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Ho bussato tutte le [...] dello Stato, della camera dei deputati, della Fondazione Eva Peron. Tutti erano entusiasti, a [...] era pronto a fare un passo concreto». È stato il musical [...] Alan Parker, paradossalmente, a sbloccare la situazione. [...] avrebbe voluto girare un film [...] da 12 milioni di dollari, con [...] Pfeiffer nel ruolo [...]. Ma poi [...] preferito imprimere un taglio più [...] anche [...] a «La vera storia di Eva Peron». Che nasce anche da [...] personale del regista. Il primo paio di pantaloni [...] me li diede lei, con le sue mani, [...] da un camion durante una [...] sue distribuzioni di beni ai poveri dei [...] di Buenos Aires. Eravamo così poveri. È chiaro, quindi, che [...] una visione particolare, molto soggettiva, del peronismo. Certo, Eva Peron fu [...] antidemocratica, ma per gente come me resta [...] dalla parte del [...]. /// [...] /// Nel film di Juan Carlos [...] la risposta argentina a Evita [...] Alan Parker, Eva Peron non canta: in compenso [...] anche in modo colorito. Vomita parolacce, manda a [...] preti e milita-ri, arringa i ferrovieri in [...] urla che il suo «risentimento è giusto [...]. La vera storia di Eva Peron [...] oggi nelle sale nel tentativo, evi-dente, di [...] il ricordo di Madonna. A partire dal titolo. Che sfodera un aggettivo [...] pole-mico nei confronti del musical hollywoodiano. Ma poi quale sa-rà [...] di Eva Peron, det-ta Evita? Pur girato [...] compresa la Casa [...] negata da [...] a Parker, il film [...] un sospetto di san-tificazione. È una «Santa Evita da [...] pallida e smunta, quella che [...] costruisce sullo schermo con qualche [...] storica, ma dentro una cornice classica e un [...] polverosa che utilizza i difetti [...] del personaggio per [...] il mi-to [...] potenza. E se è vero [...] non nasconde gli atteggiamenti più dichiaratamen-te dittatoriali [...] Evita [...] censura nei confronti di radio e giornali, [...] liberticida, la co-pertura della tortura praticata dalla [...] altret-tanto vero che alla fine si impone [...] una donna fiera e co-raggiosa, dalla parte [...] contro gli appetiti di una ristretta cerchia [...]. Una santa laica, appunto. Del resto, prosciugata da [...] che [...] ridotta a un mucchietto [...] Eva Peron morì a 33 anni, come Cristo, [...] del 1952; e il suo corpo mummificato [...] e in largo per il mondo, come [...] (ma anche temu-ta dagli avversari), prima di [...] terra. Sullo schermo, Evita ha [...] e il corpo gracile di Esther [...]. Con scrupolo alla De Niro, [...] voluta dimagrire visto-samente, arrivando a 43 chili, [...] il contrasto tra la fragilità fisica e [...] argentina. Per essere brava è [...] doppiatrice Lu-dovica Modugno fornisce al per-sonaggio una [...] che restituisce bene quel misto di passione [...] generosità e paura, di ri-bellismo e autoritarismo. Rivoluzionaria o dittatrice che [...] Evita che esce dal film di [...] è una specie di [...] non sorpren-de che la società politica argenti-na, [...] Alan Parker, abbia tributato a La vera [...] Eva Peron un sostegno in-condizionato. Manco fosse [...] di un sussulto nazionale. Ma francamente non risultano [...] le due [...]. Checché ne dica Esther [...] vo-lata ieri a Roma [...] film sponsorizzato [...] argentina. Se Evita partiva dalla [...] a [...] di biografia musicata, [...] ascesa al potere di [...] nel villaggio di [...] La ve-ra storia di Eva Peron [...] concentra su due anni cruciali, gli ultimi [...] il 1951 e il 1952. Già famosa e adorata [...] Evita gioca la [...] carta più impegnativa: la [...] della Repubblica. Ma i militari sono [...] economica è pronta a dare battaglia a [...] carriera» e lo stesso Peron non vede [...] pur senten-dosi in una botte di ferro, [...] della consorte. La quale, sorretta dal grande [...] della [...] usa il carisma acquisito presso [...] per smantellare poco [...] i diritti [...]