→ modalità player
modalità contesto

Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 1343906486.

Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org

Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.

Vicende diverse ma animate [...] andare [...] e indietro nel tempo alla [...] senso nelle storie individuali e collettive. Perché uno scrittore come Luigi Malerba [...] mette a raccontare, a [...] storia, [...] di Ulisse che torna [...] Itaca, [...] vendica dei [...] riconquista la sposa Penelope? Il [...] Itaca per sempre (Mondadori, 187 pa-gine, [...] lire), nuovo ro-manzo [...] di Salto mor-tale, sta [...] doman-da. [...] si resta perplessi, ma procedendo [...] lettura e im-mergendosi in una scrittura che con consumata [...] porta da uno stato [...] umano, [...] sentimento fondamentale, sembra di capire [...] risposta. Malerba non ha mai smesso [...] sulla sorte di una narrati-va [...] stanca e popolata di [...] se-dotta da una specie nuova [...] analfabe-tismo della raffina-tezza e dei senti-menti, abbrutita da [...] roz-zezza del sentire e del [...]. Il suo rimedio, di [...] di uomo da sempre «impegna-to», è tirarsi [...] e ricomin-ciare. E ricomincia-re proprio [...]. [...] per esempio, di un rapporto [...] interrotto per anni, che mette a dura prova le [...]. Ulisse torna a Itaca, [...] di non rive-larsi a Penelope, [...] che si tra-disca con i [...] ma anche perché -più [...] lei lo riconosca co-munque. E lei lo riconosce, [...] e fa finta di niente. Con gli anni ha [...] anche il coinvolgimento amoroso più potente. Questo Ulisse non lo [...] ma-cera nella delusione. Il racconto contrappone i [...] loro simmetriche amarezze. E intanto si snoda [...] lo svelamento al figlio Telemaco, la morte [...] Ar-go, il riconoscimento della fida nutrice [...] la sfida [...] e degli anelli, la [...]. Il tutto è narrato [...] pur fra le molte lacrime che versano [...]. E con quella vittoria finale [...] letteratura [...] che è la personale «vendetta» [...] guerriero e romanzesco dello scrittore Malerba. Ulisse resterà a Itaca, [...] la tentazione quasi irresistibile della [...] ma-schile irrequietezza. Vincerà la parte femminile, [...] Pene-lope [...] appunto, [...] quel Viaggiatore sedentario che [...] per citare un altro suo libro di [...]. Ulisse resta per scrivere i [...] sulla guerra di Troia e sulle sue pere-grinazioni, [...] e [...]. In questo ca-so il [...] di [...] sa-rebbe una straordina-ria narrazione [...] con sottile ironia rivela la misteriosa identità [...] capace di racco-gliere e tramandare i miti [...] fon-danti di una civiltà. Quella stessa civiltà che è [...] nostra, e che [...] di Ma-lerba ha [...] e [...] di ripro-porci con un messag-gio [...] trascurabile, [...] neoplatonico: [...] è ripetizione, è imita-zione di [...] modello che esiste Altrove e al quale gli artisti [...] erano [...] più vicini. Noi, figli della decadenza, [...] lontanamente met-terci in ascolto [...] armonia» possiamo, però, apri-re [...] musiche antiche ten-tate dagli uomini. Come dire: il futuro [...] alle nostre spalle e per raccontare oggi [...] che andare alle radici, [...] della tradizio-ne perduta. Certo [...] qualcosa di didattico e [...] questo, che nella scrittura di Ita-ca per [...] in un eccesso di distacco e di [...]. Ma [...] è sempre sta-to scrittore di [...] più che di cuore, e [...] dietro le [...] parole, sempre, un teorema, una [...] dei problemi della psiche e [...] mondo. Chi si trova a suo [...] nel disordine contemporaneo non sarà lettore adatto [...] antico di questo romanzo. Sandra Petrignani [...] un momento nella vita [...] fili della propria storia chiedono di essere [...]