Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1983»--Id 131172774.

Eppure [...] suo genio presagì, in modo [...] la crisi di [...] musica Brahms, [...] mondo« Del variare su temi [...] il signor Brahms si intende come nessun altro. Ma tutta la [...] opera è soltanto una grande [...] sulle opere di Beethoven, Mendelsso-hn e Schumann». Non è una lode [...] della variazione: è un [...] sarcastico di Hugo Wolf (riferito alle celebri «Variazioni [...] tema di [...] un esemplo della veemenza [...] i [...] accusavano Brahms di accademismo [...]. Nel mondo musicale tedesco [...] del secolo scorso Brahms era guardato come [...] della «musica assoluta», custode della grande tradizione [...] era contrapposto al seguaci di Wagner e Liszt, [...] che essi Identificavano nel [...] nel poema sinfonico «a programma». Pur senza [...] sullo stesso piano, e [...] li contrapponeva anche Nietzsche nella seconda postilla [...] «Caso Wagner», dove si parla per Brahms di «malinconìa [...]. Oggi meno che mal [...] i termini di quelle polemiche, ed è [...] posizione che Schònberg prese nel 1933, in [...] provocatorio titolo -Brahms il progressivo». In quel testo Schònberg [...] propria formazione, che aveva avuto in Brahms [...] Wagner [...] punti di riferimento fondamentali: ai suoi occhi [...] vie aprivano la strada alia musica moderna. E in altra occasione Schònberg [...] appreso da Brahms procedimenti [...] di mezzi e insieme ricchezza». Economia e ricchezza caratterizzano [...] costruttiva della «prosa musicate» di Brahms, che Mila [...] paragonare a quella di Proust per la [...] suo periodare e per il rilievo delle [...] poetica della memoria. Le classiche forme cameristiche [...] in mano a Brahms una articolazione più [...] per [...] di una fitta rete [...] motivi, o anche minimo cellule, per la [...] vengono sfumate o superate simmetrie e parallelismi [...] frasi. Anche nella definizione [...] e dei percorsi da una [...] all' altra il discorso [...] risulta ricco di continui trapassi, [...] chiaroscuri, di complesse sfumature. Questa prosa musicale trasforma [...] modelli classici quasi [...]. Certo Brahms si presentò [...] tedesco come il custode di una tradizione: [...] il rilievo centrale che assume nella [...] produzione la musica da [...] un segno di conservatorismo. E si pensi alla [...] concezione dei suoi concerti per pianoforte e [...] concerto può essere letto come una critica [...] virtuoso, perché condanna il solista ad affrontare [...] la minima gratificazione, senza [...] emergere in modo appariscente. Oppure sì pensi alla [...] dalle pianistiche «Variazioni e fuga su un [...] Hàndel op. Ma questi non sono [...] tra i moltissimi che si potrebbero fare, [...] del Brahms maturo assume un rilievo sempre [...] riflessione sulla storia, la meditazione su un [...] assunto con consapevolezza del tutto moderna e [...] precise connotazioni per entrare a far parte [...] compositivo nuovo. Brahms trascorse gli anni [...] e tarda a Vienna e questa scelta [...] un significato puramente biografico. Nessun altro musicista della stessa [...] poteva guardare con gli occhi di Brahms alla città [...] era stata di Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert, nessuno [...] con così profonda consapevolezza il Una nuova collana [...] Mutino CONTEMPORANEA Fatti idee cultura [...] nei monco [...] Anni Ottanta Giuliano Amato Democrazia [...] redistribuzione Un sondaggio nel [...] statunitense Da ostato dei [...] a e [...] mafia [...] del mafioso [...] lo spirito del capitalismo Soc [...] a [...] potere [...] arca e [...] c orare [...] c [...] ra [...] e il significato di una [...] «viennese», nessuno ne accoglieva [...] con un senso di responsabilità [...] profondo, severo ed austero: basti pensare alle infinite esitazioni, [...] lentezza con [...] Brahms si accostò a generi [...] il quartetto e la sinfonia. La salda e caparbia [...] persegue costruzioni minuziosamente elaborate [...] oggi come Io sforzo di erigere un [...] di angoscia e di disgregazione. Nel virile pessimismo con [...] Brahms guarda al passato si avvertono presagi decadentistici, [...] dischiusi [...] delle ultime pagine cameristiche [...] colgono [...] dolorosi che venano gli [...] o straziata mestizia, si riconoscono crepe che [...] compattezza formale, inquietudini che minano dall' interno [...] retrospettive, ripensate quasi con la coscienza di [...] vivere sul ciglio di un abisso. In questa prospettiva si [...] circa, la fase avanzata e tarda della [...] Brahms, nella Vienna capitale ancora splendida di un [...] ad un inesorabile tramonto, nella stessa città [...] a qualche anno sarebbe divenuta la «stazione [...] fine del mondo» (secondo la celebre definizione [...] Kraus), [...] città di Musil e Freud, di Schònberg [...]. [...] della morte di Brahms [...] la nascita della Secessione ad opera di [...] e [...] e con la chiamata [...] Mahler [...] direzione [...] di Vienna. Non sorprende che la [...] Brahms si identifichi con la posizione di [...] consapevolmente, alia fine di un mondo, ad [...]. Si pensi, per citare [...] popolari, al percorso che dalla Prima Sinfonia [...] Quarta (1884-85), un culmine che ha tutti [...] una sintesi ultima: non Der nulla Brahms [...] in seguito, ad un progetto di sinfonia. La vena di inquieto, [...] la percorre appare [...] dalla concezione beethoveniana della [...] e non lascia più [...] al monumentale. Nel severo pessimismo [...] la rinuncia al gesto [...] vocazione al ripiegamento intimistico si accompagnano ad [...] intensivita e rigore, posto [...] di una severità meditativa [...] conosce aneliti struggenti e [...] aperta disperazione. E particolare attenzione merita [...] una antica forma barocca, la passacaglia, nel Finale: [...] severa di queste 30 variazioni su un [...] otto note Brahms approda ad una enunciazione [...]. E un percorso il [...] e Incisiva drammaticità sconvolgenti, autentico suggello di [...]. Paolo [...] e amorì [...] delle ultime immagini di Brahms, [...] a Clara Schumann nel 1896. In alto altre due [...] Nato ad Amburgo il 7 maggio 1833, Johannes Brahms [...] in pubblico come pianista a quindici anni [...] pubblicò la [...] prima Sonata per pianoforte [...]. La conoscenza con Joachim [...] che aveva solo due anni più di [...] già [...] e [...] rimase tra i suoi [...] gli fornì [...] di incontrare Schumann, il [...] Brahms venerava sopra ogni altro. In un entusiastico articolo. Al momento del crollo [...] Schumann (1854), durante la [...] malattia e subito dopo [...] Brahms fu vicino come nessun altro a Clara. La reticenza di entrambi [...] di alcuni documenti non consentono di sapere [...] come Clara considerò la passione di Brahms, [...] più giovane (una passione cui non erano [...] grandezza di Clara come pianista e il [...] la vedova di Schumann): per certo sappiamo [...] rimasero legati da profonda amicizia fino alla [...] Brahms nel 1858 progettò un matrimonio (da [...] accadde poi sempre in [...] Agathe von [...]. La prima produzione di Brahms [...] al pianoforte (solo o inserito in un [...] la prima esperienza sinfonica è un concerto [...] orchestra (finito nel 1858). Brahms fu prevalentemente attivo [...] Amburgo [...] anni 1859-62; nel 1860 firmò con Joachim [...] la ««cuoia [...] (Liszt, Wagner e seguaci) [...] mira soprattutto Liszt. Nel 1862 iniziarono i [...] Brahms con Menna, la città dove si stabilì [...]. Vi diresse per un anno [...] (1863-64) e in seguito la [...] (1872-75); ma dopo il 1875 [...] sempre più [...] direttoriale per dedicarsi quasi esclusivamente [...] composizione. La [...] autorità a Menna non [...] direttoriali o di insegnamento: era la [...] presenza in sè e [...] aveva il peso di un punto di [...] di una cerchia di [...] fra gli altri, il più illustre critico [...] Eduard [...] collaboratore della [...] Presse» e docente [...]. Negli ultimi decenni gli avvenimenti [...] vita dì Brahms coincidono sostanzialmente con la [...] attività di [...] re. Pensava di [...] con ii Quintetto per archi [...]. [...] (1890); ma [...] con il clarinettista Richard [...] lo indusse a comporre ancora [...] quattro [...] cameristici con clarinetto, ai quali [...] aggiunti i pezzi pianistici op. Morì nel 1897, stroncato [...] al fegato. Costretta a chiudere [...] moderna di [...] Nuvole basse c molto nere [...] Galleria [...] le d'Arte Moderna: la Galleria [...] chiusa. I/) ha annunciato sconsolatamente [...] Dario Durbé in occasione [...] ne della bella mostra [...] scultore Fausto [...] ti che resterà aperta [...] giugno. C'è pericolo [...] mancano 800 milioni per una [...] cabina elettrica e per il rifacimento generale [...] milioni chiesti e richiesti e [...] arrivati. E non va meglio [...] della Galleria: si dovrà ri-nunciare a più [...] mostre annunciate [...] saltano tra le altre [...] Fazzini e di [...] e si ha fiducia [...] a termine i lavori della nuova ala. Si deve concludere che Governo [...] Ministero dei Beni Culturali non soltanto non sono [...] assicurare la normalità economica e culturale ma [...] che esista, in Italia, una Galleria Nazionale [...] Moderna. Fausto [...] e, in basso, la scultura «I magnifici [...]. Dai primi gessi, ai [...] alle esili, filiformi opere metalliche: ecco come [...] evocano [...] di terra, di ferro, [...] ROMA [...] La mostra di [...] atta Galleria nazionale d'arte [...] al 30 giugno), dopo quella del 1976 [...] Palazzo [...] Pilotta, a Parma, e quella del 1981 [...] Forte [...] Belvedere, a Firenze, poteva rischiare di essere [...] è, invece, una mostra freschissima, di [...] sempre stupefacente e magicamente [...] del sogno e della musicalità. [...] ha [...] é nato a Rovereto nel [...] ed ha allestito da sé [...] e percorso per circa 100 opere, tra sculture e [...] tra il 1935 e il 1983, con una razionanti, [...] chiarezza e un gusto davvero rari. Ci sono l preziosi [...] anni trenta, nei quali dagli sterminati vuoti [...] le prime linee di un disegno sottilissimo [...] spazio. CI sono i recenti [...] delle [...] sculture astratte presentate alla Galleria [...] Milioni nel 1935 che furono, sì, [...] di [...] al [...] del primo astrattismo milanese [...]. CI sono I [...] che durano fino agli [...] sono per niente astratti, piuttosto surreali e [...] larve di [...] e acchiappa-nuvole. ///
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Infine, le Sculture Metalliche [...] in qua che sembrano non tene-re più [...] regole e canoni e ma [...] della scultura di sempre, [...] modernissima, per lanciare certi misteriosi scandagli vuol [...] e sono scandagli che [...] forza [...] di luoghi dove [...] non i mal stato, [...]. [...] ha costruito molto bene [...] percorso: I rifacimenti delle [...] degli anni trenta isolati contro 11 bianco; [...] uno per uno; le sculture metalliche, quelle [...] una lastra di [...] quelle medie e piccole [...] lampade molto basse quasi [...] vetrine di oreficeria greca o [...] o barbarica. La luce, la luce [...] primaria per le sculture di [...] potrei dire che fa [...] esse, senza masse, senza volumi, senza modellato, [...] fili, lamelle, sottili reti sempre sul punto [...] come materiale di essere mangiato [...] o di crollare, come [...] carte, per un urto qualsiasi. Vien da pensare a quelle [...] che si concentrano sui leggìi, in una grande sala [...] buio, quando si fa musica. Nel la voto di [...] ci sono del grandi [...] neri», dei [...] esistenziali come quello doloroso della [...] che per il nostro musicale scultore è una tragica [...] di silenzio. Nel [...] aveva fatto una dichiarazione di [...] arte è stato [...] angelico, geometrico» e che riguardava [...] che I sensi. Dalla guerra [...] di [...] riemerge come quella di [...] non astratto: le sculture diventano costruzioni effìmere, [...] musica di segni disegnati nello spazio cosmico [...] presentate alla luce del [...] scavo archeologico. È ben misteriosa la scena [...] combinano le strutture di tondini e [...] metallici costruita da [...] magari in forma di scale: [...] scultura non e fatta soltanto dalla struttura ma [...] dal sogno, [...] dalla memoria o dalla [...] che 11 nostro occhio e I nostri sensi riescono a far decollare dalle strutture. Ciascuna di queste strutture [...] le vecchie torri [...] alte sulla città o [...] alla fine di [...] salita ti consentono di [...] In [...] e lontano. [...] fa vibrare corde assai [...] il suo giuoco così fanciullesco e libero [...]. Nelle Sculture Metalliche si [...] e [...] di ottone saldati, di [...] e palline metalliche, di reti e veli, [...] di gesso, di qual-che colore (nel dopoguerra [...] ricerca come pittore di segno e materia [...]. A volte qualche parte [...] mobile; si anima se soffi forte. La sensazione che si [...] rialzate [...] di antichi teatri mediterranei [...] fortissima. Il groviglio psichico surrealista [...] essere quello del [...] autore di [...] alle 4 del mattino»; [...] in vari tempi II De Chirico delle [...] delle ombre lunghe sulle piazze d'Italia; li [...] che si scopre pittore [...] nel Mediterraneo; 11 Picasso del carnet fitti [...] di sculture sulla riva mediterranea; il Mirò [...] segni e di semi fiorenti svelati; il [...] del cieli notturni con [...] e gli angeli ribelli; [...] e [...] con le sculture che [...] foglie sensibili [...]. In fondo Fausto [...] allunga nello spazio tralicci [...] rami: per cercare la libertà, per vivere [...] vivere e [...] uccelli se hanno voglia. È una scultura insolita, [...] aerea quando la scultura è volumetrica, che [...] scena frontale a due dimensioni, che si [...] sguardo In tutte le direzioni, che cosi [...] «pagina» somigliante alla pagina con la scrittura [...]. Più piccola è la [...] potente è la carica Immaginativa e la [...] sogno. Forme di una fragilità Impressionante [...] quella stessa della [...] ma che proprio da [...] quel non so che di struggente e [...] anche di [...] di danza» e di [...] con proiezioni vitali in ogni direzione e [...] che. In tempi di missili [...] teatrali ed estive del ragazzi di fronte [...] anche quelle altre costruzioni Inafferrabili eh» nascono [...] assieme o dal [...] musica nelle sere chiare [...]. Fausto [...] monta e smonta il [...] scultura delle cose non dette, del sogni [...] libertà mal raggiunte: ogni volta lascia una [...] cui non si vede la fine per [...]. ///
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Fausto [...] monta e smonta il [...] scultura delle cose non dette, del sogni [...] libertà mal raggiunte: ogni volta lascia una [...] cui non si vede la fine per [...].