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IL "DOLCE STIL [...] gli ultimi anni del [...] primi del [...] si compie quel superamento [...] strettamente legata al mondo feudale, di cui [...] numero precedente; superamento che, dicevamo, esaurisce e [...] di poetare della Scuola Siciliana. Modo di poetare di [...] accenti di originalità, "quando più si avvicinava [...] popolare : ma pur sempre significativo del [...] una cultura letteraria italiana. LA CULTURA [...] DEI [...] che cosa consiste questo superamento? Esso era fondato sul consolidarsi di una nuova forma di [...] politica diffusa ormai in tutta Italia: il Comune. Il Comune rappresenta il [...] esercizio del potere da parte della nuova [...] esercizio del potere che favorisca i suoi [...] imporre i prodotti delle varie corporazioni di [...] fuori della ristretta cerchia della singola città, [...] più da una parte il tramontante sistema [...] la abbozzata struttura dello Stato [...]. Per un certo periodo, [...] nei Comuni, si instaura come classe egemonica, [...] nella lingua del [...] che diventerà lingua [...] cultura, tanta nuova e fresca e ricca [...] sviluppo, che non si esaurirà come quella [...]. Questa cultura sarà destinata a [...] a Firenze nel seno di una borghesia particolarmén-te attiva, [...] intelligente, avanzata. È ancora una cultura [...] ma va assumendo in misura sempre crescente [...] derivante dalle nuove esperienze di produzione, di [...] di costume che la borghesia va facendo; [...] anche fra le classi colte il volgare, [...] (v. /// [...] /// Sorgeranno, così, i rimatori [...] tendenze realistiche [...] Angiolieri sarà il più [...] e di questa poesia parleremo nel prossimo [...]. Altri poeti, pur esprimendo esigenze [...] in forma popolare, non si staccheranno dagli schemi ideologici [...] vecchia cultura, e cioè da unai I f » [...] » [...] I 9 MI [...] V 9 [...] » [...] » [...] LETTERATURA [...] teologica del mondo. Ma in essa comincia [...] per [...] a scapito di quello [...] Dio: [...] sì, ad esempio, [...] come tendenza [...] a Dio come « [...] spiega poi che, [...] in terra, esso deve [...] creature più degne, a quelle « gentili [...] eccelse virtù, alle « donne gentili », [...] semplicemente donne. La borghesia insomma si [...] giustificare secondi i criteri della Scolastica medioevale [...] visione del mondo, in cui gli ideali [...] forza, di gentilezza acquistano tutto un ben [...]. Alla nobiltà di schiatta sostituisce [...] nobiltà del cuore; alla forza del braccio, quella [...] alla gen-tilezza [...] cortigiana, quella, tutta contenuta, dell'amore [...]. Mutamento spirituale, questo, che [...] del Dolce Siti Novo [...] prima volta in Italia si divulga veramente [...] poesia che riunisce una Scuola, nel senso, [...] parola con un suo pubblico ed una [...] norma cioè di forma e di contenuto); [...] la diffusione di un gusto. Nella sesta cornice del Purgatorio Dante incontra il poeta [...] da Lucca, di cui abbiamo [...] nel numero precedente, il quale gli chiede se è [...] e di cuore [...] cor gentil [...] sempre Amore [...] la selva augello in la [...] né [...] Amor [...] che gentil core, né gentil [...] che Amor, Natura. Donne [...] intelletto d'amore ». E Dante [...] io a luì : « [...] mi son un, che quando [...] mi spira, noto, e a quel modo [...] ditta dentro, vo significando ». Dolce Stil Novo: cioè [...] eleva a dignità d'arte la parlata volgare, [...] dolci rime », proprio anche dal punto [...] una poesia nuova per la purezza [...] e per i [...] sa trarre dalla vita quotidiana: l'incontro con [...] le [...] sulla tomba di Cino [...] Pistoia. Pistoia, [...] contrastato, ecc. Quello che Dante chiama« il [...] e dei li altri miei miglior che mai rime [...] dolci e leggiadre ». [...] il primo poeta del Dolce Stil Novo, fu Guido [...] (1240-1276) di origine bolognese, [...] morto in esilio, dotto di filosofìa e [...]