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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 1338998121.

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[...] alla musica. Chico Buarque si racconta [...] «Storie» [...] Minà Forse è suicidio la morte del [...] Ronnie Scott [...] Forse la morte [...] tenore Ronnie Scott, uno [...] jazz inglese, è stata un suicidio. [...] che si è spento [...] di Londra il 23 dicembre, aveva 69 [...] a [...] uno dei club musicali [...] capitale britannica. Il cadavere è stato ritrovato [...] figlio e pare che, a causa [...] di tutti i denti, Scott [...] di [...] mai ritornare a suonare. La polizia britannica sta [...] il musicista avesse preso una dose mortale [...] la prossima settimana saranno resi noti i [...]. Fra i grandi del [...] Scott ha portato a Londra ci sono musicisti [...] Count Basie, Sonny Rollins e Stan Getz. Il sassofonista non si [...] qualche mese, ma fino alla scorsa settimana [...] proprio locale facendo gli onori di casa. Nato in un sobborgo [...] Ronnie Scott aveva avuto [...] il padre, [...] sassofonista. Come primo strumento a [...] un pianoforte di seconda mano, poi era [...] sax tenore suonando in diverse band. Un giorno per sognare NON È ANCORA finita, cari amici telespettatori. Non so se anche [...] stata dura come per me da sopportare [...] fa-sulla, ripetitiva offerta dal video senza pause [...]. [...] di melensaggini assolutorie, perle di [...] ormai insopporta-bile, hanno esaltato [...] dei contenitori che non ci [...] risparmiato un solo luogo comu-ne, una sola banalità [...] migliaia di Babbi Natale hanno [...] le reti nel corso [...] giornata del 25 dicembre. Come se noi non [...] costume rosso di Santa Klaus lo hanno [...] a [...] anche fior di mascalzoni. Anche i ladri vanno [...] Messa [...] mezzanotte, anche gli stupidi fanno gli auguri [...] Jingle [...]. Insomma non è una novità [...] nessuno che, a Natale, sono in molti a tentare [...] rilanci, ricatti sentimentali, riesumazioni imba-razzanti: se avete seguito anche [...] sola delle sagre sotto [...] avrete capito [...] che tirava. Confesso di [...] provato la vo-glia irresistibile [...] calci incolpevoli zampognari e renne innocenti, di [...] fatto, pateticamente, in pri-vato) [...] così mi-stificatoria, di cantare [...] un linguaggio irrive-rente che non mi è [...]. [...] catodica di buonismo natalizio, [...] spinto a considerazioni amare: [...] Natale [...] dal teleschermo risultava insoppor-tabile, falso e retorico [...] di vista lo si guardas-se. Anche [...] di visuale edo-nistico, che altre [...] ci aveva divertito nella [...] superficialità, non era più proponibile: [...] consumistica continuava a sug-gerire soluzioni esagerate. [...] la legna del pauperi-smo ideologizzato [...] «bravi [...] («Limitare i consumi, in questi [...] di festa. Per non of-fendere quanti [...] sentito anche questa. In «questi giorni»? Offendere? E [...] gennaio che si fa, si sorvola?). Cortina [...] e i [...] degli albanesi di Puglia, per [...] vedere che non siamo così superficiali, ma attenti alle [...] segnalate per servizio col consueto [...] per-bene: a Cortina [...] ancora poca neve però. E ad Otranto persino [...] clandestini in attesa del rimpa-trio è stato [...] de-cente con tanto di panettone. E VAI CON LE [...] la generosità delle pro-messe, il calore delle [...] senti-menti del Natale laico. Ma è dalla religione, [...] che sono venute finora le parole più [...]. La mattina del 25 [...] Papa [...] par-lato a due miliardi di persone via [...]. Con un linguaggio che [...] si ascoltava da quella cattedra. A Milano, al carcere [...] S. Vittore, il cardinal Martini [...] (in alcuni tg le due notizie erano [...] una frase assai lontana dalle ipocrisie formali [...] stavamo abituando. Una frase di per [...] straordinaria forse, ma assolutamente innovativa e inusuale [...] clero. Martini ha detto: [...] so-gnare». ///
[...] ///
Non nascono così le [...] [Enrico Vaime] [...] «Io, ribelle senza rabbia» [...]. Chico Buarque di nuovo [...] Italia. Lo vedrete stasera a Storie, [...] Gianni Minà. Ne an-ticipiamo una parte. Chico, [...] è sempre stata nella tua [...] perché? Sono venuto [...] ad otto anni [...] ho studiato [...] due anni. Ho vissuto poi altri [...] Italia più tardi. Durante la dittatura in Brasile, [...] esiliato. Consigliato, consigliato di non [...]. Poi [...] è presente in Brasile in [...] massiccia attraverso [...]. Questo [...] dagli occhi ver-di che [...] «La Banda» e diventa un fenomeno mondiale (in Italia [...] Mina nel 1965) come fu vissuto dalla [...] Mio padre si divertiva dicendo «ades-so sono diventato [...] Chico Buarque» mentre mia madre era un [...] ero studen-te di architettura e quello che [...] stava diventando una professione, una professione mio [...] non ci credevo proprio. E malgrado il contesto, perché «La «Banda» fu [...] della censura. Beh, in realtà le [...] male a partire dal 1968, dopo il [...] Stato di [...]. Fu allora che le [...] più dure. Le [...] parole facevano paura? Soprattutto [...] troppo, non bisognava infastidire il regime. Non credo di essere [...] ma parla-vo. Il brano «Pedro [...] andava al di là delle [...] ad esempio nel finale, quando [...] che Pedro non vuole continuare a sperare qualcosa che [...] può ar-rivare, una festa, una sorte. È la prima canzone [...] il mio primo disco, e al tempo [...] Pedro [...] ancora la dittatura non [...] questo genere di cose, era quasi «liberale» [...] senso. Dopo il golpe del [...] in-vece cambiò. In [...] quando ti fu consi-gliato [...] Europa io ti chiesi notizie sul tuo [...] dicesti che non potevi [...]. Sì, in realtà [...] preoccupazione al-lora. Ora ovviamente posso [...]. Fui arrestato per una giornata, [...] negli uffici [...] del mio quartiere. Mi hanno liberato la [...] comunicarono che pote-vo lasciare Rio solo con [...] e alla fine [...] chiesi il permesso per [...] premiazione a [...] e poi per ve-nire [...] Italia. Però quando sono arrivato [...] notizie che le cose andavano sempre peggio, [...] ed artisti erano stati arre-stati, e io [...] fui con-sigliato di non tornare in Brasile. Così venni per stare [...] sono rimasto due anni. E dopo che ero [...] ho cercato di [...] una vita [...]. Quando sono arrivato le [...] ma poi mi resi conto che non [...]. Allora la musica brasiliana [...] Italia [...] era seguita, non era ascoltata, ed è [...] difficile. Avevi già scritto «Roda Viva», [...] teatrale? Sì, a 24 anni. Ebbe [...] contrastante tra il pubblico e [...] par-te delle autorità. Infatti quando mi arrestarono [...] era proprio «Roda Viva» perché il suo [...] particolarmen-te duro. Raccontava di un personaggio [...] studio televisivo veniva tra-sformato in un idolo [...] un tragico crescendo, arrivare a sui-cidarsi. Sì e il linguaggio [...] spettacoli teatrali del tempo, molto violento. Un gruppo paramilitare ir-ruppe [...] le prove. È una pièce ancora attuale [...] te? No, non credo. Il testo era anche [...] costruire uno spettacolo in cui il regista, [...] co-struì [...]. Esisteva una contrapposizione tra il [...] di Chico Buarque e il [...] di Gil e Veloso? In [...] certa epoca sì. Eravate nemici o avversari? Nemici [...]. Eravamo amici che in [...] si erano allontanati. [...] effettivamente il partito che in [...] certo momento mi considerava [...] perché non ne avevo [...] e non avrei potuto [...] perché io sono sempre stato [...] timido sul palcoscenico. Sono un figlio della [...] mi serviva anche come atteggiamento perché lì [...] solo con la chitarra, mentre il [...] ri-chiedeva di vestirsi in [...] che io non sapevo fare. Il ritorno in Brasile [...] mi consigliò, «quando torni [...] un [...] di scena, un [...] di spettacolo». [...] un invito della televisione Globo. Avevo degli amici anche [...] e sono arrivato con un disco nuovo [...] te-levisivo. Non potevo tornare in sordi-na, [...] facendo un [...] di scandalo, facendo rumore. Così ero più o [...]. E lì è cominciata [...] difen-dere le parole delle [...] canzoni. Sì, ho trovato veramente [...] più oscuro di quanto me [...] e ho avuto dei [...] la censura. Erano canzoni quasi interattive. Sembra un canto grego-riano. In questa canzone [...] un verso che diceva: [...] il traffico» cioè inade-guato sino alla fine. [...] diceva che la censura [...] intelligente, non capiva le me-tafore, ed era [...]. Hai spesso parlato per [...]