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[...] NOVEMBRE [...] e protesi di un detective Un umico mi ha benevolmente rimproverato per avere. Cosi mi sono comprato [...] di Tiziano Sciavi, altamente legittimato dalla Prefazione [...] Oreste Del Buono, e mi sono studiato con la [...] Tutti gli incubi di Dylan [...]. /// [...] /// Effettivamente non si tratta [...] prodotto di consumo (anche se ha già [...]. Intanto perché è il [...] avventura costruito secondo una perfetta regia cinematografica, [...] film. E perchè Sciavi è [...] capace di trattare le proprie storie come [...] stessa attenzione. E poi per la [...] filosofia. /// [...] /// Usa [...] come antidoto [...] e alla mostruosità. È forte perchè «aperto», [...] credere a tulio, a non escludere nulla, [...] possa apparire. Non possiede un cappotto, non [...] ossessionato dal tempo e dalla [...] perdita, e [...] a prima vista perdutamente. Per concentrarsi usa suonare il [...] (preferibilmente il Trillo del diavolo [...]. Una volta si sarebbe [...] nostri». [...] della [...] professione, [...] che tra gli incubi [...] e gli incubi [...] non c'è [...] possibile: sono [...] più [...]. Che il vero horror [...] quotidianità. E che la straordinarietà letteraria [...] male metafisico fa ridere al confronto con la banalità [...] del male [...] giorno. I suoi mostri ci [...] in realtà siamo noi: che c'è più [...] In [...] coda [...] urlanti al semaforo, o [...] di un impiegato statale, o nella vita [...] di quel quadri Fiat di cui Loris Campetti [...] rivelando sul «Manifesto i terrifici risvolti esistenziali, [...] tutti gli interni disegnanti. Nelle sue storie può capitare [...] nel demonio in persona, con tutte le sue squame, [...] e occhi di fuoco, e [...] replicare rassegnato, a Dylan [...] che [...] decine di morti con una [...] accidentale di mostri: [...] parla uno di quelli che [...] inventato le armi nucleari». O [...] spiegare dal dottor [...] colui rispetto al quale [...] un [...] che «di mostri cene [...] non servo io per [...] di [...]. Certo, le sue pagine sono [...] di getti di sangue, viscere rovesciate al di [...] di corpi [...] cadaveri in putrefazione, bulbi oculari [...] dalle orbite, secondo la più truce tradizione «splatter» (da [...] schizzare). Ma, inopinatamente, non provocano [...]. Non hanno effetto. Tutto è cosi esplicitamente [...] giunge a sfiorare neppure [...]. Ci si muove cosi [...] chiuso della citazione, che neppure un nervo [...]. Niente, dunque, di più [...] «violenza» affascinante e [...] che gli autori de [...] del disagio denunciavano [...] in inganno) come forma [...] prodotto da parte del reale. [...] se possibile, il «veleno» della [...] sia [...] nella distanza totale. Nella «separazione» fredda. Nel carattere estremo di [...] rotto tutti i ponti emotivi col mondo, [...] ormai interamente su se stessa. Dylan [...] è il primo prodotto [...] Tutto [...] è costruito, per cosi [...] di riporto, tratto dalla televisione, dal cinema, [...] musica, a cominciare dal nome. Neppure il suo volto [...] preso a prestito da Rupert [...]. Il suo aiutante è [...] Marx, [...] e nelle battute. Le storie sono tratte [...] di Stephen King. Le sequenze citano esplicitamente [...] horror, da Dario Argento a George Romero. Produzione di media per mezzo [...] media, potremmo [...] tutto ciò. Punto estremo del post-moderno, con [...] suo radicale [...] dalla storia, chiudersi nel cerchio [...] della comunicativa, vivere e alimentarsi di essa, [...] esplicitamente [...] «reale». Anzi, affidando [...] a sempre più spinte [...] materiali esistenti, a sempre più arrischiati «play [...]. [...] senza dubbio più «realtà», e [...] Topolino, finto ma «se stesso», [...] non nel maturo indagatore [...] frutto di protesi infinite, figlio [...] padri e di nessuna madre. Nel leggere Dylan [...] si trae [...] che il cerchio -della [...] sia definitivamente chiuso. Che sia nato, per [...] mondo autonomo e compiuto, dove ogni gioco [...] non c'è avanzamento. Il che spiegherebbe quel [...] «distanza», [...] diaframma tra [...] e la storia che [...] nello sguardo non rassegnato, ma freddo di [...]