Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 1352418134.

Gliene mancano ancora otto [...] lui [...] scena, gettando nello sconforto [...] lettori. È scomparsa Infatti appena sei [...] fa, alla bella età di 82 anni, Editti [...] apprezzata autrice di romanzi storici [...] valente traduttrice dal cèco [...] che a un certo punto [...] scopri in sé una divorante [...] per II [...] e cominciò a [...] di buona lena. Scelse lo pseudonimo di Ellis Peters [...] Agatha [...] rilevava come neppure il [...] riesca facilmente a [...] nome cambiando anche le [...] sorta di rispetto verso II lettore; [...] se lo rifiuto di [...] I [...] libri e mi place fare ogni volta [...] ebbe a dichiarare qualche tempo fa, «il [...] che deve aspettarsi da un autore e [...] sconcertato-. Al suo rispetto perii [...] analogo sentimento del lettore nel confronti del [...] medievale, che sono garbati nello stile e [...] nella trama e credibili nella soluzione. Non c'è truculenza nelle sue [...] non c'è la rappresentazione teatrale e barocca del male [...] delle [...] declinazioni, anzi c'è misura e [...] indulgenza verso I peccati e tolleranza verso le Idee, [...] una parola c'è, vivido e partecipato, il calore che [...] una comunità [...] sofferente per [...] sgradevole del delitto. Fratello [...] crociato ardimentoso e passionale In [...] competente e temperante in questa [...] maturità monastica, come cura [...] con I suol decotti, unguenti [...] così ugualmente rivitalizza la [...] la soluzione del delittuosi misteri che talvolta [...]. Delitti che quasi mai sono [...]. Come in questo romanzo [...] tra la fine del 1141 e I [...] coi seguaci [...] Maud che cercano di [...] del re Stefano, ormai pieno padrone del [...]. Il nuovo parroco di [...] Cross, [...] tutore della morale (a differenza [...] suo predecessore), [...] 29 aprile [...] . ///
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E luce fa. ///
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Per questo il nutrito [...] delle nostre istituzioni culturali proposto da Chiaberge [...] utile: l'autore riconduce questi mali da una [...] delle classi dirigenti e in genere [...] pubblica nazionale, [...] al peso di forme [...] di organizzazione di tipo politico, sindacale, burocratico, [...] corporativo e consociativo della «prima repubblica». In questo contesto le [...] effetti ripartite tra coloro che sono stati [...] lungo declino della prima repubblica e gli [...] sinistra) abituati a valersi della spartizione consociativa [...] dei [...] culturali, immettendovi per giunta [...] o «alternativi». Le accuse alla sinistra [...] insistenti: e molto spesso colpiscono nel Segno. Una sinistra che voglia [...] propria ragion [...] che voglia ritrovarsi in [...] non può comunque avere nessun problema a [...] parte di queste accuse, senza preoccuparsi di [...] che tiene ancora [...] (di quelli che si [...] a salire sul carro, quando sentono di [...] potere e magari di futuri ministeri) . Occorre precisare, però, che, [...] settori passati in rassegna da Chiaberge, ci [...] modi di aggregazione, responsabilità di tipo vario [...] che spesso i mali si collocano molto [...] di ciò che appare a Chiaberge, chiamando [...] solo il consociativismo, le lottizzazioni, [...] inconcludente, ma certi più [...] definizione dei rapporti culturali, di uso del [...] delle istituzioni, insieme a certi radicati atteggiamenti [...] sono di per sé caratteristici della sinistra. Molte delle patologie registrate [...] libro trovano radice in una [...] perversa tra cinismo [...] anarchismo individualistico, gusto [...] sui dati raccolti nel suo [...] ai [...] culturali del [...] della Sera», Riccardo Chiaberge offre In [...] (Sperling A Kupfer, p. Un quadro che rileggiamo per [...] una [...] sullo stato della cultura nel [...] paese. Questa combinazione si ripropone oggi [...] incredibile continuità in molti atteggiamenti della «destra», che in Vincenzo [...] iati [...] disfunzioni [...] che vive in uno stato I guasti provocati dal per valori civili condì di uno [...] un sistema di emergenza [...] visi e [...] sembra oggi [...] alcuni dei vizi peggiori di [...] cultura «di sinistra» contro [...] tanto ferocemente si scaglia [...] si tenga ben presente che, [...] su questo terreno culturale, [...] destra è pronta ad [...] nuove derive e più radicali [...] : e dovrebbe essere facile [...] il filo che lega il [...] di tanta sinistra [...] al livore [...] di tanta scatenata destra oggi, [...] anche quello che induce da certo [...] indiscriminato e subalterno liberismo selvaggio [...] oggi [...] tanto in voga (e ciò [...] a meditare più a fondo, [...] con semplici accuse di «tra-dimento», [...] percorsi di certi intellettuali già di sinistra passati a [...]