. È in questo contesto [...] Evita viene aggredita da un tumore maligno [...] bene-dizione dai suoi nemici, i quali arriveranno [...] sui muri della Casa [...] «Viva il cancro». Girato al risparmio in [...] su un budget di soli 3 milioni [...] film non regge il [...] con Evita [...] ma chi ha vi-sto il musical di Parker [...] a confrontare i modi in cui i [...] lo stesso epi-sodio, ad esempio i funerali [...] di Eva: con la fa-miglia legittima del [...] sulle prime ai cinque bambini bastardi e [...] vegliare il feretro. Un tema, questo della [...] torna varie volte nel film e culmina [...] già agonizzante e il suo amico sarto [...] brutto purtroppo sprecato da un copione a [...] spro-fonda nel melodrammatico. Cappello argentato a falde [...] rosso e scarpe coi tacchi in tinta, Esther [...] naturalmente non raccoglie le [...]. Lo straordinario succes-so riscosso in Argentina dal film (il primo [...] nazionale) [...] lanciata sul piano internazio-nale, e [...] che nona ca-so nacque [...] «Evita» di Buenos Aires, si [...] il bel mo-mento professionale. [...] su decine di colleghe [...] i panni di Evita, Esther [...] ricorda ai giornalisti che [...] Ar-gentina [...] conoscono i gesti, le parole, perfino la [...] Evita». Magari esagera un [...] ma certo vedendo il [...] non provare simpatia per quella donna grintosa [...] sfidò [...] dei benpensanti e si [...] dei poveri. Di sé diceva [...] sono buona, sono [...]. Ed è anche grazie [...] oggi le donne argentine godono del di-ritto [...]. Come insegna la storia, [...] la morte di Evita, nel set-tembre del [...] rove-sciarono il presidente Peron, [...]. Una tradi-zione golpista che [...] e che si è esercitata in anni [...] testimoniano i lutti provocati dal regime fascista [...]. Ora nel mio paese [...] ma la forma parlamentare da sola non [...]. Lo sapeva bene Evita. [...] e [...] hanno per-messo a migliaia di [...] di essere ancora tra noi. E un [...] co-me succedeva nel Portiere [...] Cavani, può succedere di ri-trovarsi al cinema [...] che ha torturato tuo fra-tello o ucciso [...]. Michele Anselmi Santa Evita [...] A destra, Esther [...] nei panni di Evita Peron In [...] (accanto a lei Victor [...] che fa Peron) in [...] film argentino Sotto, Madonna nel musical di Alan Parker Esce la risposta argentina al musical con Madonna [...]. E la [...] voce ipnotizza Parigi Con [...] della [...] tipica chitarra [...] il musicista spazia da Jimi [...] a Bob Marley. E lancia un messaggio [...]. Quaranta titoli, da Ibsen [...] Zavattini Ronconi riporta a Radio Uno il teatro dei [...] PARIGI. Ci sono un poster [...] Mali, tante immagini di jazzisti famosi e [...] stampigliato ovunque. Il New [...] è un club piccolo, [...]. Con trecento persone accalcate [...] misto fra i fortunati dotati [...] e i nor-mali paganti. Chiaro che fuori [...] una piccola ressa di scontenti, [...] tampinano agenti discografici [...] Usa per raccattare uno straccio [...] pass in più. Qualcuno ci riesce pure. E si getta nella [...] arrampi-ca sui divanetti ai lati. Non è un concerto [...] ma uno showcase promozionale per saggia-re la [...] Ben Harper e presentare il suo nuovo disco, The Will [...] Live. Che è bello e fiero [...] il suo autore, lucido nella [...] miscela di radici black e [...] co-smopoliti. Ben, in Francia, va [...]. Tanto che il suo nome, [...] il [...] al [...] des [...] del 14 giugno, ha lo [...] rilievo di una star co-me David Bowie. [...] uscito da poco, è già [...] in classifica. /// [...] /// Una dal pubblico precisa: «Oggi [...]. Un altro, giù in [...] «E domani sarai primo. Te lo promet-to». La serata parte subito [...] bordata di percussioni afro da dietro, e [...] si insinua da protagonista, sensuale e corposa. Ben sta seduto, appoggia [...] gambe e lavora sodo, senza quasi alzare [...]. Se non per cantare [...] che sa di libero e selvaggio, coi [...] metà fra rock e go-spel, oppure [...] quasi in un falsetto [...]. Gioca spesso con i [...] Ben: [...] da una cavalcata elettrica e si ritrova [...] (e [...] di [...] Work, oppure si raggomitola [...] di Homeless [...] cruda e semplice, con [...] scuote con poche parole azzeccate. Non fa prediche, Harper, [...] tutte le sembianze di un pro-feta del Duemila. Con [...] un [...] mistica, le mosse lente, il [...] ispirato. Parla senza peli sulla [...] messaggi di pace, speranza, fratellanza. Senza retori-ca e senza [...] di questo mondo. Dai problemi di convivenza [...] alla realtà dura di un rapporto a [...]