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Mercoledì 6 gennaio [...] E [...]. Sulla risoluzione definita dalla Segreteria [...] della Direzione e-sprimo il mio dissenso, [...] appunto, perché mi pare [...] favorisca i necessari sbocchi u-nitari: in effetti [...] alcuni punti si colloca [...] in modo creativo e [...] grande e fertile solco della nostra decennale [...] punti rappresenta non semplicemente una svolta, una [...] «strappo» con la nostra tradizione e con [...] che con alcune fondamentali tesi congressuali). Occorre audacia [...] di rinnovamento. Ma non è [...] le radici che si [...] Partito: c'è, invece, il rischio (e più che [...] la coscienza e la [...] in definitiva, in gioco il suo stesso [...]. La risoluzione è, ad [...] di tutte le società [...] realizzate. È giustificato un giudizio [...] senza appello? Io non ne sono convinto [...] se ne debba discutere apertamente. Siamo [...] sulla scelta di sviluppare [...] come dice la risoluzione (salvo che ciò [...] «in piena autonomia e in modo mai [...] sarebbe, però, cosa ovvia e da sempre [...] ad esempio, con i partiti dì Fidel Castro, [...] di [...] di Tito, di [...] e [...] stesso modo» con quelli [...] Con I partiti della Pasionaria, di [...] di Breznev e «allo [...] un qualunque partito [...] questo non significa forse [...] si esprime in questa risoluzione non è [...] distanza o una critica o un grave [...] del partito comunista [...] e non solo di [...] volontà di una effettiva «rottura»? -s [...] . Questo è [...] che mi spinge a dare [...] contributo di alcune riflessioni, pur essendo consapevole che [...] del documento richiederebbe [...] e richiederà [...] altri approfondimenti. I punti di più [...] cui si può fare riferimento, mi pare [...] due. Noi riteniamo, infatti, che [...] Occidente [...] socialismo non possa affermarsi che coniugandosi con [...] democrazia. Più precisamente: che la peculiare [...] occidentale. Sia chiaro che questo [...] almeno a mio parere [...] «principio» demo-cratico abbia valore solo per [...] e non riguardi in [...] attuali paesi socialisti o altre regioni del [...]. È vero, infatti, che [...] dalla realtà e, attraverso la coscienza, le [...] degli uomini, si affermano in relazione a [...]. Nessuna realtà, invece, può [...] «principi». Non è, inoltre, vero [...] disgiunti dalla pienezza della democrazia, non abbiano [...] preciso significato, non solo per i popoli [...] Terzo [...] Quarto mondo, ma per le stesse masse [...] lo sforzo immane e i risultati, conseguiti [...] e dagli altri paesi socialisti (in condizioni [...] certo, non di favore, anche per [...] ostilità delle potenze capitalistiche) [...] «liberazione» di milioni e milioni di uomini [...] dalla ignoranza, nella costruzione di una società [...] i «principi» [...] e della solidarietà, a [...] un senso umano alla attività produttiva e [...] per tutti, a soddisfare i fondamentali bisogni [...] la donna, a tutelare [...] la salute, a promuovere [...] istruzione di massa e lo sviluppo della [...] e valorizzare il territorio. Questo sforzo e questi [...] esaurito la loro carica propulsiva e [...] seppur a diversi livelli [...] rappresentano, invece, io penso, un riferimento e [...] «permanenti». E non ultimo per [...] attraverso questo sforzo e questi risultati, che [...] realizzare al di fuori del quadro capitalistico, [...] costituendo anche un «polo» dello sviluppo mondiale [...] rispetto alla logica [...]. Ma di fronte a [...] ci compete non è certo di assumere [...] fila nel coro di quanti tendono a [...] fino a farne la ragione sufficiente della [...] eventi tragici, come quello polacco. Queste difficoltà provocano invece [...] giusta, salutare reazione, se scuotono un possibile [...] il nostro compito «rivoluzionario» potesse essenzialmente consistere [...] cogliere, in un quadro di democrazia sviluppata, [...] un frutto maturato su un albero che [...] piantato altrove e lì stava ormai [...] se non per un [...] crescendo. Dobbiamo essere, invece, pienamente [...] di cui Lenin stesso era consapevole: e [...] per lo sviluppo stesso del socialismo finora [...] «rottura» rivoluzionaria nei punti alti dello sviluppo [...]