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Fe-rilli è stata invitata [...] suoi accompagnatori: «ma per-ché mi volete da [...] ridendo ai fotografi. Stasera festa con test [...] Ste-fania Rocca, protagonista di [...] che consegnerà al vinci-tore [...] premio top secret. A Michelangelo Antonioni è [...] Premio Bianchi da parte del sindacato dei [...]. Ad accoglie-re il regista [...] un gran numero di amici, a cominciare [...] Tonino Guerra e dal regista Citto Maselli, oltre ai [...] Biennale di Venezia e al presi-dente del sindacato [...] italiani Mario Di Francesco. Michael Douglas protagonista del [...] «Delitto [...] Due sex [...] ospiti del Lido Michael: [...] non mi davano ruoli [...] producevo Matt: ero uno dei tanti. Tutto è successo in [...] LA RECENSIONE «Delitto perfetto» bis [...] Hitchcock e anche Grace Kelly [...] VENEZIA. Non sarà facile, ma proviamo [...] dimenticare Hitchcock. Proviamo a glissare sul [...] classici di un simile regista non si [...] Michael Douglas non è Ray Milland e che [...] Paltrow non vale la [...]. /// [...] /// Rimane il fatto che [...] Delitto [...] rifatto da Andrew Davis non è un [...]. I personaggi sono odiosi, [...] meccanismo del tentato omici-dio funziona, sono del [...] rapporti fra i personaggi. E allora? E allora, [...] a Hitchcock. Per dire due cose. La prima vi sorprenderà: [...] è bello, ma è meno orripilante di [...]. Se non altro perché Davis (Il [...] è un regista completamente diverso da Hitchcock, [...] ef-fettacci, ma molto efficace. La se-conda: tutti, dicasi [...] del film sono legati [...] stessa di remake. È ampiamente noto che [...] non era tra quelli che Al-fred Hitchcock [...]. Lo trovava troppo «ad [...] mistero e poca ambigui-tà: Ray Milland era [...] un marito feroce, Grace Kelly una mogliettina [...]. Volendo [...] Davis e so-ci hanno tentato [...] smontare il suddetto ingranaggio e di [...] secondo una cifra più erotica [...] più ambivalente. Siamo nel mondo dorato [...] e Douglas rifà, pari [...] affarista [...] del vecchio film di Oliver Stone, [...] gli portò un Oscar. [...] Paltrow è [...] mo-glie; anche stavolta non [...] amore e anche stavolta lei [...] ricchissima e lui è in crisi finanziaria, ma con [...] differenza: lei ha un amante, un giova-ne, aitante pittore [...] umili origini. Ecco la svolta del [...] uccidere lei, lui assume proprio [...]. La dinamica [...] sarà la stessa: il marito [...] per andare a giocare a carte (alibi perfetto) e [...] alla moglie, affinché il killer possa [...] alle spalle. Identica anche la conclusione: la [...] riuscirà a uccidere [...] anche se [...] non sarà un paio di [...] ma un vezzoso, [...] «timer» per [...] con tanto di spuntone. [...] non è malvagia, ma è [...] lo svolgimento. Non si può mo-strare [...] Paltrow e il mascellone [...] Mortensen innamorati per [...] e poi accettare serena-mente che [...] decida di [...] senza [...] ciglio. Non ci si può [...] pittore mandi un altro a compiere [...] tran-quillo che non lo [...] un [...]. Il film funziona solo [...] disperati (e vir-tuosistici) tentativi, da parte di Douglas, [...] sempre le fritta-te alle quali si trova [...] personaggio è troppo ricco e feten-te per [...] Paltrow è [...] fatta attrice, altro che [...] Grace Kelly. Alla fine, si vorrebbe [...] sterminio si compia in fretta. Invece passano 107 minuti. /// [...] /// Alberto Crespi Warner [...] VENEZIA. Michael Douglas è un [...] ele-gante, dal sex appeal manierato. Matt Damon è un [...] un [...] ingenuo, che piace alle [...] tutto sommato giocare a basket. Divi tutti e due, [...] di fotografi e fan, ma lontani anni [...]. [...] sessuale di At-trazione fatale [...] Basic [...] se [...] dovuta sudare la [...] di cui ci racconterà [...] di Woody Allen con comparsata del nuovo [...] Leo Di Caprio. Matt [...] vinta a poker in una [...] fortunata. Proprio come in [...]