. Le lacerazioni giovanili sono [...] quelle necessarie rotture attraverso le quali si [...] propria [...]. Proprio mentre [...] dovrebbe consolidarsi in una maturità [...] adulta, qualcosa di fondamentale implode sotto il peso delle [...] delle [...] delle promesse mancate, e si [...] nel bisogno di ricostruire tutto. La me-moria -quella individuale, [...] più vasta, colletti-va e storica -diventa a [...] e ineludibile ostacolo. Sono i tratti classici delle [...] di mezzo, che in altre [...] hanno ispirato capolavori letterari assoluti e che oggi compaiono [...] età un [...]. [...] scrittori italiani che in due [...] recenti ripropongono con forza questa situazione esistenziale. In ambedue i casi, [...] un viaggio che fisicamente ripercorre memorie familiari; [...] tempi che abbiamo alle spalle, questo pel-legrinaggio [...] le grandi tragedie del nostro secolo, il [...] Novecento, nel quale affondano le [...] e di cui siamo [...] o no. Per Alessandro Tamburini questa tensione [...] i tratti di un viag-gio [...] ex italiana dove il pa-dre [...] combattuto la [...] guerra, co-struito [...] come dice il titolo del [...] delle armi: non quello di [...] con-flitto bellico che sfuma sullo sfondo del racconto, ma [...] più lodevole che sembra proveni-re da [...] solida, edifica-ta [...] della realtà. Alla ricerca dei luoghi [...] lezione di vita è scaturita, il narratore Elvio [...] lavorare in un progetto di cooperazione agricola [...] in Eritrea. Ripercorrendo luoghi e tappe [...] paterna, vuole uscire «dal cono [...] che la [...] vita ha proiettato sulla mia», [...] soprat-tutto cercare un punto fermo che serva alla [...] di vita: «Sono venu-to per [...] mio padre, il principio della [...] rettitudine. I miei geni-tori hanno saputo [...] una ragione di vita comune. Io non riesco più [...] né a voltarmi indietro, e commetto solo [...]. Alle spalle, il protagonista ha [...] dissipazione tipica della [...] generazione, le sventatezze sentimentali, una [...] sensazione di incertezza. Confrontata con questa indefini-tezza, la [...] paterna appare [...] salda. Il viag-gio in Africa sembra [...] per riafferrare quel filo tenace, per rinsaldare una continuità [...]. Ciò che Elvio scoprirà, [...] contraddizioni e le disillusioni di cui è [...] familiare che gli era apparsa tanto limpida [...]. La riappro-priazione avviene dun-que [...] delle incrinature e delle opacità che sono [...] qualunque esi-stenza privata e colletti-va: si tratti [...] dopo la liberazione, come di [...] familiare fi-nalmente svelata nella [...]. Solo attraverso questo riconosci-mento [...] è possibile ridare senso alla propria vita, [...] narcisismi, accettare i limiti e gli errori [...]. Tamburini elabora questa ma-teria complessa [...] grande abili-tà -per esempio nei continui pas-saggi [...] della guerra [...] della narrazione, spesso ri-solti felicemente [...] sovrappo-sizione di una stessa immagine o situazione -ma soprattutto [...] un rigore e una sensibilità che so-no da tempo [...] tratto costitutivo della [...] narrazione. Il suo stile sobrio [...] teso a custodire, con una sorta di [...] espressivo, una mate-ria anche biografi-camente incande-scente. Misurato e mai meccanico [...] gioco delle simmetrie che lega le vicende [...] del narratore, le due donne -Carla e Lucia [...] due viag-gi e le due diverse prigionie [...]. La stessa tensione ad [...] indietro nel tempo alla ricerca di un [...] ragio-ne delle vicende individuali e col-lettive, è [...] viaggio che Eraldo Affinati rac-conta in Campo [...]. [...] è la figura materna [...] in un viaggio che ripercorre le tappe [...] la donna, [...] momento e grazie a [...] fortunosamen-te sfuggì. Un lager nazista era [...] quel viaggio mancato; Auschwitz è il luogo [...] Affinati fa conver-gere il suo suggestivo pellegrinag-gio, [...] il filo di una storia familiare che [...] diverse, come il nonno partigiano fucilato dai [...]. A tappe febbrili e [...] Affinati [...] quel viaggio fa-tale, fino a incontrare nel [...] lager «il corpo del Novecento, il campo [...] vero giardino di pietra del tem-po che [...]. Alla luce di Auschwitz [...] che poteva essere il desti-no materno -e [...] un cer-to senso, è stato: siamo tutti [...] Auschwitz, sembra dire questo libro -Affinati non anatomizza [...] lager, ma tutto il male del nostro [...] fucilati, i gassati, i milioni di cadaveri [...] ceneri sembrano ricadere ancora sugli alberi del [...] enumerazione degli scrittori suicidi, [...] ed esistenziali che hanno segnato il nostro [...]. Ne risulta un libro [...] anche nella struttura, che intreccia il diario [...] tormentato, condotto per lo più a piedi, [...] riflessioni tratte da altri libri e con [...] e [...]. Questa scelta stilistica genera [...] roman-zo? racconto di viaggio? -di inat-tesa e [...] anche molto lucido, per esempio nella misura, [...] ge-nerosità con cui riconsidera ra-gioni e torti, [...]. Del resto Campo del [...] testo di riconciliazione, nel senso più alto [...] il proprio tempo e le proprie passioni, [...] storia e le proprie illu-sioni, compresa quella, [...] smentita, di [...] chiudere i conti». I conti, un li-bro [...] li apre. Per esempio nel riproporre [...] responsabilità etica di chi scrive, del-le colpe [...] in questo se-colo hanno favorito la svalutazione [...] centrali-tà della vita umana. Da questo punto di [...] Tamburini [...] Affi-nati ripropongono con forza un problema che [...] letterario. In questi anni sono [...] scritture fem-minili ad affrontare in modo nuovo [...] memoria: forse Tamburini e Affinati hanno imparato [...] espe-rienze, e le loro riuscite prove di [...] da quel confronto. Marino Sinibaldi [...] 2. La guerra di Crimea, [...] dal 1853 al 1856, rientrò in un [...] la rivalità fra Russia e stati europei [...] nella regione dei Balcani. Il conflitto coinvolse Francia, Gran Bretagna, Turchia e Italia, contro la Russia: si può [...] guerra moderna, per i suoi morti (circa [...]. Inoltre, fu la prima [...] documentata con immagini fotografiche, segnando la nascita [...] guerra. Una mostra consacrata alle [...] guerra è aperta a Mosca nelle sale [...] «Piccolo Maneggio». Espone 200 fotografie, la [...] di fotografi inviati dai governi di Francia [...] Inghilterra: [...] essi, [...] Roger [...] Henry [...] Leon Eugène [...]. Non ci sono scene [...] di morti o feriti: nessuno, a Sebastopoli, [...] morte. La tecnica, allora, richiedeva [...] esposizione, dunque non permetteva riprese in momenti [...]. Vediamo uomini in divisa, [...] artiglieria, momenti di relax delle truppe, ritratti [...] di soldati semplici. La tecnica era agli inizi, [...] legata alle regole [...] classica: molte foto, con [...] dei colori a mano, ricordano [...] a olio del [...] secolo. Sono presenti anche fotografi [...] serie di ritratti dei difensori della città. Fu [...] a fotografare un giovane [...] luminoso: era il conte Lev Tolstoj, che [...] poco farà il suo esordio letterario proprio [...] «I [...] di Sebastopoli». Rino Sciarretta A Mosca [...] guerra di Crimea Una cartolina della serie «Per [...] nera» Itaca per sempre di Luigi Malerba Mondadori [...]. Basta con la matita [...] cor-rezione dei compiti: traumatizza gli studenti. Meglio la matita verde. [...] centrale il liceo «Sir Graham [...] di [...] ha [...] rosse -usate nel Regno Unito [...] gli errori, veniali e mortali -su impulso [...] canadese di 39 anni, James [...]