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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 1335222173.

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A colloquio con Andrea Riccardi, [...] Comunità di S. Egidio Nazione cattolica Così [...] morì in Italia [...] sono una serie di [...] il cui tracciato di pensie-ro e di [...] la cultu-ra italiana si trova oggi a [...] conti. Come Giorgio Spini, lo [...] protestantesimo a cui la Fondazione Luigi Firpo [...] fa una giornata di studio, a To-rino, [...] suo ottantesi-mo compleanno. È stata [...] per «recensire» [...] indagine storiografica di Spini: dalla [...] americana a quella sulla Firenze me-dicea, [...] barocca al socialismo al Risorgimento [...]. Tutti piani in apparenza [...]. Ma Il filo argen-teo [...] è [...] il ruolo del protestantesimo, [...] Italia. Professor Spini, è stato [...] di compleanno il conve-gno,. Il più bel regalo [...] di Clinton, la vittoria [...] negli Stati Uniti. Clinton, tra [...] è è un protestante, [...] chiesa di Martin Luther King, per intenderci, [...] Carter, la chiesa soprattutto dei neri america-ni. E [...] moglie Hillary, da molta stampa [...] destra descritta come una specie di Messalina, è [...] metodista, come lo sono io. E poi Clinton è [...]. Questo mi fa piacere, [...] a un mio ritorno dagli Usa, nel [...] saggio per i «Quaderni del Ponte» in [...] si-gnori, è in arrivo la bufera, perché [...] nei campus formarsi il radicalismo studentesco, i [...] delle donne ecc. Questo saggio fu poi [...] e fatto circolare nelle università tra gli [...] cielo! Il protestantesimo, in Italia [...]. Quali sono a suo [...] storiche di tale no-stra incultura? Tra gli [...] assunto im-plicito: [...] stata la Riforma, e [...] mondo moderno. Come se non ci [...] tra le due co-se, come se Bacone, [...] avesse scritto i suoi «Commenta-ri alla Sacra Scrittura», [...] se Ne-wton poi non avesse scritto [...]. Io non mi sono [...] storia della Riforma. Mi sono occupato del [...] dei tempi moderni. Quanto a ciò viceversa in Italia per-dura una forte eredità culturale della Controriforma. Vedi ad esempio [...] polemica, sul «Corriere», tra Küng [...] Messori, in cui si vede tutta la difficoltà [...] compren-dere: «ma come: non si era detto [...] Lutero [...] fallito? E allora, come potete riproporre idee [...] Ma il protestantesimo del nostro secolo, in [...] par-tecipe di numerose responsabilità di conflitti e [...]. È vero, io sono [...] mondo evangelico italiano [...] secolo, discriminato in Italia, [...] con fiducia anche un [...] troppo trionfalistica oltralpe e [...] degli ultimi bagliori del ri-sveglio e [...] della teolo-gia liberale. Tutto questo fu travolto [...] prima guerra mondiale, che fu in qualche [...] guerra «civile» tra popoli protestanti: la Germania [...] e gli Stati Uniti [...]. Cosa che non si [...] e che rivelò la debolezza del prote-stantesimo [...]. Di [...] ci fu, al ritorno dalle [...] una diserzione di massa dalle chiese protestanti e i [...] di crisi, di «cattività babilonese» delle Chiese, che io [...] vissuto intensamente. Con qualche momento di [...] la guerra di Liberazione, come per il [...]. Ma bisogna pur dire [...] di costruire una modernità fuori e contro [...] cui sono punti fermi Locke come [...] cioè totalitari di Hitler [...] di Mussolini che di Stalin -regolarmente e [...]. Qual è il bilancio [...] eredità del protestantesimo oggi? [...] anche il passato prossimo, [...] il presente. E questo è un [...]. Finita la guerra fredda, [...] suoi drammatici problemi, io credo che bisognerà [...] che scaturiranno inevita-bilmente [...] evangeli-ca del Terzo mondo. Facciamo degli esempi, professo-re. [...] oggi [...] evangelica in Estremo Oriente: in Corea, in Cina: dove ci porterà tutto questo? Ci è [...] sotto gli occhi una nuova potenza protestante, il Sudafrica [...] Mandela, che è metodista e [...] un Sud Ameri-ca, un Centro America con una real-tà [...] così magmatica, erompente. Oggi abbiamo di fronte [...] cui [...] e Ginevra non vogliono [...]. Nel futuro la lingua [...] sarà più il tedesco: e se di-ventasse [...] Forse saremo obbligati a rifare [...] tutti i nostri conti [...]. A proposito di conti [...] ha studiato i rapporti tra Risorgi-mento italiano [...]. Negli anni Cinquanta [...] una chia-ve di lettura del Risorgimento come tutto discendente dalle società [...]. Anche [...] mi sono scon-trato con la [...] italiana a capi-re che alle origini del nostro Risorgi-mento [...] protestante. Il Risorgimento italiano fu il [...] sforzo di reimmettere [...] dentro la corrente viva della [...] europea liberale rompendo [...] in cui la Controriforma [...] tenu-ta. Oggi tutto questo ha [...] perché [...] ri-schia di rinchiudersi su [...] non capire cosa accade oltralpe, di fare [...] Strapaese, [...] ne è esempio il provincialismo e [...] di tanta nostra stampa. Il Risorgimento cercò di portare [...] in Europa, rompen-do [...] controriformisti-co, e oggi questo problema [...] più at-tuale che mai. Alcide De Gasperi mentre parla [...] comizio di solidarietà negli [...]. [...] Sotto, Giorgio Spini «Le [...] Repubblica» è il tema del conve-gno, [...] alla Cattolica di Milano [...] sera. Vi hanno preso parte [...] ispirazioni: da Erne-sto Galli della Loggia a Giorgio Rumi, [...] Francesco Barba-gallo a Nicola Tranfaglia, da Pietro Scoppola [...] Sergio Ro-mano. Andrea Riccardi, storico e [...] Comuni-tà di [...] Egidio, ha parlato de «La [...]. Lo abbiamo intervistato. GABRIELLA MECUCCI Professor Riccardi, [...] Chiesa cattolica dalla seconda guerra mondiale? Con [...] fascismo, con la crisi dello Stato e [...] credibili-tà della Monarchia, [...] istituzio-ne che riaffiora dalla [...] con il ruolo di «madre fedele della [...] la Chiesa. Grande è [...] dei vescovi e, an-cor [...] quella del papa, che -come sosteneva il [...] De Gaulle -è il solo sovrano che resta. La Santa Sede si [...] prima che in politica: i mezzi di [...] Pontificia Opera di Assi-stenza portano i colori Vaticani. Dalla catastrofe della guerra [...] la Chiesa? E le forze che hanno [...] Resistenza non le sembra di [...] Non sottovaluto affatto il [...] di queste forze. Credo però che il [...] Chiesa sia sta-to del tutto diverso, mosso da [...] durante [...] tedesca gli ebrei perseguitati [...]. Venne esaltato il suo [...]. Non [...] dubbio poi che il Vaticano [...] diffi-denze verso alcune forze [...] e che puntasse su [...] degli americani in Italia. Pio X II voleva uno Stato italiano di tipo [...] che en-trava in conflitto con De Gasperi. Fra De Gasperi e Pio X II [...] cer-tamente profonde divergenze. [...] era un cattolico liberale, [...] il nunzio alla corte imperiale [...]. Ma non credo che [...] su uno Stato di tipo franchista o [...]. Uno Stato cattolico era [...] per la Chiesa di quanto non lo [...] Repubblica laica con i i cattolici rappresentati da [...]. Nonostante le molte differenze [...] papa e il leader [...] si può dire che [...] posizioni erano espressioni dia-lettiche di uno stesso [...] medesima [...]. [...] della Chiesa [...] poi i [...]. Costoro puntavano invece su [...] un peso assai maggiore della destra. Molti storici hanno criticato [...] Chiesa [...] non ha contribuito a rendere forte [...] di nazione. Il cosmopolitismo cattolico, da una [...] e [...] co-munista, [...] sarebbero stati un ostacolo [...] del con-cetto di patria. Cosa ne pensa? Che [...] fosse cosmo-polita è vero ed è altrettanto [...] comunismo era internazionalista. Ai cattolici si rimprovera [...] avere avuto una solida idea di stato. Non [...] dubbio però che essi [...] contributo fonda-mentale a costruire la democrazia nel [...]. Ci sono dei mo-menti [...] riconquista della li-bertà, la formazione di una [...] nascita e il consolidamento della democrazia possono [...] prioritari rispet-to alla nazione. Del resto, [...] universalistico della Chiesa conver-ge con [...] freddezza di una parte co-spicua [...] pubblica, dopo [...] catastrofica della guer-ra, verso le [...] nazionali. Biso-gnava depotenziare il nazionalismo. Alla fine degli anni Quaranta [...] più forti non sono certo di caratte-re [...] politi-che e partitiche. La presenza in Italia [...] partito comunista spinge la Chiesa ad assumere [...] ferma non contro i nemici ester-ni. La contrapposizione più dura [...] nemici interni, con quelli che vengono giudicati [...]. Questa lotta fa sì [...] Chiesa «ma-dre della nazione in pericolo», uscita dalla [...] rapidamen-te in parte, sino a divenire partito. La lotta al comunismo [...] centrale, un tema martel-lante. Perchè [...] vota comunista? [...] questa la domanda che più [...]. La presenza comunista in Italia, [...] Chiesa», rappresenta una questione molto grave che [...] il rapporto fra Chiesa e nazione. La si spiega con [...] con la de-bolezza dei governi democristiani, tanto [...] parti si invoca un superamento della mediazione [...] scarsa missione della Chiesa, con la secolarizzazione. Quando va in crisi [...] nazione cattolica? E quando il par-tito dei [...] Nel [...] arcivescovo di Mi-lano cardinal Montini [...] an-cora diffuso da noi [...] è un paese cattolico, [...] la grande maggioranza dei suoi abitanti riceve [...]. Ma non si riflette [...] non vivono in conformità alla dignità e [...] il battesimo porta con sè. Dobbiamo riconoscere che grandissima [...] fedeli sono infedeli; che il numero dei [...] dei vicini. La diagnosi è dunque, [...] degli anni Cinquanta, molto preoccupante. Ma è con gli [...] Settanta [...] arriva la crisi [...] della nazione cattolica. Sono le stesse gerarchie [...] di questa difficoltà di rappor-to col [...]. Difficoltà confermata in modo [...] del referendum del 1974. Quel voto ha rivelò che [...] italiani non si rico-noscevano più [...] nel matrimonio cattolico, uno dei [...] cattolica na-zionale. Quel risultato inoltre mise in [...] la [...] della [...]. Fu il gran-de colpo [...] cattoli-co. Aldo Moro cercherà fra [...] il 78 proprio di ricostruire la centralità [...]. Con la [...] morte fini-rà questo estremo tentativo. Non occorrerà quindi attendere il [...] nè tantomeno Mani [...] datare [...] della fine della [...] No. Era già iniziato tutto [...]. Il 1989 segna invece [...] storia della prima Re-pubblica. Con il crollo del [...] i parametri, tutte le dislocazioni politiche che [...] base della vita politica ita-liana del dopoguerra. Tutto muta e, subito [...] co-mincia la fine della prima [...]. Quando arriva Mani Pulite [...] anche il processo di di-sgregazione della prima Repubbli-ca. Torniamo ad Aldo Moro. Perchè sostiene che i [...] una tappa decisiva nel riproporre il tema [...] Ai funerali di Moro, presente Paolo VI e [...] dirigente italiana, si compose il dramma del [...]. Le cerimonie funebri spesso [...] coscienza collet-tiva. Le esequie di re Baldovino, [...] sono state un momento di [...] per [...] Belgio [...] del di-vorzio fra fiamminghi e valloni. Il funerale di Moro [...] e fu una grande occasione di dolore [...]. Fu celebrato dal papa, [...] San Giovan-ni piangevano insieme cattolici e co-munisti. E le bandiere bianche [...] entrambe abbrunate. E Paolo VI rife-rendosi [...] Moro [...] «della [...] dedi-zione verso la diletta Nazione [...]. PARLA GIORGIO SPINI «Se [...] più europei» PIERA [...] IL CONVEGNO. Concluso ieri a [...] il confronto internazionale promosso dalla [...] «Reset» «Populismo? Vince, senza [...] di futuro» DALLA PRIMA PAGINA [...] «Cuore» [...] in qualco-sa di più simile [...] «Canard» fallì [...] per questi vizi [...] è difficile trasformare una ban-da [...] allegri provocatori in oscuri e pignoli lavoratori [...]. Se tutto quello che [...] ha un minimo di [...] non si tratterebbe quindi di una morte [...] di una morte per «obiettivo raggiunto», per [...] esaurita. È duro [...] ma è così: noi [...] sappiamo fare giornali che siano implacabili macchine [...] qua-lunque tempo e con qualunque go-verno. Le nostre hanno troppa [...] «Cuore», si entusia-smano, si eccitano, si scaldano e, [...] scoppiano. In compenso rinascono. ///
[...] ///
