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Un deposito di bombe [...] Cultura [...] pace, cultura della guerra. Su questo tema è aperta [...] riflessione. Daniele Amati, ricercatore presso il [...] di Ginevra ha scritto un [...] che sarà pubblicato dalla rivista [...] Esperienza». Ne anticipiamo alcuni brani. UN LODEVOLE sforzo è svolto [...] questo periodo da molti intellettuali per contribuire [...] di una cultura della pace. [...] è sottrarre la pace [...] di tregua ed [...] con [...] della [...] identità culturale, di essere [...] strappato alla deriva verso [...]. Il rifiuto di questa [...] e movimenti che hanno ideologie diverse; la [...] è la cultura di questo terreno comune, [...] obiettivi differenti. [...] di tante voci nel [...] è dovuto al rifiuto [...] inevitabile scalata verso [...] insita nel confronto [...] e alla convinzione che [...] risolversi senza fare ricorso alle armi, in [...] convivenza tra i due sistemi contendenti. E, per molti, [...] che, dovuto alle armi [...] potrà ormai essere risolto con la forza [...] quindi alla convinzione che dalla metà del [...] sia entrata [...] del consenso o [...] pace o morte. Questa è, a mio [...] alternativa che, assegnando un inevitabile limite catastrofico [...] inibisce [...] quanto più urgente è [...] per evitare la morte, tanto più importante [...] logica dicotomica; essa rischia di mantenere artificialmente [...] confronti che altrimenti sarebbero superati da altri [...]. Vorrei infatti dimostrare che [...] non è più centrale [...] al giorno d'oggi. [...] la reale portata a [...] generati dai profondi cambiamenti strutturali che [...] in questi anni. E farà quindi calare [...] a un conflitto obsoleto convogliando il confronto [...] trovano i veri problemi sociali. Il conflitto [...] (uso il solito schematismo [...] il conflitto tra i due diversi sistemi [...] svolto un ruolo centrale nello sviluppo politico [...] dal trionfo della rivoluzione bolscevica e [...] dello Stato sovietico. È stata una costante [...] da parte di entrambi i poli. Nel mondo occidentale, la sfida [...] socialismo ha spinto alla ricerca di politiche del consenso [...] smussando [...] dello sfruttamento [...] e quindi della lotta di [...] che col tempo e con [...] buona volontà i problemi sociali si sarebbero man mano [...] senza per questo dover subire il collettivismo bolscevico. È chiaro che il [...] non era il solo [...] certo quello dominante a livello del globo. Ma ciò [...] a mio parere [...] appartiene al passato. Azzarderei dire che negli [...] assistendo allo smorzarsi del conflitto o alla [...] propulsiva del conflitto [...]. NON CI VUOLE, comunque, [...] notare quanto il sistema di pianificazione centralizzata [...] del «socialismo reale» sia poco attraente per [...] struttura industriale. Esso non solo non [...] generare un livello di produzione e consumo [...] più, non è riuscito a promuovere nuove [...] produttivi o innovazioni tecnologiche che sono state [...] sistemi basati [...] dì mercato. Nei paesi del socialismo [...] al giorno d'oggi è quella di rendere [...] produttivo e distributivo, risolvendo [...] che sono vere palle al piede per [...]. Persino il loro impatto nel [...] mondo è stato ridimensionato; in parte [...] del capitalismo, ma anche da [...]. Rivolgiamoci ora al mondo [...] constatare quanto la dinamica della [...] evoluzione sia ormai sostanzialmente [...] assai poco condizionata dal polo antagonista nel [...] Direi anzi che influenza [...] proprio la perdita di attrazione del sistema [...] valida. Gli anni ottanta marcano [...] politica della ricerca del consenso. Ossia [...] che con una politica [...] saggia e una produzione crescente, [...] squilibri interni sarebbero diminuiti fino a eliminare disparità intollerabili," [...] a ogni cittadino [...] di questi paesi [...] una vita degna e decente. A livello internazionale, [...] che ebbero i paesi [...] materia prima e consumatori di manufatti portava [...] che era venduto come [...] sviluppo. [...] di dignità umana che [...] portò alla fine del vecchio colonialismo e [...] tipo di dominazione politica e di sfruttamento, [...] e meno brutale del precedente. E portò [...] che con [...] generoso» e con lo [...] stato possibile fare uscire dalla miseria e [...] maggioranza [...]. Difficile ritrovare tutta [...] nel 1983! In Europa e negli USA [...] aggressivi (Reagan e la [...] che stigmatizzano le malefatte [...] inneggiano alla disuguaglianza come movente e frutto [...]