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La Cina in lizza [...] il bellissimo «Il re dei fanciulli» del [...] Chen Kaige, un film contro le distorsioni della Rivoluzione Culturale Tony Curtis protagonista di «Welcome [...] classe con Tao [...] del film [...] stili [...] e grida contro la [...]. Quella dissennata esercitata verso [...]. [...] patologica in odio alla [...] dignità individuale. Su tali tracce si [...] raggelati, due film che più diversi tra [...] potrebbero essere. Due opere di sapiente [...] cinese [...] tedesca, intrise di ricordi [...] di un recente passato. Dunque, [...] intellettuale già preso di [...] rosse approda negli anni declinanti della rivoluzione [...] in una isolata scuola [...] fi-gli di contadini. [...] appare anche esteriormente una [...] esposto a tutte le [...] oltraggi, sorridente e amico anche quando [...] insultano, lo derìdono, perché [...] idea, questa, si, davvero [...] il mondo, la società proprio attraverso la [...] di regole e norme statuite da chi [...] si direbbe, per [...]. È, dunque, nel solco [...] che lo sbrindellato, umilissimo maestro affronta [...] compito di insultare nei [...] allora intenti a imparare nozioni e ideogrammi [...] un ossessivo, meccanico esercizio [...]. La prima è lire [...] cinese Chen [...] ardita immersione nel tempo [...] culturale» rivissuta per trasparenze simboliche attraverso la [...] giovane, indocile maestro [...]. La seconda è una [...] occidentale, Welcome [...] che il regista Thomas [...] ha incentrato, con lucido [...] figura di un cineasta ebreo americano di [...] suo angoscioso viaggio a ritroso, tramite un [...] infami angherie subite in un campo di [...]. Entrambi proposti nella rassegna competitiva [...] Il re dei fanciulli e Welcome [...] sono film destinati a suscitare [...] Interesse, fervide riflessioni. E cinema d'alto significato [...] sostanziato di moduli, accenti espressivi di originale, [...]. Il [...] cinea-sta cinese Chen Kaige [...] abbastanza prestigiose, tanto che II re dei [...] sugli schermi di [...] di sintomatici successi riscossi, [...] mezzo mondo, dai suoi precedenti, [...] Terra gialla e La [...]. Il re dei fanciulli [...] romanzo dello scrittore A [...] il quale giusto a [...] libro chiarisce bene: «Parliamo del problemi del Tao [...] De. De i tutto ciò [...] e la salvaguardia del Tao. Più la convenzione [...] è rispettata, più la [...] (De) [...] grande. Tao e De sono [...]. E proprio avendo a [...] che tanto lo scrittore quanto li cineasta [...] aperta, [...] trasgressione delle «convenzioni» e [...] Una [...] inquadratura del film «Welcome [...] di Thomas [...] il sospetto, poi la [...] può davvero smantellare [...] e [...] quel sapere posticcio, quella [...] che era stata loro impartita di autorità. Tale strategia, benché apparentemente [...] nel film di infiniti dettagli, di smaglianti [...]. Cosi i banali casi [...] allievo Wang Fu, della frustata domestica Laidi, [...] che soltanto nella natura e tra gli [...] gioiosa condizione infantile si [...] intrecciati, nel contrappunto di squarci lirici e [...]. Poco importa, [...] stesso film, che [...] vulnerabile maestro, una volta [...] ha avuto sentore dei suoi metodi eterodossi [...] di nuovo lontano e solo ad affrontare [...]. Decisivo, è semmai il [...] ha gettato, quella banale parola ad esempio, [...] inesistente nei vocabolari ma carica della sovvertitrice [...] e del libero pensiero, e che tra [...] troverà, prima o poi, sicura, fertile fioritura. Chen Kaige dirige la [...] con mano più che sicura. Gli interpreti, e in primo [...] Yuan nel ruolo di [...] lo secondano splendidamente. Quanto a] film tedesco [...] Thomas [...] Welcome [...] è certo largamente positivo. In breve, si tratta [...] ove il tipico, maturo cineasta americano [...] ebraica [...] (Tony Curtis) approda a Berlino [...] proposito di realizzare un [...] sul [...] del passato, allorché i [...] specie il famigerato [...] vollero realizzare un lungometraggio [...] chiara impronta antisemita (il richiamo corre subito [...] di [...] interpretato da consenzienti attori [...] e poi allettati da una vaga promessa [...]