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Undici mesi dopo Hiroshima [...] nasce appena cinque settimane dopo Hiroshima. Quando lo Stato Mag-giore Generale [...] Forze Arma-te degli Stati Uniti decide di pro-grammare [...] esperi-menti nucleari in «una località idonea che [...] con rischi accettabili e il minor pericolo». Tre motivi strategici portano [...] alla scelta di far rivivere, alla presenza [...] potenze stra-niere e dei media di tutto [...] tragiche e vicine esplosioni di Hiroshima e Nagasaki [...] che si vuole crocevia della storia del [...]. Il pri-mo è strettamente [...] informazioni possibili per [...] (re)impiego sul cam-po [...] nucleare di cui gli Stati Uniti [...] e, si pensa, avranno a lungo il [...]. Il secondo è di [...] intero la terrificante potenza di [...] monopolio degli Stati Uniti. Casomai il mondo, contan-do [...] di morti del conflitto appena concluso ab-bia [...] di Hiroshima e Nagasaki. Il terzo motivo, forse [...] ma anche quello meno con-fessabile, è tutto [...] dei militari e alla concorrenza tra le [...] Stati Uniti. Come dimostra Jonathan [...] nel libro [...] The [...] Bikini [...] pubblicato proprio dalla ca-sa [...] Marina america, a guerra appena ultimata, la [...]. Navy ha un bisogno [...] sul campo, che le bombe di Hiroshima [...] Nagasaki [...] hanno reso di colpo obsole-ta la [...] grande (e costosa) flot-ta [...] navi da guerra. Questi tre bisogni così [...] gennaio del 1946, [...] e la Marina degli Stati Uni-ti [...] scegliere [...] di Bikini co-me sede [...] test nuclea-ri del dopoguerra. Non prima, pe-rò, di [...] vi-cenda gli scienziati che, a Los [...] stanno continuando a portare [...] Progetto Manhat-tan. /// [...] /// Il ritorno momentaneo Dopo [...] vissuto per oltre un quarto [...] secolo di provvigioni, quelle persone, diventate duemila, [...] degli anni [...] chiedono e ottengono di ritornare [...] loro atollo. Bikini, dopo il luglio [...] stato ancora utilizzato co-me sede di altri [...]. Fino [...] nel 1954, di Bravo, una [...] a idrogeno da 15 megaton: 1000 volte più po-tente [...] quelle, a fissione, del 1946. Bravo ha davvero annichili-to [...] e ne ha par-zialmente vaporizzato [...] due. I suoi effetti dureranno [...]. Ma, nel 1973, i [...] ogni pericolo di conta-minazione è cessato. Decine dei suoi antichi [...] di tornare, felici e rassicurati, a Bikini. In breve si accorgono [...] radioattivo è [...] che scomparso. Che gli alberi e [...] pesci e il mare, sono pie-ni di [...] cesio e di plu-tonio radioattivi. E che loro da [...] trasformati in ca-vie nucleari. Dopo cinque anni, nel [...] nuovo eva-cuati. Questa volta per sempre. Un parco . Sottomarino e antinucleare [...] un parco sottomarino dedicato [...] proposto Jonatan [...] che ha scritto il [...] che è anche [...] che rappresenta gli interessi [...] Biki-ni. /// [...] /// [...] a Bi-kini viene inaugurato [...] sottomarino dedicato ai fatti (e ai misfatti) [...]. A parziale riparazione di [...] Stati Uniti [...]. Jonatan [...] con [...] azione legale, ha anche ottenuto [...] degli Stati Uniti [...] circa centodieci miliardi di lire [...] il reinsediamento degli ex abitanti e circa [...] miliardi di lire per la [...]. Il mondo aspettava entusiasta [...] «scientifico». E col nome di Bikini [...] il nuovo e trasgressivo costume. Il 25 luglio di [...] fa a Bikini, [...] delle [...] veniva fatta esplodere la seconda [...] atomica [...]. Erano i primi test [...] pace dove, per la prima volta, gli [...] cavie. PIETRO GRECO Osservatori americani guardano [...] di Bikini [...] ci fu il lampo. Un baglio-re innaturale, che [...] dal basso. Come se il sole [...]. Poi cominciò a sollevarsi una [...] colonna [...] larga 850 metri, che si [...] fino a 2 chilometri e oltre di altezza. E men-tre sulla vetta [...] la figura di un fungo, un fungo [...] di spuma, la colonna ricadde su se [...] stata tranciata alla base, e riprecipitò nella [...] alta 330 metri che in pochi istanti [...] e la sommerse. Due ore dopo alcune squadre [...] marinai della [...]. Navy salirono sulle imbarcazioni [...] maremoto artifi-ciale. Erano le avanguardie di [...] 42. Era il 25 luglio di [...] fa. E a Bikini, [...] delle Marshall che, sparse su [...] chilome-tri quadri, annovera 36 isole, sotto gli occhi, avidi [...] sensazioni forti, del mondo, esplose, piazzata sotto la ghiglia [...] una nave, la seconda bomba atomica, da 23 kiloton, [...]