. Teoria adatta per [...] di una ristrutturazione industriale [...] radicalmente la struttura produttiva nei paesi [...]. NON CREDO che questi [...] contingenti a una ondata regressiva (con Reagan [...] frutto di un solito [...] ne sono stati altri dalla fine della [...]. Penso invece che il [...] sovrastrutturale che stiamo vivendo avrà conseguenze profonde, [...] a quelli generati dalla rivoluzione industriale. Così come, allora, la [...] depauperò le campagne gettando mano [...] nella nascente concentrazione industriale [...] grazie [...] dei processi [...] assistendo allo smantellamento di [...] che saranno sostituiti da sistemi assai più [...] più basati sulla grande concentrazione di lavoro. Così come produrre patate [...] simbolo di ricchezza a metà dello scorso [...] decennio le tonnellate [...] prodotto sono simbolo di [...] potenza industriale. Allora milioni di individui [...] alle officine, ora altri milioni sono spostati [...] aree di parcheggio. Aree con molteplici [...] ivi inclusa la solita formazione [...] un [...] che di per sé non [...] nessuna garanzia per [...] di parcheggio. Certo, in una situazione [...] difficile assegnare ai proprietari dei mezzi di [...] Io Stato) la principale appropriazione del plusvalore operaio. Questo implica [...] criteri [...] produttiva e della [...] appropriazione sociale e quindi nuove [...]. [...] di questo la troviamo [...] responsabilità di difesa di interessi. Per incominciare dal sindacato [...] di difesa della classe lavoratrice trova la [...] artificialmente, e in modo fluttuante, tra occupati [...]. È vero che questo [...] ricchi, dove una riconversione industriale è possibile [...] per [...] testa alla concorrenza, e [...] è tale da permettere di mantenere in [...] indefinito gli estromessi dal sistema produttivo. Nel paesi poveri i [...] diversi: i cambiamenti produttivi nei paesi [...] stanno portando a una [...] ruolo del terzo mondo e al tramonto [...] della miseria in tutto il globo. Non che ora i [...] egoisti o meno ricchi, ma gli sviluppi [...] assai meno dipendenti dal terzo mondo. Il terzo mondo perde [...] primo ed è quindi ovvio che diminuisca [...] persino come terreno dove esibire Io charme [...]. HO TENTATO di mettere [...] la rapida ristrutturazione che sta avvenendo nel [...] una dinamica [...] nella quale il conflitto [...] ha cessato di avere [...]. Il che non toglie [...] ha lasciato in eredità migliaia di testate [...] proprio a mantenere la tensione intorno a [...] conflitto. Rifiutiamo quindi [...] della tensione senza perciò dover [...] alla ricerca del consenso, [...]. Riconoscere e delineare gli [...] veri fronti di conflitto, dalle miriadi di [...] essi son Ok risultanti è un lavoro [...] la sinistra non può sottrarsi Cerchiamo e [...] senza tentare di [...] in accordi Io non [...] nucleare implichi la fine delle [...] oltre quella definitiva. Le armi effettivamente [...] sono dimensionate alla posta [...] quindi sorvegliare che i conflitti non degenerino [...] dei contendenti la vita perda significato. A questo limite la [...] e onnipotenza e l'arma nucleare potrebbe oltrepassare [...] minaccia assumendo pienamente quello di agente di [...]. Daniele Amati Da [...] a Moretti, da Scola [...] Sandrelli: [...] appena uscito un libro di interviste che [...] come [...] storia del cinema [...] più [...] è Paolo Villaggio, il [...] Marco Bellocchio, ti più [...]. Sono 23 [...] del cinema [...] che si raccontano [...] ci [...] ammassando ricordi gustosi e piccole [...] esperienze esaltanti ed episodi leggermente [...] scelti non a caso da [...] -mi giornalisti (Andrea Garibaldi. Roberto [...] e Guido Giusti) che hanno [...] sopra un piacevole libretto (edizioni [...] casa [...] lire [...] buono per tutti gli usi. Sì, per tutti gli [...]. In fondo, queste ventitré [...] di vii a». Ma c'è qualcosa di [...]. Suddividendo [...] comincia [...] del signor. Ha ragione, [...] questo senso. Goffredo Fofi quando scrive, nella [...] che [...] confronto dei testi si ricava [...] del nostre sistema [...]. Anche se poi ogni [...] ha trovato di fronte a sé, nella [...] situazione diversa pur nella costante [...]