Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 1292225925.

E allora, recarsi a [...] cari estinti per [...] protezione e consolazione, [...] le tombe, consumare picnic [...] si fa tuttora in molti paesi mediterranei [...] più che ingenuità, pura su-perstizione? In tale [...] su-perstiziosi quasi tutti quei riti che sia [...] culturali estremamente diverse -come può [...] il funerale in una [...] di teste della selva amazzonica rispetto alle [...] un capo di Stato o a un [...] quello di Lady Diana -sono tuttavia presenti [...]. Non esiste cultura in [...] espressioni collettive e formaliz-zate del dolore per [...] un membro della collettività, ovvero riti e [...] relative al lut-to. Le funzioni di tali [...]. Da un lato essi [...] per [...] informazioni attraverso segni estremamente [...] ve-stirsi di nero nella nostra civiltà, o [...] quelle orientali. Ma le cele-brazioni del [...] a rinsaldare i legami tra i vivi [...] dei defunti. Come avveniva, e tuttora [...] aree [...] contadina quando la famiglia, [...] 10 Novembre banchettava in attesa del ritorno [...] la notte sarebbero passati a visitare i [...] cari. Per [...] si imbandiva per gli stanchi [...] una tavola ricca di cibi [...] legati al-la solennità. Come le Fave dei [...] miele e mandorle -di area veneta o [...] le tibie di zucchero che si regalano [...] Sicilia e [...]. Di fatto, attraverso [...] del lutto la società congedava [...] lo scomparso [...] a pas-sare da questo [...] mondo, ovvero a «trapassare». Non a caso la [...] che il morto indica un tempo verbale [...]. I diversi elementi del lutto, [...] pianto, le preghiere, le luci, i tempi stessi della [...] rappresentano spesso la ri-formulazione in termini cristiani di antiche [...] pagane che imma-ginavano il cammino dei morti come [...] di una terra [...] di [...] il defunto [...] dovuto al traghettatore [...] greco di cui restano tracce [...] dantesco, oltre che nelle nostre tra-dizioni popolari fino a [...] molto re-centi. Tutte queste concezioni rifletto-no [...] tra rituali laici -relativi al tessuto comunitario [...] riti religiosi che spesso la Chiesa ha [...]. Elementi entrambi fondamentali, ma che [...] tenuti distinti [...] perché, nella nostra come in [...] culture, [...] tout court a riti religiosi. Ecco perché, a fronte [...] eccle-siastica in materia di [...] -pronunciamenti per altro storicamente mutevoli -la religione [...] gene-rale la religiosità «vissuta», conti-nua a celebrare [...] e ad attribuire significati alla mor-te, con [...] al dettato ufficiale. Senza sen-tirsi ingenui se [...] cercare «tracce» dei propri cari proprio nei [...] sono sepolti, quasi a tenere in vita [...] una memoria incarnata che passi attraverso i [...] corpi. Una «corrispondenza [...] sensi», la chiamava Fo-scolo. Evidentemente anche quella [...] dei Sepolcri era una sensibilità [...]. LE NOTIZIE DEL GIORNO GIULIANO CAPECE LATRO CINA / 1 Asia, cinesi primi per [...] di Internet LA FOTO NOTIZIA FRANCIA La «revisione» di [...] Niente fiori a [...]. ///
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CINA / 2 Nauseato dal [...] pilota dirotta [...] PIAGHE SOCIALI Dilaga a Mosca [...] clandestino [...]. ///
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Cleopatra riemerge dalle acque, ma [...] palazzo reale [...]. ///
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STRATEGIE Per i mercanti [...] un [...] da record REGALI Dagli austriaci [...] per Papa [...] STORIA [...] nel [...] crociate contro il tabacco INEDITI «Il piccolo [...] Una fiaba araba firmata Céline CICLONI Ventiquattro morti in America centrale al passaggio di Mitch RAZZISMO Offese i musulmani Condannata la [...]. ///
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SEGUE DALLA PRIMA La [...] con la moglie Mary Ann e con [...] tale gli si avvicina e gli propone [...] la-vorare a New York in un importante [...] del quale [...] Mil-ton (Al Pacino). La proposta è allettan-te, può [...] la strada per una folgo-rante carriera e Lomax [...] mal-grado [...] madre sia assillata da inquie-tanti [...]. [...] a New York con [...] Kevin supera il pe-riodo di prova iniziale, conosce [...] Milton (che vive in [...] grande stanza ed è [...] belle donne), ed entra a far parte [...]. Da quel momento la [...] coppia cambia radi-calmente, Kevin e Mary Ann [...] grandissimo appartamento di un pa-lazzo dove abitano [...] del-lo studio e lo stesso Milton. In breve, Ke-vin viene [...] lavoro e alla giovane moglie non resta [...] vita delle mogli de-gli altri colleghi: fare [...] comprare vestiti firmati, [...] ma soprattutto abituarsi a [...] una volta la settimana. Mentre Kevin passa di [...] mentale di Mary Ann [...] evidenti segni [...] la giovane donna, ad [...] le pareti di ca-sa perché non è [...] colo-re appena dato, diventa vittima di visio-ni [...] nella quale è ve-nuta a vivere le [...] una New York che ai suoi occhi [...] malefico (sarebbe più giusto dire di mefistofelico). Questi disturbi via via di-ventano [...] gravi da far rinchiudere Mary Ann in una clinica [...] alienati. Kevin, al quale Milton [...] più complessi e delicati, li vince tutti. Però è lo stesso Milton [...] Kevin ad abbandonare per qualche tem-po il [...] così più vicino alla moglie. Malgrado il consiglio di Milton, [...] diventato anche un suo maestro di vita, [...] e la moglie Kevin sce-glie il primo: «Se [...] il lavoro per lei e poi lei [...] questa è la [...] giustificazione. Allora, per assistere la [...] New York la madre di Kevin, mentre [...] rimane affascinato da una bellissima segretaria del [...]