. Tiziano Sciavi« Tutti gli [...] Dylan [...]. Oscar Mondadori, [...]. Ma a reggere le [...] sono sempre gli uomini più spregiudicati e [...]. Cosi le cose sono [...] vanno oggi, e cosi andranno in futuro. Questa la «verità» che [...] non più giovane Renzo [...] vuole denunciare. Un [...] ambientato in un immaginario [...] il barone de [...] della Polizia nel principato [...] A Un uomo misterioso, enigmatico, [...] nel principato solo di [...]. Di lui nessuno sa [...]. Nemmeno da dove venga. Metodico, razionale, freddissimo, [...] a programmare tutto e [...] suoi pensieri dietro [...] del linguaggio, egli ha [...] conquistare, con il consenso del sovrano e [...] sempre più estesi. Diverso da lui, per [...]. Il quale, pur avendo [...] le sorti del regno, lascia trasparire la«La [...] biografia [...] che aveva capito in [...] del regime burocratico e poliziesco di Stalin [...] natura socialista dello Stato sovietico Frutto di [...] ora in italiano [...] di eccezionale interesse dello [...] Pierre [...] «La rivoluzione perduta. Vita di [...] 1879-1940» Bollati [...]. Il libro, ripercorrendo la [...] Lev Trockij, scandisce le tappe della parabola [...]. In un [...] del 9 dicembre 1926 [...] VII Comitato esecutivo allargato [...] Trockij, mentre [...] con gravi difficoltà conduceva [...] legali contro la direzione staliniana, ammise di [...] in merito alle passate divergenze con l. Aggiunse poi di avere [...] teoria della rivoluzione permanente, di cui ora [...] difetti, non una teoria universale, valida per [...] un dispositivo concettuale applicabile ad una tappa [...] della Russia. Pierre [...] ha [...] il testo di questa [...] di [...] da Lenin, questo è [...] Trockij rinunciava tatticamente alla propria identità [...]. Accoglieva cioè, sino a [...] leninismo, vale a dite il culto onomastico [...] Stalin aveva, con rozza ed efficace sapienza, [...] 1924. In realtà, le divergenze [...] Lenin [...] segnalo in modo indelebile non solo la [...] Trockij, ma lo [...] sviluppo della rivoluzione russa. La critica del [...] di Massimiliano Lenin, [...] da [...] fin dalla fase menscevica del [...] aveva [...] individuato nei claustrofobie! Ma è proprio vero che [...] storia, come la natura, [...] E che fare per restare [...] rivoluzionari e per non lasciarsi attrarre dalla fona di [...] di una rivoluzione borghese che la borghesia russa non [...] alcuna intenzione di effettuare? A queste domande doveva fornire [...] risposta appunto laBRUNO [...] ai suoi istituii, i Soviet, [...] anche e soprattutto al [...] bolscevico, vale a dire ad [...] minoranza politica enormemente più esigua del già esiguo proletariato [...]. La teoria della rivoluzione [...] teoria leniniana del [...] che si sostituisce alla [...] introduce in [...] quella coscienza dei fini [...] la classe stessa, per la [...] natura meramente socio-economica, è [...] la dittatura marxiana del proletariato, dittatura della [...] popolazione ed equiparabile al principio maggioritario [...] insieme alla democrazia, si [...] 1918 e sempre più implacabilmente nel corso [...] civile, in dittatura del partito. Piene [...] nella prima parte del [...] una lettura luminosamente lineare del suo eroe, [...] grande onestà, tutti gli elementi e tutte [...] indispensabili per arrivare a queste conclusioni. Il vecchio bolscevico lofio, [...] Lev [...] aveva probabilmente [...] tutto, tanto è vero [...] utilizzare le strutture liberticide dello [...] totalitario per spazzare via [...] contrasti che insorgevano in seno al partito. E Trockij, che conduce la [...] politica negli organismi del partito [...] fu in realtà travolto, deportato, [...] ed infine assassinato grazie agli organismi dello [...]