. Tra il presente e [...] marcia cosi sulle tracce parallele di un [...] vero di un tempo, [...] finto della ricostruzióne in [...]. Ma poi si inserisce [...]. [...] le battute [...] della lavorazione sconcertano attori [...] e tedeschi sul «set», salvo infine ad [...] quando si scopre che lo stesso [...] fu, a suo tempo, [...] vittime di quella lontana vergognosa impresa dei [...]. Film tenuto sempre su [...] chiaroscurali, come a sottolineare [...] senso di tristezza, di [...] Welcome lo [...] colpisce, commuove a fondo [...] quieta, serena forza evocativa. /// [...] /// Il festival di [...] entra nella seconda settimana [...] i massimi sistemi, [...] fa ovviamente a modo [...] e spettacolo, tragedie e divismo. /// [...] /// Ed è già qualcosa. Si spara [...] Gaza e in [...] e dalle prime pagine dei [...] le notizie rimbalzano nella coscienza [...] pubblica francese, mai come in [...] giorni divisa tra la riconferma [...] popolare a [...] e la virulenza del fenomeno Le Pen. Ribadire la condanna del [...] certo essere a [...] Shamir». Lo dice un cineasta ebreo, Marcel [...] che ieri ha presentato nella [...] «Un [...] uno straordinario documentario di quattro [...] e mezza intitolato Hotel Terminus. A prima vista [...] sulla figura di Klaus Barbie, [...] di Lione», uno del più feroci capi [...] Gestapo [...] Francia occupata. In realtà, [...] al vetriolo della cattiva [...] quella Francia e dei suoi inconfessabili tabù Marcel [...] 61 anni, è figlio [...] Max [...]. Ebreo tedesco, naturalizzato francese nel [...] fuggito in Svizzera nel [...] grazie [...] di Louis [...] riparato prima in Spagna poi [...] Stati Uniti nel [...]. Marcel, nato a [...] nel [...] allora era un ragazzo [...] peregrinazioni al seguito del padre illustre, [...] negli Usa di cui [...] accanto a quella francese (ora vive a Parigi): «Non [...] dire di [...] vissuto le persecuzioni ma [...] poster di [...] nel cinema davanti alla [...] rifugiati in Svizzera. Eravamo profughi di lusso [...] era uno dei cineasti più famosi del [...]. Ma pur sempre profughi». Dopo [...] assistito il [...] set di Lola Montes, ha [...] una carriera di regista [...] e, come si sarebbe detto [...] volta, scomodo. Le [...] et la [...] di una città francese sotto [...] non ebbe vita facile. La memoria della giustizia, [...] di Norimberga, è tuttora proibito in quella Francia [...] suo tempo censurò anche Orizzonti di gloria. E Hotel Terminus i [...] prodotto dalla Orlon: «Si, americano e orgoglioso [...]. E mi ha fatto [...] che Woody [...] in persona, che da [...] la Orion, ha sborsato del denaro quando [...] finanziarie durante il montaggio, i produttori francesi? Ne [...] a decine e nessuno ha avuto il [...] un "si" o un "no" definitivi». Il film nasce quasi [...]. /// [...] /// George Michael [...] di Milano Pioggia di [...] ma il sex appeal [...] George Michael. Ammiccante, seduttivo, gaiamente banale, [...] come un [...] d'acqua ii suo concerto [...] con strutture sceniche ad alta tecnologia e [...] consistenza. La platea è giovanissima, [...] sul palco piovono reggiseni e mutandine, sul [...] migliaia di accendini. E il supermercato dei «sex [...] ha un nuovo eroe. /// [...] /// [...] ha il suo bel [...] sosta nomi di giovanissime. Quando le luci si [...] irriducibili sospendono le ricerche: canta George Michael, [...] ragazzine dell'Arena è [...] oggetto del desiderio. Poco importa se