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[...] «Europa Europa» lo spettacolo [...] Elisabetta Cardini e Fabrizio Frizzi E questa volta [...] paesi oltre il [...] nel mercato [...]. Ha [...] canale tv e assunto [...] varare un suo tg della [...] di tre [...] ricerca del [...] «Cos'è dunque il tempo? Se [...] lo so; se volessi [...] a chi [...]. In questa domanda dì Sant'Agostino [...] raccoglie un enigma [...] che ha ossessionato ed ossessiona [...] storia della [...] occidentale. La presa [...] di una difficoltà radicale di [...] il tempo in termini concettuali. [...] per non (are che alcuni [...] significativi, riprenderanno questo tema, nel tentativo di trovare una [...] dissidio. Ora, un volume di [...] Marramao [...] di petto la questione, [...] la complessità del problema: anzi, sollevando [...] enigmaticità che gli 4 [...]. Con questo volume, Minima [...] II Saggiatore, Marramao prosegue una meditazione che [...] con Potere e secolarizzazione (Editori Riuniti, 1983), [...] suscitato al suo apparire un vivo Interesse, [...] in Spagna e oggi anche in Germania, [...]. Il libro, il cui titolo [...] casualmente [...] I Mìnima [...] di Adorno [...] più ironico, più prossimo alla [...] non [...] della -dialettica negativa») vuole essere [...] contributo oltre [...]. Rispetto alle due varianti [...] quella del cosiddetto [...] debole», e quella dei [...] questo libro non intende produrre [...] superamento, nessun [...] ma piuttosto un drastico spostamento [...] della problematica. Il risultato di questo [...] localizzazione del tema dello straniero. [...] di Marramao sta soprattutto, [...] nel latto che il [...] va oltre le delimitazioni [...] della filosofìa, per confrontarsi non solo con I [...] e letterari (pratica che è già ampiamente [...] ermeneutica) , ma anche con [...] dello spazio-tempo (in particolare [...] note tesi di [...]. Ma qual è lo [...] ebe si produce la questo [...] rispetto a [...] e secolarizzazione»? Rispetto a -Potere [...] vi sono due differenze fondamentali. Una differenza tematica, innanzitutto: [...] sta il rapporto tra potere e temporalità, [...] tra tempo ed esperienza. In secondo luogo, una [...] denota una svolta nella mia riflessione: mentre II [...] si concentrava sulla costituzione della temporalità storica [...] suoi esiti entropici, [...] invece viene revocata in [...] del tempo in quanto dimensione autonoma e [...]. In contrasto con le [...] della temporalità del Novecento, si vuole dimostrare [...] dà esperienza del tempo fuori di coordinate [...] dimensione [...]. Paradossalmente, la conclusione di Minima [...] veto e proprio elogio dello spazio. Un elogio, sia ben chiaro, [...] nulla ha a che spartire con una qualche restaurano [...] delia spazialità. Quale contributo nuovo II [...] tuo [...] dà [...] agostiniana: [...] Il tempo? [...] saprebbe [...] In fora» plana e breve? Chi saprebbe [...] anche colo II concetto [...] ne Ha mente, per poi [...] merlo a parole? Eppure, quale parola più [...] e noia del tempo ritorna [...] nostre conversazioni?». [...] tocchiamo il punto [...] della mia argomentazione. In larga parte delia [...] (e, da ultimo, anche della [...] contemporanea sembra ormai divenuta moneta corrente la formula agostiniana [...] separazione tra sentimento del tempo e [...] rappresentazione. Uno scienziato come [...] può oggi disinvoltamente richiamarsi ad [...] come [...] di [...]. Questa euforia é certo [...] pensa alla secolare esorcizzazione [...] «problema del tempo» nella [...] metafisica classica. E tuttavia questa disinvoltura cela [...] nodo [...] irrisolto. [...] e enfatizzazione della dimensione [...] spaziale trascura una circostanza decisiva: in quella [...] Agostino [...] intendeva né impostare no legittimare una «filosofia [...] al [...] a Giacomo [...] suo ultimo libro, «Minima [...] dello spazio e [...] tema di identità e [...] ALBERTO [...] ricerca della verità», celebre [...] Reni [...] del [...] esprimere -come colse bene [...] -una «disperazione», un teorema [...] dire, cioè, che non puO darsi nessun [...] una rappresentazione del tempo. Del tempo, o meglio, [...] tempo, possiamo fare esperienza solo [...]