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In corto circuito. E ci va quando sente [...] parola [...] Curzio Mal-tese. Esattamente al contrario di Mariolina [...] che nella caricatura di Avanzi, [...] di [...] andava in sollucchero. Lui invece diventa una furia. In un ossessivo crescendo rossiniano, [...] in un lessico [...] tra quello di Bossi, di Feltri e di [...]. A un certo punto Maltese [...] fondo alle sue reminiscenze letterarie. Indispettito dai colpi vincenti [...] bestia nera ha saputo assestare a Berlusconi, [...]. Ovvero: [...] fa il ma-le (la partitocrazia), [...] produce senza [...] il bene [...] rivolta)», come il diavo-lo. Povero Maltese! Un [...] casareccio, un Simplicio. Contento lui, di farsi [...] così! Otti-mo contro il diavolo. /// [...] /// Non quelle di [...] an-nesse al fondo, in Gogol. Ma le «anime» an-nesse [...] autorizzazioni, agli stan-ziamenti. È una genìa invincibile, [...] da Gogol nei suoi racconti. Che in Italia alligna più [...] nella russia zarista. Prendete quel tale Presidente Della Commissione Lavo-ri Pubblici: «no e no -dice -legno e [...] può! E zac, la pratica è [...]. E zac, la questione è [...]. Nessuna visita scolastica al [...]. /// [...] /// E otterrete una gigantografia [...] pubblica in Italia. /// [...] /// Un risibile quesito [...] sulle terze pagine: il Pereira [...] Tabucchi era o no un «traditore»? Tutto era [...] articoletto di Nico Orengo su La Stam-pa, [...] scovato, [...] libro di Franco [...] doman-da: «Che cosa fa Pereira [...] abbandonare il vecchio amico proto, anzi peggio, [...]. [...] replica di Tabucchi, con-troreplica di [...] sul Corriere, messa a punto [...] scrittore di Tabucchi, etc. Domanda: cari signori, ma [...] tempo da perdere? Pereira è un [...] debole di Pessoa. Uno spaesato eroe controvoglia, una [...]. Che si riscatta al [...] e sa. Una specie di crepuscolare Don Abbondio, [...] si dà il co-raggio, pur non [...]. Sta [...] il suo fasci-no «lusitano». Lasci stare, [...] la [...] ideologica. Fa torto alla [...] intelligenza. E an-che Tabucchi: che [...] che il proto tradito [...] Pereira. Non ci azzeccano con [...]. /// [...] /// Così [...] Hrabal raccontò negli anni Settanta [...] arte e il suo destino TRA KANT E BIRRERIE Una voce ironica per i diseredati di questo [...] «Accanto [...] Lì è nato il [...]. Due luoghi determinanti nella [...] Hrabal, al centro di questo testo inedito della [...] Settanta, Immagini svolazzanti, tradotto da Dario Massimi. A [...] Hrabal cominciò a scrivere [...] zio Pepin, che gli trasmise il gusto [...]. [...] fu il primo quartiere [...] scrittore andò ad abitare quando si trasferì [...] Praga. Due paradisi della me-moria, [...] ritrova trasformati in «gusci vuoti». [...] HRABAL [...] adesso vedo dove stava il [...] Paradiso, soltanto adesso scorgo con chiarezza dove stava il [...] Eden. Il fatto è che [...] avuti due di Paradisi e di Eden. Uno a [...] vicino al fiume Elba, [...] birra e nella cittadina di cui soltanto [...] è la città dove si è fermato [...] e poi a [...] la periferia, il prolungamento [...] dove ho abitato per [...] secolo, proprio ac-canto al fiumiciattolo [...] e al-la [...] dove si è fermata, [...] si è fermata si è per lo [...] tranquillizzata la mia vita, il mio mondo, [...] che più tardi ho [...] Argine [...]. [...] Argine [...] La cittadina dove il tempo [...] è fermato, [...] questi sono i miei due [...] ades-so, sono i fuochi della mia vita av-volta da [...] fuochi che so-no continuamente collegati dagli assi appaiati di [...] centri [...]. Soltanto adesso vedo che [...] era mia madre, che [...] che faceva le boc-cacce mi costringeva a [...] verso di lei, ma [...] per la propria madre, [...] stata la mia forza motrice per andare [...] via da mia madre, ma per andare [...] Fuga [...] le donne Esattamente come a [...] era mia moglie, dalla [...] via, ma per andare dove? Da mia [...] verso le donne, verso le [...] mogli, da mia moglie [...] torno continuamente verso mia madre. È [...] perfetta la mia vita, [...] story, il mio destino, e anche la [...] madre e senza moglie probabilmente non avrei [...] di raccon-tare tutta la mia umiliazione, nella [...] volta che ho rag-giunto il fondo ho [...] volo verso [...] verso una sen-sazione assoluta [...] di libertà. Nel bosco di [...] Ogni volta che sono [...] sono sentito un esule, non desideravo altro [...] la via più breve da dove mi [...] viaggio. Prima a [...] poi a [...]