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[...] prima e [...] di professione poi, amico [...] Gior-dani [...] di [...] ammiratore di Leopardi e [...] Manzoni, [...] e organizzatore di [...]. In particolare, con i [...] saggi, fu un osservatore e studioso attento [...] anticipatore) dei rapporti Ira letteratura e società, [...] di importanti [...] nella produzione e nel [...] autori agli editori, dai librai al pubblico. Ai suoi contributi, perciò, [...] un posto non trascurabile seppur limitato in [...] studi ottocenteschi che si muoveva in direzione [...] della letteratura. La riproduzione anastatica di [...] a cura di Fabio Todero e per [...] Vecchiarelli edito-re In Marziana (Roma), offre una [...] ulteriore conoscenza e verifica (Dei lettori e [...]. [...] lire 35. [...] di Todero ricostruisce il [...] di Bianchetti attraverso i suoi scritti, [...] alcuni [...] lo status e il [...] nel contesto della nascente società borghese e [...] vecchio mecenatismo («la patente di letterato è [...] ed è soltanto il pubblico che può [...] in alcuni luoghi, [...] della letteratura uno stato [...] la [...] Fratelli di cartatà della [...] la necessità di una nuova letteratura rispondente [...] nazione» e del nuovo pubblico, popolare e [...] perciò del cittadini del futuro Stato unitario); [...] strumenti didattici per apprendisti scrittori; la funzione [...] storico, da Guerrazzi a Scott a Manzoni. Un atteggiamento complessivo, come [...] in molti punti rimanda a [...] Tenca, fino a Gramsci. Risultato maturo e talora [...] della riflessione di Bianchetti, è certamente il [...] Dei [...] pubblicato insieme [...] in prima edizione nel [...] trevigiano Andreola, e successivamente [...] Le [...] nel [...] con [...] appendice di lettere (ed [...] edizione che viene riproposta da Vecchiarelli). [...] di una impostazione romantica [...] stati indicati da tempo I limiti di [...] soltanto al [...] gramsciano), e pur con [...] ingenuità critica e schematico psicologismo, Bianchetti ha [...] essersi posto per primo in modo organico [...] problema de! Ma la storia de' lettori [...] non la trovo in alcun paese, non che fatta, [...] cogliendo [...] certi aspetti dei processi sociali [...] lettura e del successo. Bianchetti dedica un intero [...] per pochi o per molti lettori»: sottolinea [...] del lettore nella vita [...] («Il [...] molle volte la il meno e talvolta [...] stato [...] del lettore fa il [...] anche il tutto»); critica gli [...] non buoni» per conquistare II [...] ai «frontespizi»); analizza come [...] o morire la passione per la lettura [...] affetto (. Molti anni dopo, Bianchetti, [...] Ideali di crescita di una nuova letteratura [...] nuovo pubblico, approderà a una ripulsa [...] verso [...] concludendo cosi [...] per certi versi emblematica: [...] allora fin anco le divine arti, ne [...] scema [...] della bellezza; [...] della quale va [...] più alterandosi o oscurandosi [...] maggior numero». Vagabondi tra le brume [...] Ottavio Fatica (a cura [...]. Scrittori eccentrici nel cuore [...] Editori Riuniti [...]. Quella curata da Ottavio Fatica [...] dagli Editori Riuniti col titolo / [...] ha il raro pregio [...] consuetudini e di offrirsi come insolitamente necessaria. Ha inoltre il merito [...] del curatore e passi scelti in un [...] preziosità, la cui peregrina (ma non vana) [...] senza soluzione di continuità dalle ragioni [...] antologico alla materia che [...]. Ben prendendo le distanze dal [...] più universalmente noto [...] the [...] che, attraverso cinema e letteratura, [...] segnato il volto neoromantico [...] e della protesta [...] moderne, Ottavio Fatica guarda [...] vagabondare solitario che accomuna una [...] schiera di scrittori [...] la (Ine del Settecento e [...] primi [...] del [...] cento. La strada su cui [...] e quella sterrata, di compagna che viene [...] teatro, [...] di un errare voluto, [...] specchio di un [...] errare Interiore, tormentato, nevrotico [...] sulla pagina del taccuino, del racconto, della [...]