. [...] a metà del volume, [...] questo punto e dimostra che Trockij. Non si è accorto [...] Stalin non era né di destra né di [...] al meglio una nuova categoria sociale non [...] costituisse, come invece aveva precocemente intuito [...] un fenomeno sociologico [...] seconda parte del libro [...] non meno appassionante della [...] che fare con i dieci anni [...] di Trockij. Emerge ancora una volta la [...] capacità di lavoro [...] pur provato dalla capitolazione dei [...] dai lutti [...] dalle accuse rivoltegli, dal massacro [...] vecchia guardia bolscevica, dai frequenti spostamenti. Dalla Turchia alla Francia, [...] Norvegia [...] Messico. Con La mia l [...] più con la Storia della rivoluzione russa, Trockij [...] lucrare in diritti [...] tanto da potere mantenere [...] la famiglia. Viene anche generosamente [...] da amici e compagni. Dopo [...] del nazismo al potere, descritto [...] pagine che talvolta possono essere [...] al Diciotto brumaio di Luigi [...] Marx, arriva alla conclusione che [...] è [...] per [...] causa rivoluzionaria. Nel 1936 si convince [...] Urss è necessaria una rivoluzione politica (e non [...] di rovesciare la casta (e non classe) [...] il potere proletario, Il Termidoro sovietico, realtà [...] negata negli anni [...] diventa operante. Viene anzi retrodatato al [...] aperti 112 gennaio 1980, [...] dòpo [...] di Trockij, e [...] apparsi una fonte di primaria [...] non solo per la biografia di Trockij, ma per [...] anni decisivi della storia del movimento comunista [...]. La straordinaria documentazione reperita [...] costituisce del resto la [...] di questo ricchissimo volume pubblicato in Francia [...] dunque della valanga che ha travolto In Europa [...] che [...] degli epigoni [...] pretendeva definire [...] operai [...] degenerati». Per questo volume [...] Italiano ha cosi inventato [...] La rivoluzione perduta, un titolo che richiama [...] tra le più celebri opere di Trockij [...] il senso amaro e tragico della vita [...] di Lev [...]. Torniamo però [...] del 1926, subito trasformata, nello [...] intervento, in sferzante polemica contro [...] del socialismo in un paese [...]. Rinunciando alle ragioni che lo [...]. Nella Russia arretrata, secondo Trockij, [...] di una borghesia politicamente [...] del [...] sociale della rivoluzione. La grandezza [...] di Trockij fa di lui [...] pensatore [...] tragico, [...] da un destino conosciuto in [...] e tuttavia immodificabile. Accade cosi che il [...] minoranza nella Russia contadina del 1917, una [...] slancio e frantumati gli argini di una [...] nel corso di una guerra mai vista [...] debba far ricorso [...] splendida e commovente lettera [...] Trockij prima di suicidarsi il 16 novembre 1927, [...] rosso, ebbe a scrivere: «In [...] ha avuto sempre ragione dal 1905, e [...] Lenin [...] ha riconosciuto», lofio smentisce in punto di [...] stesso ribadisce che in punto di morte [...] mentire, [...] effettuata da Trockij quasi [...] quando tutto non sembrava ancora perduto. [...] suona particolarmente drammatica: la [...] ha armato il proletariato e la debolezza [...] ha armato il partito bolscevico. Trockij, ex menscevico internazionalista [...] potuto avere ragione solo rinnegando in rebus [...] democratiche ed [...] del proprio cammino rivoluzionario. Da questo paradosso deriva, [...] la natura tragica della [...] personalità politica e da [...] la relativa facilità con cui, con o [...] essere battuto da quanti, Infinitamente meno brillanti [...] di lui, pilotavano in modo saldo la [...] deteneva il monopolio assoluto del potere, un [...]. La teoria della rivoluzione permanente, [...] implicava lo scavalcamento in Urss della barriera del modo [...] di produzione, perforata audacemente dal proletariato vittorioso: il regime [...] pur non [...] in alcun modo una fisionomia [...] si era cioè costituito come una società di transizione [...] si era avventurato in una terra incognita, dove potevano [...] sussistere [...] sperequazioni, ma purtuttavia [...]. La caparbia difesa [...] da parte di Trockij [...] solo dal comprensibile patriottismo di chi fu [...] del processo rivoluzionario, ma anche dalla convinzione [...] conquiste [...] siano da [...] irreversibili in assenza di [...]. Stalin, pur macchiandosi dei crimini [...] nefandi, non sarà mai per [...] un controrivoluzionario, ma rischierà di [...] il [...] del proletariato, vale a dire [...] e perverso segmento [...] della degenerazione del regime [...] raio prima [...] messo in opera [...]