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Se aveva dossier «riservati», Federico Umberto [...] non li teneva né [...] in cantina. Ma il giudice [...] continuerà la ri-cerca di [...]. Di [...] si era già occupato nel [...] per «costituzione di banda armata» [...] che [...] ufficiale del Sid La Bruna [...] parlato al giudice veneziano dei finanziamenti che arrivavano ad Avanguardia nazionale dagli «Affari riservati». /// [...] /// Le aveva? Dove le [...] Chi [...] per pri-mo nella caccia al «tesoro» di Federi-co Umberto [...] Carlo [...] giudice avellinese trapiantato a Venezia, [...] è stato il primo a lanciarsi sulla [...]. [...] che ha tornando da Roma [...] Ve-nezia, gli è andata buca: «No, guardi, [...] stata una serie di contrattempi, [...] ancora non so [...] trovato la Finanza». Appena tre buste e [...] indirizzi, pare. Implicito: la caccia conti-nua, [...] altre basi possibi-li. Sempre che altri, senza [...] mandati di perquisizione, non si siano già [...]. Giudice, proprio zero? Neanche un libretto di [...]. È proprio scornato. Deve rodersi le dita: [...] di [...] è stata tenuta nascosta? Perché [...] venuto a conoscenza, per vie traverse, così [...] Proprio [...] che sapeva da tempo della malattia, e [...] Mistero che aumenta i sospetti. Ma stelloni, giudice a Venezia, [...] su «Argo 16» che stava [...] a celebrare in sordina il decennale, che [...] con [...] capo [...] Affari riser-vati del ministero [...] sciol-to nel 1974? Con [...] che, per quanto in pensione, [...] a percepire due milioni al mese «fuori busta» dal [...] ed era ancora attivo accanto ad agenzie di stampa [...] addetti ai lavori? Che tanti -magi-strati inclusi -sospettavano di [...] stato [...] «degli americani» e il manovratore [...] Avanguardia nazio-nale? Un [...] di pazienza. Leggete le biografie di Carlo [...] e trove-rete una frasetta [...] «Speciali-sta [...] quelle istruttorie eterne che [...] che serpeggiano come radici dove meno te [...]. E non è detto, [...] sia un male. Così è «Argo 16». Uno di que-sti era [...] Porto Marghera il 23 novembre 1973. Nel 1986 il colonnello Ambrogio Viviani dà invece [...] a Pa-norama. Poco prima [...] dice, [...] era stato usa-to per rispedire [...] nascosto in Li-bia due terroristi arabi presi a Ostia [...] preparavano un at-tentato a un aereo di linea israelia-no. Dunque? Dunque al Sid erano [...] certi che «Argo 16» era stato sabotato dagli israeliani [...] ritor-sione: «Un consiglio un [...] cruen-to per [...] di [...] con [...]. Naturalmente, [...] apre [...]. Incrimina per strage [...] Zamir, fino al 1974 [...]. Incrimina per favoreggiamen-to uno [...] italiani. Comincia a ricostruire tutti [...] «Argo 16». Quando si nuota in [...] cocktail di aero-nautica, militari vari e servizi [...] cosa nasce cosa. Si scopre subito, ad [...] «Argo 16» era usato anche per portare i [...] in Sardegna: ed ecco che [...] partecipa di fatto [...] su Gladio. Salta fuori che, nel [...] i terroristi alla Libia, era a bordo [...] del Sid Antonio La Bruna. E La Bruna è una [...] ine-sauribile per [...]. Parla e parla, su [...] la storia [...] vista dalla parte dei [...]. Ne nasce, più eclatante [...] resto, un [...] che [...] invia alla commissione Stragi [...] romani: racconta di come le bobine [...] sulle deviazioni del [...] e sul ten-tato golpe [...] state manipolate, e di come a controlla-re [...] stato [...] sottosegretario Francesco Cossi-ga. Ma [...] modo di spaziare su tanti [...] campi. Partito da «Argo 16», [...] impegnato a ricostruire i [...] Cia alla [...] a cercare gli arsenali [...] nel 1948 dai «gla-diatori bianchi» in parrocchie [...] generali della Cia per la strage di Peteano, [...] scovare retroscena inedi-ti per la strage di [...] in Congo del 1961. Già: ma [...] Eccolo anche lui. È sempre La Bruna [...] a [...] anni fa. Assicura che [...] capo degli Affari Riservati finanziava, [...] Stefano Delle Chiaie, il leader [...] Avanguardia nazionale. E [...] nel marzo 1990, spedisce [...] commissione Stragi e ai giudici ro-mani, invitando [...] per costituzione di banda [...]. A Roma, naturalmente, tutto [...]. [...] potente ed enigma-tico resta comunque [...] mirino di [...]. /// [...] /// Il poi sembra arrivare [...] svi-luppi delle inchieste milanesi sulla strage di [...] Fontana [...] dintor-ni. Ci sarebbe qualcosa che [...] racconti di La Bruna. Intanto, come va [...] pura e semplice [...] ca-duto? Ferma [...] iniziale. Ma sempre turbinosa. Ultimo colpac-cio, [...] scorso, la perquisizione della [...] Stelio Nar-dini, ex capo di stato maggiore [...] cerca carte su Argo [...] armadio di documenti su Ustica. Da quel momento, [...] da [...] la-vora in coppia con Rosario Priore. Aereo per aereo. [...] protesta: «Sciacalli» MASSIMILIANO DI GIORGIO [...]. Sul mandato di perquisi-zione [...] quella del 2 agosto, proprio il giorno [...]. E ieri mattina, poche [...] la salma venisse definitivamente [...] in un cimitero della [...] della Guardia di Finanza hanno bussato a [...] Federico Umberto [...] prefetto in pen-sione e [...] tanti se-greti di Stato, lui che aveva [...] fino allo scioglimento, [...] «affari riservati» del [...]. Ad aprire la porta ai [...] Antonella Gallo, da più di [...] anni assistente di [...] avventura che [...] prefetto -a ri-poso dal 1984 [...] intrapreso con entusiasmo, quella di grand gour-met per il [...] e per la [...] celebre guida culina-ria [...]. Alla vista degli agenti [...] reagito prima con stupo-re, poi con rabbia. È [...] di sciacallaggio, potevano [...] quando era ancora vivo». Ma la cartella dattilo-scritta, [...] procu-ratore di Venezia Carlo [...] parlava chiaro: «rinvenire atti [...] alla prosecuzione [...] in corso vertente sulla [...] sabotaggio», in relazione al procedimento nu-mero 318 [...] chiama in causa [...] Zamir e altri», imputati [...]. La vicenda più nota [...] Argo [...] insomma. Così, per più di sei [...] gli agen-ti hanno rovistato [...] di famiglia in via Cimarosa, [...] Parioli. Hanno setacciato la li-breria [...] scrivania do-ve [...] lavorava, spesso attor-niato dai [...] Guida, il soggiorno, perfino la cantina. La perquisizione non ha [...] stanza da letto dove [...] si è spento nella [...] e giovedì. E alla fine, dopo [...] le carte del verbale alla Gallo e [...] Roberto De Santis, i fi-nanzieri se ne sono andati [...] del pomeriggio portando con sè tre buste [...]. Documenti segreti? Chissà. Ma [...] dei 49 «colli» sequestra-ti spunta [...] di tutto. Ci sono per esempio [...] un ma-nuale intitolato «La criminologia dei servizi [...] per la pubblicazione, o le pagine [...] di [...] che avrebbe dovuto essere [...] «Memorie [...] di un questore a [...]. Vari documenti dattiloscritti, tante [...] libretti di assegni e perfino una piccola [...] Browning. IL PERSONAGGIO Il «grande fascicolatore» [...] i misteri [...]. Colto, intelligente, sim-patico: profondamente [...]. Da giovanissimo, andò a recuperare, [...] conto del governo del Sud, [...] la polizia politica fa-scista. Erano i giorni della Liberazio-ne. Iniziò allora la [...] «irresistibile» carriera di spia, meglio, [...] che in fondo è finita [...] giovedì, quando è morto nel suo apparta-mento romano, [...] di 78 anni. Riusciva a condizionare [...] arco politico italiano. Così, nessuno lo ha mai [...] frontalmente. I capi dei servi-zi [...] finiva in car-cere, chi veniva rimosso. /// [...] /// Lui, Federico Umberto [...] non cadeva: imperava. Depositario di segreti inconfessabili, di [...] è stato per al-meno [...] il vero capo [...] affari riservati del [...] an-che se ha ricoperto la [...] di diret-tore soltanto dal [...] al [...] (di vicedi-rettore dal [...] al [...]. [...] affari riservati, come hanno [...] tuttora dimostrando le inda-gini sulle stragi, ha [...] at-tivo nella strategia della tensione. Un luogo di trame [...] di depi-staggi e di impudiche menzogne. Un esempio: subito dopo [...] piazza Fontana, furono occultati re-perti giudiziari compromettenti. Ha scritto De Lutiis, a [...] del golpe Borghese: «È assai poco credibile che [...] dicembre 1970 [...] non fosse al corrente del [...] che gruppi armati erano penetrati nel ministero [...]. Uomo di fiducia degli [...]. Spiava, [...] dei «nemici», i dirigenti [...] Pci («Certo che li ho spiati. Era il mio mestiere, ho [...] spe-ciale della Nato», ha detto [...] recente in [...]. Aveva informatori in tutti [...]. Uno faceva parte della direzione [...] (dal [...] fu siglato in un ufficio [...] americana). Negli elenchi della [...] fu trovato anche il suo [...]. Lui, però, nega-va, minimizzava: «Non [...] a [...] non so perché Gelli [...] mio nome. La loggia [...] per me è [...] buffa. Avrò visto Licio Gelli [...] in tutto. Mi annoiava, era sostanzial-mente [...]. Quanto a Calvi, il [...] Londra, [...] banalizzava e glissava: «Calvi [...] incarico e quasi ne era contento. Ripeteva spesso: dillo al [...]. Sperava di essere protetto, [...] suo mondo im-maginario, caratteristica che si andò [...] tracolli. Credeva solo in quattro [...] la massoneria, i servizi segreti e la [...]. [...] che in qualche maniera io [...] che rap-presentassi una fetta del [...] rea-le». [...] Calvi? Federico Umberto [...] era nato a Marsiglia. Padre piemontese e madre [...]. Dopo il recupero degli [...] Ovra, [...] troviamo a Ro-ma, [...] politico della questu-ra. Vi resta fino al [...] dal [...] ne è il capo. Nel [...] entra [...] affari riservati. Due, tre anni di [...] la caduta dei dirigenti legati a Tambroni, [...]. Una carriera ful-minante. Il suo potere, in [...] sempre maggiore della carica effettivamente ricoperta. Vicecapo nel [...] capo nel [...] viene consulta-to da ministri, presidenti [...] Consi-glio, autorità nazionali e internazio-nali. Ha legami con [...] destra, con Avanguardia nazionale. Lancia messaggi, allude. In [...] parlando delle Brigate Ros-se, [...] tutti, sappiamo i loro nomi, li seguiamo, [...]. Passano pochi mesi ed [...] del giudice ge-novese Mario Sossi. Perché [...] Che cosa ha voluto dire, [...] Dopo la strage di Brescia, [...] affari riservati viene sciolto (ma lo scioglimento si rivelerà [...] formale che sostanziale). Lui, il «maestro delle [...] dei dossier riservati», il [...] misteri, viene mandato a dirigere le polizie [...] suoi ordini, ventimila uomini. Dun-que, il suo potere [...] moltiplica, diventa gigantesco. Tra i politici, gli [...] Cossiga. I fondi riservati [...] il «grande fascicolatore» va [...]. [...] va ufficial-mente in pensione: perché [...] spia, soprattutto se custode di segreti im-portanti, continua comunque [...] lavo-rare. Negli anni scorsi, con Parisi [...] polizia, riceveva periodica-mente delle somme provenienti dai [...] Dipartimento di pubblica sicurezza. Come mai, gli chiese [...] i capi dei servizi segreti militari sono [...] magi-strati e lei no? Risposta: «I poliziotti [...] degli sbirri, gente di mestiere, che sa [...] di investigazione. I militari hanno magari [...] ingegneria na-vale, provengono dal genio: e da [...] vengono messi al ver-tice di organizzazioni di [...]. /// [...] /// Rilasciava dichia-razioni leziose. Interviste col doppio-fondo. Esperto di cucina, curava, per [...] settimanale [...] e nasco-sto dietro [...] e [...] una rubrica di «cultura culinaria». Stava scrivendo un libro [...]. Sì: Federico Umberto [...] era un uomo simpatico, colto, [...]. /// [...] /// Sì: Federico Umberto [...] era un uomo simpatico, colto, [...]. (0)
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