RINA [...] della generica dizione «paesi creditori», basta riflettere [...] era la situazione [...] al momento [...] Ita-lia, in pratico pareggio; Gran Bretagna con [...] dollari di debito; Francia con 626,1 milioni [...] debito; Ger-mania occidentale con 1094,5 milioni di [...]. La terza e più [...] che la convertibilità apre un periodo di [...] internazionale, di più ac-cesa e aspra lotta [...] tra [...] tutti [...] i [...]. Le conseguenze per [...] Quali [...] tutto ciò per [...] e come si concilia [...] al [...] e alla dichiarazione di [...] Per [...] a questa do-manda converrà partire dalla posizione [...] pur non essendo entusiasti sostenitori del Mercato [...] finito, sop-pesando ipotetici vantaggi e svantaggi, per [...] superiori (o almeno equivalenti, per fare il [...] che si astennero dal voto) ai secondi. Che cosa essi dicevano in [...] Non contestavano [...] i rischi sui quali i [...] soli in Italia, richiamavano [...]. Affermavano però che in ogni [...] prezzo da pagare sa-rebbe stato [...] dai vantaggi che ne avrebbero avuto le nostre esportazioni, [...] delle correnti di scambio [...] dei sei paesi, [...] in una parola del mer-cato. Ebbene ora è proprio [...] questa illusione che i recenti avveni-menti hanno [...]. Proprio alla vigilia [...] in vigore del [...] la dichiarazione multilaterale di [...] le pre-messe, come abbiamo detto, per un [...] correnti di traffico in senso diverso a [...] presupponeva. E in questa situazione [...] con la [...] barriera doganale esterna e [...] limitazioni discriminatorie per gli altri pae-si, potrebbe [...] decisivo, sia per cause economiche, sia per [...] politica, per dissuadere gli altri paesi [...] prodotti nella piccola Europa [...]. Come parlare in questa [...] per le nostre esportazioni, ammesso che ve [...] stati? Non si può dimenticare che un [...] e pe-ricoloso del [...] (pericoloso in particolare per [...] dal fatto che al suo interno si [...] paesi esportatori di pro-dotti agricoli [...] Francia, Italia, Olanda [...] con-tro un solo paese [...] (Germania). Una situazione di questo [...] reggere se non [...] che la Gran Bretagna, [...] migliore importatore europeo di prodotti [...] agricoli, e altri paesi, estranei alla stessa [...] continuino ad [...] in Europa. In ogni caso come ignorare [...] oggi le importa-zioni della Gran Bretagna [...] occiden-tale raggiungono una media di [...] milioni di dollari (di cui 400 milioni provenienti dai [...] del [...] che il 30 per cento [...] esporta-zioni complessive [...] del [...] sono di-rette verso gli altri [...] paesi [...] e che tali esportazioni eccedono [...] importazioni dagli stessi paesi per un totale [...] di un miliardo e mezzo di dollari? Nessuna ipotetica intensi-ficazione di scambi all' interno dell' area del [...] potrebbe mai compensare la perdita [...] una parte di queste preziose correnti di traf-fico. Meno che mai potrebbe [...] per [...] che, [...] del [...] ha sul piano industriale la [...] di industrie molto più forti e potenti e sul [...] agricolo, la con-correnza su un solo mercato [...] quello tede-sco [...] di due altre agricolture più [...]. Ciò è confermato anche [...] (ma quanti apologeti del [...] lo hanno fatto?) delle no-stre [...] nel primo semestre del 1958, esame che fa vedere [...] i pericolosi limiti di una soluzione che miri ad [...] più grande [...] attraverso la Zona di libero [...]. [...] vero che la nostra [...] verso [...] del [...] non è trascurabile (186 [...] di lire) ma è pur sem-. Non pos-siamo dimenticare che [...] miliar-di di lire, stanno 106 miliardi di [...] verso la sola area della sterlina e [...] lire di esportazioni verso il complesso dei [...] non appartengono [...] . Comunque, ammesso che i [...] alle richieste e ai ricatti della Gran Bretagna, [...] tal punto gli scambi reciproci da compensare [...] scam-bi verso altri paesi, a prezzo di [...] avverrebbe? E con la fiducia in quale [...] distorsioni, nel mo-mento in cui il paese [...] « sei » di-mostra chiaramente di essere [...] il [...] e già oggi tende [...] troppo (nelle trattative con la Gran Bretagna) [...] sostenitori a oltranza del Trattato di Roma? Noi [...] ancora che cosa avverrà quando le due [...] «sei» e gli « undici » [...] si incontreranno di nuovo [...] punto di maggiore divergenza e cioè quello [...] alle restri-zioni quantitative alle importazioni dai paesi [...]. Se si arriverà ad una [...] sarà la divisione [...] occidentale in due. ///
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Se si arriverà ad una [...] sarà la divisione [...] occidentale in due.