. E più ne siamo [...] guardare a noi stessi, alla nostra strategia, [...] con la serietà, con la schiettezza, con [...] si richiedono a un partito rivoluzionario. E per altri [...] temo [...] un alibi, rispetto alla [...] di un assetto nuovo, fondato, sì, sulla [...] dell' intervento pubblico sul [...] sociale ma non in forme tali da [...] del predominio capitalistico nella società. Com'è in realtà, nella [...] più avanzata della socialdemocrazia: di fatto una [...] nuova, al socialismo. Sono, come si vede, [...] problemi che stentano a trovare un approfondimento [...] traduzione nella prassi del Partito, anche per [...] vita interna, che devono [...]. Ma oggi è soprattutto su [...] punto [...] mi pare [...] che è necessario che il [...] si svolga con tutta chiarezza. Il problema è se [...] sono aperti per un processo rivoluzionario in Occidente, [...] tali ove venisse a cedere il «punto [...] presenza e dalla forza dell' Urss [...] pur con i suoi [...] scena mondiale, in grado di mantenere aperta [...] sistema capitalistico fronteggiando, in ultima analisi anche [...] la spinta «naturale» degli USA a riaffermare [...] a livello mondiale. Oggi, anzi, questa spinta [...] più acuta e minacciosa quanto più si [...] dei paesi capitalistici, le conseguenze del crescere [...] enormi difficoltà e contraddizioni [...] del processo di emancipazione [...] Terzo e Quarto mondo. Conseguenze che si sommano [...] contraddizioni [...]. Tutto ciò determina una situazione [...] a prospettive sia di reazione che di rivoluzione. E io non nutro [...] una tale situazione precipiterebbe inevitabilmente, sia sul [...] interno, verso le forme di reazione più [...] gravemente indebolirsi o addirittura. Un discorso schietto deve [...] a riguardo al tema, a cui mi [...] del modo di essere del Partito. I dati elettorali e [...] degli iscritti sono senz'altro indici significativi dello [...] del Partito. Ma proprio per un Partito [...] nostro, io penso che ancor più significativi [...] dovrebbe essere impossibile, seppure con approssimazione, [...] i dati relativi alla [...]. Al suo andamento, ad e-sempio, [...] decennio. Considero il «centralismo» giustificato [...] dare [...] del nostro Partito tutta [...] è necessaria ma non per gestire bensì [...] realtà. Ciò che è indispensabile, [...] fine, è la conquista del «consenso attivo» [...]. In questo sta la [...] democraticità del nostro metodo di vita interna. Armando [...] il tempo del grande [...] moderna non rimane che accettare la crisi [...] stato di precarietà Non può consolare, non [...] può assicurare la felicità -Eppure «non può [...] In «Miti e figure del moderno» Franco Rella [...] Freud. /// [...] /// Thomas Mann e Walter Benjamin: [...] delta letteratura del [...] che non può guarire [...] Ha ragione Franco Rella nel suo libro -Miti [...] ed. [...] del libro di Rella [...] necessario attraversamento, un affondo nel corpo di [...] ha nutrito la letteratura. La tensione a restituire [...] una [...] potenzialità è d'altronde comprensibile, [...] non dev'essere né sacra né profana né [...]. Ingenua: nel senso di facile, [...] innocua. Si ha netta [...] che i conti fino [...] le -figure» dei [...] Benjamin, dei Mann e [...] di [...] come li ha definiti Ferruccio Masi-ni, [...] hanno accumulato la [...] ricchezza» della letteratura tedesca [...] siano stati fatti. Manca intanto [...] una -figura»: la complicità. E siccome quel sapere [...] sono come macigni su una strada senza [...] semplice cenno al linguaggio turistico può causare [...] Benjamin, magari con [...] con i loro boscaioli [...] sentieri), come fare i conti con la [...] saldati con tutte le [...] figure e miti sono infilati come coralli [...] dalla scrittura di Rella. È una piccola e [...] -summa», che comincia con un [...] discorso intorno alla questione cruciale della trasmissibilità. O, se si vuole, [...] del post-moderno. Se sia finita o [...] un occhiata in giro ci suggerisce una [...]