [...] in [...]. Penso a San Francesco. Solo la magnani-mità di Dio [...] salvato dal rogo. ///
[...] ///
Per quello che riguarda [...] oggi, [...] del fon-damentalismo economico, è [...] eretici. Forse è eretico chi dice [...] voglio essere in [...] drogarmi. Essere eretici per me si-gnifica [...] sui valori e sui contenuti. Da quando mi ricordo [...] continuano a parlarmi del progresso. Ma dove andiamo? a [...] Est [...] Ovest: qual è la forma di fondamentalismo [...] fondamentalismo economico, a est [...] modo ideologico del progresso. [...] casi si tratta di forme [...] totalitarismo. Ma quello più pericoloso [...] che assorbe est e ovest: quello per [...] cosa più importante per una compagnia è [...] quanto ha [...]. Antonella Fiori [...] 4. Bisognerà penare ancora prima [...]. ///
[...] ///
Lo scrittore, infatti, avrebbe [...] 16, [...] novella che fu pubblicata [...] «New [...] nel lontano [...]. Rompendo un si-lenzio lungo [...] lungo rac-conto [...] opera pubblicata [...] del «Giovane Holden», una [...] Seymour [...] scri-ve a sette anni [...] colo-nia estiva -doveva uscire per la pic-cola [...] a giorni. Tanto presto che migliaia [...] già arrivati alle librerie, specialmente via Internet. Ma della pubblicazione nessuna [...]. Un messaggio registrato nella [...] si limita a dire [...] è stata rinviata. Se-condo il «New York Post», Salinger avrebbe cambiato idea quando, il febbraio scorso, il «New York [...] stroncò [...] senza pietà, [...] «una delusione dalla trama per [...] plausibile e [...]. Ad oltre cinque secoli dalla [...] i Maya di [...] gli [...] a Milano. Naturalmente questa gen-te, che [...] ad una civiltà [...] era presente sul conti-nente [...] il genovese Co-lombo posasse il piede da [...]. Anzi, in [...] di grazia del 1492, [...] Maya, [...] massimo fulgore tra il V [...] il [...] secolo dopo Cristo, era già [...] e sepolta nella giungla da quasi settecento an-ni. [...] paragonata alla capitale [...]. Ba-sta guardare una qualunque [...] conto: templi fatti a piramidi, grandi piazze, [...] gigantesche, sferisterio, scala dei [...]. Una civiltà compiuta, un [...] quale ci viene offerto dalla bellissima mostra (Catalogo [...] organizzata dal Co-mune di Milano [...] di an-tropologia e storia [...] a Palazzo Reale. Affascinanti le scultu-re, di una [...] straordinaria, molte delle quali, fra [...] sono in tufo vulcanico. Altre sono in cerami-ca [...] risultati di sorprendente bellezza. Presente in mostra, fra [...] uno Scriba del 700-800 d. Nella grande piazza di [...] le statue in tufo [...] metri. Nel-le sale del Palazzo Rea-le [...] esposte due [...]. La stele «E» di [...] il più grande monolite [...] metri [...]. [...] anche quei due coper-chi antropomorfi [...] ceramica scolpita (600-900 d. Colpiscono anche le finissime [...] steli e altari. Stupendi altri coperchi zoomorfi, [...] in terracotta modellata e dipinta. Simbolo di po-tenza, questo [...] associa-to [...] per via delle abitudini [...] macchie sul mantel-lo e diventa, nel mito, [...] dalla notte. Di segni e di [...] non sempre decifrabili sono rivestiti gli oggetti [...]. Il sistema di scrittura [...] sulla se-quenza di segni grafici, che riducono [...] essenziali. I «libri» erano di [...] cortecce ridot-te a poltiglia e lavorate con [...]. Po-chi gli eletti (gli [...] famiglia regnante e de-positari della scienza astronomica, [...]. [...] alcune cerimonie, compreso il [...] a squadra, che rap-presentava un momento fondamen-tale [...] maya. Altro che le partite [...] nostri giorni. A [...] palla [...] il sole, che non si [...] con le mani, ma solo con una speciale attrezzatura. Le partite si svolgevano [...] acqui-stavano addirittura il valore di azioni sacre, [...]. I giocatori delle due [...] sugli avambracci e sulle cosce, non-chè pesanti [...] pietra appesi al collo e alla vita. Il campo era segnato [...] scolpiti che rie-vocavano la simbolica partita [...] degli inferi, e il [...] Diciotto Coniglio, al cui termine il sole tornava [...]. E mica era consentito [...] la partita rischiava spesso il taglio della [...]. Per fortuna, fra i Maya, [...] anche abitudini più gradevoli, per esempio il consumo del [...] al cacao, considerato una bevanda divina, di grande uso [...] feste rituali. I semi di cacao, [...] anche come [...] di misura dei prezzi. Un seme [...]. Alla mostra [...] dagli [...] le opere [...] nel lungo viaggio, avessero [...] addirittu-ra distruggersi -non sono presenti campioni di [...] né frammenti di pittura murale, peral-tro quasi [...]. Le ope-re di architettura, [...]. [...] sono stati [...] dei più importanti musei [...]. È la prima volta [...] in Europa. Come è stato spiegato [...] cultura e delle arti [...] Rodolfo Pa-stor [...] nel suo paese, traendo [...] è stato avviato un programma per il [...] tra-dizionale, i cui prodotti erano deli-ziosi e [...]. Questa mo-stra offre [...] di un incontro affascinante con [...] paese e una cul-tura poco conosciuti. Da non perde-re. [...] Paolucci I Maya di [...] Milano, Palazzo Reale Fino [...] 1998. Orario: 9,30-19,30 lunedì chiuso Biglietto: L. ///
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Orario: 9,30-19,30 lunedì chiuso Biglietto: L.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .