Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «Rinascita-mensile ('44/'62)-ed. unica - numero di periodico»--Id 1287894956.

Sia la [...] che il [...] ne hanno parlato. Kardelj viene attaccato, oltre [...] impostazione che egli dà a tutti questi [...] arriva nelle sue accuse a parlare addirittura [...] » della Cina, ignorando invece le vere [...] di cui la Cina è vittima da [...]. [...] di una rivista di Cracovia [...] stato attuale della [...] CHE PUNTO è la letteratura [...] una rivista di Cracovia, ha [...] su questo tema [...] tra gli scrittori, per fare [...] punto, in particolare, [...] della letteratura dinanzi ai problemi [...]. Sin [...] va precisato, la redazione [...] messo nero su bianco, con molta chiarezza, [...] letteratura polacca è impegnata in modo insufficiente [...] e riflette in modo [...] fenomeni di ordine sociale, morale e culturale [...] costruzione del socialismo. Premesso questo giudizio di [...] ha iniziato la pubblicazione [...]. Bohdan [...] uno scrittore sulla quarantina [...] dopoguerra, con il romanzo [...] (La generazione), riconosce senz'altro [...] letteratura degli ultimi anni evita questo tipo [...] preferisce invece i temi " eterni " [...] dell'amore », ma osserva subito dopo, rivolto [...] rivista: «Voi non precisate nella vostra lettera [...] " cambiamenti sociali e culturali " di [...] vi tenete sulle generali. [...] un fatto significativo. C'è un problema capitale: [...] classe operaia uscita dai ceti contadini. [...] che si ha in [...] parla oggi della " classe operaia non [...] modo con le osservazioni che ho fatto [...] anch'io ero operaio. La morale professionale di [...] il loro atteggiamento verso il lavoro, ciò [...] delle conoscenze professionali, dei quadri tecnici, della [...] e degli arnesi che sono loro affidati, [...] colpisce spesso e mi causa delle gravi [...]. Come è successo tutto [...] Perchè? Dove [...] La risposta non è [...] ottimistica. Segnalo soltanto qualche problema: ognuno [...] questi ha una portata politica. Tutti potrebbero servire di spunto [...] scrittore; e invece non c'è nessuno che [...] ». Analoga, per molti versi, [...] Jan [...] consulente letterario di un [...] «Confesso francamente il mio pessimismo. Si sono scritti una quantità [...] libri sugli anni [...]. Ma non abbiamo, sino a [...] momento, una sola opera che sia [...] di quei tempi. Niente [...] del ghetto e di Varsavia, [...] lotte clandestine o sulle tragedie dei campi [...] che esprima le sofferenze di una nazione, [...]. Vuol dire questo che [...] non ha un solo scrittore di talento? A [...] se queste opere non sono state scritte, [...] ricercata nel fatto che gli avvenimenti di [...] hanno superato le possibilità della letteratura. La vita ha superato [...]. C'è stata troppa storia. E la letteratura si [...] questo peso. Essa non dispone di [...] di rievocare le esperienze della guerra e [...]. Il più grande romanzo [...] è contenuto in questa sola frase: «Quattro [...] sono state assassinate nelle camere a gas [...]. Quale penna potrebbe superare [...] Jan [...] analizza poi [...] attuale della letteratura: « E [...] del dopoguerra, quelli più vicini a noi? Quanti [...] quante trasformazioni. Una successione rapida di [...] cessano di sorprenderci. La letteratura è come [...] a riva. Non riesce a seguire [...] si vorrebbe che la precedesse! Apportiamo il nostro contributo [...] degli avvenimenti grandiosi e senza precedenti. Ma proprio le grandi [...] la grande letteratura. Non ne abbiamo il [...] preda alla febbre. La seconda ragione del [...] evita i temi contemporanei, è data dal [...] considerazioni che ci impongono la vita e [...] che ci imponiamo noi stessi. Parlo [...] solo delle considerazioni riguardanti [...] la situazione e le circostanze nelle quali [...]. Esse costituiscono in qualche modo [...] categoria storica. [...] impossibile [...] o convincerci che non esistano. Se a queste restrizioni [...] poi ogni sorta di peripezie di ordine [...] questo: la storia abbandona [...] per ritirarsi nelle epoche [...] scrittore ricerca, in margine alla vita sociale, [...]. La terza ragione, infine, [...] gli ambienti artistici vivono isolati dal resto [...] hanno una conoscenza minima della vita. [...] un fatto vecchio, direi [...] schematico. Ma non è paradossale [...] si verifichi nel momento in cui si [...] la divisione della società in classi? La [...] riservato un posto speciale alla [...] circondata con la [...] protezione, le ha assicurato [...] organizzazione favorevoli alla ripresa della [...] attività dopo la guerra. Ma tutto questo ha avuto [...] conseguenza di [...] ancor più di quanto succedesse [...] della guerra [...] dalla vita quotidiana del [...]. Questa situazione peggiora a [...] che si registra nei diversi ambienti artistici. L'isola si divide in tanti [...] e tutti questi vivono separatamente. La vita che circonda questi [...] rappresenta un altro mondo, e ben pochi sono quelli [...] hanno voglia di [...] e di [...] seriamente ». ///
[...] ///
La vita che circonda questi [...] rappresenta un altro mondo, e ben pochi sono quelli [...] hanno voglia di [...] e di [...] seriamente ».