. Ma, poiché rappresentare vuol [...] si può fare nessuna esperienza del tempo [...] spazio. Quale ruolo «volge, nel tuo [...] la figura dello Straniero, dello [...] «straniaste» rispetto [...] e [...] . Il libro ha una struttura [...]. E lo «sguardo straniero» ne [...] la delimitazione: esso compare [...] del tema, per ritornare in [...] un viaggio che attraversa alcune [...] e momenti [...] della «prospettiva» filosofica, artistica e [...] della Modernità. Questa prospettiva ha [...] assorbito in sé la [...] inglobando il divenire nel concetto di «storia» [...] orientato». Ma ha fatto ciò [...] di occultare [...] del tempo. Questo occultamento si presenta [...] del pen-siero metafisico, come una vistosa aporia: [...] adeguatamente localizzata e fronteggiata solo se si [...] dal di fuori» rispetto [...] vicenda della metafisica. Ma questo «guardo straniero» non [...] (orse presente In [...] In cammino In cui è [...] procede lo [...] che [...] a proposito di una poesia [...] assegna [...] come [...] modalità autentica e mal, tuttavia, [...] raggiunta? [...] tocchiamo il punto cruciale. [...] indubbiamente arriva ad affacciare [...] di uno «sguardo straniero» rispetto [...] della metafisica, nel momento in cui invita a pensare [...] come una [...] uno [...] o un «perturbante» domestico. E tuttavia egli finisce [...] paradosso di questa «prossimità distante» con due [...] una curvatura decisamente antropocentrica -al linguaggio la [...] autentica «asa [...] nella cui dimora [...] e concependo [...] stesso come un «evento» [...] avrebbe pelò la [...] determinazione [...] nella storia della metafisica. È proprio [...] tuttavia, a porre 0 [...] metafisica, riconvocando la domanda radicale [...] posta da Leibniz é da [...] esiste qualcosa piuttosto ebe nulla?». Certo che [...] si pone questa [...] metafisica. Solo che finisce poi per [...] il fuoco [...] collocando [...] non solo in una posizione [...] rispetto agli altri enti, ma anche in un momento [...] della traiettoria nichilistica occidentale. In realtà, il passaggio [...] radicale a quello della storia del nichilismo, [...] posizione [...] (nella fattispecie del pensatore [...] rispetto alla «cosa» interrogata, [...] si presenta per nulla necessario, ma addirittura [...]. Ciò che viene oscurato [...] è che quella domanda non segnala alcuna [...] affiora affatto in un tornante determinato della [...] ma viceversa ricorre con insistenza lungo tutta [...] pensiero occidentale. Si ricordi la tradizione [...] la centralità che vi occupa la figura [...]. Si pensi a [...] che [...] trascura completamente. D tuo libro termina [...] In [...] testo di Baudelaire un momento alto della [...]. Questa apertura nei confronti [...] avvicina [...] tuo pensiero alle posizioni [...] altri, da Paul [...] e, in definitiva al [...] Non credo che [...] del ricorso a materiali [...] ecc. Ritengo [...] una componente significativa [...] contempo-raneo, Solo che mi sento [...] distante da essa come dal pathos [...] di un Severino. Ciò che qualifica [...] non è, in ogni [...] ma il modo del ricorso a «testi» [...]. Proprio a [...] ho avuto modo di [...] dibattito di alcuni mesi fa a Napoli [...] metafora e alla narrazione trovi il suo [...] aporia proprio nel Perturbante. Non a caso, d'altronde, [...] mia riflessione è costituito dai modelli della [...] cosmologia contemporanee. È proprio la [...] teorica dei risultati della [...] infatti, a segnalare -per [...] limiti «antropomorfici» di tante filosofie detta temporalità [...]. Ma [...] 0 necessario resistere alla seduzione [...]. Il paradosso costitutivo della [...] dato dal latto che noi viviamo in [...] (il ritaglio evolutivo, da cui hanno avuto [...] forme viventi) completamente asimmetrico rispetto al tempo, [...] leggi operanti nel cosmo funzionano in base [...] di assoluta simmetria. Pensare a una [...] adeguata a questo «sguardo da [...] luogo» (si pensi [...] depistante nel «Parmenide» platonico), significa [...] coniugare sobrietà e radicalità, rigore linguistico e rischio del [...]