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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 1275782165.

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Fe-rilli è stata invitata [...] suoi accompagnatori: «ma per-ché mi volete da [...] ridendo ai fotografi. Stasera festa con test [...] Ste-fania Rocca, protagonista di [...] che consegnerà al vinci-tore [...] premio top secret. A Michelangelo Antonioni è [...] Premio Bianchi da parte del sindacato dei [...]. Ad accoglie-re il regista [...] un gran numero di amici, a cominciare [...] Tonino Guerra e dal regista Citto Maselli, oltre ai [...] Biennale di Venezia e al presi-dente del sindacato [...] italiani Mario Di Francesco. Michael Douglas protagonista del [...] «Delitto [...] Due sex [...] ospiti del Lido Michael: [...] non mi davano ruoli [...] producevo Matt: ero uno dei tanti. Tutto è successo in [...] LA RECENSIONE «Delitto perfetto» bis [...] Hitchcock e anche Grace Kelly [...] VENEZIA. Non sarà facile, ma proviamo [...] dimenticare Hitchcock. Proviamo a glissare sul [...] classici di un simile regista non si [...] Michael Douglas non è Ray Milland e che [...] Paltrow non vale la [...]. ///
[...] ///
Rimane il fatto che [...] Delitto [...] rifatto da Andrew Davis non è un [...]. I personaggi sono odiosi, [...] meccanismo del tentato omici-dio funziona, sono del [...] rapporti fra i personaggi. E allora? E allora, [...] a Hitchcock. Per dire due cose. La prima vi sorprenderà: [...] è bello, ma è meno orripilante di [...]. Se non altro perché Davis (Il [...] è un regista completamente diverso da Hitchcock, [...] ef-fettacci, ma molto efficace. La se-conda: tutti, dicasi [...] del film sono legati [...] stessa di remake. È ampiamente noto che [...] non era tra quelli che Al-fred Hitchcock [...]. Lo trovava troppo «ad [...] mistero e poca ambigui-tà: Ray Milland era [...] un marito feroce, Grace Kelly una mogliettina [...]. Volendo [...] Davis e so-ci hanno tentato [...] smontare il suddetto ingranaggio e di [...] secondo una cifra più erotica [...] più ambivalente. Siamo nel mondo dorato [...] e Douglas rifà, pari [...] affarista [...] del vecchio film di Oliver Stone, [...] gli portò un Oscar. [...] Paltrow è [...] mo-glie; anche stavolta non [...] amore e anche stavolta lei [...] ricchissima e lui è in crisi finanziaria, ma con [...] differenza: lei ha un amante, un giova-ne, aitante pittore [...] umili origini. Ecco la svolta del [...] uccidere lei, lui assume proprio [...]. La dinamica [...] sarà la stessa: il marito [...] per andare a giocare a carte (alibi perfetto) e [...] alla moglie, affinché il killer possa [...] alle spalle. Identica anche la conclusione: la [...] riuscirà a uccidere [...] anche se [...] non sarà un paio di [...] ma un vezzoso, [...] «timer» per [...] con tanto di spuntone. [...] non è malvagia, ma è [...] lo svolgimento. Non si può mo-strare [...] Paltrow e il mascellone [...] Mortensen innamorati per [...] e poi accettare serena-mente che [...] decida di [...] senza [...] ciglio. Non ci si può [...] pittore mandi un altro a compiere [...] tran-quillo che non lo [...] un [...]. Il film funziona solo [...] disperati (e vir-tuosistici) tentativi, da parte di Douglas, [...] sempre le fritta-te alle quali si trova [...] personaggio è troppo ricco e feten-te per [...] Paltrow è [...] fatta attrice, altro che [...] Grace Kelly. Alla fine, si vorrebbe [...] sterminio si compia in fretta. Invece passano 107 minuti. ///
[...] ///
Alberto Crespi Warner [...] VENEZIA. Michael Douglas è un [...] ele-gante, dal sex appeal manierato. Matt Damon è un [...] un [...] ingenuo, che piace alle [...] tutto sommato giocare a basket. Divi tutti e due, [...] di fotografi e fan, ma lontani anni [...]. [...] sessuale di At-trazione fatale [...] Basic [...] se [...] dovuta sudare la [...] di cui ci racconterà [...] di Woody Allen con comparsata del nuovo [...] Leo Di Caprio. Matt [...] vinta a poker in una [...] fortunata. Proprio come in [...]. Esordio irrilevante, dieci anni [...] Pizza. ///
[...] ///
Un ruolo azzeccato, quello [...] idealista [...] della pioggia di Coppola, [...] che si realizza, quello di in-carnare il [...] scontroso Will [...]. Un film in cui [...] allo spasimo, rifiutan-do di cedere il copione [...] attore. A costo di [...] nel cassetto. E aveva visto giusto [...] Hollywood [...] ha premiato due volte: con una nomination [...] protagonista e con un Oscar, insieme a Ben [...] come [...]. Poi ha fatto poker, perché Spielberg [...] promosso soldato Ryan, il simbolo [...] coraggiosa. Poi, nel giro di [...] mia vita è cambiata», racconta. E ammette di sentirsi [...] in colpa. Porta gli anfibi slacciati, [...] quattro del mattino perché sta girando a [...]. [...] di Minghella, tra Ro-ma [...] Ischia, [...] lambretta, insieme alla quasi coetanea [...] Pal-trow che, guarda caso, [...] scena, anche di Michael Dou-glas. In Italia sta bene, [...] appresso la mamma, come fanno spesso gli [...] genera-zione, perché lei adora stare [...] in vacanza. E presto lo raggiungerà [...] Ben [...] il socio di Will [...] il complice dei successi. Con cui ripeterà [...] di quel primo copione a [...] mani: «stiamo lavorando a una nuova storia ma siamo [...]. Abbiamo scritto un centinaio [...]. Poi, insieme, faranno pure Dogma [...] Kevin Smith. Matt ha [...] del bravo ragazzo, Douglas adora [...] nero e preferisce essere cattivo che vitti-ma. Come in questo Delitto [...] hitchcockiano ha poco più del titolo. [...] per gelosia o per avidità, [...] si addice. I perdenti non lo [...]. [...] anche quello di Clinton, [...] «Però avrei preferito che ci avesse detto [...] mesi fa, invece si è de-ciso soltanto [...] alle corde». Del privato non parla, ma [...] che è [...] da solo e sta [...] anziché in qualche [...] defilato. Pare sia il massimo [...]. La difesa della privacy [...] alla malattia dei tabloid «che provoca forme [...]. In vacanza in Sardegna [...] era perennemente cir-condata da sei gommoni di [...]. Perché non ci fa [...] «Perché non si fanno film a tema, bisogna [...] una bel-la storia». Del privato non parla [...] Matt. Ma sghignazza quan-do gli chiedono [...] ex Wino-na Ryder. Ha qualche vizio? Gli piace [...] gioco [...] Niente. A parte le Camel. A soldi non gio-cherebbe mai, [...] ama il rischio. Ma per preparare il [...] John Dahl ha bazzicato qualche bisca di New York [...] due chiac-chiere con giocatori di mezza tac-ca: [...] di tavolo verde guadagnano magari 10 dollari». Dice bene di tutti. Di Spielberg, di Tom Hanks, [...] Minghella. Persino del [...] Di Caprio. Michael non si sente [...] del grande Kirk, ma [...] fatta scontare. Fino alla nomination per [...]. Dopo mi hanno guardato [...]. Da ragazzino ha incontrato [...] Hitchcock: «Io davo una mano sul set di [...] mio pa-dre, Solo sotto le stelle, che [...] preferito; [...] montava [...]. Durante la pausa mi [...] in moviola per vedere Janet Leigh sotto [...]. Non teme confronti, invece, [...] Delitto perfetto, liquidato come «non troppo riuscito». E non pen-sa che [...] Paltrow sia la nuova Grace Kelly, come invece Andrew Davis che [...] scam-biata per una reincarnazione [...] star [...] in un ri-storante. Forse farà una cosa con Antonioni. Forse con papà Kirk. E sarà una storia autobiografica, [...] differenze generazionali. Cristiana Paternò [...] 2. Bravo Matt Damon affiancato [...] John [...]. La Biennale potrà affrontare [...] i suoi problemi di spazio e organizzazione [...] tavolo» con agli altri sog-getti interessati e [...] pluriennali, cosa che è tipica della nuova Biennale». Lo ha rilevato ieri [...] Paolo Baratta, tornando a smen-tire qualunque ipotesi di [...] e il sindaco [...] sulla questione degli spazi [...] che il governo ha già annunciato la [...] per la sopraelevazio-ne del Palazzo del Cinema. La Biennale conta inoltre [...] aggiunto Baratta -di ampliare [...] degli spazi [...]. ///
[...] ///