. Da gen-naio insegnante di [...] il prof. [...] ha convinto i suoi [...] al piccolo grande passo e oggi sono [...] anche chi pensa che [...] matita rossa -incubo per intere generazioni di [...] «follia», dettata dalla voglia di essere «politicamen-te [...] i costi. A giudizio del prof. [...] non ci sono invece [...] ha un impatto molto negativo in campo [...]. Il verde è un [...]. David Hill, preside del liceo [...] do-ve sgobbano [...] al cento per cento [...]. Non ho obiezioni se [...] al verde». La psico-loga Penny Cullen [...] impatto dei colori -dà [...] canadese e al preside: «Il rosso -ha [...] e dominio maschile. Può essere interpretato come [...] fallimento. Il verde, al contrario, [...] di relax, armonia, amore universale. Io raccomando sempre ai [...] di verde le camere dei bambini». Non tutti hanno però gradito: «È una cosa del tutto stupida. I giovani -ha ribattu-to Nick [...] presidente di [...] Real [...] un grup-po a favore di [...] più ri-gorosa e severa -devono imparare [...]. ///
[...] ///
E in questo senso [...] Senigallia porta [...] di ac-quisizione delle potenzialità [...] questa regione. I cui protagonisti, gli [...] sempre trovato poi [...] -il luogo di lavoro [...]. Basti pensare che il museo [...] tra [...] una ricca collezione di [...] e una di incisione con-temporanea [...] quale spicca la donazione di Orfeo Tamburi. Ma marchigiano è anche Enzo Cucchi [...] quale il museo possiede uno dei suoi [...] prece-dono la fase della Transavanguar-dia. Un quadro sacrificato nella [...] perché il mu-seo ha pochissimo spazio. Alcuni degli ambienti sono [...] che, dal 1981, anno di fondazione del [...] numerose: di fotografia, poesia vi-siva, [...] grafica e di [...]. [...] mostra di Molinari nasce in [...] della donazio-ne da parte [...] di una scul-tura. Si tratta di [...] in vetro, eseguita dalla vetreria Cavallari di Senigallia, che ha una forma chiu-sa. Si intitola «Isola», come le [...] 6 più piccole sculture in vetro di [...] esposte, e [...] ha [...] ricorda [...] un feto. Avverte Gabriella De [...] in debito conto i [...] poesia di Stephen Spender, ad esempio) e [...] chiave [...] (il feto come [...] ma senza dimenticare che Molinari [...] poi [...] ad un «processo di [...] fa divenire forma pu-ra, assoluta, [...] nuova e conquistata dimen-sione [...]. Certo è che Mo-linari [...] contenutistica e allegorica del [...] pensare che in catalogo il titolo della [...] con la S maiuscola (iSole) come per [...] lato, [...] la condizione esistenziale del-ledonne [...] vita. Ecco [...] questi [...] diventano una risposta vitale [...] ha dipinto dagli inizi degli [...] Novanta. Alla pittura di puro [...] Molinari [...] oggi queste forme primordiali in [...] malta lavata oppure alla [...] per far rinascere, in quel grumo, la [...] che [...]. Carlo Alberto Bucci [...] 2. ///
[...] ///
Carlo Alberto Bucci [...] 2.

(0)
(0)


Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.

Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro?
Visualizza: adotta una pagina della Biblioteca digitale KosmosDOC

Consultazione gratuita del cartaceo in sede: .

Biblioteca Digitale


Perché è necessario essere utente di una biblioteca abilitata al sistema KosmosDOC per visualizzare la descrizione catalografica, le istanze materiali nei singoli inventari, la trascrizione completa e l'oggetto digitalizzato?
Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(215)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(191)


(186)


(204)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(87)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .