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AL PIO LETTO RE Al [...] E se tu tossi invece crudele, e [...] giacche questo epiteto, con cui ci si [...] ereditato da Enea; e [...] la cortesia di non chiamarti benigno lettore, [...] sono tre tipi di uomini nel mondo: [...] ignoranti non scrivono, e questi meritano di [...] il loro silenzio e lodati perché conoscono [...] coloro che non comunicano quello che [...] di questi bisogna avere [...] della loro indolenza, e invidia a causa [...] chiedendo a Dio che li perdoni per [...] li corregga per il futuro: infine ci [...] non scrivono per paura delle male lingue: [...] riprensione, perché [...] o va nelle mani [...] che non sanno [...] male di nessuno, o [...] degli ignoranti, che non possono [...] male di nulla, poiché [...] di [...] cattiva lo dicono di [...] se lo dicono di una cosa buona, [...] giacché tutti sanno che non sono in [...]. Questa ragione mi indusse [...] Sogno del giudizio e mi dà ora [...] questo discorso. Se lo vuoi leggere, [...] no lascia stare: non vi è alcuna [...] non lo voglia leggere. Se poi, iniziata la [...] hai in mano la possibilità di [...] là dove ti dia [...]. Ho soltanto voluto [...] nella prima pagina, che [...] una semplice reprimenda nei confronti dei cattivi [...] salvo il rispetto che si deve a [...] sono da lodare per virtù e nobiltà. Affido il contenuto di [...] alla confezione delle Chiesa Romana [...] ai ministri che vigilano sui buoni costumi. Francesco de Quevedo« Sogni [...] Discorsi» [...]. Davanti alla storia che [...] , alle crisi, al mutamenti, [...] alle prese con il [...] uno si domanda per forza: «Dove finiremo?». Persino Nadine Gordimer e Susan Sontag, nel dialogo che pubblichiamo [...] a lato, alla fine sono [...] a [...] a vedere un futuro?». Oddio, se andiamo al [...] senza pregiudizi ma in nome della fede [...] esserci Insegnata a scuola, un futuro si [...] paradiso, soprattutto, dati i tempi tremendi e [...] proposta dai vecchi comandamenti, inferno. [...] pelò resta: le strade [...]. E poi, chissà, ogni [...]. Francesco de Quevedo, che [...] spirito curioso del Seicento spagnolo, in uno [...] («Sogni e discorsi»), ha avuto, anche se [...] la fortuna di sentire un diavolo, che [...]. Racconta -ancora il buon diavolo [...] tutti [...] nati vengono disposti in ordine [...] un artigliere, che si vantava di [...] fatto in vita dei tiri [...]. Un sarto [...] aveva vissuto tagliando i [...] gente, fini tra I maldicenti. I cattivi giudici alloggiano [...]. Un tale che era [...] avere ucciso qualcuno si [...] mò tra i medici. I peggiori per il diavolo [...] i [...] troppi, da fame indigestione: «Uno [...] vedendo che [...] molto consumo di . Non ci sono poveri [...] perchè i poveri [...] non possiedono nulla: «Se [...] gli ; uomini è ciò che essi [...] e questi non hanno nulla, come fanno [...]. E gli intellettuali? Non [...] anche quelli, ma non per meriti diretti; [...] Quevedo [...] hanno questo di buono: [...]. [...] della [...] ra non trova gran credito [...]. E il futuro? Ha [...]. INTERVISTA """ci fervore di [...] editoriali che prendono occasione dal congresso straordinario [...] Pei. A metà marzo sarà infatti [...] librerie un libro di Salvatore Veca, [...] -Riflessioni filosofiche [...] di i emancipazione-, edito da Feltrinelli [...]. Ne parliamo con l'autore, [...] della Fondazione Feltrinelli di cui [...] presidente, [...] Veca, come nasce questo [...] quello momento? . [...] di ; questo libro, scritto [...] sue parti essenziali In 1 poche settimane, nasce sullo [...] degli [...] dinari avvenimenti di questi ultimi [...]. Siamo in i un pezzo [...] secolo che chiude [...] scorcio [...] della «guerra del [...] Un enorme [...]. E [...] in Italia la proposta di [...] del [...] del Pei. /// [...] /// [...] una dozzina d'anni che ; [...] lavoro [...] alle idee di una sinistra [...]. E allora mi I [...] problema del contributo che io pos-I so [...] svolta, importante per me anche i sotto [...]. Le elaborazioni non ; mancano, [...] livello [...] e italiano. Il mio [...] contributo [...] a questa carta, [...] Perché [...] Sono convinto che negli ultimi [...] secoli, dalla Nadine Gordimer e Susan Sontag discutono di [...] di «orizzonti del socialismo», del loro ruolo in un [...] di una nuova casa editrice, Linea d'ombra Nadine Gordimer, [...] sudafricana, e Susan Sontag, uno del personaggi più vivaci [...] cultura americana, si Interrogano sulla politica, [...] degli scrittori, [...] del socialismo, sul Sudafrica [...] e sugli Stati Uniti del [...]