. Scrive ancora Fofi: [...] le contingenze, resta la [...] eccezione del tardo periodo fascista e del [...] Centro sperimentale, che solo allora fu [...] concretamente al sistema di [...] e concretamente svolse la [...] funzione di scuola, fucina [...] talenti velocemente assorbiti nella pratica della produzione. E per il resto? Per [...] è da altri ti pi di gattello [...] registi, [...] attori e tecnici: chi [...] i [...] con la tradizionale [...] chi dalla frequentazione dei [...] e delle sconnesse tavole [...] chi dai concorsi di [...] boom degli [...] chi infine dal teatro [...] cabaret, dalla tv. Inutile fare (o rifare) [...]. E magari rimproverare ai [...] di [...] provato tutto e troppo in [...] sfruttando più il caos che il talento, e [...] della salutare pratica [...] quello stesso che [...] i nostri attori migliori, i Sordi, i Manfredi, i Gas-sman, spesso usciti [...] o dalle scuole di recitazione [...] il bagaglio di una buona dizione ma senza un [...] di contratto. Le cose sono andate [...]. Da un certo punto [...] i primi anni Settanta?) tutto cambia, la [...] rosicchiare il predominio del cinema, [...] regna sovrana, la cialtroneria [...] divisa in clan dei cineasti si frantuma [...] all'insegna del motto «A morie i vecchi [...]. Sei caos, evidentemente. Facciamo qualche nome? Beh, Morelli, [...] la De Sio, lo [...] Peter De Monte, spesso emarginato dal mercato e malamente [...]. Gente che stimiamo e amiamo, [...] racconti [...] proprio perché imbevuti di storia [...] di acidi rancori, di trucchetti e di egoismi [...] da crisi di crescita [...] non lievitano, non assumono mai [...] dimensione [...] nel [...] mondo [...]. Bisogna allora tornare indietro [...] per catturare umori, follie, notti brave e [...] Sandrelli [...] destra) a dodici anni durante la «Festa [...] Viareggio, e, in alto, Ettore Scola nel [...] raggiri, tutto ciò, insomma, [...] la storia del cinema [...]. E allora scopriremo i [...] a volte volgare e gaudente, ma di [...] dove il giovanissimo disegnatore Ettore Scola, ex [...] prima collabora alla radio [...] Alberto Sordi per i testi di Mario Pio e [...] nel cinema scrivendo la [...] vita per Totò Tarzan. Quella, terribile, che Totò pronuncia [...] visto la fascinosa esploratrice Isa Bar-zizza: [...] Io [...] tu [...]. Di curiosità gustose, di [...] incontri travolgenti sono pieni i racconti dei [...] meno [...] intervistati (non senza qualche [...] curatori del libro. È un mondo di [...] rivela attraverso le commoventi testimonianze di gente [...] Cesare Zavattini («A Luzzara, agli inizi del secolo, in [...] baracconi con lo schermo dentro. E [...] un signore che andava in [...] per i paesi con la [...] pellicola. Si sentiva un grande [...] di benzina e tutto ciò che si [...] un colore unico, come se fossero stati [...] di Pompei, tutto [...]. Montatoio, Age, Tognazzi [...] posizione del primo comico, [...] invidiabile. Ricordo ancora una selvaggia [...] ballerine che si contendevano il diritto di [...] biancheria sporca»). /// [...] /// E che dire, poi, [...] di Mario Monicelli, nei guai per [...] realizzato, per conto del [...] un cortometraggio tratto [...] II cuore rivelatore di Edgar Allan Poe? Un film che quando fu presentato ai [...] della cultura venne subito [...] perché «ai tempo del fascismo non stava [...] follìa e di [...]. Naturalmente, più ci si [...] tempi, più il mito ruggente va a [...]. Si fa [...] quello [...] risponde al nome di [...] e appare [...] Sandra Milo (al secolo Alessandra Marini). La quale passa velocemente, [...] semaforo», dalla pubblicità alle sfilate di moda, [...] di sfilare in passerella in mezzo a [...] trattata come un oggetto forse si può [...] ma dalle donne è troppo. Qualcosa del genere capita [...] Stefania Sandrelli, ex innocente miss [...] finale di Divorzio [...]. E per finire (ci perdonino [...] esclusi) Paolo Villaggio, comico dell'era televisiva, fan-tozziano di ferro, [...] il 5 gennaio del 1968, grazie a due sere [...] di pioggia e ad una terrificante tonsillite [...] contratta da Enzo Jannacci, capi [...] grande sul palcoscenico. Già perché in quella [...] cabaret a Genova [...] doveva essere proprio Jannacci [...] del [...] ma alle undici di [...] cominciò a rumoreggiare e il povero Ivo Chiesa, [...] decise di tentare il tutto per tutto [...] palco (furi buffo capo-ufficio servizi della [...] di Genova. Fu un trionfo; memore [...] messi su in azienda per la [...] annuale dei panettoni. /// [...] /// Fu un trionfo; memore [...] messi su in azienda per la [...] annuale dei panettoni. (0)
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