. La campagna dei [...] (la [...] contaminazione è palese: errabondi [...] già la campagna spopolata [...]. La «mania [...] che affligge questi scrittori sembra [...] sposarsi a un'immane sfida contro la storia che produce [...] sorta di Arcadia rovesciata e allucinata, [...] insomma, [...]. Alcolisti, oppiomani, depressi, Ioli) I [...] la distanza fra casa di amici e [...] zingari e lande deserte con [...] di un riposo che [...] o che, meglio, si converte in una [...] effettiva possibilità di esperienza che lo scrittore [...] letteraria. Le bellissime pagine del Taccuino [...] John Clare In fuga dal manicomio di High Beach [...] sole a disegnare la fisionomia stilistica e [...] la [...] identità sempre sospesa rischiosamente [...] ragione. La silhouette del [...] non esaurisce tutta la [...] scrittore. Dai nomi che seguono si [...] la [...] della definizione. E insieme alla comprensivi [...] -e non sociologica [...] che fa da collante [...] diverse. William [...] Thomas De Quincey, Charles [...] il già citato John Clare, George [...] Robert Louis Stevenson, Richard [...] William Henry Hudson. Edward Thomas abitano In [...] in uno spazio necessario destinato al riconoscimento [...] poetica comune. Una voce legata alla [...] della terra, a una terra decisamente molto [...]. Il camminare» che cuce [...] 6 anch'esso molto inglese. Anche se conosciamo [...] del viaggi di Stevenson [...] suolo britannico che egli «e» un [...]. Questa ulteriore specificità non [...] decisiva non è la varietà del mondo [...] Natura ma il confronto con un mondo noto [...] nota solcati [...] battello [...]. Attraverso la silhouette del [...] stagione della letteratura inglese sembra finalmente scoprire [...] (ebbri che troppo spesso sono stati omogeneizzati [...] digeribile formula [...] britannica». [...] esiste, ma è un [...] oltre a tenere assieme scrittori lontani nei [...] diversa fortuna, conduce una generosa e presaga [...] del moderno e 11 pende tronco, [...] i angoscia. Uno storico tedesco ha [...] in un lager di un fante italiano: [...] moglie [...] tranquilla, ché finita la [...] di parola, e io dicevo: papà co-sa [...] di parola? E lui: vuol dire che [...] quello che sente. E I fascisti, mi [...] No, non ci sono più 1 fascisti [...]. Ecco la [...] nata Querce maritata [...] minuta e lucida, [...] anni portati più che [...] dovesse rivalersi adesso, mentre la incontriamo nella [...]. Lo dice anche nel [...] »Ci hanno rubato la [...] questa guerra. Ero giovane allora. Avevo 25 [...] anni, quando lui e partito [...] guer--ra. Ed ero II. E lui, [...]. Ci hanno rubato gli [...] della vita». Un momento: [...] chi e? E in che [...] siamo imbattuti? . /// [...] /// Cronaca di una prigionia [...] lager (Editori Riuniti) [...] scritto in scarno e [...] Italiano Christoph [...]. [...] un giovane storico tedesco, [...] Storia del 1 diritto [...] di Brema, di cui [...] forse ricordano uno studio inquietante, uscito da Feltrinelli [...] 1974: La [...] del Leviatano, Sulla distruzione [...] nella Repubblica Federale Tedesca. De [...] è protagonista parlante, insieme [...] Attilio [...] (Titino, nella vezzeggiata intimità [...] (un (ante, uno dei tanti soldati italiani [...] e al lavoro) che [...] d'Elba, nel tardo settembre [...] le armi ai tedeschi per essere rimandato [...] invece deportato in un campo di prigionia [...] Brema [...] umiliato e maltrattato con [...] tanta sistematicità che è meglio evitare di [...] si vuole farsi tornare la rabbia e [...] e la voglia di [...] pagare cara a loro, [...] ai loro compari, ai loro connazionali e AURELIO [...] allargando il cerchio delle [...] meno dirette. Il professore -cosi lo [...] deferenza la [...] -aveva visto Bologna tappezzata [...] dicembre 1980, prima camminata della Resistenza e [...]