. Naturalmente si pensa alla Polonia. Non [...] una [...] alcuno che Grande Narrazione apertamente [...] «redde ratio-nem» insieme con una escatologia troppo facile e [...] chiara per essere credibile. Il facile e il chiaro [...] esiti tragici, perché l'opera di riduzione a facilità e [...] chiarezza [...] della violenza. Benjamin aveva già capito [...] noi gente d'oggi siamo poveri di esperienza [...] trasmissibilità e di narratività. Del resto, quale credito [...] torce un po', prende vie oblique) dare [...] E quale credito dare ai figli che uccidono [...] padri ritenuti colpevoli di non avere assicurato [...] di eventi verso la redenzione universale?. Rella restituisce a Benjamin [...] di Benjamin, a cominciare dalla dissoluzione della [...] totale. Ma se è relativamente [...] facile tracciare una linea di [...] per il discorso sul -moderno», molto più difficile è [...] sulla linea [...] e vedere il momento in [...] si passa dal -moderno» a una -condizione post-moderna». Per la verità, questa linea [...] abbiamo prestata noi [...] per dire che quel momento [...] stiamo vivendo. [...] é persino infantile, ma [...] siamo su quella linea e là ci [...] di [...]. La letteratura, quella che [...] e quel sapere dei quali parla anche Daniele Del Giudice, ci hanno dato le immagini di questo [...] immobili, non quieti, sulla linea [...]. Che non è una [...] ma un continente largo, lungo e profondo, [...] e inquieto, non una consolante linea [...] inesistente dove si congiungono [...] nel quale [...] di un sapere critico [...] -figure» di una scrittura [...] po' letteratura, un po' [...]. Saltare oltre quella [...] non pare possibile. Chi potrebbe mai credere [...] I conti non sono [...] e non sono stati fatti bene. Il capitolo che Rella [...] Franz Kafka lo rivela. L'autore coglie nel segno [...] suggerisce che ci siamo dati, via via, [...] salute o alla [...] malattia. Ma converrà [...] con attenzione là dove parla [...] cura. Questo discorso, che Rella [...] appena cominciato. Tra concetto e metafora, [...] per tutto il sapere accumulato su quella [...] per la [...] -nomenclatura», ma scarso è [...] riservato alla cura. Non si mette la [...] e così non si spendono con facilità [...] cura, perché si sa bene che la [...]. In Kafka, più forte [...] -promessa di felicità» che Rella sente suonare [...] pagine, risuona il tema della vanità della [...] perniciosità, per [...] secondo una convinzione della [...]. Tra [...] delle filosofie della vita [...] filosofie della morte e del negativo c'è [...] che Rella sente bene: -Non [...] non vivere», la quale apre la strada [...] tra i due assoluti. Regno intermedio, in cui [...] la cura e il rifiuto alla cura. Dei suoi effetti disastrosi, [...] là parola letteraria non ci ha detto [...] già tenta di scantonare, di sottrarsi. La decisione è stata [...] delle trattative con la associazione dei produttori [...] anche se la [...] ha voluto sottolineare che [...] da ogni accordo che raggiungeremo con i [...]. La associazione sostiene che [...] anno di produzione cinematografica statunitense [...] sono stati appena 12 ruoli importanti interpretati da attori [...] ed uno solo da una attrice di colore [...] Tyson in [...]. Questo non è il [...] delle avanguardie, o il reame [...] . Al di là di essa [...] come dice Freud, soltanto le [...] illusioni di [...] con le quali possiamo certo [...] ma non [...] gli enigmi del [...] e [...] in sapere, in un orizzonte [...] senso. Questo è [...] e non cura [...]. Schnitzler abbandonò la professione [...] Freud disse di non essere mai stato [...]. Un rifiuto del mestiere [...] rifiuto [...] di curare il mondo [...] di perfètta guarigione. Nessuno dei due era [...] era Kafka, ma tutti e tre avevano [...] la strada [...] cura porta alle soluzioni [...]