Il tempo di riorganizzare [...] trovare un altro tavolo redazionale e ricomincia [...]. O gli anni [...] e dei Di Pietro [...] un giornale satirico bello, nuovo, pimpante e, [...] [ Sergio Staino] [...]. Alle radici del ri-sentimento [...] para-dosso. Lo svela Michael Walzer: «Le [...] liberali, sul terreno sociale e civile, [...] sulle minoranze, [...] della censura, hanno avuto [...] termini di populismo. È questa una delle [...] svolta a destra della politica americana». È evidente che [...] il noto filosofo americano [...] una svolta culturale, a qualcosa di più [...] risul-tato elettorale. Quei passi [...] della [...] diritti civili, decretati dalle decisioni delle Corti, [...] spalle delle con-nessioni materiali, un movimento politico: «Se [...] mettere insieme le connessioni materiali che vi [...] le donne che abortiscono, i marginali, i [...] risultare una coali-zione politica? No: dobbiamo af-frontare [...] e impegnarci nella tra-smissione della cultura di [...] nuove generazioni. Altrimenti non avremo più [...]. Assieme a lui filosofi, [...] di scienze sociali hanno valutato lo stato [...] poli-tica, [...] un indicatore eloquente: il [...] ed [...]. Da [...] il titolo del convegno organizzato [...] mensile «Reset» as-sieme al [...] della [...] University: [...] and [...]. Ne è risultato un [...] di una graduale metamorfosi dei format tradizio-nali [...] po-litiche, complici la globalizzazio-ne, la crisi dei [...] protesta fiscale che spingono la sinistra «a [...] storica di espansione della spesa sociale, facendo [...] richie-ste tradizionali della destra». Sul campo di gioco [...] avversarie non hanno più le maglie ben [...] del libero mercato contro i fan del [...] e così, ne-gli Stati Uniti, [...] ascoltare il feroce Pat Buchanan affermare, senza [...] sulle sue guance, che «se [...] un ruolo per il [...] quello di difensore della classe lavoratri-ce» come [...] amaro, Michael [...] autore di The [...]. [...] se, con Nadia Urbinati, [...] è col-legato con la povertà economica e [...] genere si verificheranno ancora, lungo la strada [...] che porta in Europa: «La durezza finanziaria [...] di Maa-stricht hanno avuto un ruolo pre-dominante [...] al parti-to della libertà di [...] nazionale di Gianfran-co Fini, [...] Fronte [...] di Le Pen e i [...] tedeschi». Ma perché la sinistra [...] su questa distanza tra il sotto e [...] società? «Una tale frattura -spiega Gianni Vattimo [...] novità, [...] sempre stata e forse [...] proprio nelle democrazie formali dove le masse, [...] limiti che conosciamo, hanno po-tuto prendere la [...]. Piuttosto le difficoltà derivano [...] «la sinistra è sempre stata storica-mente volontà [...] perché esprime i bisogni e le aspirazioni [...] dei ceti deboli. Ha perciò biso-gno, più [...] e [...] di un progetto di [...] legittimi in base a ragioni teoriche, e [...] al corso [...] delle cose». Le masse spesso, nel [...] non scelgo-no la verità perché [...] pubblica sarebbe manipolata. Berlusconi -si diceva -vince [...] le televisioni, perché è la televisione: ricordate? Beh, [...] ha una [...] validità secondo Vattimo: «La [...] pratica ancora il dibattito politico in termini [...] lasciano tra-durre facilmente nello spettacolo televisivo [...] è forse [...] giornale che in Italia [...] tradizione della terza pa-gina); per le stesse [...] gli intellettuali sono in mag-gioranza orientati a [...] o quasi i paesi di democrazia industriale [...] Usa [...] e liberal sono sinonimi)». Ed è proprio attraverso [...] che il populismo si declina in chiave [...] di un rapporto tra [...]. Un artificio dal quale Jürgen [...] faceva derivare una duplice [...] sanno dominare le nuove tecnologie, le nuove [...] della nuova socie-tà, per loro varrà la [...] per tutti gli altri, per il gran [...] il ruolo designato è quello indicato da [...] passiva au-dience. Concluso il convegno indetto [...] «Reset» [...] al quale hanno partecipato [...] Walzer, [...] Hobsbawm, [...] ,Vattimo, Nadia Urbinati. Al centro del dibattito [...] il populismo, tendenza socioculturale av-versa [...] liberal e di [...]. [...] giornata gli interventi di Vattimo [...]. Il primo dedicato alla [...] sinistra nel mondo dei media. Il secondo alle elite [...]. ///
[...] ///
Il secondo alle elite [...].

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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