. Risalendo In bicicletta il [...] San [...] fino a [...] aveva appreso di un [...] consumato dalle SS tra quegli orridi e [...] soprattutto, assetato e intirizzito, era capitato al [...] dietro cui, imbacuccate tra cuffie, pastrani e [...] cinque nonne servivano il tè dei giusti, [...]. Una di quelle nonne [...] «È straniero? Di Brema? [...] Brema, mio marito ci ha passato [...] mesi, prigioniero». Il professore drizzò te [...] ricerche sulla seconda guerra mondiale, aveva indagato [...] e sulla condizione dei prigionieri e del [...] Germania, sul [...] si, sul polacchi, [...] Italia, racconta -la [...] «dice che lui ha [...] le persone che hanno (atto la prigionia, [...] che era un tedesco, taglia! Non cosi lei, che [...] ha molto chiare. Quando sente dire, dai [...] qualche vecchio gappista o da qualche reduce [...] «quello 11», il professore, «è una spia, [...] guardi i suoi Interessi», spiega: «Se lui [...] anch'io dico cosi, [...] a casa tua, ma [...] per fare delle ricerche, [...] periodo, allora dico: io sono [...] amica». /// [...] /// Ne recava addosso 1 segni: [...] ferita [...] da una guardia nel secondo [...] di prigionia, a [...]. Ne aveva subito conseguenze [...] mesi passati a Brema: [...] nel mondo del lavoro, [...] trattamento riservato dallo Stato italiano a lui [...] internati militari, cui non fu riconosciuto, se [...] di anni, lo status (e i benefici [...] connessi) di prigionieri di guerra. [...] perciò molto cauta nel [...] di Sabbiuno e lasciò che [...] seme lanciato [...] caso germogliasse a suo tempo. Un giorno Attilio disse [...] «Ascolta, quel professore, se [...] vuol che venga a parlare con me, [...] dove abita?». È il momento buono [...]. Il professore ne ha tratto [...] non solo per approfondire le sue ricerche sui tempi [...] malamente vissuti da Attilio, ma anche per correggere in [...] significativo la [...] rotta metodologica. Nei racconti di Attilio, [...]. /// [...] /// Cronaca di una prigionia al [...] dei lager» Editori Riuniti . /// [...] /// Al dis: quella era la [...] questa è la pace». E come se la [...] tedesco. [...] raccontare le assurde atrocità [...] in località ormai tranquille e serene, cominciava [...]. Mi sembrava che la [...] se non voleva [...] a un dialogo tra [...] metodo di ricerca. Parlare della [...] mi pareva Impossibile senza [...] poveri, senza che si capisse che quelle [...] state vissute e sofferte da personaggi comuni, [...] e modeste su un fronte senza eroi-. Al discorso diretto di Attilio [...] affianca, trovando sempre conferme [...] private, gli atti e i proclami, i [...] volantini, I manifesti e i protocolli [...] i regolamenti e i [...] fosco periodo [...] di strutturare e di [...]. Mentre Attilio era forzato [...] Brema [...] rimozione delle macerie e [...] dei rifugi antiaerei, mentre [...] dei suoi carcerieri ma anche la solidarietà [...] mentre pativa la fame ma neppur si [...] la conversione al Reich che ne avrebbe [...] morsi, [...] aspettava che la guerra [...] Titino tornasse e che qualcuno le spiegasse, quel [...] la canapa cosa (anno II in mezzo, [...] niente per (are finire la guerra». E, «fanno i ruffiani [...] come te?», inveiva contro Bruno Turrini, cugino [...] Attilio, [...] soldo del comando militare tedesco durante le [...] ma partigiano sabotatore dal crepuscolo [...]