la [...] tracce assolutamente impercettibili, né conta il fatto [...] Mick Jagger lo abbia chiamato [...] alludendo ai suoi ammiccamenti [...] George Michael entra in scena in un [...] esplosioni, con raggi laser che tagliano [...] e [...] gigantesca che si apre [...] a tre livelli. Come da copione, piovono [...] infangato e urlante le note [...] / [...] sex (letteralmente: «Voglio il tuo [...] canzone che non lascia spazio a dubbi; il bel George in completo [...] e maglietta bianca gioca tutto [...] quel tasto lì. L esplosione c'è, e [...] che le ragazze non aspettassero altro, ma [...] Qualche ottimo movimento del bacino (la scuola è [...] Presley) manca proprio il sesso. George Michael fallisce sul [...] ha la lasciva sensualità del Jagger dei [...] è torbido e prorompente come Prince. Somiglia, piuttosto, al bello [...] nei movimenti ma non felino, ammiccante ma [...]. Sono notazioni in margine, [...] Michael si muove [...] di un apparato scenico [...]. Luci precise, fumi e [...] con discrezione e mai banalmente, ottimi giochi [...] palco larghissimo sul quale il cantante inglese [...] ballare in libertà. C'è, ovviamente, anche la [...]. Quella del solo album [...] come dice a grandissime [...] sipario nero) e quella dei [...]. Sul palco piove qualche [...] mo' di fionda) e qualche paio di [...] più gusto dello spettacolo che viene dalla [...] irrefrenabile entusiasmo. Il bel Michael canta bene, [...] una voce invidiabile, che solitamente i portabandiera dei gusti [...] non hanno. La miscela musicale è [...] inglese, sporcata con un po' di soul [...] di funk, ma non esageratamente, e per [...] vero obiettivo di [...] delle discoteche. Arrivano così canzoncine buone [...] occasioni, con pochi brani che brillano sulla [...]. Buono, buonissimo, [...] di chitarra di Faith, [...] funk spigoloso, ma è un lampo nella [...]. Per il resto, una melassa [...] che diventa melassa tout court quando Michael affronta le [...] lente. [...] vecchio cavallo di battaglia dei [...]. Pochi sprazzi convincenti in due [...] di discoteca senza molta sostanza, dove chi [...] veramente è il [...] nero Deon [...] membro della band gratificato da [...] presentazione particolare con relativo assolo, capace di imprimere ai [...] una spinta in più. Nonostante i dischi venduti [...] Michael perde quella carica dì fresca e dichiarata [...] i [...]. Provocante torse, provocatorio no. [...] pensa subito a una [...] suoi artìcoli, e parte per un lunghissimo [...] centinaia di interviste a ex vittime e [...] Barbie si traducono in 120 ore di [...] cui [...] e i suoi montatori Albert [...] e Catherine Zina si [...] due anni. Tornano a galla con [...] (per la durata) ma immenso, agghiacciante, paragonabile [...] di Claude [...] che non a caso [...] apprezza moltissimo. Un film in cui Barbie [...] vede quasi mai. Non [...] mai incontrato, [...] di sfuggita, e da lontano, [...] processo. Faccio parlare la gente [...] e quella gente mi interessa più di [...]. Per me Barbie è [...] memoria di un secolo. In sé e per [...] nulla. Era un personaggio squallido [...] fra i nazisti, ce [...] mille, di alcuni dei [...] persi, purtroppo, tracce e ricordi». E i personaggi sono, [...] carnefici. Vittime come la signora Simone [...] che dopo le torture [...] Barbie rimproverare la madre, [...] «Guardi come è ridotta [...] figlia. Colpa [...] che non ha parlato». Carnefici di ieri, come [...] Gestapo Harry [...] che, di fronte [...] del regista e del [...] sbotta: «Ma non ci [...] umani a questo mondo! Aspiranti carnefici di og-gi, [...] Le Pen in persona che definisce il processo Bar-bie [...] «frutti comuni di una [...]. Dice [...] «Quel che credo di [...] il mondo alla ricerca di questa gente, [...] di dare un valore relativo ai crimini [...] ad altri crimini che sì, ci sono [...] da radici completamente diverse. Ho trovato indifferenza, ignoranza. Ma sono giunto alla [...] di noi sa quello che vuole sapere, [...] propria visione del passato. Di fronte a questo [...] Francia, diranno "ancora questa storia degli ebrei! Perché la Francia ha [...] e non sopporta che qualcuno le ricordi [...]. A molti sembrerà un [...]. Proprio per questo non [...]. Ma il capolavoro del festival [...] fuori concorso ENRICO [...]. Non stiamo esagerando. A una settimana [...] in questo festival un po' [...] e dal profilo sostanzialmente basso, non sono passati più [...] due o tre film che valgano [...] bellissimo [...] stili [...] Terence Davis, mostrato alla [...] qualche sera fa a un [...] alla fine ammutolito dalla grande intensità emotiva. Terence Davis, 43 anni, [...] trilogia apprezzata e premiata in vari festival [...] Italia [...] è vista alla rassegna di Salsomaggiore), sembra [...] dai ricordi [...] di una difficile vita [...] fratelli e sorelle in una famiglia cattolica [...] Liverpool. Il film è infatti [...] questa famiglia neppure tanto trasfigurata dal filtro [...] dai ricordi distanti di una infanzia amara. Una storia che evidentemente [...] sedimento di infelicità se Davis stesso scrive: «Faccio [...] per farla finita con la mia famiglia. Questo film è un [...] sofferenze sopportate con grande coraggio». Sono gli Anni Cinquanta. I ricordi [...] non abbandonano Tony e [...] Ei-leen e Maisie. Una vita dura, fatta [...] fatiche e di violenza. La madre sottomessa, rassegnata [...]. Il padre brutale, collerico, [...] tavola dove è apparecchiato il pranzo, che [...] a colpi di scopa e che lascia [...] del letto come regali di Natale. Il tutto si svolge dietro [...] porta [...] sempre inquadrata come una barriera [...] tutto ciò che avviene [...] luogo simbolico di tutto il [...] dove si arrestano i desideri, le paure, le angosce [...] la rassegnazione. Flash-back sui giorni [...] quando il padre impediva alle [...] di andare al ballo, e la porta [...] della casa assumeva i [...] di un luogo magico e [...] dove sostare [...] di nascosto e a parlottare [...] le amiche. Flash-back su un [...] ospedale e sul padre [...] Eileen proprio il giorno del suo matrimonio si [...] quasi in una fitta di memoria lancinante. Di luogo simbolico nel [...] un altro, il pub, dove i fratelli [...] incontrano per cantare in con suggestive canzoni [...]. Nel pub le canzoni scandiscono [...] vita ormai matura [...] sembra riprodursi [...] asprezza dei rapporti [...] fatti di incomunicabilità, di violenze [...] e materiali, di separatezza fra coppie sponte. Le canzoni parlano d'amore, [...] dolori, e [...] mezzo, [...] linguaggio riconoscibile da questa [...] inclemenza quotidiana. Le donne ridono insieme, [...] separati, ingruppati, [...] e quasi estranei, battute [...] Ironiche e pungenti, dietro le quali si [...] le passioni e il lucido disagio della [...]. Solo le canzoni tengono [...] uomini e donne, fratelli e sorelle, in [...] come [...] linguaggio comune, e sembrano [...] «voci distanti», lontane, che rimanevano incrostate, chiuse [...]. [...] stili [...] è un film sconvolgente. Girato con un rigore [...]. Strutturato [...] a una [...] di luogo [...] di spazio concepiti con tenacia quasi maniacale. Un materiale accorpato coli [...] flusso di immagini inquietanti dove si intrecciano [...] incubi di valenza quasi onirica e scenari [...]