. Forse alla base di tutto [...] c'è una generalizzata indifferenza verso la «casa comune», verso [...] possibile nesso di valori civili condivisi, insomma verso le [...] che sono e dovrebbero essere «di tutti» e la [...] persistenza è quanto mai essenziale per [...] di una società moderna: [...] della cultura e la gestione [...] sue istituzioni i nostri intellettuali e i nostri politici [...] nitrato e mirano per lo più [...] di sé, [...] dei propri modelli e punti [...] vista particolari [...] sopravvalutati), alla ripartizione di spazio [...] le diverse posizioni e i diversi modelli, alla definizione Il [...] degli [...] dire subito I i che Passavamo sulla [...] ra leggeri è un testo [...] cui compattezza narrativa é di [...] eccellente. È necessario perché per [...] libro [...] naturalmente che se ne [...] risalto vari aspetti, differenti livelli: capita che [...] che l'autore ha unito. Ma in questo caso il [...] atteggiamento analitico rischierebbe di lasciare in ombra la principale [...] che è appunto la [...] fortissima, magnetica, centripeta, coesione interna [...] si può solo [...] questa qualità: dire che c'è. Va goduta dal lettore, [...] poco a poco mentre il racconto procedo, [...] secolo si sviluppano le vicende del [...] e donne, e vivono, e quando scompaiono [...] non svaniscono però nel racconto [...] -e così [...] si [...] si arricchisce. Si traila di una [...] Sergio [...] è riuscito a sviluppare [...] del lesto compiendo un unico gesto, con [...]. Ma questa complessità è ora [...] da più vicino. Passavamo sulla lena leggeri [...] incontro come un racconto epico, come [...] di un [...] quello [...]. Oli elementi ci sono: [...] la ciclicità del tempo [...] con le intuizioni di un destino, la [...] follia, [...] interno di una società [...] rapporti con gli stranieri. La vita, la morte. Anche il ritmo del [...] ieratico, cadenzato in passi regolari perché il [...] È lungo, con la sintassi a sostenere [...]. Il lessico scarta i registri [...] ma conserva le sonorità arcaiche (bolla la [...] fatta di sillabe, di grande [...] «Preghiamo elencando le [...] del creatore e le loro [...]. [...] otto piedi celesti da po Uh. Il [...] un elemento [...] riguarda la singolare [...] del [...] sardo nei confronti [...]. Non c'è nemmeno il doppio [...] e [...] ce [...] sguardo del [...]. Il secondo, molto [...] concerne i confini [...] della storia: [...] al 1409 (avvìo del [...] aragonese). [...] ha [...] termine e questo termine [...] con la [...] della [...]. Ma non ha un [...] clic racconta [...] quella storia (ormai [...]. [...] la storia passa dì [...] come sempre è [...] che da quella data [...] narratore ha più avuto ti rilevanti da [...]. Cosi [...] a che fino a un [...] punto [...] di racconto in [...] è conservata dì racconto in [...]. ///
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Ora, la struttura a [...] Tatari [...] più di una [...] permette di tenere attivo [...] registro [...] Setzu parlò al giovane [...] consente di situare [...] di contare nel suo [...] è quello di iniziare altro a essere [...] e coinvolge noi lettori che tramite il [...] diveniamo a nostra volta [...]. Ma, oltre a questo [...] notata la scelta di far parlare Antonio Setzu [...] persona plurale: noi. E questo «noi» fornisce [...] fatti. [...] dei Sardi ha naturalmente [...] etico, che sembra apparire con chiarezza, ma [...] si nasconde un po' sotto la superficie. La prima lettura ci [...] semplice che il [...] sardo, nato per [...] tenacemente vissuto in difesa di questa libertà [...] nemici interni) è stato vinto storicamente -e [...] Male -ma non simbolicamente, poiché appunto siamo [...] nel racconto quel tempo di libertà salvaguardata. Ma c e una [...] individua il Male in un simbolo più [...] tempo che passa (cioè la Storia): un [...] chia-rii reti di rapporti, [...] di [...]. Non si è avuta [...] la possibile creazione di meccanismi e di [...] di mettere in evidenza i reali «contenuti», [...] le funzioni formative e «civili» della cultura [...] per fare delle istituzioni culturali il terreno [...] di coltivazione di uno spirito autenticamente «pubblico» [...] il «pubblico» è stato concepito come terreno [...] parte di [...] consorterie, notabili e mandarini [...]