. La musica brasiliana è sempre [...] ambigua, [...] si unisce sem-pre ad altro, [...] la malinconia delle parole portoghesi, [...] il ritmo e la musica [...] non sono mai can-zoni arrabbiate. Il teatro è sempre stata [...] co-stante. Ad esempio «Gota de agua» [...] poi «Opera do [...] Sì, [...] do [...] era basata [...] da tre soldi di Brecht [...] nel Brasile degli anni Quaranta, della guerra; parlava del [...] questo personaggio un [...] romantico, il tipo carioca di [...] anni. Oggi cosa [...] nelle favelas al po-sto del [...] Si dice che proprio il [...] è fini-to con [...] della pistola. Prima al massimo [...] il coltello. Con [...] della pistola finisce [...] ludico di questo bandito carioca [...] si trasfor-ma in una guerra. Hai paura che si [...] tuo lavoro? Mi sembra che ci sia [...] clamore attorno alle cose che faccio. [...] di Pedro [...] alla guerra con la censu-ra [...] regime militare. Da La Banda [...] in Italia, dal teatrale Opera [...] ai rapporti con Gil e Velo-so. È uno Chico Buarque [...] che vedrete stanotte a Storie, intervistato da Gianni Minà. Il musicista brasiliano è [...] Italia (poche settima-ne fa ha tenuto un [...] Sanremo, organizzato dal Tenco). ///
[...] ///
A Prato una serata per [...] capitale bosniaca. Fra musica e solidarietà Violino [...] tastiere. La Sarajevo dei Beau [...]. Un muro di telescher-mi [...] pubblico nel foyer del Teatro Metastasio di Prato [...]. Un muro animato da [...] provenienti dagli archivi Rai. Il bianco e nero [...] Vietnam [...] il colore dei conflitti più recenti [...] -si alternano in un [...] scandito ora dal Requiem di Mozart ora [...] Imagine [...] John Lennon. È il primo impatto [...] Saraje-vo [...] zero, serata di solidarie-tà dedicata alla capitale [...] simbolo di una tra-gedia che ha segnato [...] di questo millen-nio. [...] segue altre iniziative messe in [...] dalla ca-pitale [...] tessile tosca-na. [...] musicale segna il ritorno alle [...] di una forma-zione atipica e stimolante come quella dei Beau [...] a sette an-ni di distanza [...] loro ultima apparizione a Milano in una se-rata per [...] Tibet. Composto da Francesco Magnelli [...] tastierista dei [...] Antonio Aiazzi -il divorzio [...] clamori proprio in questi giorni -e da Gianni [...] (ex [...] ora [...] il trio si riu-nisce [...] volta intorno a un progetto specifico. Stavolta si sono riuniti [...] composizione di Aiazzi dedicata proprio a Saraje-vo. Il coro è quello [...] Guido Monaco di Prato. [...] elementi diretti da Mari-sol [...]. Il pubblico si ab-bandona [...] teso e raccolto alle sonorità di [...] che sfugge a qualsiasi [...]. I riferimenti alla tra-dizione [...] -Aiazzi ha dichiarato di essersi ispirato al lavoro [...] (compositore della colonna so-nora [...] Il [...] dei gitani) -so-no completamente trasfigurati. Gli unici punti di [...] quel patrimonio sono rin-tracciabili nella scelta degli [...] violino e la fisar-monica, [...] suonata dallo stesso Aiazzi. La serata prosegue con [...] di Paolo Belli e dei [...] entrambi impegnati in prima persona [...] «Rock no [...]. Dopo il rigore dei Beau [...] di coniugare epos e com-mozione senza un [...] il pubblico si lascia andare ad un [...] compli-ce [...] da showman di Paolo Belli [...] con il suo pop [...] in anteprima Io sono una speranza, scritta [...] con [...]. Ma è con il [...] energetico (anche se un [...] vecchiotto) dei [...] che il pubblico si [...]. Tra grida da stadio [...] indiani pa-dani si lancia a capofitto in [...] scandito da slogan come: «Soli non restiamo [...] i nostri guai». A maggio Paolo Be-li, [...] Sarajevo, mi ha raccontato che molti mu-sicisti [...] suonare perché gli strumenti sono andati distrutti. Allora abbiamo orga-nizzato una raccolta [...] strumenti inutilizzati nele [...] di Fi-renze, Pistoia e Prato. Rock no [...] ci ha dato [...] per portare a Sarajevo i [...] che riusciremo a raccogliere». E dopo la raccolta [...] è a Sarajevo il 21 [...] prossi-mo per replicare questa serata di solidarietà nella [...] sede na-turale. ///
[...] ///
E dopo la raccolta [...] è a Sarajevo il 21 [...] prossi-mo per replicare questa serata di solidarietà nella [...] sede na-turale.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

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Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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