. E soltanto a [...] nel bosco, mi sono [...] tutto questo, soltanto nel bosco di [...] ho capito forse chi [...] ven-go, per dove mi preparo ad anda-re. Soltanto a [...] mi sono reso conto [...] miei due Pa-radisi e i miei Eden, [...] mi piace tornare a [...] per non [...] più niente se non [...] esattamente come a [...]. Ma adesso vedo che [...] la realtà davanti a me si ca-muffi [...] tanto da non far-si riconoscere, mi basta [...] e di fatto non [...] nean-che bisogno di seguire [...] passato dietro le palpebre chiuse, la vecchia [...] da me da sola, le immagini della [...] tempo si è fermato, le immagini [...] vengono da sole, senza [...] se queste immagini avessero vagato per il [...] che non han-no trovato uno specchio in [...] tempi [...] siano in grado di [...] con la mia bocca e i miei [...] quel-lo che [...] e che non [...] più. Gli indiani sostengono che do-po [...] morte se ne va via ogni cosa, che [...] rimane solo [...] per niente diversa da una [...] di seta svolazzante appe-sa alla stampella, e che [...] a un dato momento cerca [...] mon-do la [...] futura madre. Che il bambino è [...] ancora prima di na-scere. Immagini [...] La mia cittadina dove [...] il tempo, tutte queste prezio-se immagini svolazzano [...] penso, sono tutte [...] innamorate di me, per [...] nel momento in cui [...] sarò capace di un [...] riuscire a venire al mondo tramite me [...] scrittura, e sentirsi così in pa-ce, almeno [...]. Come [...] diversamente, quando sono proprio [...] che queste immagini rare afflui-scono in continuazione [...] che mi svolazzano attorno, che mi importunano [...] probabilmente è così e non [...] da fare che ar-rendersi [...] im-magini che sgorgano dai due fuo-chi [...] nel cui lenzuolo vi-vo, [...] altro che essere umile e paziente e [...]. Non è così? DARIO MASSIMI [...] che pubblichiamo accanto è della metà degli [...] Settanta. I luoghi di cui parla [...] luoghi fondamen-tali [...] di Hrabal. A [...] nella fabbrica di birra dove [...] marito della madre faceva [...] ha vis-suto buona parte [...] infanzia e tutti gli anni [...] e della giovinezza. A [...] ha cominciato a scrivere [...] surrealista e ha fatto [...] importanti, prima fra tutte «Il porto sepolto» [...] Ungaretti, [...] gli insegnò come «passare al setaccio della [...] di immagini». A [...] andò lo zio Pepin, [...] da noi per una settimana e in-vece [...] quello zio Pepin protagonista bislac-co di più [...] racconto e col quale era in debito [...] di raccontare che gli aveva trasmesso. A [...] infine, è ambientata tutta [...] racconti più o meno lunghi. [...] è stato il primo [...] ha abi-tato quando a metà degli anni Quaranta [...] a Praga. E [...] e la casa [...] fa da sfondo a [...] racconti. Sono quindi dei luoghi [...] una memoria che anche [...] drammi e tragedie è stata capace di [...] per guardare il mondo con quella prospettiva [...] che gli ha permesso di cogliere e [...] particolari, gesti, parole impercettibili quando ci si [...] peso degli eventi. Un dramma può diventare una [...] basta spostare un [...] il punto di vi-sta. Ce [...] insegnato il cinema [...] dei film muti. [...] imparato bene [...] Hrabal, forse meglio di chiunque [...]. Aveva anche imparato che [...] vita si può essere quercia, e che [...] anche avere la capacità di farsi canna [...] senza spezzarsi, sotto i colpi della storia. Lui che della storia [...] ne aveva vissuta parecchia, e tra la [...]. Lo divertiva questo gioco [...] ricerca del suo «tempo perduto», perché, come [...] poteva mettere in evidenza [...] di divertimento del suo [...]. Lui che aveva cominciato [...] per imparare a scrivere a macchina e [...] non ha mai pensato di essere uno [...] un trascrittore, solo un testimone, un cronista [...] gli succedeva attorno e di quanto dicevano [...]. Le esperienze dei suoi [...] discorsi ascoltati nel-le sue tante birrerie, ricompaiono [...] libri. Ma la dote maggiore, [...] Hrabal è stata quella di [...] ma-neggiare con degli strumenti [...] particolari la mate-ria grezza che il mondo [...] paio di forbici e quel leggero spostamento [...]. Le forbici per ritagliare [...] e nel suo caso anche e soprattutto [...] e [...] in una maniera differente. Lo sposta-mento di senso per [...] vita a [...] di genere partico-lare, che lui [...] ha definito «praghese». [...] con questa ironia che [...] rimettere ordine nella confusione semantica di questa [...]