. Dopo [...] della guerra, poco prima [...]. Il regime sovietico viene [...] di Stalin, alla categoria del «totalitarismo». Quando viene ucciso, [...] del 1940, Stalin e Hitler [...] alleati. Al suo funerale improvvisamente [...] inaspettata, lungo le strade di [...] una folla di 300. È una grande manifestazione [...] misterioso che ha il sapore della sacra [...] rende conto, infatti, che si sta assistendo [...] rivoluzione, di una rivoluzione che Trockij aveva [...] afferrato e inesorabilmente perduto. Al potere, addirittura, egli [...] non fosse che, da uomo religioso quale [...] destino [...] il volere divino. Della [...] conflittualità [...] approfitta sapientemente il barone per [...] vantaggi personali. Ottenuta da lui la [...] riesce a [...] anche nei momenti di [...]. Da apprezzare in Ipotesi [...] principato di A è la capacità di [...]. In [...] come quella presente, caratterizzata [...] di una nuova prosa d'arte più o [...] si può non provare simpatia per chi [...] ridare vita a una letteratura di «cose» [...]. Va detto tuttavia che [...] strettamente letterario il romanzo convince poco. In sostanza, si ha [...] che [...] abbia [...] male le forze, e che [...] abbia sprecate tutte nel momento [...]. Renzo [...] di giustizia nel principato [...] A», Mondadori, [...]. Attraversare questi Canti ultimi [...] Turoldo [...] per il lettore [...] ad entrare in un [...] lacerante con [...] divina in presenza della [...]. [...] estrema della malattia terminale [...] in cui è scomparsa [...] storica e civile di [...] recenti della poesia di Turoldo, e si [...] il dialogo amputato con [...] «sconosciuto e mulo» della [...]. Tranne in pochissimi [...] esclusivo del canto è [...] Dio [...] infelicità, colui che tace [...] rivela nel Verbo, e cioè nel silenzio [...] e a cui va ogni parola della [...] Turoldo: domanda e offerta ininterrotta senza risposta. Si tratta di una [...] di ogni artificio anche melico, che fa [...] prosa spezzata di contenuto spirituale, senza corso [...] in rari casi, attinia a una lingua [...] di sacre scritture che di testi novecenteschi [...]. Questa cadenza [...] non è una novità [...] Turoldo, [...] già un critico finissimo come Angelo Romanò [...] il carattere di «umana protesta» profetica e [...] eccezionali» di impreparazione e di crisi degli [...] idee. GIANNI D'ELIA Questa poetica [...] la ritroviamo enunciata in uno dei testi [...] diretti del libro, Lettera a Giorgio (sì [...] e poeta Giorgio Luzzi) : «Negata mi [...] / -mio primo pianto! Ma il lesto forse più [...] canzoniere (Inutile anche il [...] è quello che riportiamo [...] accanto, poesia che pare disbrogliare [...] di un debito testimoniale troppo ingombrante e impoetico (il [...] e il male come [...] e sentenza di condanna biologica), [...] di un contrapposto impeto soggettivo di rovello metafisico (il [...] la-I N UTILE ANCHE IL CANTA RE?Nè che tu [...] a dire quanto di le si involi [...] torni a dire, a ridire [...] attesa di [...] ancora [...] pure mai ciò sia [...] la ragione del mio [...] Verbo, unica sostanza. Non dunque solo desiderio [...] spinto oltre i limiti del mero appagamento. /// [...] /// [...] l'opera di Purdy ruota intorno [...] questo nucleo squisitamente mistico. Fedele [...] urlante e convulsa dalla [...] forma romanzi come Un ignobile individuo, Rosa [...] Sono [...] Purdy costruisce ciascun segmento [...] -talora grotteschi, talora lirici, talora solo cupamente [...]. Come il [...] La fiamma dei tuoi [...] James De [...] di Uno di questi [...] di Un pezzetto di [...] Kent di Estasi, tutti i personaggi di Purdy [...] da una forza segreta, ingovernabile, cieca che [...] davanti al [...] di una disfatta. E ogni disfatta libera [...]. Come non [...] profumo nella «miseria» di James De Salle. Non si è detto [...] piuttosto che personaggi quelli di Purdy sembrano [...] con un [...] Purdy e il mondo. Il cosmo sociale di Purdy [...] tutto, fortemente ridotto, e non è in [...] «diversi» che lo [...]