. Ne riportiamo alcuni brani, [...] dalla comparsa in libreria di un volume [...] intero la conversazione tra la Gordimer e [...] Sontag, [...] con quelle che ebbero, nelle stesse [...] Eco e Stuart Hill [...] crisi), E. Thom-pson e George Konrad [...] Europa), Gunther Grass e Salman [...] (scrivere per un futuro), Noam [...] e Fred [...] (la nuova guerra fredda), Heinrich Boll [...] Kurt Vonnegut (dopo la seconda guerra mondiale). Il libro si intitola «Gli [...] la politica» [...] lire 12000) ed è [...] d'Ombra», la rivista di Goffredo [...] che diventa cosi casa [...] collana [...]. I primi titoli, oltre [...] anticipiamo, sono «Denaro falso» di Lev [...] «I morti. Discorso sulle tre guerre [...] Gunther Anders (bellissime le pagine che raccontano l'incontro [...] Anders [...] 11 pilota americano che sganciò la bomba [...] Hiroshima); «Le tecniche della nonviolenza» di Aldo Capitini. Susan Sontag: Uno scrittore americano [...] conosco e ammiro enormemente, William [...] una volta mi domandò: [...] che emozione parti quando scrivi, Susan?». Quando ti fanno una domanda [...] significa che chi te [...] fa vuole darti la [...] risposta e tu sei solo [...] pretesto per [...] di enunciare la [...] tesi. E io dissi senza [...] «Angoscia». E mi disse: «Per [...]. E naturalmente era questo [...] dire. Ero mollò colpita dalla [...] anche se la [...] è altrettanto -strana. Non sapevo che questo [...] sentivo, ma mi accorgo ora che il [...] da un [...] pessimismo; penso che viviamo [...] tutti sentiamo come un tempo di crisi, [...] in cui molto é stato distrutto e [...] molto altro ancora lo sarà. E allora sentiamo su [...]. Radicali perchè vogliamo contribuire [...] che è male nella nostra società e [...] qualcosa di migliore, di corretto, cooperare alla [...] errori ed ingiustizie. E siamo anche conservatori [...] in questo processo storico molto di ciò [...] apprezziamo viene distrutto. E difficile definirci conservatori [...] comprendiamo entrambe le istanze, cosi come le [...] Destra e Sinistra ci sembrano ormai obsolete. Perchè dovremmo essere costretti [...] stessi nei termini della distribuzione dei posti [...] tenne ai tempi della Rivoluzione francese? E [...] e io ci siamo identificate con la Sinistra [...] in cui ac-cettiamo queste etichette obsolete, e [...] forse con gradi diversi di disperazione o Impegno. Tutto questo dà forma [...] di uno scrittore: si è parte di [...] civilizzazione e si è parte di una [...]. Nadine [...] Credo con Jean Paul Sartre [...] socialismo sia [...] del mondo: naturalmente sono [...] vivendo in quello che ho chiamato stato [...]. E non solo nel [...] vengo, il Sud-Africa, in cui è più [...] illustrazione dèlia [...] il" vecchio sta morendo [...]. [...] stato di interregno affiorano molti [...] malsani. Cosi posso quasi scrivere un [...] conto o un romanzo e [...] Sintomi [...] e potrei [...] come titolo persuasi tutto quello [...] scrivo. Sontag: 6 per buona [...] del XX secolo. Credo che sia diventata [...] una letteratura di questi sintomi malsani. Qualcosa sta morendo, e [...] speravamo non sembra ancora nascere. Credo che sia questa [...] della gente di sinistra, come noi! Ovviamente non posso presumere quale [...] il futuro auspicabile per il tuo paese, ma so [...] la speranza storica in ciò che si è chiamato [...] è stata [...] delusa da regimi che [...] modo promettente e si sono [...] in dittature burocratiche sotto il dominio di una pesante [...] di imperialismo. Imperialismo sovietico, o quel [...]. Mi sembra che dobbiamo [...] nostre speranze se la storia non le [...]. Gordimer Ma che possibilità [...] alla storia? Sono [...] con tutto quello che [...] esperimenti, come uno potrebbe [...] . /// [...] /// Non è molto lungo, [...]. Si può allora, su [...] che [...] stessa di socialismo, di [...] qualcosa che non potrà mai essere raggiunto? Sontag: Sono [...] che una società : più umana possa [...]. E in questa accezione, [...] resto [...] ho un orizzonte di [...]