[...] del concorso. [...] ha stracciato agilmente il fran-cese Vite rubate, confermando che il cinema [...] non deve neces-sariamente essere noioso [...] respin-gente. Prendete il film di John Dahl: [...] reinventare lo spunto classico della febbre da [...] di [...] seduzione usa il ca-risma [...] Matt Damon per confezionare uno spettacolo che si [...] fiato, nonostante le due ore di metraggio. Ci sono il-lustri precedenti, [...] California Po-ker a La stangata, ma Dahl non si [...] confronti, anche perché il suo [...] sposta [...] senza per que-sto rinunciare [...]. [...] è di raccontare il mondo [...] gioco più o meno clandestino co-me se fosse un [...] vero e pro-prio, [...] le sue regole e i [...] di-vi. I [...] del titolo sono i [...] reale, gente che si paga da vivere [...]. Non sono Bari, non [...] ma spennano polli come bevessero acqua. Un [...] come il Carlo Delle Piane [...] Regalo di Nata-le. Il loro motto è: «Se [...] la schiappa nella prima [...] di gioco, allora significa [...] la schiappa». Certo non è una schiappa Mike [...] che gioca per [...] permettere gli studi da avvocato. Rimasto al verde dopo [...] big russo Teddy [...] il giovanot-to ha promesso [...] chiudere con le carte, ma non ha [...] con un amico baro ap-pena uscito di [...]. Inseguito dai debitori, [...] -ovvero «Verme» -convince Mike [...] gi-ro, solo per il tempo che serve [...] un bel gruzzolo. Ma [...] vien mangiando: pollo dopo [...] moltiplica-no i colpi cacciandosi in un mare [...]. E non ci vuole [...] che, per aiutare [...] dis-sennato e salvarsi le [...] il coraggioso Mike si troverà di nuovo [...] luciferino gioca-tore russo. Applicando al poker (e [...] la scansione classica del film di ambiente [...] Dahl «gioca» con il conflitto morale che [...] di Mike; e insieme [...] la ritualità della partita, [...] e tecniche. Il poker quasi come una [...] esatta, un cimento intellettuale basato [...] del bluff. Naturalmente [...] è una manna per [...] il quale si diverti-rà a condividere con Mike [...] del gioco e a riconoscere (se americano) [...] di Johnny Chan; ma anche chi non [...] seguirà con appren-sione e curiosità la rivincita [...]. Che il biondo Matt Damon [...] proble-matica gagliardìa, senza replicare il «genio ribelle» [...] Will [...] e potendo contare su [...] lusso, come Edward Norton, John Turturro, Martin Landau [...] strabiliante John [...] che strappa [...] nei panni del russo [...]. Se [...] ha fatto il pieno [...] proiezione stampa, Vite rubate ha totalizzato perlopiù [...]. Non che sia brutto, [...] intero alla categoria dei film «da festival». Eppure può contare su [...] del ca-libro di Emmanuelle [...] e San-drine [...] che [...] senza pestarsi i piedi [...] due sorelle isolane in un clima ti-po [...]. [...] presbiterio di fronte al mare [...] la sensuale Alda accumula amanti che non amerà mai, [...] Olga si consuma aspettando la [...] accanto alla figlia. Il regista Yves Angelo, [...] Colonnello [...] trasferi-sce in Bretagna un [...] deve molto a certe atmo-sfere [...]. Sarà per questo che Vite [...] per silenzi scorticati e colori lividi, evocando [...] soffe-rente, quasi autistica. Siamo in zo-na Strindberg, ma [...] testo non è [...] del modello, e si esce [...] film con una gran voglia di ribut-tarsi in una [...] di poker. ///
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Siamo in zo-na Strindberg, ma [...] testo non è [...] del modello, e si esce [...] film con una gran voglia di ribut-tarsi in una [...] di poker.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(193)

Città & Regione [1975-1976*]

(191)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(199)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(198)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(184)

L'Orto [1937]

(162)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(192)


(187)


(205)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(88)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(204)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(204)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(204)

Brescia Libera [1943-1945]

(160)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(193)


(206)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(64)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(196)

Umanità Nova [1919-1945]

(170)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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