. La ra-dioattività diffusa da [...] Baker, fu così elevata e la salute [...] militari coinvolti messa così a re-pentaglio, che [...] in pro-gramma in [...] del 1946, [...] Charlie, fu annullato su [...] L. Warren, responsabile della sicurezza [...]. [...] era iniziata la mat-tina di [...] 10 febbraio, quando il commodoro Wyatt rag-giunge [...] di Bikini e propone ai [...] 167 abitanti di lasciare [...] ai militari Usa e di [...] in [...] isola, [...]. Quei pescatori, che avevano [...] proprie fatiche, si lasciano allettare dalla prospettiva [...] (una relativamente ric-ca) elemosina. E diventano i primi [...] storia. In cinque mesi il [...] Marina e [...] coi propri scienziati civili, [...] la logistica di tre esperimen-ti. Il primo, [...] vie-ne effettuato il 1 luglio [...] 1946. Non sono ancora passati [...] Hiroshima. Ma il mondo sem-bra [...] già dimenticato. E, come documenta molto [...] Mariarosa-ria Dioguardi (Giano, ottobre 1995), aspetta eccitato di seguire [...] e in differita cinematografica: «il più grandioso [...] militare che mai sia stato ideato». La «spet-tacolosa» dimostrazione di poten-za [...] collettivo, dovrebbe annichilire [...] inte-ra e segnare la sconfitta [...] (sic! Non [...] dubbio: la macchina di propaganda [...] mili-tari ha funzionato. [...] per lo spettacolo della Bomba [...] enorme. E anche piuttosto allegra. Bikini dà il nome [...] da ba-gno, leggiadro e trasgressivo, lan-ciato in [...] e desti-nato a mietere successi nei decen-ni [...] di tutto il pianeta. Nella laguna sono alla [...] da guerra, senza equipaggio. A bordo 200 maiali, [...] 5000 ratti. Le cavie prescelte per il [...] esperimento [...]. [...] indicata un aereo sgancia [...] 23 ki-loton e un comando a distanza [...] a 176 metri di altezza. Il boato, il lampo. Il vento, che si [...] fungo. La natura, commenta senza [...] italiana, si è dimostrata più forte [...]. [...] è stata annichilita. E anche la flotta è [...] intatta. La Bomba ha affondato [...] e ne ha danneggiate seriamente altre sei. La Marina è salva. Ma il test è una [...]. Aerei e navi tele-guidate [...] misu-rano tassi decrescenti di radiazio-ne. Quattro ore dopo le [...] abbordaggio sono già sulle navi della [...] e iniziano a [...] della polvere radioattiva. Pri-ma di sera la laguna [...] dichiarata [...] sicura e [...] forza [...] vi penetra per [...] la notte. [...] del mondo, un [...] de-lusa, è ormai caduta. Ma i militari americani contano [...] sul se-condo test, [...]. Questa volta la bomba [...] appesa a un cavo legato a un [...] di medie dimen-sioni, è fatta esplodere [...]. Nessuno aveva mai visto onde [...] quelle che battono la laguna di Bikini la mattina [...] 25 luglio del 1946, affondando otto delle navi alla [...] e [...] altre otto. Quando le forze [...] due ore dopo [...] cercano di dirigersi verso [...] riscontrano tassi di radioattività troppo [...] e de-vono rinunciare. Al tramonto tutta la laguna [...] dichiarata off [...]. [...] di bonifica della navi [...] solo il primo di agosto. Ogni giorno, per dieci [...] salgono a bordo di quelle 70 carcasse [...] sfregare, lava-re. Il 10 agosto il [...] L. Warren ha le prove che [...] quelle navi [...] una forte quantità di plutonio. E che migliaia di [...] stati esposti per dieci giorni ad un [...] che pochi microgrammi di quel veleno vengano [...] la pelle di un uomo per [...]. A terra, poi, quegli [...] bevuto [...] contami-nata, dalle radiazioni. Warren or-dina la sospensione [...] di bonifica e consiglia la [...] al terzo test, [...] Charlie. Nei mesi successivi, mentre [...] Bikini viene trasferita in altre isole delle Marshall [...] parte, negli Usa, migliaia di soldati inoltrano [...] danni e di cure mediche a causa [...] radioat-tività. Nel maggio del 1983 [...] Con-gresso [...] Stati Uniti ha le prove (relazione [...] e [...] che «ogni aspetto [...] comportava seri peri-coli per [...]. E che le autorità [...] perfettamente a conoscenza. Insomma, la democratica Ame-rica [...] che a Bi-kini, col primo test atomico [...] si è consumata non la prometeica sfida [...] ma il molto meno eroico primo caso [...] di cavie umane in esperimenti nu-cleari. E non vale a [...] la conclusione cui giunge [...] del 1984 la go-vernativa [...] secondo cui il personale [...] stato sovraesposto alle radia-zioni. E, quindi, il governo [...] Stati Uniti nulla ha da risarcire. Le vicende successive dimostra-no [...] di risarcimento danni da parte degli uomini [...] primi due test di Bikini non erano [...]