. Ma non [...] le formule tradizionali funzionino più. [...] situazione della nuova burocrazia [...] tecnologie ha alterato il modo in cui [...] il proble--ma di come utilizzare le risorse, [...] l mercati. Credo che la base [...] su cui si fondavano gran parte delle [...] . Non si può costruire [...] solo paese, siamo tutti sul Titanio insieme. Abbiamo [...] mondiale che cambia completamente [...] politiche, credo. Per uno scrittore era [...] da quella speranza -e credo che non [...] Irrilevante [...] agli scrittori, perchè la [...] viene proprio [...] di speranza che fu [...] Rivoluzione francese (i primi scrittori in senso [...] nel periodo della Rivoluzione francese o [...]. Cioè lo scrittore come [...] un ruolo di coscienza davanti alla società, [...] società, per essere responsabile per la società [...] società. Era un orizzonte di [...] è vero che questi 200 anni di [...] alla fine, se dobbiamo almeno Intravedere questa [...] avere mete e aspirazioni diverse. Gordimer: Ma credo che [...] che il ruolo dello [...] determinato da queste cose. Sontag: Beh, è inevitabile [...] scrittore abbia qualche responsabilità etica. Anche quelli che sembravano [...] vocazione privata dello scrittore, la [...] dello scrittore semplicemente verso [...] la sensibilità alla cultura, come Joyce o Virginia Woolf [...] Nabokov, alla fine salta fuori che tutti [...] politiche etiche e sociali molto radicate, che [...]. Gordimer: Ma resta il [...] scrittore ti trovi a vivere in quello [...] uno stato di [...] -che nella mia società [...] perchè si tratta del vecchio ordi-, ne [...] prodotto finale del colonialismo (in altre colonie [...] stato praticato : prima che diventassero indipendenti, [...] del mondo) ma è proprio [...] bastione coloniale, e se [...] si sta disfacendo dalle sue stesse basi. Vivere là è vivere [...] di interregno, perchè qualunque sia la nuova [...]. Cosi si [...] in questo equilibrio precario. Ora mi riferisco alla [...] ti trovi tu in America, ma come [...]. Anche tu senti -pervia [...] della sinistra, dato che non pensavamo che [...] delle [...] e sembrava che si [...] società migliore grazie alle idee socialiste, ma, [...] messo in evidenza, in 200 anni, cioè [...] generazioni, lo abbiamo visto fallire ancora e [...] nel nostro tempo -hai anche tu la [...] in un interregno spiri-. Noi ereditiamo due tradizioni, [...] quella socialista. La prima sancisce per [...] ad «emanciparsi», a diventare maggiorenni. Ti apre le porte, [...] se hai le gambe percorrere. [...] socialista punta su un [...] e di donne che possano controllare la [...] padroni della propria vita. Per me la [...] di Marx consiste nel [...] democrazia politica come esito della tensione fra [...] e socialisti. La vicenda storica della [...] conquista di una uguale cittadinanza sociale è [...] di conflitti e di errori. Ma alla [...] base occorre identificare valori [...] consentono di distinguere fra Destra e Sinistra, [...] chiamarci». La materia del contendere è [...] mezzi per [...]. Nel faticoso cammino da [...] a cittadini, bisogna avere le garanzie di [...] più sudditi (e tantomeno schiavi). E per questo non [...] diritto di uguaglianza. Occorre il diritto [...] sociale. Che cosa intendi con [...] Della tradizione della sinistra? [...] è quella di una [...] «processo di abilitazione», non come livellamento e [...]. Ciò richiede grande [...] PASS Ine alle differenze, [...] cultura, di bisogni individuali. E un impegno alla [...] è consentito il termine, delle libertà individuali [...]. Da usare al plurale, [...]. [...] da tutelare il pluralismo [...] debbono essere trattati come uguali, non in [...]. Bisogna amare [...] non essere [...] alla [...] perché [...] può diventare la fonte [...] delle più gravi ingiustizie. C'è da considerare poi [...] dagli altri: quello della [...] della fraternità. Diverso perché non appartiene [...] teorìa, bensì alle motivazioni [...] fra la gente. È un modo di [...] che deve caratterizzare una forza autenticamente di [...]. Noi siamo i discendenti, [...] grandi rivoluzioni del X VIII secolo, della [...] ancora incompiuto. In fondo, due secoli [...] lotta per i diritti di cittadinanza sono [...] alla storia millenaria di schiavi e di [...]. Ancora oggi, anche nei [...] liberi [...] ci sono dei sudditi [...] schiavi. Senza dire del-la Cina dopo [...] tragedia di Tien An Men, o [...] processi in corso [...] Latina, nel Medio Oriente. Compito della sinistra è [...]. Perciò io rifiuto [...] di essere già oltre [...]. La storia non è [...] recente, attuale, del progetto moderno non può [...]