. Esordio irrilevante, dieci anni [...] Pizza. /// [...] /// Un ruolo azzeccato, quello [...] idealista [...] della pioggia di Coppola, [...] che si realizza, quello di in-carnare il [...] scontroso Will [...]. Un film in cui [...] allo spasimo, rifiutan-do di cedere il copione [...] attore. A costo di [...] nel cassetto. E aveva visto giusto [...] Hollywood [...] ha premiato due volte: con una nomination [...] protagonista e con un Oscar, insieme a Ben [...] come [...]. Poi ha fatto poker, perché Spielberg [...] promosso soldato Ryan, il simbolo [...] coraggiosa. Poi, nel giro di [...] mia vita è cambiata», racconta. E ammette di sentirsi [...] in colpa. Porta gli anfibi slacciati, [...] quattro del mattino perché sta girando a [...]. [...] di Minghella, tra Ro-ma [...] Ischia, [...] lambretta, insieme alla quasi coetanea [...] Pal-trow che, guarda caso, [...] scena, anche di Michael Dou-glas. In Italia sta bene, [...] appresso la mamma, come fanno spesso gli [...] genera-zione, perché lei adora stare [...] in vacanza. E presto lo raggiungerà [...] Ben [...] il socio di Will [...] il complice dei successi. Con cui ripeterà [...] di quel primo copione a [...] mani: «stiamo lavorando a una nuova storia ma siamo [...]. Abbiamo scritto un centinaio [...]. Poi, insieme, faranno pure Dogma [...] Kevin Smith. Matt ha [...] del bravo ragazzo, Douglas adora [...] nero e preferisce essere cattivo che vitti-ma. Come in questo Delitto [...] hitchcockiano ha poco più del titolo. [...] per gelosia o per avidità, [...] si addice. I perdenti non lo [...]. [...] anche quello di Clinton, [...] «Però avrei preferito che ci avesse detto [...] mesi fa, invece si è de-ciso soltanto [...] alle corde». Del privato non parla, ma [...] che è [...] da solo e sta [...] anziché in qualche [...] defilato. Pare sia il massimo [...]. La difesa della privacy [...] alla malattia dei tabloid «che provoca forme [...]. In vacanza in Sardegna [...] era perennemente cir-condata da sei gommoni di [...]. Perché non ci fa [...] «Perché non si fanno film a tema, bisogna [...] una bel-la storia». Del privato non parla [...] Matt. Ma sghignazza quan-do gli chiedono [...] ex Wino-na Ryder. Ha qualche vizio? Gli piace [...] gioco [...] Niente. A parte le Camel. A soldi non gio-cherebbe mai, [...] ama il rischio. Ma per preparare il [...] John Dahl ha bazzicato qualche bisca di New York [...] due chiac-chiere con giocatori di mezza tac-ca: [...] di tavolo verde guadagnano magari 10 dollari». Dice bene di tutti. Di Spielberg, di Tom Hanks, [...] Minghella. Persino del [...] Di Caprio. Michael non si sente [...] del grande Kirk, ma [...] fatta scontare. Fino alla nomination per [...]. Dopo mi hanno guardato [...]. Da ragazzino ha incontrato [...] Hitchcock: «Io davo una mano sul set di [...] mio pa-dre, Solo sotto le stelle, che [...] preferito; [...] montava [...]. Durante la pausa mi [...] in moviola per vedere Janet Leigh sotto [...]. Non teme confronti, invece, [...] Delitto perfetto, liquidato come «non troppo riuscito». E non pen-sa che [...] Paltrow sia la nuova Grace Kelly, come invece Andrew Davis che [...] scam-biata per una reincarnazione [...] star [...] in un ri-storante. Forse farà una cosa con Antonioni. Forse con papà Kirk. E sarà una storia autobiografica, [...] differenze generazionali. Cristiana Paternò [...] 2. Bravo Matt Damon affiancato [...] John [...]. La Biennale potrà affrontare [...] i suoi problemi di spazio e organizzazione [...] tavolo» con agli altri sog-getti interessati e [...] pluriennali, cosa che è tipica della nuova Biennale». Lo ha rilevato ieri [...] Paolo Baratta, tornando a smen-tire qualunque ipotesi di [...] e il sindaco [...] sulla questione degli spazi [...] che il governo ha già annunciato la [...] per la sopraelevazio-ne del Palazzo del Cinema. La Biennale conta inoltre [...] aggiunto Baratta -di ampliare [...] degli spazi [...]. /// [...] /// [...] del concorso. [...] ha stracciato agilmente il fran-cese Vite rubate, confermando che il cinema [...] non deve neces-sariamente essere noioso [...] respin-gente. Prendete il film di John Dahl: [...] reinventare lo spunto classico della febbre da [...] di [...] seduzione usa il ca-risma [...] Matt Damon per confezionare uno spettacolo che si [...] fiato, nonostante le due ore di metraggio. Ci sono il-lustri precedenti, [...] California Po-ker a La stangata, ma Dahl non si [...] confronti, anche perché il suo [...] sposta [...] senza per que-sto rinunciare [...]. [...] è di raccontare il mondo [...] gioco più o meno clandestino co-me se fosse un [...] vero e pro-prio, [...] le sue regole e i [...] di-vi. I [...] del titolo sono i [...] reale, gente che si paga da vivere [...]. Non sono Bari, non [...] ma spennano polli come bevessero acqua. Un [...] come il Carlo Delle Piane [...] Regalo di Nata-le. Il loro motto è: «Se [...] la schiappa nella prima [...] di gioco, allora significa [...] la schiappa». Certo non è una schiappa Mike [...] che gioca per [...] permettere gli studi da avvocato. Rimasto al verde dopo [...] big russo Teddy [...] il giovanot-to ha promesso [...] chiudere con le carte, ma non ha [...] con un amico baro ap-pena uscito di [...]. Inseguito dai debitori, [...] -ovvero «Verme» -convince Mike [...] gi-ro, solo per il tempo che serve [...] un bel gruzzolo. Ma [...] vien mangiando: pollo dopo [...] moltiplica-no i colpi cacciandosi in un mare [...]. E non ci vuole [...] che, per aiutare [...] dis-sennato e salvarsi le [...] il coraggioso Mike si troverà di nuovo [...] luciferino gioca-tore russo. Applicando al poker (e [...] la scansione classica del film di ambiente [...] Dahl «gioca» con il conflitto morale che [...] di Mike; e insieme [...] la ritualità della partita, [...] e tecniche. Il poker quasi come una [...] esatta, un cimento intellettuale basato [...] del bluff. Naturalmente [...] è una manna per [...] il quale si diverti-rà a condividere con Mike [...] del gioco e a riconoscere (se americano) [...] di Johnny Chan; ma anche chi non [...] seguirà con appren-sione e curiosità la rivincita [...]. Che il biondo Matt Damon [...] proble-matica gagliardìa, senza replicare il «genio ribelle» [...] Will [...] e potendo contare su [...] lusso, come Edward Norton, John Turturro, Martin Landau [...] strabiliante John [...] che strappa [...] nei panni del russo [...]. Se [...] ha fatto il pieno [...] proiezione stampa, Vite rubate ha totalizzato perlopiù [...]. Non che sia brutto, [...] intero alla categoria dei film «da festival». Eppure può contare su [...] del ca-libro di Emmanuelle [...] e San-drine [...] che [...] senza pestarsi i piedi [...] due sorelle isolane in un clima ti-po [...]. [...] presbiterio di fronte al mare [...] la sensuale Alda accumula amanti che non amerà mai, [...] Olga si consuma aspettando la [...] accanto alla figlia. Il regista Yves Angelo, [...] Colonnello [...] trasferi-sce in Bretagna un [...] deve molto a certe atmo-sfere [...]. Sarà per questo che Vite [...] per silenzi scorticati e colori lividi, evocando [...] soffe-rente, quasi autistica. Siamo in zo-na Strindberg, ma [...] testo non è [...] del modello, e si esce [...] film con una gran voglia di ribut-tarsi in una [...] di poker. /// [...] /// Siamo in zo-na Strindberg, ma [...] testo non è [...] del modello, e si esce [...] film con una gran voglia di ribut-tarsi in una [...] di poker. (0)
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