. Poi [...] un inevitabile incontro tra Milton [...] madre di Kevin, incontro che lette-ralmente sconvolge [...] quale però non ne rivela le ragioni [...]. Un giorno, mentre Kevin [...] si tro-vano nella clinica in visita a Mary Ann, [...] sempre più sconvolta e dispera-ta, si uccide. Ed è solo allora, [...] di tragedia, che la madre di Kevin [...] rivelare al figlio quale sia la vera [...] Milton. Su questa strada io [...] non posso riferire quello che la signo-ra [...] Kevin, equivarrebbe a una cat-tiva azione verso tutti [...] la cassetta. Vi basti sapere che si [...] di una duplice rivelazione che im-mette lo spettatore su [...] specie di dop-pio binario narrativo. Il fascino del film [...] ma non solo in que-sto, e cioè [...] lo spettato-re si convince [...] individuato la rot-ta che [...] un colpo im-provviso di timone [...] in [...] direzione. È un gioco raffinato [...] con coerenza e rigore. Nel corso di un [...] Milton, Kevin ap-prende che il grande avvocato ha [...] la vanità, che Dio si fa beffe [...] loro delle leggi assurde, che la bella [...] Kevin è preso non è altri che [...] che [...] tra i due deve [...] un figlio necessa-rio ai suoi piani. Sconvolto dalla situa-zione nella [...] venuto a trovare per colpa della [...] ricerca del successo (la [...] ha fatto cenno Milton) Kevin si toglie [...] un colpo di pistola. Segue una scena apoca-littica nella [...] Milton sembra avere la peggio. E [...] colpo di scena straor-dinario, [...] punto di partenza. Kevin è «ancora» nel [...] davanti allo specchio, intento a do-mandarsi se [...] un im-putato che si sa colpevole. Il processo ri-prende, Kevin [...] e dichiara al giudice di rinunciare alla [...] accusato dalla [...] allieva. Men-tre scende le scale [...] giusti-zia assieme a Mary Ann che ha [...] viene fermato da un giorna-lista che gli [...] per [...]. Kevin, prima titubante, si convince [...] accettare e [...] con Mary Ann (è stata [...] anzi, a [...]. Il giornalista, li osserva [...] poi guardando in macchina dice: «Vanità, il [...]. A me pare che [...] di forza [...] film sia da individuare [...] momento del guardarsi allo specchio: la vicenda [...] di questo doppio sguardo [...] flashback, un sogno, una premoni-zione, secondo i [...] tradizionali, ma è una sorta di compres-sione [...]. Le due opzioni sono [...] reali, come se si svolgessero in due [...]. È un modo molto [...] avviso, di proporre [...] dei tempi del racconto [...]. Insomma, credo che la [...] «noir» termini in bellezza. E io mi per-metto [...] che mi ha fatto rivedere splendidi [...] ha concesso la possibilità di ri-parlare di [...] che non lo facevo; ai [...] che mi hanno seguito [...] mia nipotina diciassettenne e cinefila Alessandra che [...]. ///
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Questa dichiarazione consente, pur [...] del caso, di azzar-dare delle ipotesi di [...]. Sicuramente la Corte di Londra [...] può [...] basato la [...] pronunzia [...] «immu-nità personale e processuale» ricono-sciuto, [...] diritto internazionale consuetudinario e dalla Convenzio-ne di Vienna del [...] agli agenti di-plomatici ed organi equiparati in ba-se al [...] «ne [...]. Il generale Pinochet, infatti, [...] dello «status» di diplomatico o di «status» [...] Stato o membri di gover-ni stranieri in [...]. Né sicuramente alcun rilievo [...] di per sé lo «status» di membro [...] Parlamento [...]. Infatti, le relative immunità [...] cileno non han-no rilievo internazionalistico salvo che [...] prima descritta del parlamentare [...] in missione ufficia-le. La Corte di Londra, [...] basata sulla così detta immu-nità funzionale degli [...] la dottrina internazionalistica ri-collega alla teoria [...] State. In pratica, tale immunità [...] che la ricaduta sul soggetto -persona fisica [...] allo Stato rappresentato dal soggetto stesso in [...]. Se così è, riteniamo di [...] dissen-tire profondamente dai giudici ingle-si. Infatti, tale immunità può [...] avviso, solo nella mi-sura in cui persista [...] tra individuo e Stato mentre attualmente il [...] Pino-chet [...] è «organo» dello Stato cile-no. Ovviamente, siamo a conoscenza [...] nordamericana, che ha riconosciuto questo tipo di [...] ex capi di Stato e di governo [...] la migliore dottrina, che tale giurisprudenza non [...] con le più recenti evoluzioni norma-tive in [...]. Ma, dove il dissenso [...] in ordine alla mancata suffi-ciente considerazione da [...] Corte inglese del tipo di crimine per il [...] il generale Pino-chet. Si tratta di crimini [...] nella categoria dei [...] per i quali, anche se [...] teoricamente [...] indi-cata, permane la responsabilità per-sonale [...]. Tale responsabilità, infatti, viene rico-struita [...] diritto internazionale contemporaneo come [...] «deroga» al regime [...] funzionale; deroga giustificata [...] gravità dei crimini commessi considerati, [...] cri-mini contro [...] dovunque, e comunque, perseguibili. ///
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Tale responsabilità, infatti, viene rico-struita [...] diritto internazionale contemporaneo come [...] «deroga» al regime [...] funzionale; deroga giustificata [...] gravità dei crimini commessi considerati, [...] cri-mini contro [...] dovunque, e comunque, perseguibili.