. La diversità è semmai [...] di «miserabili», al rapporto che le porta [...] (il nero colosso che culla fra le [...] fanciullo dagli occhi fiammeggianti, la signora borghese [...] capricci della colf dispettosa, lo zio che [...] ietto il giovane nipote rimasto orfano). I racconti di Purdy [...]. La cifra del racconto [...] di un calvario di cui si riconoscono [...] quando la posta in gioco è [...] mondana di un salotto [...] in Contraccolpo) è attraverso una patente prova [...] letteralmente il culo di uno scrittore offeso) [...] personaggio della protagonista, una [...] di romanzi polizieschi. [...] verso la quale gli [...] Purdy tenacemente si volgono, è sempre legata al [...] un «altro» che non [...] di Genet, ma il veicolo della passione, [...] profonda di dipendenza. Cosi, a differenza di [...] certi scrittori «del Sud» (e forse basterebbe Tennessee Williams [...] lutti), il desiderio non giace nascosto, segreto, [...] pronto ad esplodere, ma è subito dichiarato, Illuminato, [...]. In Estasi è addirittura [...] immediatamente salvifico. Intorno a questo nodo, [...] e lucida, di Purdy continua a tessere [...]. Gli esiti non sono sempre [...] mai ansi» [...]. Contrariamente a quanto accade [...] Pasolini (al quale viene spontaneo pensare) non è [...] segnare il rapporto fra i [...] che apre la raccolta [...] Fisionomia e la grinta del narratore, la [...] sono fatti i suoi «ignobili individui». James Purdy« La fiamma [...] Se, [...]. /// [...] /// In questo libro, lo [...] la formula di una egemonia planetaria alla [...] Stati Uniti sono ora pervenuti, dopo la crisi [...] orientale per un quarantennio dominato [...] Sovietica. Lo sfondo su cui [...] colloca la [...] analisi è quello della [...] secolo, da cui egli ricava pure la [...] dei grandi avvenimenti dei prossimi anni. /// [...] /// Dopo di allora è [...] Professor [...] alla City University di New York. Come storico e già [...] per le sue opere a vasto respiro, [...] fatto avere per due volte il premio [...] nel 1946 per il [...] The Age [...] Jackson, e nel 1966 [...] di Kennedy, A [...]. Kennedy in the White [...]. Tra il morire e il [...] lacerato, [...] il vero cuore poetico dei Canti: ed è il tema del dire. Trattandosi di un poeta [...] su Leopardi e Ungaretti, per [...] due soli [...] sappiano orientarci), è inevitabile che [...] quanto preghi e si confessi egli tomi a [...] le cose più convincenti [...] tomo alla propria capitale macerazione. [...] del dire con il [...] questo con la divinità, è [...] del Vangelo e della [...] che ha tradotto il logos dei Greci [...] Verbo [...]. La domanda che risuona [...] Turoldo, è la stessa che campeggia neW Ecclesiaste [...]. Da questa «sapienza inutile» [...] parola poetica [...] fino a noi. Ma che cosa «aggiunge» Turoldo [...] negazione sospesa, a questa dichiarazione di non [...] scacco del linguaggio? Qual è stata la [...] Aveva questa un valore comunicativo, oppure soltanto evocativo, [...] Si [...] detto che la prima parola di Adamo [...] di gioia, il piacere di far risuonare [...] In quel grido: [...] e cioè Dio. È Dante a [...] sancendo il nesso [...]. Non era dunque rivolta [...] non alla propria emozione di appello, [...] del proprio sentimento di [...] del riconoscere [...] nel grido. Grido di gioia, grido di [...] canto della presenza o pianto [...] «È la ragione del mio [...] / Verbo, unica sostanza. Nella ripetizione di quel [...] la speranza del canto, la disperazione umana [...] la presenza di qualcos'altro («Bisogna che la [...] è [...] non intellettuale e [...] che fonda il linguaggio. E cosi Turoldo ci [...] il morire e il credere lacerato, è [...] vero linguaggio della speranza: «E mentre io [...] / di afferrarti, sentivo / che eri [...]. Poiché il canto è [...] e la pietà di [...] egoismo, ma la più alta forma di [...] destino riconosciuto dei fratelli. Davide Maria Turoldo« Canti [...] Garzanti, [...]. /// [...] /// Davide Maria Turoldo« Canti [...] Garzanti, [...]. (0)
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