. Perché nel libro parli [...] primo è quello della Rivoluzione [...]. Il secondo, e pochi [...] il 1889, allorché nasce la [...] di Marx. Ora abbiamo avuto il [...] caratterizzato dal collasso di quello che io [...] comunista. Il grande problema del [...] che succede nel cuore del sistema, [...]. Ai di là delle [...] credo si debba guardare [...] e alla Cina come [...] grandiosi di modernizzazione in paesi stagnanti e [...]. In Europa le modernizzazioni iniziano [...] con la distruzione dei contadini [...] delle monarchie. E sono occorsi due [...] gli effetti di libertà di questi processi. Quanto bisognerà attendere per [...] di libertà delle modernizzazioni avviate con le [...] Questo bisogna valutare, non per [...] ma per capire le [...]. Vuol ricordare le coordinate [...] nel libro a sostegno [...] di «cambiamento» dei [...] un decennio che mi [...] cose. Io sono partito dal [...] con [...] della democrazia, del mercato, [...] religioso e culturale, non era più da [...] comunista, nel senso di un partito cosi [...] il Manifesto di Mane ma sotto [...] e secondo le prescrizioni [...] Lenin. Il mio invito è [...] solo e sempre quello di [...] coerenti, di proclamare ciò che si è già. Ora il [...] meno dei contenuti che [...] caratteri del Pei, fra cui la fine [...] inducono, con più urgenza, di far corrispondere [...] cosa. /// [...] /// Ci dobbiamo [...] qualcosa come coinquilini del [...] etico, una solidarietà di specie, sul piano [...] impegno per [...] pace, per sganciare il [...] da quello di cittadinanza. È una sfida terribilmente [...] obiettivi di valore politico e morale che [...]. /// [...] /// [...] sadismo e [...] fuggente GRAZIA CHERCHI Nella Guanda, [...] casa editrice ben rilanciata da Luigi Brioschi, accanto a [...] talora ben scelte, si possono trovare delie [...] ristampe di libri introvabili. Non ci si lasci [...] se non lo si è letto nel [...] da Longanesi) [...] di un assassino di Alfred Andersch, [...] me la cosa più bella dello scrittore [...]. Andersch è mono (nel febbraio [...]. Un racconto strettamente autobiografico: [...] «Postfazione [...] il lettore», Andersch lo dichiara apertamente: «Franz [...] (il protagonista del racconto) [...] il futuro scrittore che, in seguito alla [...] in greco,. Il quale preside, un [...] era il padre di Heinrich [...] di colui che sarà [...] sterminatore di vite umane che sia mai [...] Heinrich non veniva quindi «dal più squallido [...] alla cui ipnosi ha ceduto -sottolinea Andersch [...] da una [...] della vecchia borghesia di [...] di cultura [...] dominare la scena del [...] preside, un individuo massiccio, mellifluamente sadico; [...] a lui sono magistralmente [...] tocchi -a Andersch bastano [...] di greco, pavido e [...] soprassalto di dignità solo quando il preside [...] nella [...] materia [...] il primo della classe, [...] e alcuni suoi compagni tra cui il [...] Franz, [...] ego, ripeto, di Andersch, alunno svogliato che [...] annoia fino alle lacrime, a cui continuano [...] «Se tu volessi riusciresti. Il guaio è che [...]. Ne aveva fin sopra [...]. Cretinate, pensò, cretinate. Anche ammettendo che abbiano [...] nessuno mi domanda perché non voglio?»). Un racconto che, a parte [...] ricchezza di reminiscenze che provoca inevitabilmente in ogni lettore [...] esempio [...] di fronte alle prevaricazioni del [...] scolastico o sulle confuse aspirazioni [...] cosi brutalmente ridicolizzate dai mondo [...] «grandi»: si veda [...] quando Franz dichiara di [...] diventare scrittore), è di una [...] straordinaria. Andersch riesce a darci [...] pagi-nette un microcosmo (per una volta la [...] mentre spesso abbiamo a che fare più [...] che con un [...] illuminante, alimentato da una [...]. Un racconto difficile da [...] lo spaccato che ci dà della Germania [...] cruciali. Digressione finale [...] film di Felli-ni. La voce dalla luna [...] a mio avviso troppo lodato dalla critica. /// [...] /// Oltre a tutto (Fellini, pur [...] tv, vi fa largo uso [...] televisivi). La voce della luna [...] pochi pezzi forti talmente diluiti tra i [...] che, visto alla tv, consentirebbe quegli andirivieni [...] soliti fare appena arrivano gli spot Quanto [...] Fellini massimo narratore [...] dello sfascio, devo dire [...] -e di gran lunga -Altan. Alfred Andersch« Il padre [...]. /// [...] /// Alfred Andersch« Il padre [...]. (0)
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