. Essa dovrà affrontare una faticosa [...] sulla propria complicità. Ma questa -figura» manca [...] libri di oggi, e anche da quello [...] Franco Rella. [...] lungo questo itinerario [...] la descrizione della complicità [...] la letteratura potrebbe diventare meno [...] di sé. Intanto, descrivere il volo [...] ha fatto /-talo Calvino giorni fa sulla -Repubblica», [...] in quel regno intermedio dove, più e [...] regni [...] la superficie [...] del labirinto. Varrebbe la pena di [...] punto, un discorso a parte sulla lettura [...] Montale [...] da Rella. Per ora si dirà che [...] rivela un Monta-' le del tempo della cura, o [...] montagna incantata, che non cerca terapie, [...] nando tuttavia se stesso e [...] proprio pensiero -a girare alla ricerca disperata di un [...] lungo una compatta muraglia [...] ha in cima cocci a-guzzi [...]. Ottavio Cecchi Peggy [...] accanto a due quadri [...] una famiglia di [...] ruolo hanno avuto i [...] conservazione del nostro patrimonio artistico? In una [...] Milano la storia di sedici Fondazioni Non è [...] una storia del collezionismo d'arte privato in Italia [...] Ottocento e Novecento, ed è un vero peccato, [...] essa permetterebbe di riportare in auge personalità [...] diedero un importante contributo alla storia artistica [...] ma si delineerebbero anche, con maggior chiarezza, [...] strutturali che il collezionismo subì, a cavallo [...] secoli, per [...] di [...] romantica ed idealista e [...] legati a un mercato [...] in travolgente espansione. Lungi [...] il carattere settoriale e [...] odierna, quella ottocentesca era concepita umanisticamente come [...] testimonianze culturali e materiali del passato, riunite [...] che, se aveva fini speculativi, era spesso [...] da interessi antiquari ed eruditi. Non esistevano barriere tra [...] quadri, di sculture, di arti minori, com'erano [...] i confini tra [...] e il moderno (non [...] restauro [...] odierno) e tra le [...]. Collezioni come quella milanese [...] Pezzoli, o quella fiorentina [...] erano sintetiche ricostruzioni della [...] cui concorreva [...] tra opere d'arte, arredi [...]. Il quadro era esposto [...] scultura accanto alla sedia antica, al costume, [...]. La ristrutturazione architettonica dei [...] collezioni in una sorta di «teatro» permanente [...] come gli studi storici, nella forma della [...] competenza cittadina, o della ricerca di più [...] per esempio, alla grandiosa «Civiltà del Rinascimento [...] Italia» [...] Jacob [...] miravano ad [...] sintesi onnicomprensiva del carattere [...]. Era uno spirito positivista [...] dalle maggiori collezioni d'arte europee (che proprio [...] il Mu-seo [...] de [...] a Pa. La Fondazione [...] Pezzoli di Milano, che [...] scorsi aveva dato un importante contributo alla [...] italiano con la mostra dedicata al fondatore [...] Gian Giacomo [...] Pezzoli (1822-1879), allarga ora [...] ricerca con [...] aperta sino alla fine [...] da opere d'arte provenienti da sedici collezioni [...] private, e divenute poi fondazioni o enti [...] pubbliche: [...] casa al museo. Capolavori da fondazioni artistiche [...] Maria Teresa Balboni Brizza, Gian Alberto Dell'Acqua, A-lessandra Mottola Molfino, Annalisa Zanni. Non è mancato chi ha [...] in questa esposizione il segno di un «riflusso» verso [...] aristocratica [...] «statizzante [...] per la rinuncia ad un [...] museo! Ma non è cosi Le [...] tra cui non mancano capolavori di altissima [...] (Giovanni Bellini, Paris Bordone, [...] ecc. Il catalogo della mostra [...] elenco delle fondazioni artistiche italiane, che è [...] in quanto molte di queste non sono [...] turìstiche e rischiano di rimanere escluse dal [...] musei nazionali. Si lamentano in questo [...] carenze legislative e mancanze di fondi che [...] accogliere con gli onori [...] generosi regali. Ma il [...] ci porterebbe lontani. /// [...] /// Ma il [...] ci porterebbe lontani. (0)
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