. Lei, col figlio sempre [...] sussidio quotidiano di 11 miserabili lire (e [...] latte ne costava 3 di più), col [...] dove, chissà se ancora vivo, era tenuta [...] trame della resistenza in territorio di Anzola. Tra 1 partigiani più [...] più lucidi [...] Raffaele [...] alla cui bottega di [...] Attilio aveva imparato Il mestiere di [...] assai apprezzato dai tedeschi [...] prigionia. A Raffaele [...] divenuto sindaco di Anzola [...] Liberazione, si rivolsero, qualche anno più tardi, [...] e [...]. Ma il [...] non mosse un dito: [...] spiegava, non può usare [...] del suo pubblico ufficio [...] proprio congiunto, per giunta comunista. E fu ancora fame, [...] furono stenti. A ogni storia c'è una [...]. [...] era stata coronata dalla [...] e. Per quasi sei mesi [...]. Non voleva uscire. Lui pensava che non [...] a Bologna, che non [...] niente da mangiare, invece [...] davanti a una vetrina, mentre io ero [...] tutta questa roba che era tanto che [...] sono arrivata giù che era I) che [...]. Ricordate il protagonista [...] della Ricotta? La fame [...] mondo e [...] stelle? Sotto II segno [...] II [...] del fante [...] liberata segnava il principio [...] attesa. Di giustizia, civile e [...]. /// [...] /// Massimo Mila, cronache dalla Scala R. /// [...] /// [...] (a cura di)« Massimo Mila [...] Scala» [...]. I filologi odiano Umberto Eco. I musicologi bocciarono Massimo Mila [...] universitario. E si capisce il [...] garantiscono una fama che i grossi volumi [...] degli specialisti. È un privilegio che [...] difficilmente, soprattutto quando due colonnine di stampa [...] delle centinaia di pagine di un librone [...]. Una prova eloquente è [...] critiche di Mila pubblicate, a cura di Renato Garavaglia [...] Alberto [...]. Un terzo di secolo [...] da cui emerge tutto il grande repertorio [...] a una straordinaria collana di novità: [...]. Nono, [...] Manzoni, Donatoni, Berio, [...]. A differenza di certi [...] fanno una reputazione stroncando le novità sgradite [...]. Mila è attratto dal [...]. Quando un politologo come Ronchey [...] perché il pubblico applaude [...] «politica» come «Al gran [...] Nono, ribatte [...] il valore estetico e [...] moderna che non è mai facile quando [...] ma si Impone quando è veramente arte». Basta una frase di questo [...] a stabilire [...] del critico, [...] suol giudizi, nutriti di cultura, [...] sono mai scolastici. Anche quando riascolta la [...] volta, trova [...] originale e un modo [...] la sapienza [...] di un autore scarso [...] «una fitta rete di bel gioco che [...] nel tiro»; per un lavoro fumettistico «formulare [...] valore sarebbe superfluo come studiare [...] di Croce o il [...] vedere di Marangoni per [...] una carta di tappezzeria»; per una Turando! Evia di questo passo, [...] o qualche [...] preso come la repulsione [...] giudicate «stupide» in blocco, da Hoffmann a Gozzi. Anche queste bizzarrie sono [...] giudizi, soprattutto sulla parte visiva che risentiva [...] dagli anni di prigione. Mila, in effetti, non [...]. Nessun critico lo è. Ma non v'è [...] un giudizio nei suoi [...] sia stimolante, che non provochi, per simpatia [...] altre idee e altre riflessioni. In una lingua limpida, senza [...] menoma pedanteria, parla direttamente al lettore [...] una miriade di informazioni. Chiaro per istinto e [...]. Mila non ha bisogno [...] oscurità tecnicistiche. Per ciò la raccolta dei [...] scritti è preziosa. Ed è un peccato [...] illustrata e prefata da [...]. [...] le poesie» Meridiani di Mondadori [...]. Ma ho verso le [...] Goethe almeno le stesse diffidenze che ha [...] Vittorio [...] verso gli originali. Del resto, I nostri [...] spesso fondamenti dei nostri gusti e delle [...]. Cosi ho amato Dante [...] Shakespeare, [...] ho rifiutato le traduzioni neoclassiche e [...] del vasto autore del Faust. Mi ha inoltre colpito, [...] giovanili, la banalità del patto di Faust. Forse, pensavo, in tanta [...] non sarebbe il caso di rinunciare alla [...] ottenere [...] La gioventù è ben [...] spesso infelice cosa per piacere ad un [...] sia stato sempre vecchio, e illuso sugli [...] Le confessioni di [...]