. Come canta in [...] a [...] Man, dove una donna [...] uo-mo, che la tratta con freddezza, quando [...] e insulti. /// [...] /// [...] anche [...] più universale, a lottare per [...] e, indirettamente, per gli al-tri. E per un mondo [...]. Co-me in un capolavoro come [...] un [...] da sballo con giro di [...] ipnotico ed effet-ti [...] di chitarra. Ancora più fascinoso, Ben, [...] che è una chitarra [...] con un suono unico e maliardo, che [...] ma è diverso. Harper la suona da [...] innamorato e non riesce a [...]. Il gruppo al seguito [...]. Manca anche il bassista Juan Nel-son, [...] corpulento musicista capa-ce di assoli superlativi: è [...] perché sta male. Si pensava, addirittura, a [...] ricacciato, per fortuna. Ben ringra-zia Dio e [...] Juan [...] prossima puntata. /// [...] /// Al suo po-sto [...] un ragazzetto che si [...] tutto in un giorno e mezzo: poveraccio. Ma se la cava [...]. Invece Ben, ogni tanto, suo-na [...] pare [...]. Ma no, que-sto è [...] davvero: [...]. E alla grande. Con rispetto, co-munque. La stessa devozione che [...] nero di ieri, di oggi e di [...] Bob Marley. Di cui rilegge, senza [...] bella intensità, Song [...] Free-dom. Con un messaggio chiaro [...]. Come è limpida la [...] da The Will [...] Live, il [...] del nuovo di-sco: la [...] quella che serve a superare i momenti [...] pensare positivo, a pensare an-cora di cambiare [...]. /// [...] /// Speranza, quasi cer-tezza urlata, come [...] Rise, [...] di resurrezione con cui Ben [...] chiudere i suoi concerti. Fi-nalmente in piedi, le [...] il suo ballo libero, il pu-gno chiuso [...] la pla-tea ipnotizzata dal ritornello. Che rimane [...]. Poi, è tempo di [...]. Ben racco-glie i complimenti [...] ma-ni chiudendo gli occhi. [...] appena con un discografico [...] «discografico», ma si placa felice davanti alla [...] lo mette in copertina. Non per questioni di [...] rico-noscimento per [...] lavorato così tanto. In Italia lo aspettano [...] che stanno portando in alto il nuovo [...] in classifica. /// [...] /// Ar-rivederci a fine settembre per [...] manciata di concerti. Diego Perugini ROMA. I protagonisti [...] oggi riportano il teatro a [...]. [...] varia, di una quarantina [...] a alcuni classici di Ibsen, Lor-ca, Strindberg [...] Brecht, [...] tutta una serie di testi del nostro [...] De Roberto come da Bontem-pelli, da Brancati a Brusati, [...] Savinio, [...] Di Giacomo, [...] e Flaiano. Il progetto di Ronconi [...] nome, dalla Guarnieri alla Guzzanti, da Fo [...] Proietti, [...] a lavorare ad adat-tamenti non più lunghi [...] anche a un pubblico [...] abbia molta esperienza diretta», come dice lui [...] o meno giovani, in genere alla lo-ro [...]. [...] a Martone, da Castri [...] De Capita-ni, da Cecchi a Lievi e ancora Tiezzi, Vacis, Chiti, [...] a Fo, Monicelli, Missiroli, Cobelli e anche [...] della radio, come Giorgio [...] e Bandini. Alcuni titoli saranno diretti [...] Ronconi, che si è riservato per sè Lisistrata [...] Asti e la Guarnieri, Sodoma e Go-morra di [...] e Cocktail party di Eliot, [...] pure [...] di Samuele di Savinio [...] anche sulle scene e magari Piazza degli [...] Bernhard. Di non minore qualità [...] che realizzeranno le regi-strazioni, tutte effettuate con [...] digitali, e in pro-grammazione dalla fine [...] su [...] con repliche o antici-pazioni [...] dei titoli più popolari [...] temi [...] e di coppia che [...] una larga fascia di ascoltatori. Anche per questo forse [...] dei testi scelti sono del nostro secolo [...] Ot-tocento, oltre che europei (unica eccezione [...] e non si trova-no, [...] Lisistrata di Aristofa-ne, i grandi classici, le [...] come Shakespeare, tanto amati da Ronconi. /// [...] /// Anche per questo forse [...] dei testi scelti sono del nostro secolo [...] Ot-tocento, oltre che europei (unica eccezione [...] e non si trova-no, [...] Lisistrata di Aristofa-ne, i grandi classici, le [...] come Shakespeare, tanto amati da Ronconi. (0)
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