. Un film carico di [...] le ossessioni, la tenerezza di una esperienza [...] nella coscienza, in seno a un sottile [...] apre, più di mille trattati sociologici, uno [...] sulla asprezza della viti marginale del mondo [...] Liverpool, negli anni Cinquanta. C'è da sperare solo [...] italiano lo comperi, sarebbe un peccato che [...] da festival». /// [...] /// In diecimila a Roma [...] De Gregori La voce, la chitarra, la «band» e [...] da capire Diecimila persone attente a seguire [...] dei concerti rock. La tappa romana di De Gregori [...] stata un successo, canzoni vecchie e nuove [...] sorta di itinerario poetico in cui c'è [...] riflessione e la denuncia. Dietro al cantautore, sempre [...] chitarra, una band di nove elementi, compatta [...]. La tournée si chiude [...] Milano. /// [...] /// La nuova tournée di Francesco De Gregori è iniziata la scorsa settimana con una [...] incontro con la stampa, a Milano, e [...] Al tempo stesso, però, [...] il via al tour molto tempo dopo [...] Terra di Nessuno il cantautore romano ha riaffermato [...] di non essere schiavo dei soliti meccanismi [...]. Sarà per questo che [...] non è ossessivamente concentrato sulla produzione più [...] abbondantemente, attraverso quasi una trentina di titoli, [...] storia [...] di De Gregori. C'è in lui la [...] evidente di superare la figura del cantautore [...] modello [...] la sagoma duramente ritagliata [...] forza della voce e delle parole sottolineata [...] acustica e [...]. Chitarra e armonica De Gregori [...] sempre, ma ha pure dietro di sé [...] ben nove elementi. Sul palco la dimensione [...] più plastica e movimentata e De Gregori [...] risucchiare [...] di gruppo, più da [...] tanto di giochi di luce. Ma senza esagerare. Probabilmente il cantautore sente [...] crisi del proprio ruolo ma sa aggiornarsi [...] avere [...] di «cedere alle mode». Se negli anni Settanta [...] senso parlare di cantautori che danno la [...] generazione, oggi un musicista come De [...] può che [...] voce a se stesso; [...] dubbi, nelle sue amarezze, nelle riflessioni raccontate [...] molti ci si possono ritrovare, e lo [...] ogni altra cosa il tipico atteggiamento che [...] ai suoi concerti. Preferiscono ascoltare, con attenzione, [...] parola, piuttosto che esprìmere con vivacità la [...] se poi [...] certo non manca, come [...] le distese di accendini (un po' sotto [...]. Anche se supportato da [...] strumentisti di alto livello, la forza e [...] De Gregori resta comunque nelle sue parole; parole [...] un tempo più ermeticamente, oggi con più [...] parlano delle storie del paese reale, o [...] della società, come quella prodigiosa del litanie, [...] divisioni in classi, i difficili rapporti umani, [...] speranze, le sconfìtte. Secondo una consuetudine degli ultimi [...] De Gregori ha iniziato il concerto con Niente da [...] un lungo balzo [...] nel [...] da un salto [...] presente con // Canto delle Sirene e Mimi sarà, tratta dal nuovo album («Sarà che [...] la vita è una strada con molti tornanti. Alla spensieratezza di Rollo and [...] ha contrae posto [...] litanie, a Nino e la [...] calcistica («Un buon giocatore è coraggio, genera sita e [...] è seguito il brano dedicato a Pasolini, A pa [...] ed ancora una nuova canzone, Capataz, ovvero «capoccia», il [...] più basso e meschino [...] del potere. Altri brani [...] come Nero, [...] attualità, e Vecchia valigia («Se provi a [...] c'è molto da raccontare, ma forse siamo [...] non sappiamo guardare») si frammischiano ai classici Raggio [...] Re-noir, [...] Generale, la donna cannone. /// [...] /// Soltanto per il bis De Gre» [...] ricompare solo, una manciata di brani dal [...] attacca [...] del fuochista, giunge a [...] ad [...] alla voce, così come [...] alta bang ricompare anche il suo [...] rista di sempre, Marco Marnoso. /// [...] /// Soltanto per il bis De Gre» [...] ricompare solo, una manciata di brani dal [...] attacca [...] del fuochista, giunge a [...] ad [...] alla voce, così come [...] alta bang ricompare anche il suo [...] rista di sempre, Marco Marnoso. (0)
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