. Anche gli scritti giovanili [...] della vecchiezza precoce del Goethe. Sono [...] con Fortini, quando, in [...] al Faust, scrive: -La tragedia non è [...] Faust né quella di Margherita. È [...] -quindi la nostra [...] in quanto soccombe nella [...] tensione verso una univocità». Escludo anche che sia [...] si intende [...] in quanto ancora [...] con Fortini che «nel Faust, [...] è cosi risolutamente negato, [...] non sono che metafore mitiche dì vita [...] mentre in noi tensione, salvezza e perdita [...] e rimangono termini di una esistenziale opposizione [...]. Ed è appunto questo, [...] fin da ragazzo mi ha insospettito In Faust, [...] termini del dramma più nella ragione critica [...] del poeta. Ora una splendida versione [...] Goethe ci viene da Roberto [...] che ha FRANCO [...] per i Meridiani di Mondadori [...] volume in due tomi di Tutte le [...] plurime dello stesso [...] di Maria Teresa Giannelli, Emilio Castellani, Mario Specchio, Marco Beck, e con la particolare [...] Enrico Gannì. Questa edizione, dopo la [...] ha 11 merito di [...] piana e più vicina alla nostra sensibilità, [...] tempo il più completo e ampio compendio [...] Goethe ha definito, in Poesia e verità, «I [...] una grande confessione». Un altro aspetto interessante di [...] edizione mi pare di [...] segnalare [...] che [...] vi (a di alcune affermazioni [...] e di poetica goethiane, la cui semplice enunciazione mi [...] utile ad una discussione attorno [...] e al farsi della poesia. Dice Goethe: «Onoro il [...] rima, attraverso I quali la poesia diviene [...] che ha vera, profonda e sostanziale efficacia, [...] e incita gli animi, è quel che [...] quando lo si traduce in prosa». A parte [...] frattura tra i due [...] vera poesia, ha ragione [...] nel chiarire: «Un giudizio, [...] assurdo prendere alla lettera, tanto più se [...] a [...] fu il massimo poeta [...]. Goethe intendeva soltanto indicare, [...] una lirica, la presenza di un nucleo [...] si potrà mai ridurre a chiarezza razionale, [...] esaustivo di carattere puramente formale». E, ancora, là dove [...] che «la poesia gli era tanto più [...] da dove provenisse e in che direzione [...] è attento a precisare: «Sarebbe [...] di metodo ridurre un fenomeno cosi complesso [...] di automatismo proiettivo, valido solo, e non [...] prima fase del processo creativo di una [...] caratteristico di Goethe il controllo razionale degli [...] della loro traduzione sulla pagina». Tuttavia nella dichiarazione di Goethe [...] verità che è stata trascurata da tutta [...] è tanto più importante se si pensa [...] interpretata in modi opposti, appunto accreditando una [...]. In realtà Goethe avverte [...] poesia» investe tutto [...] la [...] emozione, la [...] ragione, i sensi e [...] corpo e [...] e, appunto per questo, [...] di pura intenzione o di razionalità. Infatti lo stesso poeta [...] «Finché [...] poeta fissa i suoi sentimenti soggettivi non [...] di questo nome, ma appena sa (are [...] ed [...] allora lo è davvero. Una [...] tura soggettiva fa presto [...] po-' co che ha in sé e [...] nella maniera». [...] dunque pregevole, fornita anche [...] e note, oltre i commenti che Goethe [...] stilare per molte delle sue poesie. [...] comunque, [...] fuori dagli schemi neoclassici [...] tenendo conto di quanto [...] precisa nella [...] prefazione: «In gioventù apprezza [...] Italia lo sacrifica al classicismo [...] in tarda età Io [...]. [...] per rivedere la posizione [...] Goethe [...] cultura contemporanea. /// [...] /// [...] per rivedere la posizione [...] Goethe [...] cultura contemporanea. (0)
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