. E che con loro inizia [...] lunga sto-ria di guerra fredda. La guerra ba-sata [...] del terrore nu-cleare che, [...] combattuta contro [...] e la popolazione nemica, [...] è stata troppo spesso combattuta, a Ovest [...] più) a Est, contro il proprio eserci-to [...] popolazione. I soldati [...] e gli abitanti di Bikini [...] una parte delle vittime inno-centi e ignare [...] nel corso della guerra fredda. Se-condo stime prudenti del General [...] Office, [...] che si occupa della [...] del governo degli Stati Uniti, sono oltre [...] soli cittadini americani, spesso soldati, che tra [...] il 1974 sarebbero state vitti-me di attacchi [...] nucleari, chimiche o batteriologi-che, da parte delle Forze Armate [...] di enti di ricerca collegati. Senza [...] contare i milioni di persone [...] al fall out degli esperimenti nucleari in atmosfera. /// [...] /// Il [...] ha appurato che, in [...] i soli laboratori civili han-no condotto oltre [...] su almeno 20. Test analoghi, moltiplicati forse [...] per 100, venivano condotti in Urss. Contro la popolazione [...] Sovietica. In aperto con-trasto con [...] Codice [...] Norim-berga che le potenze vincitrici del-le seconda [...] elaborato nel 1947 per [...] di-chiarare immorali e, quindi, [...] condotti nei campi [...] dai medici nazisti. Italiano a capo del [...] a [...] Un italiano, Pier Roberto Danesi, [...] qualche giorno negli atolli di [...] e [...]. Danesi è il direttore del [...] di [...] internazionale per [...] atomica [...] è stato affidato il compito [...] coordinare un gruppo di dieci scienziati. Scopo: valutare [...] ambientale, di breve e [...] radioattività sprigionata dai test nucleari che la Francia, [...] sta conducendo nella Polinesia [...]. Tra il 1966 e [...] Parigi ha effettuato 140 esplosioni nucleari sotterranee. Tra un anno conosceremo [...] studio. IL COMMENTO Le frontiere [...] CI SONO DUE tipi di sperimentazione umana. Il più comune sta [...] noi tutti, esseri umani viventi in questo [...] più ra-pido e universale [...] il pas-saggio e [...] a una natura radical-mente [...]. Quasi ogni aspetto della [...] dalle conoscenze e [...] umana: la ri-produzione, la [...] morte, gli sposta-menti e [...] delle popolazioni, la composizione [...] delle acque, il clima, le relazioni con [...] viventi. [...] di ciascuno di questi [...] sco-perte scientifiche e innovazioni tecniche, inte-ressi, poteri, [...] o coatte. Questioni di bioetica Vi [...] sperimentazione «specializza-ta», guidata da ricercatori professionali che [...] di ciò che voglio-no cercare o creare, [...] svolta nei la-boratori o su soggetti selezionati. Solo [...] solitamente, è oggetto di [...] causa di una costante deformazione che consiste [...] bioetica di frontiera sulla bioetica quotidiana. [...] compiuta in questo secolo [...] frontiera della sperimentazione è stata tuttavia di [...] mette-re a nudo il peggio e il [...] che gli es-seri umani possono compiere con [...] o strazio della scienza. Il peggio sta nel [...] o coatte in cavie umane, come è [...] nazisti e poi in altri paesi e [...] nostri giorni. Il meglio sta [...] introdotto, attraverso la sperimentazione, mezzi [...] a combattere ed eradicare dal mondo gravissime malattie, come [...] con il vaccino [...] e Sabin con [...] che egli provò per la [...] volta sui propri figli. Il meglio sta anche [...] a partire dal processo di Norimberga contro [...] è stata ampliata la sfera dei diritti [...]. Il più importante, fra [...] principio di autonomia personale. Esso consiste [...] che [...] del proprio corpo implica [...] agire su di esso, senza il consenso [...] del soggetto. Dalla sfera della sperimentazione [...] questo principio si è estesa alla pratica [...] e ha posto in crisi il «paternalismo [...] decisioni dia-gnostiche e terapeutiche assunte [...] vero o presunto del [...] dalle sue aspirazioni e decisioni. Questo fatto ha rappresentato, [...] C. Viano, «un tentativo di [...] sotto il controllo della morale, alla quale [...] nel momento in cui ave-va preteso di [...] suprema del comportamento umano, non soltanto di [...] e alla sofferenza, ma perfi-no alla condotta [...]. Il principio di autonomia Gli [...] ho sommariamente descrit-to rappresentano, mi pare, un [...] fruttuosa integrazione fra le aree di frontiera [...] quotidiane della riflessione bioetica. Resta il fatto che [...] auto-nomia e le stesse regole basilari della [...] consenso, dimostrata utilità, ecc. /// [...] /// Resta il fatto che [...] auto-nomia e le stesse regole basilari della [...] consenso, dimostrata utilità, ecc. (0)
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