. La [...] poesia è la più [...] della Scuola, spesso proprio dottrinaria e programmatica [...] ci restano sette canzoni e quattordici sonetti, [...] principale è la identificazione [...] prende Amore in gentilezza [...] in clarità di foco. Uno più fortemente passionale, [...] politica, fu Guido Cavalcanti (1255-1300), fiorentino, uno [...] Bianchi, anch'egli finito in esilio (e ce [...] Dante priore di Firenze nel 1300), noto ai [...] suoi amori: uno per una Giovanna e [...]. Molto bella e la ballata [...] a [...] no «pero di [...] in [...] tu leggera e [...] la donna [...] (per [...] farà molto onore. Guido Cavalcanti è considerato [...] fondatore della scuola del « Dolce Stil Novo [...] anzi, [...] predecessore di Dante nella [...] parlata letteraria italiana, anche se, prima di [...] rinomanza Guido [...]. Dice Dante [...]. Molto amico di Guido Cavalcanti, Lapo Gianni (data incerta, sul [...] di cui si presume [...] 1328, scrisse versi più facili, più popolareschi, [...] la concettosità vi manca del tutto, [...] vi è più quotidiana [...]. Di un altro poeta del [...] Dolce Stil Novo », Gianni [...] (data incerta, sul [...] citeremo questi bei versi: Quanto [...] mi disdegni, più mi piaci e [...] tu mi [...] : [...] Taci » una paura nel [...] mi discende che, dentro, un pianto di morte [...]. Apparteneva a una famiglia [...] da quando frequentava il liceo a-veva cominciato [...] idee rivoluzionarie liberali. Più tardi i suoi [...] procurarono [...] da Mosca infertagli dallo [...] nella Russia meridionale. Puskin era stato attratto, [...] tempo, dal romanticismo di Byron, che era [...] moda in Europa. Però sentiva che era [...] sentimentalità di tale romanticismo e, [...] byroniana, passò allo studio [...] Shakespeare. Questo tentativo di raggiungere [...] il puro sentimento del romanticismo e il [...] classicismo, fu alla base della [...] migliore produzione letteraria. Ne uscì, infatti, quello [...] Puskin [...] chiamava il « realismo romantico » e [...] principale, come il poeta affermava, era di [...] semplici in maniera semplice. In questo . Per la prima volta [...] elementi popolari che ne erano rimasti sempre [...]. Adottò il linguaggio ; popolare [...] rompere gli schemi della [...]. Solo in questo modo, [...] poesia poteva diventare una missione, uno strumento [...]. Una simile concezione della [...] adesione alla realtà, veniva a Puskin non [...] sentimenti rivoluzionari ma anche dallo stùdio della [...] quale cercò in primo luogo [...] delle masse popolari. Il miglior documento . In un primo tempo [...] chiamava Storia di [...] ma lo zar Nicola II [...] nel titolo fosse aggiunto il vocabolo "rivolta", [...]. Per scrivere questo saggio, Puskin [...] luoghi della rivolta (v. Infatti gli fu impedito [...] incartamenti di [...] e il poeta dovette [...]. Inoltre, nello stendere il [...] bene attento a non dimostrare troppe simpatie [...]. Ma la conoscenza dei [...] suo desiderio di dare il massimo rilievo [...] rivoluzionaria come quella di [...] lo indussero a scrivere [...] che forse è la [...] migliore opera narrativa, intitolata La [...] Capitano : [...] i motivi della rivolta [...] nuovo, le figure sono le stesse, ma Puskin [...] libertà di parteggiare per i rivoluzionari. Così, come artista, ha [...] che non gli era permesso di fare [...]. La produzione poetica di Puskin [...] folta. Da essa si staccano [...] il dramma Boris [...] e il poema Eugenio [...]. Il Boris [...] fu scritto dal poeta [...] anni e [...] già in esso quel [...] fu la caratteristica di tutta la [...] arte. [...] è quasi un romanzo [...] fu scritto a lunghi intervalli di tempo: [...] più romantico del poeta, andò a mano [...] in [...] di un carattere completamente [...] malinconia e al sentimentalismo tipici [...] romantica [...] anche la ironia e [...] questa stessa malinconia e a questo eccessivo [...]. Puskin era costantemente o-steggiato [...] letterari ufficiali per questo senso nuovo [...] classico e popolare al [...] portava nella poesia russa. Scena del 44 Boris [...] si lamentò più volte [...] esisteva nella stampa ufficiale, rivolta contro di [...] ultimi anni della [...] vita fondò la rivista II [...] ribellarsi a questa dittatura. Ma la rivi-sta non [...] immediato e servì solo in seguito, quando [...] mettersi sulla strada tracciata dal grande poeta. LA LETTERATURA [...] Maggio 1802 [...] De [...] uno dei più noti autori [...] romanzi popolari. Basta citare di lui [...]. Il suo nome è [...] in Francia, [...] patria, ma anche in [...] e specialmente in Italia, dove la letteratura [...] sempre trovato il suo mercato più largo. Quanti e quanti romanzi [...] le generazioni che ci hanno preceduto e [...] oggi amati dagli animi [...] romanzi avventurosi, dovuti ad [...] fantasia, come I tre moschettieri (seguito da Vent'anni [...] il Conte di [...] di Alessandro Dumas padre; Ro-cambole, [...] di Ponson du Terrail (un autore che [...] anni scrisse 73 volumi). Questo tipo di letteratura [...] letteratura popolare di ispirazione cavalleresca che, e [...] Francia ma anche in [...] ed in Italia, un [...] in auge, costituendo [...] forma di cultura di [...] padrone. La loro [...] produzione, diffusa specialmente in [...] la fortuna di editori come Salani e Nerbini, [...] interesse con cui sono state e sono [...] queste pubblicazioni. Più recenti, da noi, [...] di Carolina Inverni-zio e quelli di Mastriani [...] Vermi, ecc. Espressione artistica di questo [...] sono i romanzi di Victor Hugo. Già nel 1830, con [...] che egli contribuì a creare, la cultura [...] le mosse per un allargamento delle sue [...] propose [...] la sete di sapere [...] che uscivano dalle tenebre del feudalesimo. Il compito di rendere accessibili [...] più larghi strati popolari le conquiste po-Ma [...] 31 Maggio [...] Napoli, veniva murata una targa [...] memoria di Francesco Mastriani (1819-1892) sulla facciata dei Teatro S. Ferdinando, uri antico popolarissimo [...] singolare attore, Federico Stella, rappresentava truci drammi [...] nei quali, alla fine, immancabilmente, [...] vittima di perfidie e [...] il traditore subiva [...] castigo. Gran parte di questi [...] dai popolari romanzi di Mastriani. Francesco Mastriani, « il [...] vecchio e povero in una catapecchia, dopo [...] romanzi « che [...] scrisse Libero Bovio, in [...] gli fruttarono quanto basta a morire di [...]. Furono tra [...] famosi Le Ombre, / Vermi, I Misteri di Napoli, La cieca di Sorrento, La [...] La [...] del Pendino che narrarono [...] la generosità, i delitti e le virtù [...] : tra [...] di lame e cipigli [...] di assassini sono lacrime di fanciulli e [...] di madri, generosità di oppressi sotto il [...] riscalda la miseria di Napoli. Allettò, come pochi, la fantasia [...] suoi innumerevoli lettori ma si studiò, nel medesimo tempo, [...] la coscienza, [...] il cuore ». /// [...] /// Allettò, come pochi, la fantasia [...] suoi innumerevoli lettori ma si studiò, nel medesimo tempo, [...] la coscienza, [...] il cuore ». (0)
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