. Non credo proprio che [...] ci si possa sottrarre invocando, come in [...] Chiaberge, [...] del privato, la libera [...] concorrenza del mercato: certo non mancano settori [...] mercato può avere una funzione molto positiva [...] si tratta di distinguere tra settore e [...] e situazione) , ma nelle prospettive più [...] che la funzione e la produttività (anche [...] vanno molto al di là di quello [...] raggio e il tempo [...] e [...] del mercato culturale. [...] culturale non può essere [...] limiti delle risposte immediate di un pubblico [...] può farsi catturare totalmente entro il troppo [...] (che trova la più perversa sanzione nel [...] nelle classifiche dei libri venduti). Per la cultura c'è [...] di una dimensione pubblica integrale, a cui [...] e proficuamente contribuire anche gruppi privati, ma [...] fornire il terreno per [...] di un bene comune, [...] di possibilità condivise, su cui si può [...] varia e aperta libertà (e anche conflittualità) [...] delle proposte. [...] e il controllo [...] delle istituzioni culturali hanno [...] negli anni passati e ancora oggi, un [...] bene pubblico della cultura: offrire questo bene [...] logica del mercato, dei poteri e delle [...] mette in gioco, significherebbe far trionfare [...] proprio [...] ai valori e alle [...] cui quel consociativismo ha prosperato. La sinistra dovrebbe [...] trovare e inventare dei [...] forme capaci di rilanciare il senso di [...] di categorie civili e di conoscenze di [...] cultura» con interventi che [...] dei contenuti», sottraendo la [...] Roma. Sono infatti i Romani [...] totalitaria e imperialistica il nemico della libertà [...]. Anzi, dei popoli, sembra [...]. Assai significativo è il [...] interetnica tra i popoli delle cosiddette invasioni [...] Sardi: i barbari che hanno messo in [...] Roma, [...] i Sardi sono stati di fatto degli [...]. Ma se i barbari [...] affini ai Sardi della difesa, questo significa [...] morale passa a separare i popoli che [...] i popoli colonizzatori. Questo punto è decisivo [...] lavoro di [...] alle paludi del politicamente [...] ballare con i lupi [...] Attila. Tutto quanto detto finora [...] felicità che Passavamo [...] terra leggeri dispensa generosamente, [...] durissimo contrasto con [...] grande infelicità di sapere [...] Sergio [...] non scriverà più (è [...] della scorsa estate). Si tratta di felicità nella [...] dei personaggi, nel disegno delle descrizioni ambientali, dei voli [...] col «potere» (quanto [...] sono stati tanti vecchi [...] sui ruoli [...] e sui apporti [...]. Non si [...] parte dimenticare [...] al di là di una [...] per la conoscenza, [...] la ragione e per la [...] (di lui, nella società mondiale [...] e [...] pochi sembrano in realtà prendersi [...] riguarda due funzioni eh? chiamano [...] causa la stessa [...] fisica della nostra [...] una funzione [...] «economica», su cui si sta [...] in questi mesi (e su cui opportunamente insiste anche [...] data dal rilievo che la [...] scientifica e la diffusione [...] saperi assumono per la [...] del sistema economico, sui [...] scenari della concorrenza [...] e una funzione che à [...] che riguarda il rilievo di [...] cultura diffusa, critica e non subalterna, pei [...] stesso della vita civile, minacciato, [...] nostra come in tutte le Cirilla più avanzate, da [...] sociali che, se non ricevono una risposta in primo [...] «culturale», possono rivelarsi [...] negli anni futuri. [...] sinistra dovrebbe essere [...] di far giocare attivamente tute [...] due le funzioni, di mediare tra le tensioni spesso [...] che esse rappresentano: [...] più che la seconda funzione [...] i politici in genere [...] non tocca soltanto la formazioni [...] «cervelli» della classe [...] degli scienziati, degli artisti, «egli [...] di professione, na riguarda [...] tessuto sociali del paese, il [...] globale [...]. Questo non può essere affilato [...] casualità del mercato, tre allettamenti pubblicitari ed evanescenti cattedre [...] fino a prova contraria, può essere sostenuto solo da [...] cultura [...] di una ragione «universale», dal [...] «pubblico» di ciò che vale e di ciò che [...] sostenere forme di vita cosciente, non cieca e subalterna [...] il vuoto di questa cultura può far profilare «emergenze» [...] più rovinose e laceranti di quelle con cui stiamo [...] facendo i conti). Per questo la scuola, ancora [...] volta, :i rivela come il vero centro [...] cultura»: scuola che non può [...] che «pubblica», [...] va difesa e rilanciata come [...] pubblico, terreno [...] per [...] la diffusione, a critica di [...] e valori [...] ma che proprio per [...] dovrebbe ricominciare [...] imparare a fare [...] che forse ha dimenticato di [...]. Sono feliciti che possono provenire [...] dal tato [...] ricco o [...] costruito con raffinatezza. Quando, come in questo [...] opera sì trovano [...] e [...] il risultato non è [...] somma, bensì dì una moltiplicazione. ///
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Quando, come in questo [...] opera sì trovano [...] e [...] il risultato non è [...] somma, bensì dì una moltiplicazione.