. È difficile? È possibile. Gli studenti di Oxford [...] allievi di un istituto [...] in un rapporto ufficiale «la peggior scuoia [...] rivelati più intorniati degli [...] della prestigiosa Università di Oxford [...] sorta di «sfida culturale» svolta dal quotidiano [...]. Da una ricerca fra [...] due differenti istituzioni 6 risultato che un [...] Oxford su tre non sa quale sia la [...] Romania, sebbene da diversi mesi stampa e televisione [...] ogni giorno, dopo la rivoluzione di Natale [...] Bucarest Al contrario, hanno dato una risposta esatta praticamente [...] delia [...] Free and [...] -scuola media di un [...] nota da un rapporto del ministero della Pubblica [...] ne denunciava «il livello deplorevole di insegnamento [...] delle aule coperte di graffiti». Ma la supremazia sugli [...] estende anche alla conoscenza delle cariche pubbliche [...] gli allievi della scuola periferica conoscono i [...] i ministri della Gran Bretagna, esattamente [...] di quanto accade fra [...] Oxford. Di conseguenza, [...] situazione [...] della più autorevole università [...] dichiarato amareggiato proprio lo «sconosciuto» ministro della Pubblica [...] per altro a suo [...] studenti conservatoti di Oxford (carica che è [...] passato, anche da Margareth [...] nello foto). [...] sommovimenti nel mondo [...] la Metro [...] ha raggiunto un accordo [...]. Tuttavia, secondo [...] che durerà per i [...] la Patini conserva il diritto di supervisionare [...] marketing e di distribuzione. Come si ricorderà, la [...] già da qualche tempo [...] di un complesso giro di vendita fra [...] europee. È morto in drammatiche [...] Roma lo storico inglese [...] Mason: viveva in Italia [...] dove aveva scelto di stabilirsi per motivi [...]. Docente [...] a Oxford, Mason aveva [...] di enorme importanza per [...] della storia contemporanea: io [...] Terzo Reich. Attualmente lavorava come [...] professor» [...] di Trento, come consulente [...] audiovisivo del Movimento operaio e [...] collaboratore della rivista di studi storici Post and present [...] quale era stato tra i fondatori. La [...] acquista i diritti dei [...] drammatica scomparsa dello storico [...] Mason Muore [...] ex marito di Bette [...] Gary [...] -che si era guadagnato [...] partecipazione con ruoli di [...] Mezzogiorno dì fuoco o Eva [...] Eva -è morto per un male incurabile a [...]. /// [...] /// Merrill aveva preso parte [...] film. Fu anche protagonista di [...] con Bette Davis, tra il 1950 e [...] di una relazione con Rita [...]. La [...] autobiografica, intitolata ovviamente Bette, Rita [...] the resi [...] lite («Bette. Rita e il resto [...] pubblicata nel 1988, ottenne molto successo. Dustin Hoffman, ancora un [...] Dustin Hoffman toma dietro le sbarre: dopo Papillon [...] e [...] lime nel 1978, il [...] americano si prepara a rivestire la scarna [...] in un nuovo film che gli sta [...] produttore Lawrence Gordon. Il film, intitolato Stone City («La [...] di pietra»), è basato su un romanzo [...] di Mitchell Smith e racconta le vicende [...] e pauroso professore di storia che si [...] carcere di duri nel [...] americano per [...] ucciso una ragazza mentre [...] in stato di ubriachezza. La sceneggiatura porterà la [...] Donald Stewart (quello di Coccia a ottobre rosso [...] con Missing di Costa [...] ALESSI Intervista con Dacia Maraini [...] appena pubblicato «La lunga vita di Marianna [...] Settecento delle donne? Un [...] Una donna del Settecento, con uno sguardo assente [...] stesso tempo: una donna sordomuta che comunica [...]. È la protagonista del [...] Dacia Maraini, La lunga vita di Marianna Ucrià, [...] questi giorni dalla Rizzoli. La scrittrice ci racconta [...] di affrontare un tema storico, pur mantenendo [...] col mondo contemporaneo. MONICA RICCI [...] della scrittrice Dacia [...] ROMA. Sicilia, prima metà del Settecento, [...] grande famiglia palermitana come tutte le altre, irrigidita nelle [...] e negli obblighi [...] una vita fatta di matrimoni, [...] parti, monacazioni, impiccagioni e squartamenti. A rompere questa rigida tranquillità, [...] presenza di una bambina sordomuta che riesce a fare [...] menomazione una grande arma di [...]. Le vicende di questa [...] raccontate nel nuovo libro di Da-cia Maraini: La [...] di Marianna Ucrià, edito da Rizzoli. Come mai proprio un [...] stato un caso -racconta [...] -mi trovavo a Bagheria, [...] Palermo, nella Villa dei [...] dove ero già stata [...]. In uno dei saloni [...] un quadro che rappresentava una [...]. Mi colpi molto il [...] po' assente e al tempo stesso [...]. La donna stringeva un [...]. Mi dissero che era Marianna [...] la contessa che aveva [...] villa nel [...]. Questa cosa mi colpi [...] di scrivere un racconto». Un personaggio realmente esistito [...] non è rimasta alcuna traccia, quindi è [...] inventata? «SI, la biografia di Marianna non [...] soltanto il ritratto e alcune notizie sul [...] sulla [...] mutilazione. Questa mancanza di dati [...] perché ho potuto inventare tutto. Non credo al romanzo [...] credo sia piuttosto un atto di [...]. È stato come fare [...] nel tempo, mi sono dovuta trasferire in [...] dovuto leggere montagne di libri sul Settecento [...] Settecento. Ma non volevo fare [...] preciso, veristico. È stata veramente una visione [...] mi ha incantato». Il silenzio che circonda Marianna [...] quasi [...] nelle sue mani: anche [...] bambina si serve della [...] mutilazione per avere accesso [...] proibito alle donne del tempo. E cosi, mentre le sue [...] sono allevate [...] lei cresce fra i libri, [...] una donna colta, riflessiva ed anche polente. Dotata di poteri straordinari, [...] I segreti delle menti dei suoi familiari. Non potendo sentire le [...] i loro pensieri. Si direbbe quasi che [...] sia un mutiamo ma un silenzio voluto. Hai forse pensato alla [...] delle donne nella storia? [...] effetti il romanzo può [...] una metafora del silenzio, della mutilazione femminile. La storia delle donne [...] potuto par-lare, che sono dovute rimanere mute. Quando ho cominciato a [...] a questo non ci pensavo, poi man [...] ho cominciato a sentire un sottofondo che [...] Marianna, una specie di ombra che rimandava [...]. Il mutismo di Marianna nasce [...] disperazione, in conseguenza di una violenza carnale subita [...] di cinque anni. È un destino quasi [...] lei non ne è consapevole in quanto [...]. É certo che la [...] dona una libertà mentale, spesso viene esclusa [...] si fanno in famiglia perché gli altri [...] quasi [...] invisibile. Marianna fa di questo non [...] la [...] forza». Il distacco dal resto [...] però intaccato [...] per il figlio Signorotto [...] Sauro. Una specie di riscoperta [...] anche questa é [...] tipicamente femminile. Per questo le donne [...] a esprimersi con il corpo, hanno sempre [...] della seduzione, gli sguardi, i sorrisi. Nel caso di Marianna, [...] se con la parola se ne fosse [...] corpo. Proprio perché non è [...] donne, non sa nemmeno usare il linguaggio [...]. I rapporti sessuali con [...] subiti come una violazione, i parti come [...]. Poi arriva il quarto [...] inventa un linguaggio fisico e la porta [...] il suo corpo. E infine [...] con cui scopre la [...]. Però alla fine Marianna [...] Palermo proprio per negarsi al suo amante, per [...]. Perché? «La [...] non è una rigidezza [...] rigidezza che riguarda il suo rapporto con [...] si capisce quando diventa più indulgente con [...] che abbiano degli amanti, ne capisce le [...] atti di ribellione». Nella seconda parte del [...] cambiamento di clima, si sente [...] nuova, quasi più libertina. Come mai? «È un cambiamento [...]. [...] del romanzo si respira [...] Seicento, cioè di un mondo molto rigido, [...]. Quando il romanzo finisce, [...] metà del Settecento, si parla di Voltaire, [...] Rousseau. Palermo a quel tempo [...] centro, i contatti con la Francia e [...]. È un momento di [...] tutto». /// [...] /// È un momento di [...] tutto». (0)
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