. Ha denunciato senza denunciare [...] ha protestato senza firmare atti di protesta, [...] scrittore politico senza mai scri-vere di politica. Era uno scrittore colto [...] finto di essere un uomo qualunque, ha [...] suoi famosi «magazzini della memoria» Kant e [...] Schopenhauer e il compagno di tavolo in birreria, [...] parola agli «umiliati e offesi» del nostro [...]. E forse anche per [...] tanto amato, sia in patria che [...]. [...] Giovanni Giovannetti PAROLE CHIAVE. Al Forum di [...] gli economisti [...] il «Vangelo» dominante Globalizzazione? Va [...] cooperativa DAL NOSTRO INVIATO ANTONIO POLLIO SALIM BENI [...]. Globalizzazione è il nuovo Vangelo [...] al quale nulla [...] può fare. Le forze del libero [...] sui tentativi dei go-verni di regolare, re-distribuire, [...]. Perfino il governo della Corea [...] Nord si dichiara [...] mercato. Dunque, non ci si [...]. Certo ha i suoi [...] suoi prezzi drammatici. Secondo [...] di Washington, circa due terzi [...] sono marginaliz-zati dalla globalizzazione. [...] ma se i capitali [...] e selvaggi, se chi ha denaro non [...] cose non an-drebbero peggio? Qualche arguto sacerdote [...] parlato nei corridoi delle [...] Forum di [...] centro del [...] -ha in-ventato un neologismo [...] e cavoli: la nuova parola [...] è [...]. La competizio-ne oggi è diventata [...] intensa, vin-colante per [...] come per i suoi lavoratori [...] i membri di una fa-miglia. Nello stesso tempo anche [...] diventata necessa-ria. Almeno fin quando [...] non si spezza, come [...] Corea del Sud nel giro di due [...] Gran Bretagna della [...] nel giro di un [...]. Il concetto seduce, ma [...] altro uno stato di poligamia con tante [...] di-vorzi. Bisogna fidarsi? Non [...] nulla da fare? Forse [...] vale la pena di provarci. Primo, non farsi incantare [...]. Ahmed Kamal [...] professore di legge e [...] questa trincea di difesa: «Si può benissimo [...] senza [...]. Non esiste [...] della globa-lizzazione, [...] che per via divina ci [...] ciò che dobbiamo fare e ciò che non dobbiamo [...]. /// [...] /// [...] un fatto che oggi [...] tv, grandi lobby, hanno più poteri dei [...] di piccola e media taglia. Gli stati non sono [...] politici unici del pianeta. Che cosa può fare [...] La [...] del sociologo [...] è questa: «Nessuno è [...] fer-mare processi di interdipendenza e di concentrazione [...] si stanno sviluppando in questi anni e [...]. Però possiamo intervenire sulle [...] di dialogo to-tale. E le idee nascono [...] delle comunità, della socie-tà civile che incidono [...] e individuali». [...] è il fondatore del [...] americano e, in effetti, ne-gli Stati Uniti questo approccio ha molto seguito. Per esempio, i fondi [...] proprie potenze fi-nanziarie, sono in grado di [...] a modificare scelte commerciali e produttive perché [...] rapporti [...] con regimi antidemocratici o [...]. [...] in Sudafrica è successo più [...] una vol-ta. Per il teologo Hans Küng, [...] la globalizza-zione «è inevitabile». E [...] può salvare se stesso [...] dai rischi di [...] cancellato il proprio posto di [...] solo se ne coglie «il carattere ambivalente». È il recupero pieno [...] mezzo per rappresentare gli inte-ressi e [...] valere nel gioco. Che de-ve prevalere [...] visto che il mercato, [...] suoi stessi attori, non è perfetto. E politica ed economia, [...] dovrebbero -sottostare ad una «etica ragionevole», che [...] altro che il punto di equili-brio della [...]. [...] parte, così come la globalizzazione [...] strategie e comportamenti [...] scatena contrasti [...] non solo nella società (tutti [...] a rischio), ma anche tra etnie, religioni, civilizzazioni. Secondo [...] la prossi-ma guerra non sarà [...] tra est e ovest né tra nord e sud, [...] tra le civilizzazioni: Islam e Confuciane-simo da una parte [...] capita-li, armi e petrolio) Ovest [...] (tecnologia, capitali e armi). Se-condo i cultori della [...] conflitto è tra il capita-lismo del [...] e le resisten-ze delle [...] dal [...] grasso e pe-sante, dei [...] economie di comando che ancora esistono nel [...] che vogliono mantenere stretta la propria autonomia. Ma, anche [...] i percorsi della storia portano [...] conclusioni sorprendente. A chi gli chiedeva [...] o me-no [...] (eventuale) della Spagna nella [...] giornalista di Barcellona ha rispo-sto: «Molto, così [...] della peseta». /// [...] /// A chi gli chiedeva [...] o me-no [...] (eventuale) della Spagna nella [...] giornalista di Barcellona ha rispo-sto: «Molto, così [...] della peseta». (0)
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